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V6 Busso

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Risposte pubblicato da V6 Busso

  1. 46 minuti fa, Felis scrive:

    C'è sempre stato lo spauracchio delle cosiddette cannibalizzazioni (a partire da qui dentro). Spauracchio infondato perché alla fine per l'utente comune quello che conta è il marchio. Punto basta. Possono fare anche una Tipo che viaggia ad aria a 250 km/h ma resta sempre una Fiat Tipo. E la gente quando possibile cerca di prendere le distanza dal marchio fiat. 500 invece gode talmente di vita proprio che è diventato un brand a parte. Il brand è una aspetto fondamentale perchè difficilmente ci sono vie di mezzo. Voglio risparmiare di brutto, mi butto sul premium Price. Voglio tentare di fare lo splendido? Mi butto sull'entry level premium (A160 con fari rigorosamente alogeni ma c'ho il Mercedez Benz.)

    Sostanzialmente è vero, a condizione che la clientela ritenga veramente il prodotto coerente con il marchio. Ad esempio le Lanchrysler sono state un clamoroso flop perché inadatte ai mercati europei, ma anche perché totalmente avulse dal marchio Lancia.

    Per contro, il "sottomarchio" 500 rende le varie 500 diverse dalle Fiat "normali" e consente di richiedere un premium price, oltre a far chiudere gli occhi sull'obsolescenza di 500 e - in misura minore - di 500L.

    Il sottomarchio 500 è un capolavoro di marketing che di fatto soppianta il marchio Lancia, anche se il primo ha origine proletaria e il secondo ha origine nobiliare e altoborghese.

    • Perplesso... 1
  2. Forse qualcosa mi sfugge, ma io non mi considero parte del gruppo 1 perché - sia pure in modalità fanta-CEO - cerco di esaminare la situazione nel suo complesso.

    E il complesso deve tenere assieme 2 punti di vista spesso non coincidenti: l'utile per il Costruttore e il prodotto aderente alle proprie aspettative per il Consumatore. In mezzo ci sono i dipendenti del Costruttore, le organizzazioni sindacali, la rete di vendita e assistenza, ecc.

    A mio modesto parere, se le risorse sono poche occorre concentrarle in pochi progetti puntando alla massima condivisione di tecnologie, ma facendo bene attenzione all'immagine di ciascun marchio che deve essere curata e mantenuta nel tempo, anche se le poche risorse non permettono di offrire una gamma completa.

    Ad esempio, immaginando di essere nel 2010: il pianale C-evo e le successive evoluzioni hanno prodotto diversi modelli a macchia di leopardo: penso alla Jeep Cherokee, che avrebbe potuto essere affiancata da modelli coevi Fiat, Alfa Romeo e Lancia-Chrysler (non vedo lo scandalo se il modello è coerente col proprio marchio), oppure alla Dodge Dart, alle Fiat Viaggio, Argo, Cronos e alla Chrysler 200, che sarebbero potuti essere un progetto complessivo per tutti i mercati: avrei visto bene una Giulia TA/TI per il 2011-12 che desse continuità alla 159, Lancia/Chrysler Delta/100 e Dedra/200 anche integrali per il 2014, Fiat/Dodge Bravo/Dart  HB/sedan/SW per il 2014 da vendere in tutto il mondo al posto delle varie Tipo, Argo, Cronos, Viaggio (3 progetti poco o per nulla sinergici).

    Dunque: pochi progetti, idee molto chiare, sinergie molto spinte, ma occhio al cliente finale al quale non frega nulla dei bilanci aziendali ma vuole il prodotto adatto al giusto prezzo. E il giusto prezzo lo fa il marchio oltre al prodotto, per cui ogni marchio deve avere immagine curatissima.

    Perché il mercato è mutevole, ma le sinergie e l'immagine dei marchi ti permettono di essere flessibile e di non svendere i tuoi prodotti.

    Per questo ho sempre contestato la politica di prodotto ondivaga di SM: perché spesso non aveva le idee chiare su cosa proporre e quindi aspettava, arrivava tardi, cassava prodotti, ecc... Non c'erano risorse per Lancia, ritenuta non strategica? Ok, si sarebbe potuto congelare il marchio in attesa di tempi migliori, senza sputtanarlo con le Lanchrysler o con una Ypsilon non all'altezza ora in svendita perché obsoleta.

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  3. 22 ore fa, Kippur scrive:

    Finchè non si estinguerà l'automobile?

    L'attuale ecosistema automobilistico si sta già estinguendo, e le cose cambiano troppo rapidamente per un'azienda ancora non del tutto risanata.

     

    Poteva guadagnarci di più investendo su marchi premium? Ha iniziato a farlo, ma il vento è cambiato nel mezzo dell'investimento.

     

    Con Lancia faranno i fantastigliardoni vendendo il marchio, che tutti i grandi gruppi vorrebbero (manco gratis, nei contatti per valutare fusioni/acquisizioni è visto come un disvalore al pari del marchio Fiat).

     

    Ma ragazzi, per curiosità, che lavoro fate voi che ci credete, vi buttate, investite nell'impossible is nothing..?

     

    1. L'automobile sta avviando un profondo processo di trasformazione e tutti i gruppi automobilistici stanno investendo nell'elettrificazione, dunque le feste ci saranno per parecchi decenni ancora, almeno per chi investirà.

    2. Intendevo dire che FCA ha guadagnato 15 anni di vita e potrebbe guadagnarne ancora molti: nonostante tutto pare crederci.

    3. Lancia non è Dacia o Seat, anche se negli ultimi 30 anni è stata trattata come tale e anche peggio. Sarebbe interessante esaminare l'andamento del valore del marchio negli ultimi 30 anni e quanto hanno inciso su di esso le scelte strategiche adottate dai vari AD: scelte degne del tizio qui sotto e della sua accolita.

    4. Ti ricordo i peana qui dentro rivolti alle Lanchrysler alcuni anni fa, mentre chi come me inorridiva veniva additato come gufo. Roba da grullini che urlano "eh allorahh il pidddihhhh??11!!" e aspettano il redditodicittadinanza.

     

    22 ore fa, sarge scrive:

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    Quando i modelli sono questi è facile prendere spunto.

    Cazzaro is the new black

    Questa è da querela :D

  4. 4 minuti fa, Kippur scrive:

    Capisco che sia difficile rendersi conto della realtà, ma Fca era morta.

    Ha guadagnato almeno 15 anni di vita, che a te faranno anche schifo, ma ad operai e impiegati del gruppo ha fatto anche comodo..

     

    Ora inizia un periodo ancora più tempestoso, altro che feste e banchetti.

     

    Potrebbe guadagnare anche di più, e malgrado tutto pare crederci.

    Le feste sono sempre più esclusive ed improvvise, ma ci saranno finché non si estinguerà l'automobile. 

    Di fronte all'incertezza dei mercati, l'unica soluzione che mi viene in mente per un player globale è diversificare gli investimenti su tutti i mercati e su tutti i livelli, ed FCA ha tutti i marchi necessari allo scopo. Sempre che non li faccia morire come Lancia.

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  5. 22 minuti fa, Bertoz scrive:

    Francamente, poiche' nessuno ha la sfera di cristallo (quindi era tutto imprevedibile), la situazione attuale automobilistica non sta vivendo un periodo facile (mi riferisco al mercato europeo):

     

    1) Il crollo delle vendite di settembre in Europa ha costretto le case automobilistiche a vendere a prezzi super scontati i motori non adeguati alle nuove norme antinquinamento. Certi modelli o addirittura interi marchi sono crollati e cio' non fa bene al portafoglio dell'azienda;

     

    2) La maggior parte delle case automobilistiche stanno abbandonando il diesel, ma c'e' ancora chi ci sta investendo per difenderlo (vedere Mercedes Benz). E pensare che fino a qualche anno fa molti continuavano ad investirci sopra per ammortizzarne successivamente i costi sostenuti nel corso degli anni;

     

    3) Tutti stanno correndo alle ibride e all'elettrico, quindi devono sborsare molto denaro per investirci nel complesso (pianali, motori, batterie...). Tuttavia chi propone l'elettrico non se la vede proprio bene: l'investimento di denaro e' tanto, ma le vendite ancora non sono sufficienti ad ammortizzarne i costi. Basti notare in che situazione si trovi Tesla.

     

    4) Oramai a guadagnarci sono i marchi Premium o semmai anche quei marchi generalisti che propongono qualche modello in grado di essere venduto a prezzi esorbitanti da Premium (notare Fiat 500). Cio' che i gruppi stanno puntando e' di valorizzare i marchi di appartenenza verso il Premium (vedere Peugeot che punta a mettersi al pari livello di Audi), o concepiscono marchi nati dal nulla (DS e Cupra) proponendosi contro avversari con piu' storia alle spalle (Alfa Romeo, Abarth...), ma con vendite che faticano a decollare. 

     

    5) I dazi doganali imposti da Trump stanno dando molto filo da torcere a certi marchi europei, i quali devono rivedere certi piani. 

     

    6) Il mercato cinese, a quanto pare, sta andando contro corrente alle mode globali: pare che i SUV abbiano subito un enorme crollo di vendite, a discapito di berline a passo lungo.

     

    Percio', analizzando le strategia del gruppo FCA (in riferimento ai punti esposti sopra):

     

    1) Il 1.3 Multijet non viene piu' proposto su Panda, 500 e Ypsilon. Mi chiedo pero' se per 500L, Tipo, Renegade, 500X, Fiorino/Qubo, Doblo' non ci sara' alcuna variazione. Quando hanno deciso di fermare ogni investimento sulle motorizzazioni diesel?

     

    2) Come puo' FCA ammortizzare i costi sostenuti per il diesel, la quale ha logicamente pensato di guadagnarci col passare degli anni, quando ora occorre fermare del tutto la loro produzione? Sara' sufficiente entro il 2021 senza rimetterci del denaro?

     

    3) FCA sta correndo a grandi velocita' all'elettrificazione. Eppure, fino a poco tempo fa, Marchionne non trovava ideale investirci. Infatti ha sempre ammesso che la 500 elettrica succhiava troppi soldi dalle casse, appesantendone le perdite finanziarie. Invece ora, tra totalmente elettriche e ibride, al PP hanno detto che quasi tutti i modelli avranno una versione elettrica, al posto del diesel che andra' nell'antiquariato.

     

    4) A parte Fiat, Chrysler, RAM e Dodge, tutti gli altri marchi nella galassia FCA sono Premium con una grande storia nel passato e certi know how. Per Alfa Romeo non hanno date precise per il lancio di modelli nuovi, ma hanno dimostrato di concepire ottimi prodotti superiori alla concorrenza come Giulia e Stelvio, nonostante i lunghi periodi d'attesa per averle su strada dai fogli bianchi. 
    Di sicuro in FCA non devono inventarsi alcun marchio. 11 anni fa sono riusciti a far rinascere Abarth e oggi certe case s'ispirano a tale operazione (vedere Cupra con Seat). 
    Avrebbero un marchio tutt'ora morente (Lancia). Tutti la diamo per spacciati, ma meglio non fasciarsi la testa prima di ferirla. Se gia' c'e' questo prolungato silenzio di modelli nuovi e non sanno hanno nemmeno fornito le date di presentazione e di lancio commerciale delle prossime novita' Alfa Romeo (manco ne sono sicuri loro), figurarsi se citano una probabile rinascita del marchio Lancia! 

     

    5) I dazi di Trump potrebbero far cambiare certi piani strategici come i modelli da concepire in loco (negli USA) o quelli da produrre altrove ma da destinare anche in USA... mi riferisco al concetto "Alfa Romeo e Maserati devono essere prodotte in Italia", quando queste due sono vendute anche negli USA. Se dovessero cambiare idea, hanno comunque impianti Chrysler in USA da usare.

     

    6) La Cina sinora e' stato il mercato piu' doloso per il gruppo. Hanno pensato di entrare con prepotenza tramite Jeep, ma il settore dei SUV in quel mercato e' in drastico calo. Pensano percio' di accellerare con una Giulia a passo lungo e, chissa', anche sul progetto dell'ammiraglia Alfa Romeo erede della 166? A questo punto si troverebbero a correre per anticipare i SUV per i mercati USA ed Europa e, al contempo, le berline "grandi" per la Cina.

     

    Inizio quindi a capire quanto il mercato attuale sia in costante cambiamento e, se comunque proponi una vastissima gamma, puo' comunque essere un'arma a doppio taglio per le proprie finanze.

    Condivido sostanzialmente l'analisi.

     

    Su Lancia vorrei convenire, ma la chiusura del marchio su tutti i mercati tranne l'Italia, avvenuta lo scorso anno, è un'ulteriore pregiudizio ad un eventuale futuro rilancio. Lancia non è congelata, è moribonda e ha già il loculo e la bara pronti.

     

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  6. 1 ora fa, aboutdas scrive:

    Uno, ed uno solo è il merito di FCA.

    Anche per merito del suo immenso portafoglio di marchi, ciascuno con un carattere proprio ed estremamente definito, è il gruppo al mondo che cambia direzione in maniera più veloce. Non sarà all'avanguardia, non sarà quella che magari guida l'innovazione, ma è quella che ha più variazioni nel breve termine (e spesso coscienziosamente).

    Il portafoglio prodotti è instabile? Si.

    Risulta scarno? Indubbiamente.

    Aumenterà? Solo dove c'è mercato.

     

    Questo merito è ineluttabile. Francamente, per quanto io ami i modelli Alfa e Maserati, al momento la priorità è la penetrazione cinese.

    La seconda priorità è spingere ancora RAM, superare i blocchi produttivi ed introdurre un midsize pick-up. 

    La terza priorità è il duo Wagoneer/GWagoneer ASAP, ed il miglioramento della posizione di Jeep sui mercati internazionali. Al momento vende, ma va resa più forte e migliorati gli interni e l'offerta.

    La quarta priorità è Maserati.

     

    E queste priorità cambiano semestralmente. I lanci non sono decisi anni prima, lo stile non è congelato decadi prima. Avere un gruppo che si muove "a vista" è di per sé un merito in un contesto di forte cambiamento come l'attuale (shift da berline sedan a SUV, shift contro il diesel, shift dei mercati, shift delle imposte tra paesi…).

    Me pari er cane de Mustafà, che lo pija at c... e dice che sta a scopa'.

    Capisco che SM, beatificato in vita, vada santificato da morto, ma certi endorsement sono più adatti al Conte Catellami, all'Ing. Semenzara o al Megadirettore Galattico.

    L'immenso portafoglio di marchi sembra una famiglia il 2 novembre al cimitero che visita i defunti (Innocenti, Autobianchi) e ha già preparato la bara e il loculo per il malato terminale in carrozzina (Lancia), mentre altri stanno molto male (Chrysler). Il resto della famiglia ha estinto i debiti ma non sa bene dove andare perché il tempo è incerto, uno di loro è da poco uscito dall'ospedale ma lo nutrono poco (Alfa Romeo), altri due stanno così così ma si devono accontentare (Fiat e Maserati), mentre i cugini americani (Jeep e Ram) stanno vivendo alla grande e assorbono quasi tutti i soldi della famiglia e uno (Jeep) pure i beni dei parenti italiani (pianali, motori, ecc...).

    Chi non fa nulla non sbaglia nulla ma resta indietro. A forza di muoversi a vista senza mai rischiare nulla ci si ritrova ad inseguire gli altri e ad arrivare quasi sempre in ritardo quando la festa volge al termine mentre è già iniziata un'altra festa dove i primi arrivati stanno già divorando le migliori prelibatezze.

    Forse quella famiglia, estinti i debiti, dovrebbe diversificare le proprie capacità e riflettere sulle tre tombe chiedendosi perché è successo e cercando di evitare di aggiungerne altre.

     

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  7. 30 minuti fa, stev66 scrive:

    Ma scusate, pensate veramente che 500 dal 2007 ad oggi non ha avuto nessun aggiornamento?

    Ha avuto aggiornamenti sostanziosi ed apprezzabili soprattutto sottopelle, ma non abbastanza per essere in linea con la media delle concorrenti, anche di auto meno costose. Che poi sia un'icona tale da far soprassedere tanti acquirenti sulla sua obsolescenza, è un miracolo commerciale destinato però ad esaurirsi nel giro di qualche anno, quando la sua obsolescenza sarà ancora più evidente. Sempre che non facciano un nuovo modello finalmente al top del segmento.

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  8. 1 minuto fa, SoUlSnAkE scrive:

    si be ma giulietta con un mca fatto bene potrebbe triplicare le vendite, nuovi motori nuovi interni nuovo frontale e si vende, soprattutto in europa ora che il marchio è in pieno rilancio bisogna battere il ferro qua invece si dorme...

    E in più nuovi lamierati, adas, elettrificazione, crash test Euroncap 5 stelle. Così potrebbe funzionare, e anche bene.

    Se invece fanno una sessantenne siliconata Giulietta diventerà una barzelletta come Punto.

  9. 3 minuti fa, falconero79 scrive:

    Possono anche cambiare il pianale senza stravolgere il modello. Golf insegna.

     

    Che è quello che sostengo da tempo: pianale nuovo o profondamente riprogettato da spalmare su diversi modelli, nuova 500 finalmente moderna nei contenuti e con una prudente e misurata evoluzione delle linee.

    Se invece si va avanti a facelift e senza una profonda rivisitazione del pianale si va verso il baratro delle vendite anche per i nuovi modelli.

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  10. 1 minuto fa, falconero79 scrive:

    Se il pianale va bene, e se viene evoluto agli standard odierni senza farne uno nuovo, perchè farne uno nuovo?

    Anche il modello, è un istant classic. L'estetica di fondo deve essere quella. Possono variare i particolari, e infatti hanno fatto quello. Perchè devono per forza fare un disegno nuovo?

    Per dire che il modello non ha più 11 anni? Possono farlo benissimo senza tutto questo. Se sotto pelle è tutta nuova, la macchina sarà aggiornata e attuale, pur mantenendo lo stile 500.

    Già oggi è un pianale superato, e i crash test Euroncap 500 e Ypsilon lo certificano. Immagina i risultati nel 2025, con nuovi test ancora più severi. Che facciamo? Andiamo avanti a facelift per altri 10 anni??

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    • TESLA Hug [Trolling Mode] 2
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  11. 9 minuti fa, dbing scrive:

    Rammento che nell'evoluzione temporale delle valutazioni Euroncap sono entrati anche elementi di sicurezza ADAS &co, per cui l'assenza di questi penalizza ora veicoli che dal punto di vista strutturale sono tutt'altro che insufficienti.

    Il criterio di valutazione è appunto cambiato nel 2009.. tant'è che nel sito ufficiale, all'archivio valutazioni, è ben evidenziata tale dicitura:

    Informazioni sulle valutazioni precedenti il 2009

    I risultati di questo veicolo sono stati pubblicati prima dell'attuale schema di valutazione globale in stelle di Euro NCAP, lanciato nel 2009, e sono qui inclusi solo a scopo di archiviazione. I risultati pubblicati prima del 2009 non possono essere confrontati con quelli ottenuti in base allo schema di valutazione globale. 

     

    www.sicurauto.it/crash-test/euroncap/fiat-500.html

     

    No. Il test è stato deludente anche per la protezione dei passeggeri e dei pedoni. I test sono sempre più severi, le piccole Fiat non evolvono abbastanza: con gli adas non sarebbe andata granché meglio.

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  12. 17 minuti fa, GinaCostanza76 scrive:

    Mi spiace no

    Dipende cosa intendi per piattaforma, ad oggi l’unica piattaforma studiata elettrica la produce Tesla, il resto son adattamenti di quanto gia esiste con opportune modifiche. Una Golf elettrica non potrà mai garantire l’efficienza di una ID Elettrica progettata da zero per essere a batteria.

    Se si parla di scocca quelle vengono rinforzate e riprogettate, se parli di linea produttiva li è piu complesso e costoso.

    Parlo di pianale: quello nato nel 2003 con Panda e successivamente evoluto per 500, Ka, Ypsilon 846. 500 2007 ottenne 5 stelle Euroncap, 500 2015 solo 3 e Ypsilon 2015 solo 2: il pianale è evoluto ma non quanto i crash test. Può questo pianale, con opportuni aggiornamenti, raggiungere nuovamente le 5 stelle con i nuovi test Euroncap e supportare le evoluzioni tecnologiche degli anni 2020??

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  13. 6 minuti fa, stev66 scrive:

     

    Se sarà evoluto e ci saranno gli ADAS ovviamente non ci saranno problemi .

     

     

     

     

     

     

     

    Non ho le competenze necessarie, ma nutro più di qualche dubbio che una piattaforma nata nel 2003, per quanto evoluta e migliorata, possa mettere assieme le esigenze di crash test, elettrificazione, prestazioni, trasmissioni, ecc. degli anni 2020.

  14. Capisco tutto, ma quanto può durare la pacchia per 500? Fino a quando il richiamo 500 può far chiudere gli occhi sull'obsolescenza del modello, sulle 3 stelle Euroncap, sugli adas assenti, sull'elettrificazione nulla, ecc.? 

    A meno che non pensino di usare l'obsoleto pianale attuale sulle future Panda e mini SUV Fiat e Jeep, la futura 500 dovrà saltare sulla nuova piattaforma ed essere tutta nuova sottopelle, allineata alla migliore concorrenza, e con un'estetica molto simile all'attuale, un po' come Mini 2007 che era un nuovo modello ma esteticamente difficile da distinguere dal modello 2001.

    PP alla mano sembrerebbe questo lo scenario, sennò aspettiamoci un crollo delle vendite entro 2 o 3 anni.

     

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  15. 5 minuti fa, dunnet scrive:

    La 500 ha, appunto, solo 11 anni ed è la portabandiera del marchio.. Che senso avrebbe fare un modello nuovo?

    Lo stesso senso che hanno le varie serie Mini BMW, delle quali ho perso il conto. La linea rétro rimane senza stravolgimenti, ma i contenuti devono essere allineati agli anni 2020, perché 500 del 2007 è ormai obsoleta.

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