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V6 Busso

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Risposte pubblicato da V6 Busso

  1. Buonasera a tutti!!

    La novità è talmente ghiotta che mi induce a riaccedere ad un topic Alfa Romeo dopo anni.

    Che dire: questa Giulia mi fa tanto tanto sangue!! E sotto tutti i punti di vista!!:clap:idol:

    O almeno questa è la netta sensazione guardando le foto della Giulia QV, leggendo la cartella stampa e anche annusando con piacere il mutato atteggiamento dei vertici FCA nei confronti di Alfa Romeo. Bisognerà naturalmente attendere le versioni "normali", le prove su strada, un esame ed una prova dal vivo, ma stando alle premesse, posso dire che probabilmente siamo finalmente di fronte ad una vera Alfa Romeo.

    Ricordo le estenuanti discussioni di 5-6 anni fa sui topic Alfa (e non solo) su come dovesse essere una vera Alfa Romeo e sui vincoli imposti da ragioni economico-industriali sui prodotti di grande serie: in tutta onestà, mai mi sarei aspettato nell'era Marchionne un'Alfa di segmento D con un pianale tutto nuovo a trazione posteriore o integrale e motori tutti in alluminio.

    All'epoca erano chimere, in particolare alla luce della politica FGA di allora, incentrata sui marchi americani e che lasciava vegetare Fiat (con l'eccezione di Freemont) e investiva pochi spiccioli su Lancia con la demenziale scelta dei rimarchiamenti beceri Thema, Flavia cabrio e Grand Voyager: fu facile per me e per alcuni altri prevedere un sonoro fiasco, e così andò (RIP Lancia :((().

    Per Alfa Romeo andava poco meglio, ma comunque male: come dimenticare il centenario boicottato, il museo storico chiuso (con voci vendita per speculazioni edilizie), le dichiarazioni strafottenti ("basta con le cavolate come i richiami a Tazio Nuvolari") e 159 - che aveva appena ricevuto il TBi e il 2.0 JTDM - abbandonata a sé stessa.

    4C, annunciata nel 2011, fu per me un ottimo segnale in controtendenza, ma non certo sufficiente a farmi sperare tanto: quella era una fuoriserie, e all'epoca si vociferava di una Giulia su C-Wide più o meno pantografata dalla Dodge Dart.

    Il flop Lancia deve aver fatto capire che il marchio non fa il monaco e che, se Lancia era ormai moribonda per le colpe passate e presenti di Fiat, Alfa Romeo per fortuna aveva ancora molte frecce al suo arco e poteva tornare a risplendere come in passato, ma solo in un modo: rispettandone la gloriosa storia.

    La presentazione di Giulia, unita al notevole investimento economico fatto, mi sembra la più plateale dimostrazione del radicale cambio di rotta da parte di FCA: non posso che prenderne atto con soddisfazione.

    Naturalmente si discuterà su tutto, dalla linea agli interni, dagli spazi interni alle dotazioni, dai prezzi ai consumi, e non mancheranno le solite pippe tipo "è una Fiat travestita", "a quel prezzo BMW tutta la vita", "mi resteranno i pezzi in mano" e via discorrendo: siamo nell'era dei social network, funziona così, in particolare per un marchio che malgrado tutto fa ancora molta presa.

    A me, però, il cambio di rotta appare evidente in molti aspetti, compreso il restyling del logo: un ragionato e riuscito facelift che dopo 44 anni ci può stare, specie se si vuole fare un rilancio in grande stile; nulla a che vedere con l'orrido restyling "cinese" del logo Lancia ;).

    Le discussioni sulla linea - imho bellissima, anche se avrei preferito giro porte e scalfatura laterale più affilate - e sulle scelte tecniche - non mancherà chi pretende il transaxle da una vera Alfa - non possono però celare una meccanica tutta nuova, finalmente con motore longitudinale (in alluminio!!) e con distribuzione dei pesi 50:50 sui 2 assi.

    In conclusione, non resta che attendere il lancio della gamma completa e sperare per il meglio, ma stavolta con molta più fiducia.

  2. 1500 sembrano tanti però:

    un concessionario che si rispetti ha il dovere di consegnare un'auto in ordine e garantirla per un anno; in più deve cercare di vendere con un buon margine perché con questo lavoro ci campa e in caso di problemi in garanzia deve rimetterci di tasca, ossia rischia a volte di non guadagnare nulla. Quello che cerco di dire è che ci son anche tante spese da sostenere.

    Poi i furbi ci son sia in autosalone sia tra i privati...

    1.500 € sono tanti, troppi, punto.

    Il concessionario ritira l'auto ad un valore spesso inferiore alla quotazione per rientro usato (4R o Eurotax), quotazione pensata apposta perchè possa controllare, eventualmente riparare (in tal caso decurtano la quotazione), lavare e rivendere l'auto con la garanzia di legge ad un prezzo prossimo alla quotazione di vendita. Spesso lucrano sui trapassi, sulle garanzie aggiunte, su installazioni, ecc...

    Se non gli basta ancora possono aumentare il prezzo, è un loro diritto, ma non mi vengano a dire che le ritirano a quotazione di vendita per giustificare il sovrapprezzo.

    Se il mercato glielo permette, buon per loro. Io, con i miei soldi sudati, no .

  3. Complimenti e auguri per la nuova auto...

    Riguardo ai rivenditori il sovrapprezzo rispetto alla valutazione QR(e rispetto ai privati) è in parte giustificato dall'anno di garanzia, che per legge, devono riconoscerti.

    Concordo: a parità di vettura sono disposto a riconoscere un sovrapprezzo al concessionario, ma non 1500 €. L'impressione che ho ricavato è che troppi conce sperano sempre nel pollo che gli lascia un migliaio di euro in più, a costo di far marcire le vetture nei piazzali finchè non lo scovano.

    Qualcuno poi spera di trovarlo così pollo da rifilargli un 2.0 spacciandolo per un 1.6...

  4. Arieccomi!!

    Grazie a tutti per i pareri!! :thx:

    Ho esaminato 5 o 6 Delta in allestimento Oro prodotte tra il 2009 e il 2012, ma ho trovato interni in condizioni da buone a perfette, anche su un esemplare di chiara origine noleggio... mi sorge il dubbio che la Delta di Rocky sia un esemplare sfigato :nonso:.

    Nota dolente i concessionari: i destini commerciali di Delta non sono stati particolarmente felici, ma almeno qui in Veneto i conce viaggiano belli allegri con quotazioni di 1000 - 1500 € superiori alle quotazioni Quattroruote!! E giù a dire che le Delta sono poche, che nemmeno loro riescono più ad acquistare a prezzi convenienti... Me lo diceva anche un venditore nel maggio scorso, mi proponeva una Bravo molto bella ma caricata di 2000 - 2500 €, diceva che aveva già gente interessata, ma ce l'ha ancora lì e non ha limato un centesimo, malgrado il passaggio all'anno nuovo e le gomme ormai ovalizzate :clap :clap:pz

    Ho proposto cifre appena sotto la quotazione 4ruote, sbattendogli in faccia le proposte dei privati, e le reazioni hanno spaziato dal rifiuto sdegnato a controproposte che limavano 200 €... :pz

    Una notissima catena locale mi proponeva una Delta 1.6 MJT Argento a prezzo conveniente, poi apro il cofano e scopro che è una 2.0 MJT :shock::pz. Lo segnalo al venditore che finge di trasecolare... ma dopo una settimana la macchina è ancora sul loro sito web spacciata per 1.6 MJT... :clap:clap:pz

    Ed io ho concluso con un privato per una Lancia Delta 1.6 MJT Oro con 70.000 km :D:D:redd.

    Grazie a tutti per i consigli!! :thx::thx:

  5. Buonasera

    Rispolvero questo topic dopo tanti mesi per chiedervi dei consigli.

    Speravo di poter tirare avanti con la mia GPunto 3 porte ancora per un po', ma mi è bastato uscire dall'ospedale con la neonata e sistemarla nel seggiolino per capire che, se non fossi passato ad una 5 porte, la pupetta avrebbe imparato diverse bestemmie prima di "mamma" :§:mrgreen:.

    Dopo aver provato una Meganè SW e qualche Bravo sono stato conquistato, contro ogni previsione, da una Lancia Delta 1.6 MJT 120 CV in allestimento Oro (si sa, sui modelli defunti l'heritage schizza in alto come i fan su FB dei vip appena morti :§:mrgreen:).

    Vorrei sapere:

    - come si comporta questa vettura sotto il profilo dell'affidabilità?

    - gli interni "lussuosi" resistono al tempo ed ai km o degradano presto?

    - il cambio Selectronic è un buon affare? la piacevolezza è abbastanza soggettiva, ma la manutenzione è onerosa? e l'affidabilità?

    Grazie in anticipo!

  6. Buongiorno a tutti!!

    Mi rifaccio vivo dopo qualche anno e tante novità: ora convivo con la mia ragazza e tra 6 mesi allargheremo la famiglia (:D :D), ergo la mia adorata GPunto 1.3 MJT 3 porte del 2005 con 190.000 km, pur in buona forma estetica e meccanica, risulterà sacrificata per gli spazi e soprattutto per l'accessibilità.

    Il budget è limitato ma non tragico (circa 10.000 €) e mi consente una discreta scelta sull'usato: cerco una vettura di segmento C, rigorosamente turbodiesel 1.5 - 1.6 con cambio a 6 marce, di 2 - 4 anni e con chilometraggio preferibilmente entro i 70.000 - 80.000 km.

    Naturalmente cerco un'auto dalla guida piacevole (ma il QA non ce l'ha nessuna :(r:mrgreen::)) e spazio/flessibilità degli interni, ma quel che più mi preme sapere è l'affidabilità a lungo termine: la vettura scelta mi deve durare per una decina d'anni senza svenarmi.

    Delle meccaniche Fiat, per esperienza personale, mi fido (quasi) ciecamente, mentre del 1.6 TDCi Ford-PSA e del 1.5 dCi Renault vorrei qualche informazione in più.

    Vorrei dunque sapere come si comportano nel breve e nel lungo termine i motori elencati e i relativi cambi; gradirei inoltre qualche info anche su consumi, costi di manutenzione/ricambi e su eventuali problemi dovuti ai filtri antiparticolato.

    Grazie a tutti in anticipo!!

  7. Un impianto radiante a pavimento o a soffitto può funzionare sia in riscaldamento che in raffrescamento: l'hardware è quasi del tutto identico, ma non è sufficiente installare un chiller e 2 valvole deviatrici per passare da caldo a freddo.

    Il principale problema è il pericolo di formazione condensa: una superficie a 16°C è sufficiente a far condensare aria ambiente a 27°C al 50% di umidità relativa, con tutte le conseguenze del caso (pavimento bagnato o peggio cartongesso macchiato). L'impianto radiante dunque può contrastare soltanto i carichi termici sensibili (in parole povere l'eccesso di temperatura in ambiente), mentre i carichi latenti (l'eccesso di umidità) vanno contrastati con deumidificatori o fan coils oppure con un impianto di trattamento aria. L'impianto radiante, a pavimento o a soffitto/parete, per funzionare in raffrescamento deve necessariamente essere abbinato ad altri sistemi gestiti assieme ad esso.

    La temperatura dell'acqua di mandata va controllata da un regolatore che agisce su una valvola miscelatrice tramite un servomotore modulante (per il solo funzionamento invernale, se la caldaia alimenta anche radiatori, può bastare una miscelatrice termostatica senza regolatore). Il regolatore deve raccogliere i segnali di temperatura e umidità ambiente e di temperatura del pavimento (sonda anticondensa, non sempre presente), scegliere la temperatura di mandata dell'acqua, attivare/disattivare il deumidificatore o il fan coil per deumidificare e/o integrare la potenza frigorifera: generalmente un soffitto radiante riesce a bilanciare tutto o quasi il carico termico sensibile, mentre un pavimento radiante ha una resa insufficiente (30-40 W/mq).

    Dunque il pavimento/soffitto radiante è sì utilizzabile in freddo, ma va necessariamente abbinato ad altri sistemi e gestito elettronicamente assieme ad essi; nel caso del soffitto radiante in genere può bastare un deumidificatore isotermo (con attacco idraulico a bassa temperatura e canalizzazioni d'aria), mentre nel caso del pavimento radiante è opportuno un deumidificatore ad integrazione (con attacco idraulico a bassa temperatura, condensatore remoto e canali d'aria) oppure uno o più fan coils da collegare idraulicamente a monte della miscelatrice.

  8. Vorrei capirci un po' di più su pianale/scocca/giroporte della F30.

    Il pianale è completamente nuovo e ha 5 cm di passo in più, ma il giroporte appare identico, fatti salvi i 5 cm in più che paiono concentrati sulla porta posteriore più lunga rispetto alla E90. Ad un esame visivo delle foto sembra che E90 ed F30 siano soltanto dei ricarrozzamenti della E46 del 1998, a parte i già citati 5 cm in più.

    Dunque: pianale nuovo ma scocca vecchia? O tutto nuovo ma giroporte brutalmente scopiazzato da E46 a costo di una linea di cintura troppo bassa che rende la vettura un po' sproporzionata? :pen:

  9. Ho visto il video, e non sono riuscito a trattenere le risate :lol:.

    Il sig. Grieco sembra una persona genuina e sinceramente convinta della sua invenzione, ma a quanto pare si fa ingannare dall'indicatore di consumo istantaneo... Il KDS sembra l'uovo di colombo, e invece è soltanto la scoperta dell'acqua calda ;).

    Dalle spiegazioni strampalate sulla cicloide e sul KDS è evidente che Grieco non conosce bene il principio di conservazione dell'energia: i tratti in folle determinano un lento rallentamento del veicolo che andrà compensato riaccelerando successivamente, con dispendio di carburante superiore a quello che si ha normalmente a gas costante. L'uso più appropriato del dispositivo sarebbe in autostrada, ma il maggior attrito aerodinamico (proporzionale al quadrato della velocità) imporrebbe cicli di attacco e stacco della frizione più frequenti. La guida più fluida poi è una barzelletta, visto il periodico stop and go della frizione ;).

    Il consumo istantaneo sembra "approvare" il KDS, ma il consumo medio lo boccia. Ma hanno fatto un po' di test seri prima di brevettarlo? :pz

    Quanto alla minor usura della meccanica: forse è vero per il motore, visto che gira per molto più tempo al minimo, ma lo stesso non si può dire della frizione. Per gli altri componenti non dovrebbe cambiare nulla.

  10. E anche il buon Germano ci lascia :(((.

    Anch'io, come molti altri, lo avevo conosciuto per le bestemmie nei fuori onda. Lui detestava questa notorietà, preferiva quella di giornalista e anchorman serio e professionale qual era, ma a me piacevano un sacco tutte e due: quei suoi sfoghi coloriti - spesso provocati da gente in vena di scherzi ben oltre l'accettabile e che per giunta ha pure diffuso i fuori onda - lo hanno reso un'icona simpatica, verace, secondo me non ridicola; i montaggi di sole bestemmie potevano far pensare che fosse un tipo irascibile che bestemmiasse di continuo, ma nei fuori onda completi emerge un Germano il più delle volte scherzoso e simpatico con qualche bestemmia di contorno. Bestemmie che, da veneto verace, usava come intercalare o come rafforzativi del discorso, ed infatti non sono molti i credenti che lo detestavano per questo.

    Incorporo un fuori onda senza bestemmie:

    Grazie Germano, RIP!!!

  11. Vi ringrazio per i pareri :thx:.

    Più che l'affidabilità meccanica nel lungo termine mi preoccupano i problemi di elettronica che affliggono spesso i motori trasformati a gas: strappi, cali di potenza, funzionamento solo a benzina (non è infrequente ;)).

    In subordine va messa in conto la periodica regolazione del gioco valvole: sul PSA 1.4 16v è automatica?

    Arigrazie in anticipo :thx:.

  12. :pen:indovina indovinello, qual'e' quel famoso quotidiano che ieri (on line) ha glissato sulla notizia :asp:
    THE DAILY DONE?*

    :mrgreen::§

    * licenza poetica eh...? ;):mrgreen::§

    Il Fatto Quotidiano? :mrgreen:

    Vero, ha vergognosamente glissato con questo articolo pubblicato ieri 20/02/2012 :lol::lol:

    Condanna ad Annozero per puntata su Alfa Mito. Risarcimento record a favore di Fiat Il tribunale civile di Torino ha condannato la Rai e il giornalista Corrado Formigli a risarcire con cinque milioni di euro Fiat Group Automobiles per il servizio del 2 dicembre 2010 in cui era stata criticata una vettura prodotta dalla casa torinese, in un modo che il giudice ha definito “denigratorio”. Assolto Michele Santoro Corrado Formigli e Rai condannati a pagare 5 milioni di euro alla Fiat, più due milioni di euro per pagare la pubblicazione della sentenza su quattro giornali. Assolto Michele Santoro. È il risarcimento stabilito dal giudice del Tribunale di Torino Maura Sabbione al termine del processo per diffamazione intentato dal Lingotto contro conduttore, giornalista e azienda dopo il servizio di “Annozero” del 2 dicembre 2010 “Forse Italia”. L’informazione, ha scritto il magistrato – “era incompleta e parziale e, come tale, atta a indurre nel telespettatore medio una percezione errata del confronto tra le autovetture” e procurare un danno al “sub-brand” MiTo, l’autovettura al centro dell’inchiesta dell’ex inviato di Annozero.

    Si tratta di una sentenza che si basa su un principio usato di rado: la Rai come persona giuridica è responsabile del danno morale del suo dipendente. Una colpa che non ricade su Santoro, però: secondo il giudice, la Fiat “non ha fornito la piena prova di un illecito a carattere diffamatorio”, né può essere mosso contro il presentatore “alcun serio e specifico addebito”.

    Nel servizio Formigli faceva una comparazione delle performance dell’Alfa MiTo e altre auto della stessa categoria, una Mini Cooper e una Citroen Ds. Secondo gli avvocati Michele Briamonte e Marco Carbonaro, dello studio Grande Stevens che assiste il Lingotto, in quella puntata (seguita da più di cinque milioni di persone) il conduttore e l’inviato omettevano di “riferire tutti i dati significativi dei tre veicoli in gara” e poi “maliziosamente, si limitavano a ‘rappresentare’ l’unico dato sfavorevole alla Alfa Mito, relativo alla velocità massima delle singole automobili, in una ottica di discredito della vettura Mito Alfa Romeo e della intera Fiat Group”. La difesa (rappresentata dagli avvocati Natalia Ferro e Anna Maria Simonotti) chiedeva invece di rigettare il ricorso perché “la condotta dei convenuti” era “inidonea a causare danni risarcibili siccome non lesiva, né diffamatoria e, comunque, scriminata dal legittimo esercizio del diritto di critica”.

    La perizia dei consulenti tecnici del tribunale, redatta dall’allora rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo insieme ai professori Federico Cheli e Salvatore Vicari, stabiliva non solo che la le informazioni del servizio fossero parziali, ma tali anche a provocare un danno d’immagine “manifestato in un cambiamento nella percezione dei clienti, pari all’1,2% dei telespettatori, coerente con una discontinuità di risultati in termini di minori immatricolazioni”. Per il calo di vendite i periti avevano quantificavano il danno in 1,8 milioni di euro.

    Dopo aver ricevuto le conclusioni di parte nei giorni scorsi il giudice Sabbione ha verificato invece l’esistenza di un danno al marchio MiTo, ma ha precisato anche che non ci sono state ripercussioni sul gruppo Fiat e sul marchio Alfa Romeo. Tramite le perizie di parte e quelle stabilite dal tribunale si è verificato che il test di “Annozero” tra la Mito QV, la Mini Cooper e una Citroen DS, “nel quale la vettura, Alfa Mito veniva presentata come ‘perdente’” non era “tecnicamente valido”, ed era diverso da quello effettuato da Quattroruote, presentato invece da Formigli come “sovrapponibile”.

    Il risarcimento è stato ottenuto sommando “danno patrimoniale e non patrimoniale, complessivamente quantificabile in sette milioni di euro ottenuti dalla somma dei valori capitali di € 1.750.000 (per danno patrimoniale) e di € 5.250.000 (per danno non patrimoniale), oltre accessori”, si legge nella sentenza. Due milioni serviranno a pagare il costo della pubblicazione di un estratto della sentenza su “La Stampa”, “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera” e su “Quattroruote”. Inoltre la Rai dovrà cancellare dal sito internet di Annozero la puntata del 2 dicembre 2010. “Sono soddisfatto che il tribunale abbia ammesso come risarcibile dei valori, l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, su cui la Fiat punta molto”, ha dichiara l’avvocato Briamonte.

    Condanna ad Annozero per puntata su Alfa Mito. Risarcimento record a favore di Fiat | Andrea Giambartolomei | Il Fatto Quotidiano

  13. Il "kit del capo" somiglia sinistramente e comicamente a propaganda di partito totalitario o indottrinamento religioso, viste le risposte preconfezionate che gli yes-man del magliocino devono usare... Mi ricordo una yes-woman Fiat alla presentazione della Giulietta in un concessionario 2 anni fa: fece una figura abbastanza pietosa, sembrava un'imam donna :disp2:.

    I sindacati firmatari possono spiegare il contratto all'interno degli stabilimenti Newco, Fiom no. Ma non cambia nulla, visto che il numero di iscritti Fiom riassunti a Pomigliano è uguale a 0 ;).

  14. Una coppia di amici possiede una Peugeot 207 1.4 16v 88 Cv del 2007, e visti i 20-25.000 km/anno che percorrono vorrebbero installare un impianto GPL.

    La spesa - circa 1500 € - non sarebbe un problema, la vera incognita è l'affidabilità del motore. Peugeot propone la 207 GPL sul motore 1.4 8v monoalbero da 73 CV, che suppongo non sia confrontabile con la versione bialbero 16v per quanto riguarda l'affidabilità elettronica e meccanica.

    Qualcuno ha informazioni in merito?

    Grazie in anticipo.

  15. Dici?

    Boh, sei troppo pessimista imho. E se servisse per fare da apripista ad una futura generazione di berline cabrio?

    Anche per questa

    "]http://img9.imageshack.us/img9/8341/audia5cabriotestdrive1b.jpg

    si è partiti da questa

    "]%7Boption%7Dhttp://img705.imageshack.us/img705/6199/audi80cabrio20ecatanno1.jpg

    ;)

    L'Audi Cabrio, versione aperta 3 porte dalla 80, era un modello coerente con la gamma Audi e abbastanza riuscito.

    La Flavia, oltre ad usurpare un nome di cui non è degna, è una 200 cabrio organica alla gamma Chrysler su cui hanno investito per tirar fuori uno stile e una dinamica decente da un cesso con le ruote. Il risultato non è disprezzabile, ma in Europa raccoglierà qualche briciola, grazie anche al superlativo :mrgreen: 2.4 a broda che la spinge (si fa per dire :disp2:).

    Apripista per chi? Questa in pista è già tanto che ci rimanga :§!!

    Questa vettura serve solo a spalmare un po' di più gli investimenti per il restyling della Sebring cabrio rinominata 200, è inutile aspettarsi un futuro ;).

  16. Tutto sommato non è male... poco Lancia ma carina.

    Ma in un segmento residuale dove si vendono quasi solo le krukke prestigiose, spesso col diesel, questa Flavia parte già male... se a ciò aggiungiamo l'improponibile motore 2.4 benza... mi sa che non c'è prezzo basso che tenga: ne venderanno qualche manciata all'anno :disp2:.

    Metterci il diesel probabilmente non era conveniente, ma temo che non rientreranno nemmeno i miseri investimenti per esportarla in Ue.

    Imho sono sprecati perfino i soldi per esporla a Ginevra ;).

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