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rafael02

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Risposte pubblicato da rafael02

  1. Sapete per il futuro cosa succederà?

    Ad esempio la prossima 300c/thesis che cambi adotterà? Merrcedes porrà ostacoli?

    E se anche Alfa Romeo avrà la sua berlina a tp (si spera) che cambi adotterà? ed e possibile che si arrivi ad un unico cambio con Maserati magari acquistandolo da un unico fornitore (zf o getrag) oppure il gruppo pensa di produrre tali cambi in proprio avendo maggiori economie di scala ed adottando la tecnologia a doppia frizione?

    Sono molto curioso

    Grazie a chi mi risponde

  2. secondo voi sarebbe esagerato togliere il marchio dodge e metterci il marchio fiat/abarth ovviamente per i mercati extra nafta?

    A mio avviso se l'evoluzione stilistica dodge è quella oltre a chrysler lancia ci sarà sempre di più un azzeccatissimo accorpamento dodge fiat/abarth salvo che per le icone (500, viper , challenger e così via)

  3. visto che il v6 pentastar dovrebbe accorpare anche il know how fiat sui v6 che si ipotizzava di sviluppare perchè non pensare di introdurre un v6 diesel mulitiair e miltijet 2 sulla linea dei v6 pentastar che in futuro saranno o potranno essere i.d. e multiair?

  4. Che ne pensate viste le non eccezzionali performance di vendita della bravo e visto che fiat, con la nuova palio o uno, andrà a coprire un segmento di auto lunghe 3,80 metri (forse troppo vicino alla punto) se in futuro si decidesse di allungare un pò la punto (diciamo sui 4,15 metri) e fare una cross-over sui 4,50 metri che accorpi le future bravo e caliber a due o a quattro ruote motrici?

  5. venerdì 05 febbraio 2010

    Dodge Caliber: sarà venduta come Fiat Crossover?

    pubblicato da Dario Montrone in: Anticipazioni Fiat Crossover

    Le Dodge Nitro e Journey potrebbero non essere le uniche auto del brand americano ad essere vendute come Fiat. Stando ad alcune indiscrezioni provenienti dalla Francia, anche la Caliber sarà sottoposta all’operazione di re-badging per essere commercializzata come la nuova crossover compatta della Casa torinese. Adottando il badge Fiat, la Caliber potrebbe finalmente combattere ad armi pari con la Nissan Qashqai sul mercato europeo, dove i brand Chrysler e Dodge scompariranno, molto probabilmente, a partire dal 2011.

    Se l’operazione dovesse andare in porto, la Dodge Caliber con il brand Fiat sarà equipaggiata con il motore 2.0 MultiJet da 165 CV, in sostituzione dell’attuale CRD di pari cilindrata da 140 CV, fornito da Volkswagen. Per quanto riguarda gli altri modelli Dodge venduti in Europa, la Viper uscirà di scena alla fine del suo naturale ciclo di vita, mentre la Avenger abbondonerà in silenzio i mercati del Vecchio Continente, rivelatasi alla fine un vero e proprio flop.

    Cosa vi sembra?

    Secondo me se non fosse per il davanti e gli interni (ambedue da rivedere pesantemente) non sarebbe una cattiva idea in attesa che ne facciano una nuova sulla piattaforma c-evo

  6. Considera due cose.

    1) Il marchio Dodge e quello Jeep hanno un immagine, una clientela e mercati piuttosto diversi.

    2) questo nuvo Durango sostituisce un mezzo esistente in un ottica netta di dowsizing. Il Durango venduta fin'ora è un mostro 5,10 m. Questa derivata dal Grand Cherokee è 30 centimetri più corto e quasi 20 cm più basso.

  7. più facile l'erede di 4 porte più altro

    E a Modena? solo la coupe e la scoperta Maserati?

    Se faranno la 4porte a Grugliasco non saturano, a mio avviso, Modena e non ha senso portare una seconda piattaforma a Grugliasco visto che già ci va la e-evo a meno che non portano su quest'ultima anche la 4 porte

  8. Update 25.01.2024

     

    Cita

    Maserati conferma l'impegno in un piano strategico "100% Engineered and Made in Italy" puntando su elettrificazione e crescita sostenibile

     

    Modena, 25 gennaio 2024 – Maserati, il primo marchio di lusso italiano a sviluppare e produrre vetture 100% elettriche, si sta muovendo verso un piano di crescita rivolto a una redditività sostenibile nel lungo termine incentrato sull’evoluzione costante del proprio marchio e dei suoi prodotti. La gamma Maserati, interamente disegnata, sviluppata e prodotta in Italia, è distribuita in oltre 70 Paesi nel mondo, con un tasso di esportazione dell’86%; Modena continua a essere il cuore pulsante della Casa del Tridente, che da oltre ottant’anni ha la propria sede nello storico stabilimento di Viale Ciro Menotti.

    Come marchio votato alle prestazioni, all’innovazione, al design, alla qualità, alla tecnologia e al lusso, Maserati oggi scrive il futuro della mobilità nel segmento lusso, seguendo una strategia ambiziosa e sviluppando una chiara pianificazione di prodotto interamente dedicata all’elettrificazione, in linea con le aspettative dei propri clienti.

    Maserati è l’unico marchio di lusso del Gruppo Stellantis, e grazie alla positiva ripresa economica e finanziaria intrapresa nel 2021, sta impostando un solido modello di business e si rivolge a un futuro elettrico per consolidare la propria posizione di leader nel segmento del lusso, mantenendo volumi produttivi e margini di profitto coerenti con il suo distintivo posizionamento nel mercato.

    Più che mai, Maserati crede nella mobilità elettrica del futuro e si sta organizzando in tutti i campi per rafforzare la propria competitività e soddisfare le esigenze del nuovo consumatore del lusso. L’azienda modenese ha già intrapreso il suo percorso nella nuova era elettrica presentando i primi due veicoli BEV, GranTurismo Folgore e Grecale Folgore (Folgore è il termine che identifica la gamma full electric di Maserati), oggi in vendita in Italia e nei mercati UE.
    La GranTurismo Folgore, vera e propria icona del marchio, offre soluzioni tecniche all'avanguardia derivate dalla Formula E. Con il motorsport nel suo DNA, spinta dallo spirito della pura competizione, Maserati è il primo marchio italiano a competere in Formula E, dove ha debuttato nel 2023.

    Maserati GranCabrio Folgore verrà lanciata quest’anno, subito dopo la sua versione con motore a combustione. Il percorso verso l’elettrificazione proseguirà nel 2025 con la nuova MC20 Folgore, il nuovo large E-UV BEV nel 2027 e la nuova generazione di Quattroporte BEV nel 2028.

    Tutti i modelli attualmente in produzione e quelli futuri sono e saranno 100% disegnati, sviluppati e prodotti in Italia. Come risultato di un’autentica combinazione di artigianalità e innovazione, Maserati riafferma il forte legame con le proprie radici: lo storico stabilimento di Modena, dove attualmente vengono prodotte la MC20 e la MC20 Cielo, farà presto spazio alla produzione della versione Folgore della supersportiva più desiderata.

    Per garantire vetture caratterizzate da dettagli stilistici unici, affascinanti e distintivi, lo stabilimento modenese ospiterà inoltre l’“Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie”, destinato alla creazione di modelli Maserati su misura. A questo scopo la casa automobilistica ha già pianificato una serie di investimenti in nuove aree dedicate e in specifici corsi di formazione per le nuove risorse impegnate nel Programma di Personalizzazione Fuoriserie.

    Nella storica sede di Viale Ciro Menotti, il Leadership team dell’azienda lavorerà a stretto contatto con il Maserati Engineering team – composto da circa 130 esperti tra ingegneri e tecnici – che lavorerà esclusivamente allo sviluppo della gamma attuale e dei modelli futuri, operando in stretta collaborazione con l’Engine Lab (dove vengono sviluppati e testati i propulsori full electric), contribuendo a indirizzare il marchio verso un posizionamento più elevato nel segmento lusso.
    Così unita, questa squadra costruirà insieme il futuro del Tridente e porterà l’iconico marchio a toccare nuove vette, come merita.  

    Maserati rientra nel piano strategico di Stellantis “Dare Forward 2030” annunciato il 1° marzo 2022, ed è parte integrante dell’organizzazione a matrice globale. Tutti i nuovi modelli Maserati saranno dotati di motori 100% elettrici, per offrire innovazione e altissime prestazioni, caratteristiche distintive del DNA Maserati. Il 2024 è un anno fondamentale per l’evoluzione e la crescita dell’azienda, specialmente in considerazione delle sfide e dei cambiamenti che i marchi del lusso nel settore automotive sono chiamati ad affrontare a livello mondiale.

    Davide Grasso, CEO di Maserati: “Guidati dal nostro cuore modenese, stiamo avanzando a pieno regime per guidare il cambiamento verso l’elettrificazione, con la versione 100% elettrica di due dei nostri modelli iconici già in commercio e un altro modello in arrivo quest’anno. Offriremo ai nostri affezionati clienti le Maserati più potenti di sempre, spingendoci oltre i confini del piacere di guida, in una nuova era. Con la nostra visione e il nostro piano strategico a lungo termine vogliamo lasciare un segno nel mondo del lusso grazie all’eccellenza manifatturiera italiana, puntando costantemente su una qualità distintiva e costruendo il nostro futuro con un modello di business dedicato, per garantire ai clienti i prodotti migliori che riflettono i valori della Casa del Tridente.”

     

    - Maserati GranCabrio ICE & Folgore 2024;

    - MC20 Folgore 2025;

    - nuovo large E-UV BEV 2027;

    - nuova generazione di Quattroruote BEV 2028.

     

     

     

    Update 10.09.2020

     

    Cita

    Maserati: la nuova Era

     

    Modena, 10 settembre 2020. Per Maserati inizia una nuova Era. La Casa del Tridente è protagonista con nuove vetture, innovazioni e progetti rivoluzionari: per il Brand sono i giorni della proiezione verso il futuro.

    Dopo la scintilla della Ghibli Hybrid, presentata a luglio, la potenza della Trofeo Collection lanciata ad agosto e la première mondiale della super sportiva MC20, rivelata al mondo con un evento senza precedenti, è ora il momento di compiere un vero e proprio viaggio nel futuro di Maserati a Modena, dove, partendo dalle radici, si costruisce il domani del Brand.

    Innovazione, passione ed unicità guidano il Marchio in questa fase di rinnovamento totale.

    Proprio dallo storico stabilimento di Viale Ciro Menotti parte questo viaggio. La fabbrica di Modena, dove la Casa ha la sede da oltre 80 anni, è un luogo magico che unisce il DNA “made in Italy” e l’Heritage del Brand con una forte spinta verso il futuro e l’innovazione: il plant è stato aggiornato con nuovi impianti di produzione, di assemblaggio motore e di verniciatura dedicati alla nuova MC20.

    Nettuno, l’inedito propulsore V6 della super sportiva, è, infatti, il primo figlio del Maserati Engine Lab, il nuovo polo motori recentemente avviato all’interno del sito modenese, dove tra l’altro, per la prima volta nella sua storia, è stata prevista anche una linea di verniciatura, inedita e a basso impatto ambientale.

    MC20 è il primo tassello della nuova Era, il primo modello che segna un nuovo corso. La super sportiva colpisce con il suo design elegante che è un bilanciamento degli opposti, un connubio tra craftsmanship e engineering, eleganza e performance, vocazione racing e piacevolezza di guida. Disegnata dal Centro Stile Maserati a Torino, MC20 è al 100% sviluppata, ingegnerizzata e prodotta a Modena e ha iniziato a prendere forma nei laboratori del Maserati Innovation Lab, il centro di ingegneria della Casa del Tridente, una struttura d’eccellenza dove nascono tutte le Maserati di oggi e di domani.

    Nel Maserati Innovation Lab di Modena i processi digitali supportano lo sviluppo del prodotto applicando l’esclusiva ricetta Maserati che, attraverso un approccio integrato, pone l’uomo al centro sin dalle prime fasi: l’attenzione per il cliente è inserita nel mondo della simulazione virtuale con un mix esclusivo tra hardware e software. Lo sviluppo della dinamica del veicolo della MC20 è avvenuto, infatti, per più del 90% avvalendosi di modelli virtuali con un approccio innovativo denominato Virtual Vehicle Dynamics Development, gestito direttamente da Maserati.

    Il Maserati Innovation Lab è quindi luogo perfetto per parlare del domani del Brand e i suoi laboratori tengono a battesimo Folgore e il nuovo SUV Grecale.

    Folgore è la nuova strategia dell’elettrificazione secondo Maserati e accende la fiamma di una nuova energia. Un’energia capace di proiettare la Casa del Tridente verso il futuro.

    Le nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio saranno le prime vetture del Brand ad adottare soluzioni 100% elettriche, saranno ingegnerizzate a Modena e realizzate presso il polo produttivo di Torino. Anche per MC20 sarà prevista una versione elettrica, prodotta presso lo stabilimento Maserati di Modena.

    Il primo passo nell’elettrificazione della gamma è Ghibli Hybrid, lanciata a luglio. La sfida per Maserati è entrare nel mondo dell’elettrificazione senza snaturare la filosofia e i valori tipici del Marchio. Il risultato è aver creato una vettura ibrida, la migliore possibile. In perfetta sintonia con il suo DNA, Maserati ha scelto una soluzione ibrida che punti soprattutto a migliorare le prestazioni, riuscendo al tempo stesso a ridurre consumi ed emissioni.

    Sarà, invece, un vento a portare il nome del futuro SUV Maserati. Si chiamerà Grecale, come il vento mediterraneo che soffia impetuoso da nord-est, e giocherà un ruolo di primo piano per lo sviluppo del Marchio.

    Dare alle auto i nomi dei venti più famosi al mondo è una tradizione in Maserati.

    Tutto iniziò nel 1963 con la leggendaria Mistral. Arrivarono poi Ghibli, Bora, Merak e Khamsin. Nel 2016, Levante, il primo SUV della storia Maserati.

    La nuova Era del Marchio passa anche attraverso la personalizzazione delle sue auto. Grazie al nuovo programma Maserati FUORISERIE, ogni Maserati può ora essere personalizzata secondo i gusti del cliente al quale viene anche offerta la possibilità di immergersi in un’esperienza unica nei locali della nuova sartoria, che nascerà nel cuore della sede centrale della Casa a Modena. Per aiutare il cliente a orientarsi tra migliaia di combinazioni possibili sono state individuate tre collezioni base da cui partire - denominate Corse, Unica e Futura - che esprimono la potenza del brand e ne rappresentano i valori unendo performance a eleganza e innovazione.

    La proiezione nel futuro del Marchio prosegue senza dimenticarsi del proprio DNA; Maserati parte da Modena, dal cuore della Motor Valley, epicentro di passione, performance e audacia, e dona luce anche alle auto del suo passato con i servizi dedicati del nuovo programma Classiche.

    Inoltre, in occasione del rilancio del Brand e del grande evento “MMXX: Time to be Audacious”, si accendono i riflettori del palcoscenico della mobilità globale e si rafforza il legame tra Maserati e la città emiliana: Modena è stata, infatti, scelta per presentare al mondo la nuova nata, la MC20, e un esemplare è esposto in piazza Grande all’ombra della Ghirlandina. Inoltre, in piazza Roma, è in mostra la Trofeo Collection: le versioni più estreme e potenti di Levante, Ghibli e Quattroporte.

    Trofeo Collection è ora al completo. Dopo il lancio nel 2018 di Levante Trofeo, la versione del suv più estrema e potente, ora sono disponibili le nuove Quattroporte e Ghibli Trofeo con il motore V8 da 580 CV, raggiungendo il massimo in termini di prestazioni, sportività e lusso sono le berline Maserati più potenti di sempre.

    Sempre in occasione dell’evento, il Teatro Anatomico di Modena ospita una “sessione di anatomia” in cui è possibile osservare Nettuno, il nuovo motore made in Modena, sezionato e aperto per studiare, in ogni dettaglio, le caratteristiche di un gioiello della tecnologia.

     


     

     

     

    Update 05.07.2020


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    TIMELINE MODELLI FINO AL 2023

     

    2020

    • M156 MCA ➡️ Quattroporte MCA (SPY TOPIC)

    • M157 MCA ➡️ Ghibli MCA (SPY TOPIC)

    • M161 MCA ➡️ Levante MCA (SPY TOPIC)

    • M240 Coupé ➡️ MC20 Coupé (SPY TOPIC)

     

    2021

    • M189 Coupé ➡️ “New GT” (RUMORS TOPIC)

    • M182 ➡️ “D-UV”

    • M240 Cabrio ➡️ MC20 “Spyder”

     

    2022

    • M183 ➡️ Quattroporte 

    • M189 Cabriolet ➡️ “New GC” (RUMORS TOPIC)

     

    2023

    • M184 ➡️ Levante

     

     

    Inoltre

    • L4 2.0 in versione MHEV (330 cv) e PHEV;

    • 3.0 V6 90 “Nettuno” in progressiva sostituzione  
      del V6 attuale prodotto a Maranello, anche in

      versione MHEV e PHEV, con potenze fino a 

      630 cv (MC20);

    • V8 potenziato per Ghibli MCA e Quattroporte

      MCA in allestimento Trofeo (agosto ‘20)

    • Piattaforma Giorgio evoluta per applicazioni

      MHEV, PHEV e BEV;

    • Piattaforma Giorgio evoluta in variante sport con

      zona frontale dedicata per applicazioni MHEV,

      PHEV e BEV;

    • Piattaforma SportGT con vasca centrale in

      fibra di carbonio per applicazioni ICE (e tecnologia 

      PHEV da confermare) E BEV;

    • Stabilimento di Modena per produzione della

       supersportiva, del motore V6, e della tecnologia

       BEV. In più atelier del programma di 

       personalizzazione dei modelli in gamma;

    • Stabilimento di Mirafiori per la produzione delle

      M189 e Levante 1a generazione;

    • Stabilimento di Grugliasco per la produzione delle

      Quattroporte e Ghibli 1a generazione ed eredi;

    • Programma MMXX con presentazione MC20 a

      settembre 2020 con un evento a Modena;

    • Programma MMXXI con presentazione M189

      Coupé settembre, prima EV del marchio.

    • Tutta la gamma della prossima generazione sarà    
       anche BEV.

     

     

    Update 11.06.2019

    Timeline modelli al 2023 secondo le dichiarazioni di H. Wester

     

    2020

    • M156 MCA - Quattroporte MCA 

    • M157 MCA - Ghibli MCA

    • M161 MCA - Levante MCA

    • M240 - Sportcar MC V6 Hybrid 

     

    2021

    • M189 Coupé - New GT (anche BEV)

    - M184 - D UV (anche BEV)

     

    2022

    - M189 Cabriolet - New GC (anche BEV)

     

    2023

    - New Quattroporte (anche BEV)

    - F UV (anche BEV)

     

    Inoltre

    - L4 2.0 in versione MHEV e PHEV;

    - V6 “Termoli” in progressiva sostituzione del V6 attuale prodotto a Maranello, anche in versione PHEV (sicuramente per M240, ma anche i nuovi modelli);

    - V8 potenziato per Ghibli MCA e Quattroporte MCA;

    - Piattaforma Giorgio evoluta per MHEV, PHEV e BEV.

     

     

    Update 07.03.2019

    - Produzione Alfieri confermata a Modena  

       nel corso del 2020;

    - D-UV probabilmente nel 2021;

    - Probabili restyling di Ghibli, Quattroporte

      e Levante;

    - Fine produzione GT e GC nel corso del

      2019;

    - Ristrutturazione impianto produttivo di

      Modena.

     

    Piano presentato a giugno 2018

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  9. Non so se è stato gia riportato l`articolo di Automotive News del solito Ciferri in occasione della nomina di Wester:

    >>Sources say that Fiat is considering two plans for the future of Alfa.

    The first option is to use platforms from Chrysler Group, of which Fiat owns 20 percent, to underpin a front-drive mid-sized sedan to replace the 159 and a rear-drive large sedan to replace the 166. Both new models would be built in North America and are scheduled to debut in mid-2012 and 2013.

    This option includes selling in North America these two Alfa models built in the United States and in Canada.

    The second option is reducing Alfa to a Europe-only, two-model range.

    The review of Alfa is due to be completed by mid-April, when Fiat will unveil a strategic plan for the group for 2010 to 2014.

    Da (link dovrebbe funzionare solo per gli abbonati):

    http://www.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20100122/GLOBAL/100129958

    Quindi 2 opzioni per il futuro di Alfa: Produzione e vendita di Giulia + 169 in USA su base Chrysler, o riduzione a gamma con 2 modelli. Si saprà di più ad Aprile nella presentazione del product plan Fiat.

  10. Per non parlare dei costi di produzione, delle inferiori tasse e della normale defiscalizzazione degli impianti (per i primi 5 anni) oltre a incenti per la produzione (solo in Italia parlano di Fiat che usa i soldi degli Italiani), risultato: 45% dei costi inferiori...parola di Acs

    Sottolineo che anche Mercedes pensa di andare a produrre parte delle C in America dove produce già Ml, R e Gl...

  11. Vorrei fare un ragionamenro razionale basato sui numeri al di là della emotività di tutti coloro che, come il sottoscritto, amano il marchio Alfa Romeo.

    Il gruppo ha acquistato Grugliasco per farci che?

    Visto che a Grugliasco ci andrà la piattaforma e-evo (ormai ogni stabilimento si specializzerà per piattaforma) cosa ci faranno? solo la gran cherokee (amesso che la facciano in Italia) e la 300c rimarchiata Lancia? E' del tutto evidente che se non ci vanno anche le Alfa lo stabilimento non saturerà, a mio avviso, la capacità produttiva.

    Non è illogico pensare che magari li ci vadano le future giulia e 169 o magari un progetto unico che accorpi tutti e due; in caso contrario non c'è logica nell'operazione.

    Quanto alla pioattaforma e-evo se è buona può fornire sufficienti economie di scala per portare il gruppo ad avere auto di una certa dimensione senza perderci (così come per i motori v6 benzina e diesel, questi ultimi condivisi dalle alfa e dalle jeep).

    Se le cose vengono fatte con una certa razionalità e se il prodotto sarà all'altezza (non mancano le capacità) sono ottimista anche perchè poi le cose, salvo impazzimenti, seguono sempre una logica.

  12. La piattaforma che sarà utilizzata per new300C e per la lancia è TP/TI ed è già ammortizzata no? allora perché limitarla? a meno che Marchionne, dicendo che "tutti i progetti in essere saranno bloccati dopo giulietta" intenda nascondere qualcosa....secondo me sono consapevoli che non possono avere in gamma Mito e Giulietta praticamente....le altre sono da pensione ormai....e GT tira a campare. Non c'è più nulla in gamma....speriamo che ad aprile quando sarà presentato il piano dei nuovi modleli dei prossimi 5 anni ci sia qualcosa di succoso.

    La logica sarebbe togliere da Cassino la linea della Croma (ormai invecchiata) e metterci la linea della Thema/200c (d-evo) berlina con varianti (Sw, cross over....... ) e mettere la linea della Giulia a Grugliasco (insieme alle ammiraglie 300/c e 169, quest'ultima con linea da coupè) su piattaforma e-evo in quanto, in caso contrario o non si da un erede alla 159 (follia pura) oppure si fa una auto troppo simile alla nuova Thema/200c e ciò sarebbe un gravissimo errore.

    Se si vuole suddividere la produzione della Giulia con l'America si potrebbero produrre in Italia le auto con motori diesel o benzina 4 cilindri che in USA nessuno o pochi vogliono e li le auto a benzina con i v6 pentastar

  13. Per essere precisi la versione corta del pianale LX ha un passo di 2,95m(idoneo ad una seg.E europea a TP)...comunque penso che parlano di una versione modificata dal passo nettamente piu' corto nonche di altre probabili modifiche come e' stato fatto da Ford per esempio su Mustang che ha derivato il suo pianale D2C dal ben piu' grande e costoso pianale DEW delle varie Lincoln/Thunderbird/S Type/XF...diciamo che un passo sui 2,8m sarebbe perfetto per una seg.D TP e un passo sui 2,6m per le sportive...del resto il difficile non e' accorciare il passo di una piattaforma e' allungarla...piuttosto il problema dell'uso del pianale LX in forma accorciata sono piuttosto i costi e la produzione nel nord america per la produzione di grande serie...e non l'accorciamento in se...oppure il costo di sviluppo per derivare una versione piu' snella e dal costo di produzione inferiore ad una pianale da seg.E+ come ha fatto Ford con D2C derivato da DEW.

    Da quanto si è potuto capire Fiat ha ereditato la piattaforma e-evo o lx che dir si voglia da Chrysler già ammodernata ed ammortizzata (fiat non deve pagarene lo sviluppo); non è complicato accorciarla; a Grugliasco stanna approntando la linea per tale piattaforma in quanto è l'unica Chrysler che il gruppo vorrebbe sfruttare (per la 300c Chrysler/Lancia ed è facile supporre per la Grand Cherokee); ergo i costi credo siano del tutto sopportabili. D'altro canto se arriverà sul mercato la Thema/sebring/200c o come si chiamerà non avrà alcun senso fare un Alfa fotocopia e sarebbe da neuro-deliri limitare l'Alfa alla Giulietta senza farla salire di segmento visto che la 159 sta rapidamente invecchiando.

  14. Tale pianale potrebbe essere un pò come l'MLB per Audi e cioè medesima meccanica condivisa dalla A4 all'A8 e pianale condiviso per A4,A5,Q5 e futura A6.

    Sotto per C hachback e berlina vai di pianale C-Evo e D-Evo con relativi Suv.

    Però ora c'è il pianale 300C in cui si sono spesi tantissimi soldi oltre al GranCherokee condiviso con Mercedes, perciò converrebbe partire da questi per arrivare presto sul mercato con ottimi contenimento dei costi (e del prezzo in modo da essere assolutamente concorrenziali). Solo dopo questo passo si può pensare ad un pianale modulare che copra dal D sui 4,70-75 metri all'E americano da 5 metri e oltre condiviso con le varianti Suv.

    Ma sarebbe possibile usare il pianale della 300c accorciato (e-evo) per la Giulia visto che tale operazione è già stata fatta per la challenger? magari mettendo la linea di produzione della giulia a Grugliasco presso lo stabilimento ex-bertone visto che a Pomigliano ci va la PANDA?

  15. Fiat: Marchionne in Usa con Francois (CorSera)

    ROMA (MF-DJ)--Sergio Marchionne, numero uno di Fiat e Chrysler, dopo aver presentato la nuova Punto Evo e' nuovamente volato in Usa per portare avanti il piano industriale accompagnato da Olivier Francois, capo del brand Lancia che dovrebbe occuparsi, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, dell'integrazione dei modelli venduti in Europa con il marchio Lancia, in Usa con il marchio Chrysler. red/cat

    (END) Dow Jones Newswires

    October 02, 2009 02:27 ET (06:27 GMT)

    Notizia positivissiva

    Se vedo benissimo una 200c lancia-thema o un Gran Voyager con marchio lancia ho qualche difficoltà a pensare ad una 300c con marchio lancia a meno che non vi siano incisive modifiche stilistiche.

  16. Lincoln non e' che abbia chi sa quale imagine...anzi...dunque delle americane rimane Cadillac...e poi infiniti e lexus...con la prima essere piu' debole...comunque tutti sono marchi che negli USA hanno prezzi nettamente inferiori alle europee premium....

    La Buick negli ultimi anni era una doppione di modelli chevrolet e pontiac allo stesso livello di prezzi...

    Non dimentichiamo infine che GM ha chiuso Pontiac dunque c'e' piu' spazio per una generalista sportiveggiante...e dunque e' il momento ideale per l'elevazione di Dodge come marchio centrale generalista del gruppo Chrysler....

  17. Autoblog lavora molto con la fantasia interpolando notizie più o meno plausibili pescate qua e la ;)

    Mi sembrano anche notizie scontate. E' ovvio che la futura pt cruiser e le jeep compatte le facciano sul c-evo (non avrebbe senso il contrario); è interessante però che si continui a pubblicare la notizia che la futura 200c potrà avere una gemella lancia in europa (a trazione anteriore o posteriore, sul d evo o lx poco importa); spero possa corrispondere al vero (in genere la fesserie durano poco).

  18. psul sole di oggi si dice che il marchio dodge non verrà usato in europa, dove invece verrà sviluppato il brand Jeep

    comunque bisognerà aspettare fine settembre per conoscere i dettagli del piano chrysler di marpionne

    Per me è un errore in quanto auto come hornet, caliber, viper o challenger non sono sovrepponibili ad altre auto nel gruppo; poi possono piacere o non piacere a seconda dei gusti.

    La nitro è una sorta di jeep rimarchiata e la journey mi sembra un suv con due ruote motrici che si rivolge alla stessa clientela della croma.

    Per me l'importante è non far fare a due marchi la stessa cosa più che togliere marchi da un mercato.

  19. La Lancia e la Chrysler sono sovrapponibili e da quando?

    Negli Stati Uniti le vetture della Chrysler, al pari di quelle della Buik, occupa la stessa fascia di prezzo delle Volkswagen; in Europa invece... pure.

    Se non ci credi confronta i prezzi del listino di Quattroruote e, per il mercato statunistense, quelli di Buik, Chrysler e Volkswagen.

    Hai perfettamente ragione sui prezzi, il mio era un discorso di razionalizzazione dei marchi, vedo, stilisticamente parlando, delle possibili somiglianza tra chrysler e lancia (la 200c non è lontanissima da come immaginerei una thema o la Gran Voyager, più lunga o più corta a seconda delle vetsioni, rispetto ad una phedra) inoltre non ha senso inflazionare il mercato con numerosi marchi posti su auto simili quindi per l'europa lancia e per gli usa chrysler e per il resto del mondo si usa il marchio più conosciuto in loco.

    Per l'europa vedo opportuno il marchio jeep come marchio mondiale del gruppo sui suv ed il marchio dodge in quanto ha una propria personalità stilistica non presente nel gruppo e che può piacere agli appassionati di auto con design americano (la Hornet a me piace e non c'è un modello simile nel gruppo); Alfa invece è ovviamente cosa diversa rispetto a Dodge.

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