Da La stampa:
DELTA ,bella e audace
Delta è il futuro nella tradizione di Lancia, ma anche il simbolo matematico della differenza e dell’evoluzione. Questa macchina integra una filosofia e una missione: il rilancio del mito, la riconquista dei volumi e il riposizionamento del marchio a livello internazionale». L’amministratore delegato Olivier François presenta così il gioiello che debutterà al Salone di Ginevra e sarà in vendita a giugno per confrontarsi con i colossi tedeschi (da Vw Golf a Bmw Serie 3, Audi A4, Mercedes Classe C) offrendo lusso, tecnologia e una personalità che può rivelarsi vincente.
«Una vettura inclassificabile, assolutamente diversa dalle concorrenti. Molto bella, ma di una bellezza audace che si fa notare e trasmette un plus emozionale». Lancia si riprende così il segmento delle medie di charme (oggi Premium) in cui ha scritto pagine di storia: con l’Aprilia, l’Appia, la Fulvia, la Beta, fino alla prima Delta del ‘79. «Riproponiamo - spiega François - i valori di un’auto che esprimeva temperamento, non solo per le poche unità delle versioni integrali dominatrici nei rally. Delta era raffinatezza, eleganza, razionalità compatta e grinta, per non essere anonimi. Questa nuova Delta è eleganza distintiva, con motori molto più sportivi». A benzina e Diesel, potenze fra 120 e 200 Cv, tutti Euro5 turbo, cambio a 6 marce, robotizzato o automatico. «Sarà difficile dire che non è sportiva. E vi incanterà il JTD 1.9 Twin Stage della Fiat Powertrain che ha grande successo sulle Saab ed è stato potenziato da 180 a 190 Cv. Il lancista è abituato a tecnologie d’avanguardia, e noi abbiamo ritrovato il miglior spirito d’innovazione».
François elenca «i delta» positivi del nuovo modello: «Una berlina all’italiana di 4,5 metri dallo stile unico, dimensioni da segmento D compatto in chiave diversa: due volumi, una razionalità che non sacrifica gli interni, soluzioni intelligenti come il sedile posteriore scorrevole per un’abitabilità straordinaria, dietro superiore perfino alla Thesis, 5 porte e spazi fruibili per famiglia. Confortevole e a misura di cliente, ma con uno status che non ha nulla da invidiare a nessuno. Era un po’ così la Beta HPE».
«L’evoluzione della specie - aggiunge - è nelle tecnologie mirate ma non gratuite e di serie, come le sospensioni a smorzamento elettronico, un Esp evolutissimo, luci a Led anteriori e posteriori, un sistema di navigazione totalmente nuovo». In sintesi: non una carrozzeria diversa sul telaio della Bravo. E i prezzi? «Diamo lusso, sportività e differenza. Saranno accessibili, non da media generalista ma nemmeno da grande Premium». Diciamo intorno ai 5-6 mila euro più della Bravo, in una fascia fra 20 e 30 mila euro.
E intorno alla Delta, che i clienti potranno scoprire giorno dopo giorno in un sito dedicato, si muove l’intero mondo della Nuova Lancia. Quella che punta a 300 mila vendite nel 2010. «Quota raggiungibile, lo confermo, ma a gamma completa. Se l’avremo, nel 2010 taglieremo il traguardo, altrimenti sarà poco dopo. L’importante è proseguire la crescita come nel 2006 e nel 2007. All’estero con piccole quanto significative progressioni, in Italia con picchi clamorosi per l’unico marchio la cui scalata non è dovuta a prodotti nuovi».
È la Lancia che ha sedotto Carla Bruni prima di Sarkozy, per lo spot della Musa. «L’abbiamo scritto su misura per lei, come una canzone d’autore. Esprimeva l’eleganza dell’auto e della modella, il temperamento di chi si è rimessa in discussione come cantante. È torinese e vive in Francia, ideale per trasmettere italianità e visibilità nel mondo. Musa deve triplicare i volumi all’estero, la Bruni era cliente ideale. Non aveva mai fatto pubblicità, sono andato a casa sua e le ho presentato la mia visione di Lancia: è rimasta colpita dallo spot di Gabbana per la Ypsilon, ha voluto lo stesso regista e detto sì. Ci sarà anche nel prossimo spot di Musa».
È la Lancia che si è scrollata l’immagine polverosa del passato («patrimonio nobile ma inadatto a giocare una partita diversa») dandosi visibilità in tre modi: «Primo la gamma prodotti. Delta è baricentrica, offre grandi opportunità. Secondo: la rete con 100 nuovi concessionari, 23 nelle città europee in cui mancavamo come Berlino, Amburgo Parigi, Monaco, Madrid, Lisbona. Terzo: un marketing mirato, pubblicità che trasmette valori, sponsorizzazioni sportive, punti vendita in zone trendy, l’ultimo a Berlino, che si chiamano showroom, con i Lancia Lounge e la filosofia lifestyle. Per riproporre un bel sogno italiano».