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Ecco la breve storia della Giulietta 1300. Modello 1983, una delle ultime della seconda serie, immatricolata quando la terza serie era già in vendita. Perche l' ho comprata? Veramente non posso dire. Volevo una macchina della famiglia 116 per usarla spesso, anche quotidianamente, ma quello che mi ha convinto di piu era il prezzo interessante di questo esemplare e il suo stato di conservazione (vettura conservata mai restaurata in blu pervinca mettalizzato,con piccole traccie di ruggine sul parte basso del parabrezza e sul parafango posteriore sinistro, tipici graffi della carrozzeria di una vettura di trent anni di eta e i sedili anteriori consumati. In due parole un esemplare in esigenza di un restauro moderato che comprendeva verniciatura della carrozzeria esterna (non parti interni e sottoscocca)ed un ripristino degli interni. Questo ultmo avevo la fortuna di evitarlo. Ho trovato i sedili anteriori + il divano posteriore originali del modello nuovi di zecca in un magazzino peri il prezzo ridicolo di 200 euro. Comprata due anni fa. L'acquisizione della vettura mi ha costato il prezzo di 1200 euro (da 2000 richiesti dal venditore)+ 130 euro per il passagio di proprieta. Costi restauro:1500 euro per la verniciatura della carrozzeria + 150 euro per la vernicaitura del vano motore (che ho deciso di fare in un secondo tempo). 600 euro il battilastra + 300 euro per il smontaggio - montaggio. 800 euro per il ripristino dei cerchi (vernicia Quando il restauro era gia bello e finito ho deciso di sostituire il motore 1300 (che trovavo insufficiente) con un altro di 1800cc,proveniente di una alfetta berlina del 78 che un amico mi ha regalato (vettura con buone perti mecchanice ma in pessime condizioni di carrozzeria). Costo riparazione della testata del 1800 , montaggio propulsore e cambio:800 euro. Costo totale.... poco piu di 6000 euro. La uso spesso anche per brevi viaggi e provo di evitare il bagnato. Suo unico difetto....beve tanto almeno in citta. come si presentava la vettura il giorn del acquisto (scusa per la scarsa qualita delle foto) pronta per il restauro (che ha durato quais 4 mesi) battilastra pronta per la verniciatura verniciatura paraurti blu pervinca mettalizzato al forno montaggio pannelli porta motore 1300 smontaggio motore e stato del vano dopo la verniciatura plancia divanno nuovo motore 1800 interni nuovi bella e pronta
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ciao grazie. Lo faro con piacere:D
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Νοοοοοοο..... non solo del gruppo BL....si tratta di una vecchia virtù delle macchine inglesi
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La prova del fallimento e il fatto che British Leyland ha chiuso baracca e burattini. La macchina ha il suo perché (specialmente nelle film come vettura ufficiale di Scotland Yard), pero resta il fatto che la SD1 costituisce l'ultimo esempio dello degrado del marchio, dal momento che lo stato inglese ha messo le mani in Rover. Rover era il marchio inglese di lusso par eccelenza (altro che cloni di Honda). Come dicevano gli inglesi "Rover is old money" cioe la vettura del aristocrazia, al contrario di Jag che la consideravano la vettura della borghesia nouveau riche.
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allegro la vettura con il volante rettangolare. Due splendide spiegazioni del fallimento delle case automobilistiche britanniche. ecco un altra File:Rover sd1 club.jpg - Wikipedia, the free encyclopedia
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Credo che sono i Melber 6Jx14 a me piacerebbero anche le momo vega...ma non so se sono compatibili http://alfagiulia.altervista.org/resources/momovega4.jpg
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vero. Il prezzo e un affarone.I ragazzi che hanno l 'officina oltre di essere amici miei sono anche miei clienti (tra l'altro hanno fatto anche il restauro della mia giulietta) .Ma quello che valga di piu e il fatto che volevano di eseguire il restauro dell,alfetta, cui non era una missione impossibile e meticolosa (la vettura non era un cesso con pezzi mancanti ecc)per il loro divertimento,perche sono estimatori delle alfa del passato. Altrimenti nessun ha la voglia di questi tipi di lavoro, perche il loro profitto non e un granche.Tutti preferiscono di lavorare con le auto moderne con la tecnica di copia e incolla. Ho dimenticato le spese di tappezziere (non comprese nella cifra totale di 4000 euro),che ha sistemato gli interni (sedile lato guida che si presentava consumato, buchi pannelli porta, cielo, pulizia ecc).Altri 600 euro. Mentre per ricambi ho pagato altri 200 euro (pannelli plastiche vano bagagli fondo di un magazzino). Il meccanico che ha smontato,curato e montato il motore e un altro amico che ha contributo gratis. Cosi il costo totale alza ai 10000 euro. Per qualcuno questa cifra per una macchina con il valore storico di una alfetta forse non vale la pena. Per me vale anche l'ultimo centesimo.Le 116 e specialmente le alfetta insieme alla Lancia Montecarlo sono le storiche che m' interessano di piu,perche erano le macchine che adoravo da adolescente,quando erano nelle moda ......ma mancavano i soldi per comprarle (ricordo l'invidio che sentivo al' epoca per i possessori delle alfetta quando viaggiavamo con la 128 della famiglia). Sicuramente una 116 non ha il valore storico ne l'appeal di una giulia o una fulvia,ma poco m'importa. Hanno il loro fascino, mi piaciono da matto le loro linee anni settanta e le trovo in certi aspetti,come il comportamente stradale,la facilita di utilizzo,il confort quasi auto moderne, anni luce avanti da ogni giulia o fulvia.
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per fortuna questa piccola storia che ho raccontato in soli due pagine non si riferisce ad un restauro in corso (dopo l'alfetta ed una giulietta 116 non ho la voglia di ripetere mai piu questo tipo di operazione...un' alfetta GTV che possiedo puo rimanere in stato di conservata e non restaurata). Si tratta di un restauro accaduto tre anni fa,con un durata di 4 mesi ed un costo totale di quasi 4000 euro (ammortizzatori e pneumatici nuovi compresi).ll prezzo di manodopera era amichevole. Costo totale di quasi 9000 euro che comprende l'acquisto della vettura,il passaggio di proprieta ed il restauro. Le spese annuali della macchina sono di 200 euro (ora la vettura monta le targhe storiche e non paga tasse e bollo annuale)un costo che si riferisce al assicurazione, il certificato dell originalita della vetura , dell inscrizione al club dei veicoli storici e la carta FIVA. Ovviamente la uso solo per il divertimento della guida nelle strade deserte di campagna ogni tanto..... qualche Domenica mattina,dove posso godere il rombo del bialbero e sentire l' odore della benzina.Ai raduni non vado piu.
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Terza parte Verniciatura finita ora per il montaggio cruscotto pannelli porta senza i buchi (pas mal) nuovi pneumatici montati (misura standard del epoca 165x14) vano bagagli ll miope (Roy TM) interni mission accomplished on the road again:mrgreen: grazie per il vostro tempo
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ecco appunto.......non ci sono battilastri che hanno la voglia di mettere le mani sul fuoco (in un lavoro cosi meticoloso).E se ci sono.... i prezzi chiesti sono fuori ogni logica.....ma qui si tratta del restauro di una alfetta umile (che in condizioni di concorso non supera il prezzo di 10-12K euro)... mica di una vintage Alfa Romeo Touring:mrgreen:
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non sono uno specialista di citroen ma i doppi fari che montava il modello Grande Exportation (USA) erano disponibili come conversion kit dalla Morette Morette Automotive .... mentre la Citroen Tomos 1,3 (la GS fabbricata in Slovenia sotto licenza) gli aveva come standard Tomos - Yugoslav GS and Dyane
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grazie...gentilissimi Ciao Roy alfetta miope quando ero più giovane non mi era piaciuta così tanto (mi sembrava povera e poco aggressiva). .La mia preferita era la 4 fari seconda serie, 1800, in un bell blu ollandese o pervinca mett. Con gli anni ho iniziarmi di apprezzare la sua semplicita e la sua rarita. Quando l'ho trovata non era facile di resistere.....ma per dire la verita anch' io la preferirei in un bell giallo piper. ...ma ci sono i questioni di originalita che mi comandano di lasciarla come era. PS. Avevo l impressione che il testa di moro era un colore Lancia ..........
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seconda parte negli spogliatoi.....momento per il smontaggio fase seconda vano portabagagli (ruota di scorta) smontaggio motore verniciatura sottoscocca fase terza (verniciatura sottoscocca finita) fase quarta(verniciatura parti interni finita) sostituzione parti bassi dei pannelli porta nuovo cielo a vinile un po di detailing o "fai da te" nuovi pannelli per il vano bagagli fase quinta (siamo pronti per laverniciatura della carrozzeria) fine seconda parte Ringrazio tutti per gli commenti calorosi PS.Il colore e faggio.....:mrgreen:non prugna - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Grazie. Le ruggine non presentavano un grosso problema dal momento che erano superficiali (non legate alle parte strutturali della scocca)e avevo l' intenzione di riverniciare i'intera macchina. La seconda serie delle 1,6 e 1,8 unificate (quattro fari e scudo largo)era introdotta nel mercato nel fine del 1976. Il faggio e un classico colore alfa anni settanta.....
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Faggio 516 (il marrone del Alfa degli anni 70). A volte (dipende dal sole nelle foto sembra di essere di colore prugna... ma si tratta solo di un effeto... fotografico
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il restauro di una alfetta 1600 berlina del 1976
nella discussione ha aggiunto Tipo116 in Auto Epoca
Ciao. Vi presentero in breve il restauro della mia alfetta 1,6 "monofaro",completatto tre anni fa . Ho provato di mettere un po in ordine l'archivio fotografico (dal momento della sua acquisizione al momento del suo ritiro dopo il restauro). la soria della vettura: L'ho acquistata nel 2010,dall' suo primo ed unico proprietario (un gentile signore ormai settantenne).Si tratta di una 1600 semplificata (frutto della crisi petrolifera,esternamente facilmente distinguibile per la presenza di una sola coppia di fari sul frontale e paraurti posteriori "corti").Modello del 1975, immatricolata nei primi mesi del 1976 a Bologna (dove il suo proprietario studiava....e poi reimmatricolata in Grecia a causa del ritorno del suo proprietario a sua patria),presa dalla "storica" concessionaria Alfa Romeo CAR di Bologna. I condizioni della vettura presentavano piu che discreti rispetto al prezzo che ho pagato per la sua acquisizione (poco piu di 4000 euro) ed i lavori necessari per la sua sistemazione (conservava ancora il suo colore originale faggio 516).In due parole...un restauro che pareva tutt'altro che impegnativo... Quello che ci serviva era piccoli ritocchi sulla carrozzeria (ruggine non grave),una buona verniciatura e la pulizia-sistemazione degli interni (in texalfa beige che erano conservati abbastanza bene).Meccanicamente la macchina era splendida,sottoscocca, fondi,passaruote,sottoporte ecc ed altri punti deboli dell Alfetta erano sani,mentre era completa nei suoi detagli (parti cosmetiche,guarnizioni,cromature ecc) e non presentava pasticciata (montava sempre il suo motore originale) con l'eccezione di un piccolo "upgrade" che il suo primo proprietario ha combinato negli primi anni ottanta (mascherina e doppi fari della serie succesiva,volante in legno anziche in fintapelle nera, rostri in gooma sui paraurti). Per fortuna il frontale originale (mascherina, fari e scudetto stretto) era salvato (il proprietario gli teneva in soffitta).....mentre il volante in fintapelle lo avevo gia in casa (dalla mia GTV che ora monta quello di legno). Basta con le parole.....allego subito foto Prima parte ecco come si presentava (il giorno che l' ha portata a casa) purtroppo danneggiata dal sole:( condizioniport degli interni la parte bassa degli pannelli porta facilmente riparabile (per chiudere i buchi per gli altoparlanti) condizioni vano motore i punti deboli della vettura (almeno a prima vista...con la speranza che i punti nascosti erano sani) sottoscocca che sembrava OK il giorno della verita (al battilastra) il muso originale....nelle mie mani ed il volante dalla GTV fine prima parte:mrgreen: -
Heureux les citroënistes CX Pallas IE DS GS club 1220 I ami 8 ami 8 break LNA 2CV XM
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MG RV8 http://www.classicandperformancecar.com/front_website/octane_interact/modelpicture.php?id=6466
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No. Il modello in questione, la RS13U con motore CA18DET di 1,8l si chiamava 200X in tutta l 'Europa.La sigla 180SX si riferische solo al suo mercato domestico. Nissan 180SX - Wikipedia, the free encyclopedia
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Giusto sul punto 1) Dal listino di quattroruote di gennaio 1990 Il mmodello era disponibile come 200X in due versioni (cat e non cat) entrambe con motore 1809cc e potenza di 169 e 171 cv rispetivamente (prezzi 36.700.000 e 36.000.000 lire) scenic 4x4 e a2 non sono dimenticate (sono modelli recenti).....ho scritto che in futuro probabilmente diventerano dimenticate...
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vero.....pero il colore ideale per le supertamarate era il nero:mrgreen: chi si ricorda di quella? Nissan 200SX http://3.bp.blogspot.com/-uEi4d2-ONeU/UiG5ifl1OMI/AAAAAAAAD7U/B6yyp1ud1VI/s1600/nissan200sx.jpg credo che prima o poi diventerano....... dimenticate http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6a/Renault_Sc%C3%A9nic_RX4_front.jpg http://www.auto-data.net/images/f9/big2299.jpg
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No. Questa é la roadster 300sl (w 198) con un hard top rimovibile.La coupe é la famosa 300sl ala di gabbiano (gullwing).
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.....biposte sportive decappotabili a volte senza vetri laterali (o anche senza porte) per esempio le morgan, le caterham,la super 7,la TR 2/3 ecc che erano roadster pure e dure. ma.....The term "roadster" now covers all two-seat convertibles, including those with power tops or retractable hardtops.(da wiki)
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indimenticabile:mrgreen: http://pics.imcdb.org/0is513/avtakrenault115lx3.8100.jpg e la sua progenitrice....non ho visto neanche una almeno per gli ultimi dieci anni (la macchina del mio professore di ginnastica quando facevo le medie) http://www.netcarshow.com/renault/1976-14_tl/800x600/wallpaper_01.htm altro capolavoro:mrgreen: http://www.todoautos.com.pe/attachments/f60/294957d1266845307-busco-funda-de-parachoques-delentero-hyundai-scoupe-92-hyundai_s_coupe_90-92_30.jpg
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a porto di Pireo .....300SL roadster (e stata venduta nel 2011 sul asta per 400K euro) ecco l'articolo http://www.carscoops.com/2011/10/1960-mercedes-300-sl-roadster-sold-for.html