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copco

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Tutti i contenuti di copco

  1. Quello che mi rattrista non è vedere FI e LN impossessarsi di una cosa nobile come la politica per farne una cosa sporca. Questo mi fa solo incazzare. Quello che invece mi rattrista è vedere personaggi altrimenti validi come Fini, Matteoli, Landolfi, Casini, Buttiglione, Follini etc., prestarsi acriticamente all'andazzo e quindi, secondo me, mettersi anche loro dalla parte del torto.
  2. Quelli del csx sono ikazzati neri. Questa non è più una democrazia: è un'oligarchia con pochi che si fanno le leggi per pappare a sbafo mentre gli altri debbono stare a guardare e vengono iscritti nel registro dei komunisti se si lamentano o se gridano allo scandalo. Quelli del cdx prima si nascondevano e si vergognavano. Poi si vergognavano senza più nascondersi. Poi manco più si vergognavano. Ora si vantano facendo capire che se non rubi non sei nessuno nè puoi diventare un capitano di imperi mediatico-finanziari. Oramai si fa tutto alla luce del sole con tanto di leggi apposite approvate democraticamente in parlamento. Non solo: ora il campione del ladrocinio, della bugia, dell'illegalità e della demolizione delle istituzioni lo vogliono riconfermare come premier. Andiamo a passi sempre più spediti verso una nuova era: quella che se rubi, sapendo che c'è il condono, allora sei intelligente e competitivo. Quella che se corrompi pagando tangenti, sapendo che al processo paghi solo il 10-20 % del danno che hai inferto alla società, allora sei intelligente e competitivo. Quella che se falsifichi i bilanci, sapendo che la pena è mite, allora sei intelligente e competitivo. Quella che se corrompi un giudice per essere assolto al processo nessuno può ricorrere in appello affinchè giustizia sia fatta. Quella che puoi rubare quanto ti pare tanto nessuno farà in tempo a condannarti dato che i termini di prescrizione dei reati sono stati dimezzati. Quella che i diplomi si comprano alla scuola privata e così via. Chi non si adegua è un veterokomunista che se apre bocca per indignarsi svela il suo buco del culo per quanto è morto di fame e senza voce in capitolo dato che non è nè intelligente e nè competitivo. Il motto che mi meraviglio non sia ancora apparso sui manifesti del banana e della sua combricola è: "più ladrocinio per tutti".
  3. Sì, ma anche l'ANSA oramai è un nido di kumunisti; tant'è vero che pubblicano quel che dicono le toghe marchiate DOC Falce&Martello. Io non mi fido. Prima almeno avevo la Padania che mi teneva aggiornato contro i rischi della disinformazia sinistroide. Ora non c'è più manco quella. Viaggiano con una settimana di ritardo in media. Ho notato una stranezza: succede da quando hanno sbattuto in galera Floriani.
  4. Solito articolo comunista che riporta acriticamente quel che dice una toga rossa. Non se ne può più. Spetta... ...per par condicio corro a vedere cosa dice in proposito Il Giornale... Mah... strano! Non dice un cazzo! OK! Corro a vedere cosa dice Il Foglio... Meno male! Il Foglio riporta una sintesi della notizia; la riporto pari pari dalla A alla Z: Troppi sprechi negli enti locali. E’ l’allarme della Corte dei conti. Mi pare un pò poco. Corro a vedere cosa dice La Stampa e qualche giornale dei partiti di destra come Il Secolo XIX e La Padania... Niente, hanno abbassato le saracinesche anche questi. Siamo condannati a fare i comunisti riportando gli articoli di Corsera e Repubblica. Per par condicio mi astengo dall'andare a vedere cosa dicono i giornali dei partiti comunisti; non vorrei contaminarmi ancora di più.
  5. copco

    La sentenza Sme-Cirio

    No Ax. La stima IRI fu di 497 miliardi. La stima fatta da esperti esterni fu di 500 miliardi. SME valeva molto più di 500 miliardi, certo. Ma non nel 1985, bensì dieci anni dopo. Ma dieci anni dopo, lo stesso Prodi, che nel frattempo era rientrato in IRI vendette la SME a pezzetti ricavandone lui stesso molto più di 500 miliardi. Dieci anni dopo, però.
  6. copco

    La sentenza Sme-Cirio

    Su questa vicenda si sono scritti fiumi di parole. E' una vicenda che coinvolge l'intera classe politica e buona parte di quella imprenditoriale dell'Italia di metà anni '80. Le campane politico-propagandistiche sono tante e di tutti i colori. Ci sono quelle che suonano a morto per il banana e quelle che suonano a morto per il mortadella. Di questo secondo tono ne è un tipico esempio l'articolo riportato da Desmo. Un articolo talmente falso che arriva a dire che SME valeva 3000 miliardi invece di 497. 497 miliardi che per il banana erano troppi prima di De Benedetti e pochi dopo De Benedetti. Le campane giudiziarie hanno invece suonato a morto solo per il banana; da quel momento in poi tutti i suonatori di campane della giustizia italiana si trasformarono di colpo in una manica di comunisti complici di cento milioni di omicidi. Il banana non digerì mai lo sgarbo fattogli: quello di non aver potuto corrompere impunemente dei giudici. Da allora la giustizia diventò un verminaio immondo da disinfestare e smantellare con ogni mezzo, anche a costo di dimezzare i termini di prescrizione dei reati, depenalizzare i falsi in bilancio e privare la magistratura della sua indipendenza per porla sotto il controllo di chi governa e di chi ha le palle più grosse.
  7. Bruno Ferrante 67,75 % Dario Fo 23,13 % Milly Moratti 5,8 % Davide Corritore 3,32 % In bocca al lupo a Ferrante. Se vincerà contro Letizia Moratti speriamo che si riveli all'altezza del compito.
  8. copco

    Clima: verso la catastrofe!

    Comunque alla NASA è scoppiato un putiferio. Loro conoscono bene la salute del pianeta. Un dipendente è stato censurato per aver diffuso dati scomodi. La maggior parte dei dipendenti è solidale col censurato, il quale è convinto che l'effetto serra ci distruggerà entro questo secolo se non prenderemo provvedimenti subito. Francamente comincio a preoccuparmi anche se ho sempre pensato che l'attività umana è ridicola rispetto a quella vulcanica e solare.
  9. Allora, se stimi Albertini come lo stimo io puoi fare una cosa semplice: comincia a pensare di fidarti di lui. Pare che sia andato a votare alle primarie, suscitando le ire del cdx. Non solo ci è andato, ma ha anche detto che ci andava per votare Dario Fo. :lol: Ma che è incazzato coi suoi per via della fattucchiera? Alle primrie pare che siano andati a votare oltre 78.000 milanesi.
  10. Mah, se ho capito la tua formazione scolastica mi pare impossibile che il nome "Ferrante" non ti abbia evocato subliminalmente il regno di Napoli e le vicende di Ferrante col papato e col Granducato di Toscana. Tu credi che non ne sapevi niente? Lascia stare: non sapevi di saperlo (Totò). :lol:
  11. Secondo me mentre scrivevi su Ferrante hai inconsciamente fatto l'associazione del suo operato con quello un pò lassista del regno di Napoli e quindi hai buttato giù la parola "regno".
  12. A proposito di regni e di decisionismo mi hai fatto ricordare che Ferrante è anche il nome del Re di Napoli che abbandonò al loro tragico destino Otranto e gli otrantini durante l'assedio nel 1480 ad opera dei turchi.
  13. copco

    Moratti vs. Moratti

    Quest'occasione delle primarie per il sindaco di Milano mi ha dato l'occasione di capire qualcosa di più sui Moratti. Mi erano antipatici per via del cattivo ministro e per via della cattiva gestione dell'Inter. Nonostante io sia nato in quel di Lecce e nonostante le mie simpatie per il leoncavallino leccese Ferrante io tifo per l'altra Moratti. Una valita possibilità di successione al pur bravo e gran lavoratore Albertini. Soprattutto una milanese che conosce Milano e i suoi problemi. Se Vincerà alle primarie è possibile che riesca a fare il culo all'altra Moratti che a mio avviso vive prigioniera degli schematismi ideologici, succube del Banana e fuori dal mondo.
  14. Digli che ci aspetiiamo il racconto di qualche altra sua avventura sulla cisa.
  15. copco

    Munich

    OK, spero di avere l'occasione di vederlo anch'io. Mi avete convinto. D'altra parte sfondate una porta aperta: uno che si fa ispirare da Crichton non può che essere un grande sempre e comunque.
  16. Non fraintendere Ax: nessun lassismo e nessuna difesa di ladri, siano essi di galline o altro. Ma quà si parla di ammazzamenti di vite umane, non si parla nè di noccioline nè di galera e nè di giustizia. Di fronte a uno che dice "se fosse stato onesto non sarebbe morto" se permetti mi girano le palle. Quel losco individuo è spregevole e indegno di fare il ministro. Quà non siamo nel far west, e non siamo neanche nella cristiana America della pena di morte. L'albanese non ha avuto la botta di culo di nascere in una famiglia capace di educarlo. Che famo? Rubiamo la vita a tutti i maleducati? Se avesse un minimo di cervello il ladro maleducato, più ladro e più maleducato dell'albanese, avrebbe almeno in buon gusto di cucirsi la bocca invece di sparare cagate mentre ruba un lauto stipendio scaldando una poltrona di Roma ladrona.
  17. Ti sei perso qualcosa. A quanto riferisce Diabolik82, Calderoli ha detto "Se fosse stato onesto il giovane albanese non sarebbe morto". Ho fatto notare che forse prima di sparare cagate dovrebbe chiedersi quanto onesto è lui. Vedo che il banana ti ha addomesticato per benino e ti ha convinto che Fassino è sporco. Pazienza: è il prezzo che occorre pagare alla democrazia. Ogni ladro è libero di raccontare le bugie e le menzogne che gli pare per cercare di fare di ogni merda un fascio. Ed ognuno è libero di crogiolarsi in quella merda e di crederci quanto gli pare. Io preferisco stare fuori dalla merda e quindi per me Fassino è pulito e non basta la merda del banana e dei suoi tirapiedi per sporcarlo. Quando e se Fassino risulterà sporco lo butterò nel cesso anch'io. Nel frattempo butto nel cesso chi usa la menzogna per sporcare le persone pulite e potersi così nascondere meglio nella merda generale. Esatto. Spariamolo.Se ti informi scoprirai che ci sono parlamentari e talvolta ministri disonesti che essendo immuni per loro le porte del carcere sono sempre aperte. Spariamoli. A meno che non sia falso che la legge è uguale per tutti e sia invece vero che la legge è più uguale per alcuni. Se così fosse allora facciamo bene a sparare i ladri di galline e osannare l'onestà dei ladroni di sistema, specialmente se per giunta sono forcaioli. La nostra vecchia società è gravida della nuova società bananiana in cui le istituzioni vengono squalificate per potervi insediare l'illegalità, l'imbroglio e la menzogna. La violenza è la levatrice ideale affinchè la vecchia società partorisca definitivamente la nuova.
  18. …favori economici del banchiere lodigiano Gianpiero Fiorani, finito a San Vittore come capo di un gruppo criminoso. Negano tutto il ministro leghista Roberto Calderoli, il senatore Udc Ivo Tarolli e il senatore di Forza Italia Luigi Grillo… http://www.panorama.it/italia/cronaca/articolo/ix1-A020001034041 MILANO - Testo dell´sms: «Quando avevate bisogno di me io vi ho sempre aiutato e ora che vi ho chiesto un piccolo favore vi siete defilati. Mi ricorderò in futuro di voi». Destinatario: Donato Patrini, il manager che gestiva i rapporti con i politici per conto di Gianpiero Fiorani, rais della Banca Popolare di Lodi. Il nome del mittente è, negli atti depositati, coperto dagli omissis. Ma dietro quell´omissis c´è un ministro della Repubblica. A inviare l´inferocito messaggino è Roberto Calderoli, dirigente della Lega Nord, il deputato che ha raccolto la poltrona di ministro per le Riforme lasciata libera da Umberto Bossi. Nei giorni scorsi, quando il suo nome era comparso su Repubblica come beneficiario di un conto di favore alla Popolare di Lodi, Calderoli aveva reagito sdegnosamente: «si vuole colpire la Lega», «mi aspettavo attacchi politici perché sono un personaggio scomodo ma sono amareggiato per l´ondata di fango che mi gettano addosso», «agli occhi di qualcuno ho accumulato gravi colpe per avere condotto in porto la riforma della Costituzione». E via di questo passo. Ma ora comincia a cadere il velo degli omissis sui verbali dell´inchiesta Antonveneta, e il ruolo di Calderoli ne esce arricchito di nuovi dettagli. È il ruolo di un interlocutore stabile di Gianpiero Fiorani all´interno della Lega Nord e della maggioranza di governo, che in funzione di questo incarico chiede ed ottiene favori a ripetizione per sé e per la compagna, rifiutando finanziamenti e fidi e pretendendo soldi contanti… http://www.libertaegiustizia.it/speciali/speciali_leggi_articolo.php?id=70&id_sezione=5 …Tanto è vero che l'ultima tangente Gardini l'ha data a Bossi e adesso si discute dei rapporti tra Fiorani e Calderoli… http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/12_Dicembre/15/dipietro.shtml …Sviluppi nell'inchiesta su Antonveneta. Nella nuova tornata di interrogatori, si indaga sui rapporti con i politici, sui cosìdetti clienti privilegiati tra cui risultano Calderoli, Brancher e Romani mentre il sottosegretario alla giustizia, Valentino (an) , minaccia querele in relazione alla notizia secondo cui avrebbe avvertito Ricucci che il suo telefono era sotto controllo… http://www.centrodiascolto.it/rassegna/analisi/temi_notizie_view.php?idtema=322&settimana=7 …Ci sono, è vero, delle differenze rispetto alla vecchia tangentopoli, ma sono delle differenze in peggio, se possibile. Rispetto ad allora si sono affinati i metodi, per cui non si fa più uso di corrieri e di mazzette in contanti (anche se c'è chi, come il fascioleghista Calderoli, sembra preferirli tutt'ora) ma di più sofisticati giroconti bancari, aperture di conti correnti a condizioni "di favore" per politici amici, "plusvalenze" realizzate con complicati passaggi di mano azionari, e così via. Anche perché ad essere coinvolte, stavolta, sono direttamente l'alta finanza e le banche, che di queste cose se ne intendono benissimo. Ciò conferma tra l'altro che la corruzione non solo non è diminuita, ma si è in questi anni ulteriormente estesa, fino a coinvolgere i "santuari" finanziari, anche quelli istituzionali e di "controllo" come la Banca d'Italia, che fino a ieri sembravano troppo in alto per essere sfiorati dal fango di tangentopoli… http://italy.indymedia.org/news/2006/01/961241.php E' certo che l'albanese ammazzato era un ladruncolo disonesto. Se dici che essendo disonesto era giusto che fosse ammazzato allora dici che tutti i disonesti come e peggio di lui è giusto che siano ammazzati.
  19. LA NUOVA LEGGE NON E’ ANCORA IN VIGORE, INDAGATO PER OMICIDIO Dieci colpi e uccide il ladro Un imprenditore a Verona: «Avevo paura» VERONA</B>. Dieci colpi di pistola nel silenzio della notte sulle colline veronesi. In rapida successione, perché questo è l’effetto che fa, a tirare il grilletto, una H&K semiautomatica. Quando la pistola ha smesso di sparare, sulla neve appena caduta è rimasta una scia di sangue lunga duecento metri: portava dritta al cadavere di un uomo di trent’anni, mortalmente ferito mentre fuggiva nel buio. Altre orme impresse nella neve indicavano per un tratto lungo sei chilometri la corsa di un complice, ma si perdevano infine su una strada asfaltata, ripulite dalla pioggia. E’ finito in tragedia, l’altra notte, un tentativo di furto in una villetta a Sandrà di Castelnuovo del Garda, a pochi chilometri da Peschiera. A sparare è stato il padrone di casa, Massimiliano Rizzi, negoziante di 39 anni. Titolare di un negozio di ferramenta e di una concessionaria di mezzi agricoli, consigliere comunale nella passata legislatura a Castelnuovo, nelle fila della Lega Nord, è indagato in stato di libertà per omicidio volontario. La legge che autorizza l’uso delle armi per legittima difesa, approvata dal Parlamento poche ore prima del fatto, non è ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e dunque, mentre le indagini sono in corso, infuriano le polemiche sul versante politico e si scaldano gli animi tra gli abitanti della zona al centro dell’episodio. Il giovane ucciso, raggiunto dal colpo al fianco destro, aveva in tasca documenti intestati a Andi Saraci, 26 anni residente a Caserta e regolarmente in Italia ma al controllo sono risultati falsi. Accade intorno all’una e trenta dopo la mezzanotte di ieri. Rizzi si sveglia perché sente dei rumori, si alza per controllare; prima di fare il giro della casa si arma con la semiautomatica calibro 40 che detiene regolarmente. I ladri, certamente due, hanno già forzato la finestra a baionetta di un bagno. Rizzi urla, intima alle ombre di andarsene e intanto spara due, forse tre colpi contro gli infissi della finestra, uno centra il vetro. Gli intrusi abbandonano il campo, fuggono. Rizzi si affaccia a una finestra del pianterreno, spara ancora. L’uomo chiama i carabinieri. Dice di aver subito un tentativo di furto, di aver messo in fuga i ladri sparando in aria. Una pattuglia ci mette poco ad arrivare. La situazione si fa drammatica quando sulla neve viene scoperto il sangue che conduce al cadavere. http://www.lastampa.it/redazione/default.asp#
  20. Condivido. Il messaggio di Dostoevskij mi pare evidente: Egli venne sulla terra e cambiò il mondo opponendosi con l'amore all'oppressione . Il male pensa di detenere il potere assoluto di gestire la libertà degli uomini attraverso roghi e persecuzioni in nome della Chiesa. Di fronte alla sua spasmodica richiesta di essere giustificato Egli risponde con un bacio che a mio avviso altro non è se non l'indicazione che l'obiettivo da raggiungere è l'amore. Oltre a non fornire alcuna giustificazione non fornisce manco un biasimo. Al male assoluto non si può rispondere con un biasimo scontato. La richiesta di una giustificazione rivela la consapevolezza dei propri errori e delle proprie colpe, con relativo tormento. Cosa è meglio? Espiare le proprie colpe attraverso il tormento eterno o attraverso il tormento e la speranza di poter seguire un'indicazione d'amore? Nel primo caso non è prevista la redenzione, nel secondo si. La differenza è la stessa che c'è fra sterilità e fertilità. La strada per passare dal male al bene non può che essere quella indicata dal bacio, ossia l'amore. Dopo oltre mezzo millennio trascorso dai tempi dell'inquisizione il male nel mondo non si è certo estinto. Si è almeno estinto nella Chiesa Cattolica? Difficile dirlo. Vedo però che di strada ne è stata fatta e che il cammino continua ed abbiamo un Papa la cui prima enciclica parla di amore, di carità e di Madre Teresa di Calcutta. http://www.autopareri.com/forum/showthread.php?t=18037&page=2&pp=10 Dostoevskij è un grande.
  21. Mi annovero tra quelli che vedono in Santoro uno dei responsabili della sconfitta dell'altra volta.
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