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Risposte pubblicato da wilderness

  1. FIAT: MARCHIONNE CONFERMA AVVIO INVESTIMENTI A GRUGLIASCO

    12:43 26 AGO 2011

    (AGI) Roma - La Fiat conferma gli investimenti per lo stabilimento di Grugliasco. Dopo un colloquio telefonico con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, di legge in una nota, l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, "ha confermato l'avvio degli investimenti previsti per lo stabilimento di Grugliasco (Torino), dove verranno prodotte automobili con il marchio Maserati". La decisione, prosegue la nota, "e' stata presa basandosi sulle dichiarazioni del Ministro che ha confermato la determinazione del Governo a rendere operative le misure di interesse aziendale previste dal decreto del 12 agosto scorso". .

    AGI News On - FIAT: MARCHIONNE CONFERMA AVVIO INVESTIMENTI A GRUGLIASCO

  2. Fiat: Marchionne, c'e' volonta' investire ma servono certezze

    RIMINI (MF-DJ)--"La voglia di fare e di continuare a investire" in Italia "c'e'. Non e' cambiato assolutamente niente, ma non possiamo condizionare la scelta degli investimenti. La Fiat si fa finanziare dai mercati internazionali e per questo deve garantire gli interessi che paghiamo. Da multinazionale quale Fiat e', vuole cercare di portare lavoro in questo paese, utilizzando la base operativa e le capacita' professionali del paese. Il paese se lo vuole fare lo fa, se no non si fa. Solo quando avremo la certezza di poter governare i posti in cui investire lo faremo. Ora la certezza non c'e'".

    Lo ha dichiarato l'a.d. di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, durante una visita al Meeting di Rimini, precisando che "quello su Pomigliano e' un impegno che abbiamo preso. L'investimento e' partito. Quello che abbiamo fermato e' Grugliasco e Mirafiori. Stiamo aspettando che esca in dettaglio l'opinione del giudice di Torino. Vediamo se ci dara' ragione. Analizziamo questo e il provvedimento di legge che e' stato proposto e vediamo se ci da' la certezza di governabilita' degli stabilimenti. Se ci da' quella certezza andiamo avanti".

    August 24, 2011 09:35 ET (13:35 GMT)

    MF Dow Jones - News Italia - Borsa Italiana

  3. Lettera aperta a Marchionne

    Gentile dottor Marchionne,

    l'Italia è messa male, la Fiat peggio. Ci rivolgiamo a lei, perché le sorti del Paese si sono sempre intrecciate, nel bene e nel male, con quelle del suo principale gruppo manifatturiero. Oggi la Fiat conta meno di ieri, ma conta sempre tanto. Dopo il tracollo del 2002, ha fatto molto sotto la sua guida. Ma ora questo Paese si attende un cambio di passo. Necessario per il futuro dell'azienda, sarebbe d'esempio anche per l'azione di governo.

    I titoli di Stato italiani, benché conservino un rating discreto, devono trovare un acquirente amico nella Banca centrale europea per reggere i colpi di maglio dei mercati. Le obbligazioni Fiat riscuotono un giudizio nettamente inferiore. Rimangono junk bond , titoli spazzatura. Pareva un dettaglio quando i corsi azionari impennavano, drogati dallo scorporo di Fiat Industrial dalla Fiat. Ma ora le quotazioni stanno tornando al punto di partenza. E non hanno una Bce alle spalle. Al di là della speculazione contro la moneta unica senza governo unico, l'Italia viene bocciata prima degli altri grandi dell'euro perché non sa fare luce sul suo futuro: se sarà capace di aumentare il Prodotto interno lordo tanto da ridurre il peso relativo del debito pubblico a livelli ragionevoli, o se invece, in un quadro di crescita fatalmente rallentata, riuscirà ad aggredire l'esposizione dello Stato. Lei ha criticato il governo Berlusconi. Non a torto. Ma la Fiat? Negli ultimi due o tre anni non le abbiamo risparmiato le nostre riserve sulla sua strategia, pur coraggiosa e affascinante per un analista finanziario. L'abbiamo esortata a chiarire il piano Fabbrica Italia, al quale ha connesso un cambiamento dei rapporti sindacali. Alcuni nostri argomenti sono stati usati dalla Fiom e dalla Cgil, ma questo non ci ha impedito di sostenere il sì al referendum di Mirafiori. Nell'ora critica ci sono ragioni più forti di altre. E la sopravvivenza della Fiat, che lei ha guidato fuori dall'emergenza nel 2005, viene prima di alcuni diritti sindacali.

    La sua gestione e il suo personaggio sono stati usati prima dai comunisti in servizio ed ex contro i berlusconiani e la cosiddetta destra confindustriale e poi dai berlusconiani e dagli ex socialisti per schiacciare il Pd sul sindacalismo radicale. E lei ha dato l'impressione di partecipare al gioco, talvolta di sponda e talaltra spingendo. Ma adesso? Come farà la Fiat a far crescere il suo Pil, e come gestirà il suo stato patrimoniale, così pieno di avviamenti e di debiti?

    Negli anni scorsi, la Fiat ha strizzato i conti, e ha guadagnato un po' grazie al buon momento dell'economia. È durata fino al 2008. Poi il declino, accentuato dalla mancanza di nuovi modelli. Lei ha spiegato la cosa come un'astuzia: avrebbe scoperto le carte a ripresa consolidata. Molti - anche alcuni ministri - le hanno creduto. A noi sembrava e sembra una tattica, come dire?, singolare. Tutte le altre case fanno diversamente. E adesso che Usa ed Europa rischiano di ricadere nella recessione, la Fiat rinvierà ancora? L'operazione Chrysler è stata il grande paravento. Ma a noi pare che gli investimenti netti di Chrysler siano bassi, e troppo alti i debiti finanziari e pensionistici. Con un patrimonio netto tangibile negativo. Sappiamo che negli Usa considerano quest'ultima un'ubbìa da ragionieri. Ma l'Ufficio studi di Mediobanca no. La quadratura del cerchio sarebbe venuta con un proficuo collocamento di Chrysler in Borsa tramite anche un aumento di capitale. Ma ora, con Wall Street in ginocchio e la domanda mondiale di auto in calo, la quotazione è rinviata sine die.

    A differenza di tanti politici, lei è un uomo che sa decidere e rischiare. Non potendo far investire i suoi azionisti sull'auto, si è inventato una strategia che ha incantato le banche d'affari. Magari ha incantato meno chi guarda al Paese e non crede alla debt economy , ma oggi non conta. La Fiat, che deve correggere la rotta, ha di nuovo bisogno dell'Italia e dell'Europa. Ma dovrebbe anche sentire il bisogno di dire la verità per intero, di confrontarsi con l'opinione pubblica, più esigente di tanti ministri e sindacalisti. Un confronto conti alla mano, e senza rete, che potrebbe essere introdotto dalla promessa di restare al Lingotto fino a quando il consiglio di amministrazione lo riterrà necessario e dall'annuncio che, pur avendo il diritto di mantenerla a Zug, il leader della Fiat sente il dovere di spostare la residenza fiscale a Torino.

    Massimo Mucchetti

    21 agosto 2011

  4. 18/08/2011

    Alfa Romeo: Vw, continua interesse, ma deve essere in vendita

    18 ago - "L'interesse della Volkswagen (Vw) per Alfa Romeo continua, ma presuppone pero' che (la casa del Biscione) sia in vendita". Cosi' Bernd Osterloh, il capo del consiglio di fabbrica di Vw, che siede anche nel consiglio di sorveglianza della casa tedesca. Vw ha espresso piu' volte interesse per la controllata della Fiat, ma il ceo Sergio Marchionne ha sempre risposto picche per ora.

    Alfa Romeo: Vw, continua interesse, ma deve essere in vendita - Corriere della Sera

  5. Quì ci può essere un spiegazione di alcuni ritardi...

    Fiat: Usa in crisi, Marchionne modifica strategia (Rep)

    ROMA (MF-DJ)--La Cina e la Russia tornano nel mirino di Sergio Marchionne. La crisi degli Stati Uniti, si legge oggi in un retroscena di Repubblica, impone una correzione di rotta all'amministratore delegato di Fiat-Chrysler: l'America e' nella bufera e quando ne uscira', nulla sara' piu' come prima.

    Se e' vero che resiste la provincia sudamericana dominata dalla Fiat brasiliana, il mercato Usa non offre grandi sbocchi, mentre quelli italiano ed europeo stentano a uscire dalla crisi. Ecco perche' Marchionne sta pensando di riattivare i canali con l'Asia e la Russia, che nonostante la crisi promettono alti tassi di crescita. "Il fatto che i costruttori cinesi possano esportare e' un rischio enorme per europei ed americani -ha osservato- anche se si trattasse di un 10% della loro produzione".

    Il manager deve ora assicurarsi che entro l'anno diventi operativa la jv con i cinesi di Guangzhou che prevede la produzione di 140 mila vetture e 220 mila motori. In Russia, Marchionne ha espresso al Governo la disponibilita' a creare un impianto da 200 mila vetture all'anno. red/ren

  6. - La Mito 5 porte in realtà è un nuovo modello

    - 4C con 250 cv e circa 5000 unità/anno

    - Giulia fine 2013, SW 2014 su Compact US Wide

    - Roadster forse su base LX

    - Abbandonata l'idea di D-SUV su base GC

    - Large Sedan su base CUSW allungata nel 2014.

    Parrebbe esserci una Sedan sopra Giulia sulla piattaforma ulteriormente allungata....:pen:..

    Alfa Romeo will return to U.S. with cars and a crossover

    Alfa Romeo's 4C: First U.S. model

    Luca Ciferri

    Automotive News Europe -- August 8, 2011 09:39 CET

    Sergio Marchionne, CEO of Fiat S.p.A. and Chrysler Group, says Alfa Romeo will return to the United States in late 2012. But if he makes the deadline, just a few units of the 4C limited-edition coupe would be on sale.

    Alfa's full return is now planned in mid-2013, about a half-year later than Marchionne's most recent timetable, with a compact crossover. A crucial mid-sized sedan, the Giulia, will follow, by the end of 2013 at the earliest.

    Technically, Alfa is in the United States: It sold a few of limited-edition 8C models at Maserati dealerships.

    Marchionne's original plan called for North America to account for 85,000 of Alfa's 500,000 sales by 2014. That target looks doubtful in part because of delays in the redesign of the Giulia sedan and delays to larger vehicles. Last year Alfa sold 112,000 vehicles globally.

    Subcompact: The car originally was intended as a five-door variant of the Europe-only three-door MiTo. It is now expected to be a new model, which could be imported to North America from Italy beginning in 2013.

    4C: Marchionne calls it "the first Alfa Romeo car to re-enter the U.S. market." His wish is to respect the end-of-2012 deadline, but the first units could be shipped to U.S. dealers in early 2013.

    The 4C is a "baby" 8C, with a carbon-fiber body and a 250-hp, turbocharged, 1.8-liter direct-injection gasoline inline four-cylinder engine driving the rear wheels.

    Alfa plans a total production of about 5,000 units a year of the 4C two-seat coupe, whose target price is below 40,000 euros (about $57,000) in Europe. The 4C will go on sale in Europe at the end of 2012 under current plans.

    Giulietta: Alfa's compact hatchback would come to North America when it's refreshed in 2013. The Giulietta, launched in Europe in July 2010, was the first vehicle on Fiat's new Compact platform. Chrysler, Dodge, Jeep and some Alfa models will use a longer, wider version of the platform, called CUSW, for Compact U.S. Wide.

    Giulia: In the past 18 months, Marchionne first approved but then killed three styling proposals for the mid-sized Giulia sedan. The styling work is still far from a design freeze, thus the Giulia sedan would debut at the end of 2013 at the earliest. The wagon likely would come in 2014.

    The Giulia sedan and wagon are set to be built in the United States and exported to Europe. They will replace the slow-selling 159 sedan and Sportwagon models, which Alfa discontinued at the end of May.

    The two Giulias, which are based on the CUSW platform, will have transverse engines and front- or all-wheel drive.

    Roadster: Alfa is still considering a two-seat roadster to go into production in 2013. The company has yet to choose a platform and factory for the car. One option is Chrysler's LX rear-drive platform, used for the Chrysler 300, and the Brampton, Ontario, assembly plant.

    Compact crossover: At the end of 2012, Fiat will begin building a compact crossover for Alfa based on the CUSW platform at its Mirafiori plant in Turin. Shipments to the United States are expected to begin in the spring of 2013.

    Mid-sized SUV: Fiat seems to have abandoned a plan to develop an Alfa sibling with the replacement for the Jeep Liberty. Also killed was an Alfa sibling of the Jeep Grand Cherokee large SUV.

    Large sedan: Marchionne's most recent Alfa product plan calls for a large sedan that Chrysler could build in the United States using a stretched variant of the CUSW compact platform. The model could appear in 2014.

    http://europe.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110808/ANE/110809859/1303

  7. Ramaciotti responsabile progettazione di tutto il Gruppo Fiat/Chrysler.

    Joe Veltri, capo pianificazione prodotto Chrysler, si occuperà anche di pianificazione prodotto Fiat.

    Doug Betts, capo della qualità Chrysler, si occuperà anche di Fiat.

    Olivier Francois, capo marketing.

    Alessandro Baldi, controllo e audit globali.

    Dan Knott o Gianni Coda agli acquisti.

    Forse Gianni Coda sarà anche capo regionale per l'Europa.

    Marchionne responsabile ad interim per il Nord America.

    New Fiat-Chrysler committee to get global flair

    Luca Ciferri

    Automotive News Europe -- July 25, 2011 06:01 CET

    Although Sergio Marchionne has been keeping his own counsel on who will sit on a new 25-person steering committee at Fiat/Chrysler, some names are surfacing from sources. The names could change, the sources emphasize.

    An Italian, Lorenzo Ramaciotti, is scheduled to oversee product design for Chrysler and Fiat. The former Pininfarina design chief is now senior vice president for styling at Fiat. The Chrysler Group's design chief, Ralph Gilles, would report to him and Marchionne.

    Joe Veltri, an American in charge of product planning for Chrysler, could oversee Fiat product planning on the committee, the sources say.

    Chrysler's quality chief, the American Doug Betts, would extend his responsibility to Fiat as well.

    Olivier Francois, a Frenchman, is already head of marketing for Fiat and Chrysler, and he would retain that job on the steering committee.

    Meanwhile, Marchionne confidant Alessandro Baldi is scheduled to head global audit and control. The Swiss Baldi has worked with Marchionne for almost 20 years.

  8. Fiat: rischia rinvio lanci Jeep e Alfa in attesa motivazioni sentenza

    MILANO (MF-DJ)--Fiat rischia di posticipare il lancio dei nuovi modelli Jeep e Alfa Romeo poiche' attende le motivazioni della sentenza relativa al ricorso presentato dalla Fiom che ha dato ragione alla casa automobilistica ma ha anche definito il comportamento del Lingotto antisindacale.

    Sabato scorso il Tribunale di Torino ha infatti riconosciuto la legittimita' dell'accordo Fiat nello stabilimento di Pomigliano d'Arco e la costituzione della seguente Newco, pur decretando il comportamento antisindacale di Fiat e riammettendo la Fiom nelle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa).

    Fiat, come scrive Dowjones Newswires, ha sospeso i preparativi per l'investimento da oltre 1 mld euro nello stabilimento di Mirafiori a Torino, preferendo attendere la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che potrebbero arrivare anche tra 60 giorni.

    Nonostante Fiat miri a portare sul mercato nel 3*/4* trimestre 2012 i nuovi modelli, secondo tre fonti vicine al dossier il Lingotto potrebbe rimandare la tempistica. "E' un rischio", ha sottolineato una delle fonti, dal momento che due mesi sono un periodo significativo nel ristretto arco temporale previsto dalla tabella di marcia della casa automobilistica. red/est/alb

  9. Secondo Automotive News il ritorno negli Stati Uniti avverrà a metà 2013 con C-Suv e Giulia alla fine del 2013.

    Qualche unità di 4C potrà arrivare a fine 2012 negli USA.

    A quanto pare Marchionne ha bocciato lo stile di Giulia 3 volte negli ultimi 18 mesi.

    It's official: the full-fledged return of Alfa Romeo to the United States now has been delayed for 10 years. American Alfisti must feel a little like Charlie Brown making another kickoff attempt only to have Lucy yank the football away again.

    Chrysler/Fiat CEO Sergio Marchionne still says Alfa, which is owned by Fiat, will make its comeback in late 2012 -- which had been the plan since April 2010 -- but only for a few units of the limited-edition 4C coupe.

    A full return now isn't scheduled to happen before mid-2013, starting with a compact crossover. The mid-sized Giulia sedan could follow by the end of 2013 at the earliest.

    Alfa pulled out of the United States in 1995 with a reputation for poor quality. But in 2000, then-Fiat Group CEO Paolo Cantarella said a new Alfa Spider would be sold here in 2003 as part of Fiat's ill-fated alliance with General Motors. It didn't happen

    In 2002, the plan was put back a year because of delays in developing the Spider, and that began a series of holdups that continues to this day.

    What caused the latest delay? Marchionne has rejected the proposed styling for the sedan three times in the past 18 months.

    Technically, Alfa already is back. It has sold about 100 units of the limited-edition 8C models at U.S. Maserati dealerships. But when the sporty, Fiat-owned brand returns in force, it will be through U.S. Fiat dealerships that also get Alfa Romeo franchises.

    http://www.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110718/RETAIL07/307189965/1507

  10. Suzuki non vuole essere controllata da VW, che a quanto pare si vorrebbe muovere proprio in quel senso.

    Suzuki unhappy with VW's stance as controlling partner

    July 18, 2011 06:01 CET

    HAMAMATSU, Japan -- Suzuki Motor Corp. formed an alliance with Volkswagen AG in late 2009 as equal partners and takes issue with the German automaker's claim that it can wield influence over the Japanese company's management, a top executive said on Monday.

    "It was made very clear when we tied up with Volkswagen that we did not want to become consolidated, and that we would remain independent," said Executive Vice President Yasuhito Harayama, who is in charge of Suzuki's relations with Volkswagen.

    He added that there were other automakers who were willing to work with Suzuki as equal partners, and that Suzuki would continue to pursue operational tie-ups with a broad range of companies.

    "Right now, there is no specific joint development project going on with Volkswagen," Harayama told reporters in a group interview.

    Source: Reuters

  11. Usa, default sovrano per il Minnesota

    Cade una"stella" dell'american dream

    Oltre 24mila dipendenti pubblici a casa, parchi pubblici chiusi e stop alla realizzazione di infrastrutture

    MILANO - The end. Shut down. Il Minnesota è fallito. Mentre l'Unione Europa s'interroga su come salvare la Grecia. Default controllato. Aiuti di Stato. La Bce che compra titoli tossici per finanziare le disastrate finanze elleniche, dall'altra sponda dell'Atlantico l'insolvenza di uno stato sovrano è già realtà. Ed è singolare che accada laddove - ipotizzano gli sherpa della Ue -sia partito l'attacco speculativo (a colpi di short selling) nei confronti delle traballanti economie Piigs.

    LA CRONACA - Mentre Obama tratta senza sosta per evitare il default agli Stati Uniti il Minnesota è fallito. «Shut down» compare su i cartelli affissi in tutti gli uffici pubblici dello Stato. I 24mila dipendenti statali che da giorni bivaccano davanti alla sede del governo federale hanno un biglietto di sola andata per le loro case. Chiusi i parchi pubblici, bloccati i lavori di strade e altre infrastrutture. In cassa non ci sono soldi e il governatore, il democratico Mark Dayton, non ha potuto far altro che prendere atto della realtà. Certo, le immagine degli scatoloni dei dipendenti Lehman Brothers che abbandonavano il posto di lavoro, scomparso nell'arco di uno schiocco di dita, sono ben lungi dal replicarsi sotto un altro parallelo. Ma il Minnesota si sta rivelando l'esperimento prodromico del rischio che stanno correndo gli Stati Uniti. La gestione dei repubblicani, che guidano lo Stato da un ventennio, fatta di tagli alle tasse per i ricchi e tagli al welfare, è stata troppo dispendiosa, e quindi ha impoverito le finanze statali. Anche l'elezione del democratico Dayton, lo scorso anno, non ha sortito l'effetto sperato: la maggioranza che aveva nel parlamentino di Minneapolis non era sufficiente a far passare le leggi senza la collaborazione dell'opposizione. I repubblicani hanno preferito fare ostruzionismo e boicottare ogni proposito di risanamento. E ora Pawlenty, ex governatore repubblicano del Minnesota (tra i maggiori responsabili del fallimento) punta alla Casa Bianca nel 2012. Per riuscire a fare a Washington quello che non è stato capace di fare a Minneapolis?

    Fabio Savelli

    Usa, default sovrano per il Minnesota Cade una"stella" dell'american dream - Corriere della Sera

  12. Suzuki to use Fiat diesel for new Hungary-made car

    Automotive News Europe -- June 27, 2011 06:01 CET

    TOKYO -- Suzuki Motor Corp. said on Monday it has agreed to buy 1.6-liter diesel engines from Fiat's powertrain unit to fit in a new car to be built in Hungary starting in 2013.

    The Japanese automaker has been buying 2.0-liter diesel engines from Fiat Powertrain Technologies since 2006 for the SX4 small SUV made in Hungary. Suzuki also produces 1.3-liter diesels under licence from Fiat Powertrain Technologies in India.

    Fiat and Suzuki have industrial partnerships dating back 10 years. Suzuki builds the Sedici small SUV for Fiat in Hungary.

    Suzuki Chairman Osamu Suzuki and Fiat-Chrysler CEO Sergio Marchionne met May 25 in Turin. According to two people briefed on the matter, Mr. Suzuki offered to build the next-generation Sedici for Fiat.

    Production of the current Sedici, launched in 2005, ends in 2013 and Fiat's product plan, which extends until 2014, does not include a replacement for the model, which is a rebadged version of the Suzuki SX4, Europe's top-selling small SUV.

    Fiat is considering replacing the Sedici with a small SUV planned in 2013 by Chrysler's Jeep unit and code-named B-Jeep, but no decision has been made, a Fiat source said.

    Fiat has a contract with Suzuki to buy 20,000 units a year of the Sedici. In 2007, Sedici sales peaked at 31,855 units, but since then have been steadily declining, down to 16,505 last year, according to data from JATO Dynamics. Suzuki SX4 sales peaked at 50,354 in 2008 but declined to 37,517 units last year.

    1.6 MultiJet per Suzuki, per una nuova macchina che parte nel 2013 in Ungheria.

    Suzuki si sarebbe anche offerta di costruire il prossimo Sedici.

    http://europe.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110627/ANE/306279938/1198

  13. Arese Automotive

    Una città dell'auto nell'ex area Alfa Romeo

    Qualcosa si muove, ad Arese. Sul grande piazzale davanti al silos, dove un tempo venivano stoccate le Alfa Romeo pronte per la consegna, al posto delle sterpaglie ora c'è asfalto steso di fresco. Il parcheggio, che può ospitare fino a 3.000 vetture, è stato appena ripristinato e si sta riempiendo di automobili. Non Alfa Romeo, però. O non solamente, almeno.

    Un ex uomo Mercedes all'ex Alfa. La società che lo gestisce si chiama Arese Automotive. A guidarla è Stephan Randak, manager molto noto nel settore ed ex presidente di Mercedes Benz Milano. Negli spazi ex Alfa, Randak vuole vendere automobili usate multimarca (chilometri zero, semestrali e aziendali) selezionate attraverso concessionari e commercianti, ma anche stoccare vetture per conto di Case e concessionari e assisterle in una struttura ad hoc che comprenderà officina, gommista e carrozzeria.

    Chi c'è dietro. L'area sulla quale sorge Arese Automotive è di proprietà del gruppo Finiper di Marco Brunelli, cui la società guidata da Randak è consociata. Attualmente, negli spazi situati proprio a fianco del Museo Alfa Romeo (sempre chiuso per lavori di ristrutturazione) sono già attivi lo stoccaggio e la vendita, che però non avviene ancora fisicamente ad Arese, ma attraverso sette centri commerciali Finiper sparsi in tutta Italia. Tra questi c'è quello del Portello, altro luogo simbolo della storia del Biscione. Lo showroom di Arese sarà attivo all'inizio del prossimo anno, così come il centro di assistenza.

    Si riapre la pista. Non solo: entro il 2013 dovrebbe essere riattivata anche la pista prova dell'ex fabbrica di Arese. Il circuito, rimodernato e ampliato rispetto al tracciato originale, sarà lungo 3,5 chilometri e potrà ospitare test drive, ma anche altre iniziative come corsi di guida e campi scuola per l'educazione stradale.

    Un luogo storico. Il richiamo alla storia del luogo è esplicito, tanto che già nella home page di Arese Automotive si legge che lo spazio sorge dove un tempo c'erano gli stabilimenti Alfa Romeo. Un complesso che continua ad avere grandi potenzialità, le stesse che spinsero Giuseppe Luraghi, negli anni 60, a scegliere questo sito per costruire la cittadella industriale che avrebbe dovuto rimpiazzare il Portello: è vicino a Milano e al confine con la Svizzera ed è lambito dall'autostrada e dalla ferrovia. Dopo anni di abbandono, dunque, l'area viene riqualificata, almeno in parte. E torna a popolarsi di automobili.

    Laura Confalonieri

    Arese Automotive - Una città dell'auto nell'ex area Alfa Romeo - Quattroruote

    Paradossi.........

    351050_7753_big_Foto_3big.jpg

  14. ah ok, scusami, avevo frainteso.

    Non saprei, ad esempio la Ghibli su cui sono stato io non mi sembra così lontana dalla 348 per esempio.

    Cmq non è il gap di prestazione che mi interessa. Secondo me un brand di auto, specialmente se sportive, deve avere degli atout tecnici che lo caratterizzino e lo distinguano dagli altri. È per questo che non mi piace come viene gestita Maserati da Ferrari.

    Non viene più gestita da Ferrari...

  15. 116d turbodiesel 2.0 litri 116 CV: 27.650 euro

    116d Urban turbodiesel 2.0 litri 116 CV: 29.800 euro

    116d Sport turbodiesel 2.0 litri 116 CV: 29.800 euro

    Questi sò fuori di melone...30 mila euro per 116 cv a gasolio...

  16. NOn si capsice che sospensioni abbia davanti. Ci sta scritto a doppio snodo, ma vor dì? ha i quadrilateri, oppure è un mcpherson evoluto?

    Dovrebbe essere il loro classico McPippa con due braccetti al posto del singolo triangolo inferiore.

  17. Ci saranno piu' versioni del 9HP, la versione finora presentata la 9HP40 e' quella base, del resto sia VAG che Aisin hanno presentato o sviluppano cambi per motori trasversali con coppia massima fino a 600nm...la 9HP40 e' la versione standard come la 8HP70 nel caso dell'8 marce destinato a vetture con motore longitudinale, infatti e' prevista per esempio una variante 9HP60 da 600nm di coppia massima destinata a vetture sei cilindri sovralimentate benzina e diesel e 4 cilindri sovralimentate benzina e diesel ibride...come del resto nel caso della 8HP oltre la "standard' 8HP700(quella destinata ad essere prodotta da Chrysler LLC) ci sono altre tre versioni, la 8HP30, la 8HP45(da 450nm(500nm per i diesel) acquistata da ZF per Thema 3.6 e 300 executive 3.6...) e la 8HP90(da 900nm(1000nm per i diesel))....

    Grazie dell'informazione. ;)

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