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Fede82

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  1. Al che un possessore di auto si potrebbe rifiutare di pagare tasse destinate ai mezzi pubblici. Lui non li usa, e il non avere traffico in città è un lusso. Dai, si può andare avanti così all'infinito. Anche qui, vale pure il discorso contrario. Come chi abita fuori città dovrebbe rassegnarsi o a cambiare casa, cambiare lavoro e muoversi poco (per il benessere sociale) chi abita in città dovrebbe rassegnarsi a traffico e più inquinamento (per il benessere sociale). E via così in eterno.
  2. Senza volontà polemica, il fatto è che l'auto è il mezzo più comodo si possa immaginare. Come per la questione diesel, la massa alla fin fine le cose le sa, ma intervengono anche altre considerazioni e motivazioni che fanno prendere scelte differenti da quelle da te auspicate. Non è così automatico, ecco. Come hai detto, nei paesi nord-europei presi come esempio i comportamenti sono stati mutati con bastone e carota. Ma non è mica detto che il bastonato, che ora va in lavoro in bici, sia felice della cosa. Tu mi rispondi che è per il bene della società, io ti replico "parliamone". Troviamo un giusto mezzo.
  3. ...eppure i milioni di culopesanti, per un motivo o per l'altro, non la pensano come te...
  4. Ma infatti, non è l'argomento del thread, e mi scuso. Era solo per spiegare la motivazione nel cambio del tipo di biglietto. Comunque non è un luogo comune, ma esperienza personale quotidiana.
  5. Io sarei d'accordo, eh... mi risparmierebbe veramente un sacco di problemi. L'unica obiezione che avrei da fare è che probabilmente un sacco di gente non pagherebbe proprio più il biglietto. Ad esempio, vi assicuro che la leggenda che gli africani tendano a viaggiare senza tagliando è tragicamente vera. A domanda specifica, uno mi ha risposto " È giusto rubare. Altrimenti come farò a diventare ricco?"
  6. Cambino casa. Io li vendo, li hanno aboliti perché con i biglietti a fascia chilometrica le truffe erano all'ordine del giorno. Non so neanche quantificare i viaggiatori che utilizzavano lo stesso biglietto per un intero mese, stendendo un piccolo stratino di smalto trasparente, timbrando su quello e poi grattando via tutto a fine giornata. Oppure, su quelli di carta morbida, tagliando ogni giorno la minima striscetta timbrata. Funzionava anche con gli abbonamenti, un mensile durava un intero anno.
  7. Ma infatti non sono stato io a definirli lussi. Le cose infatti ovviamente vanno migliorate. E infatti dagli anni '60 per fortuna l'inquinamento è calato moltissimo. Continuiamo così. Ma non è detto che le regole condivise debbano per forza essere quelle che desiderate voi e non quelle che desidero io. E comunque non sono stato io a mischiare mele con pere a parlare di strutture sociali o modelli politici... io avevo solo avanzato l'obiezione che sentirmi dire "se abiti fuori città, o cambi lavoro o cambi casa" non è molto incoraggiante o accettabile.
  8. L'inquinamento è il prezzo che si paga per avere questi e altri "lussi", sempre in senso lato. La soluzione migliore per avere aria e acqua pulita sarebbe chiudere tutte le fabbriche. Per poi morire di fame alla prima carestia o di peste alla prima epidemia. Io sono solo per agire con buonsenso... migliorare la situazione ragionevolmente passo dopo passo senza desiderare irrealizzabili mutamenti radicali della società. Questa è politica. Tanto per dire, non credo che in USA in molti concorderebbero con la tua affermazione. Alla Thatcher di sicuro sarebbero venuti i capelli ritti.
  9. Se l'alternativa è essere disoccupati, oppure dover tutti emigrare in città stile Inghilterra ottocentesca, cosa vuoi che ti risponda? Sarà lo stile di vita dei dodo, ma non troverai molta gente che concorderà con te. Senza offesa, ma secondo me si dimentica sempre che stiamo parlando delle vite di persone vere, con tanti altri problemi oltre a quello del traffico o del trasporto pubblico. Tacciarle tutte di arretratezza non servirà, quando ti risponderanno "Chissenefrega, meglio un po' di traffico e di confusione". E queste sono parole sante "Abitare lontano dal posto di lavoro non è un lusso, sopratutto in posti dove, per abitarci, di mutuo o di affitto spenderesti molto ma molto di più rispetto all'uso del mezzo privato. O per avere la possibilità di aiutare genitori che vivono in zona. O per mantenere amicizie senza dovere mettersi in viaggio."
  10. Sarà una visione da 1960, ma la tua è da 2200 asimoviano. Io più che "essere costretti a" scriverei "avere comunque la possibilità di". E piuttosto che "abitare ben distanti dal posto di lavoro" preferisco "poter avere un posto di lavoro senza dover obbligatoriamente cambiare casa". È la differenza fra una rivoluzione e una riforma. (E comunque non è una gran vita neanche essere ammassati in una scatola metallica più grande insieme ad altre 60 persone).
  11. Sempre se si da per scontato che tutti siano più contenti di prendere i mezzi pubblici
  12. Devo dire che Baleno e Jazz mi intrigano parecchio... e non ho preclusioni sull'estetica. Mi piacerebbe molto riuscire a convincermi sul metano, ma fra i distributori che non sono comodi, lungo le strade che percorro comunemente, e i trascorsi passati, non ho ancora oltrepassato la soglia. Dovrò per forza, intanto, andare a dare un'occhiata alle proposte che mi faranno...
  13. Ma non è vero che ci metti meno tempo. Io volendo avrei la fermata dell'autobus praticamente sotto casa. Non lo utilizzo perché ci metterei VERAMENTE quattro volte di più. Oltretutto, la frequenza delle corse non è incrementabile di molto in una situazione nella quale le persone da trasportare fra il paese e la città sono relativamente poche. E sinceramente anche il tempo ha un valore. Io resto un fautore del giusto mezzo. Ok a rendere le auto sempre meno inquinanti, ma non tagliare le gambe a chi non può cambiarla spesso. Ok al migliorare e incrementare i mezzi pubblici, ma non rendere impossibile l'utilizzo dell'automobile. Che, se tante persone nonostante tutto la adoperano, un motivo c'è.
  14. Specialmente se qualcuno (Stato) vorrebbe obbligarti a mutarle in senso peggiorativo. Grazie tante, verrebbe da rispondere. Io son sincero, non ho alcun desiderio di fare 30 chilometri al giorno con bici a pedalata assistita o scooter elettrico, sotto il sole, la pioggia o la neve. Preferisco un po' di traffico, piuttosto, se proprio non si può risolvere totalmente il problema.
  15. Piazzarsi a caso sulla mappa? La Pianura Padana è un posto super industrializzato dal I secolo a.C., non è di sicuro colpa nostra. E non è che uno sceglie di vivere in provincia per comodità... ci nasce e basta. Non credo che il conseguente ragionamento di dover subire delle limitazioni non dovute a mie responsabilità, e che non potrò superare a causa di impossibilità economica, mi consolerà quando dovrò impiegare quattro volte il tempo che impiego adesso per andare al lavoro. Superato da chi viaggerà in Tesla.
  16. Questo discorso può essere corretto per chi abita in città... ma per chi è fuori? Secondo me si fa sempre l'errore di pensare che tutti si abiti a Milano, Roma, Torino, Napoli e relative periferie. Continuando l'esempio di Vicenza, in tutta la provincia solo 190.000 persone abitano in centri con più di 30.000 abitanti, le altre 700.000 no. Che rete di mezzi pubblici vuoi mai creare in 2700 km quadrati di territorio con urbanizzazione frammentatissima? La macchina è obbligatoria. Ma non mi devi costringere ogni tot a cambiarla, però.
  17. Non ho la risposta per questo, purtroppo. E ovviamente hai ragione. Però, al di sotto di un certo limite, i mezzi pubblici non sono una soluzione. Farà ridere, ma martellare il trasporto via auto con la scusa dell'inquinamento non fa altro che penalizzare chi ha poche possibilità economiche e non può cambiare macchina, senza risolvere il problema dell'inquinamento.
  18. Io non sto pensando al Colosseo. Sto pensando che, secondo programma, fra due anni non potrò entrare nella cittadina a fianco del mio comune con nessuna delle tre auto in possesso della mia famiglia, compresa una Euro 4. E mi girano un po'. (A Roma, poi, sai che risate a fornire e utilizzare mezzi pubblici. Anche tenendo fuori dalla discussione la tragedia dell'ATAC, in una città come Parigi, paragonabile come dimensioni, ci sono 16 linee di metropolitana a 5 di RER (che adoro). Prova a scavarle a Roma, vediamo cosa succede )
  19. No che non è qualità di vita. Ma scommetto quello che vuoi che i più vorrebbero parcheggi economici e una soluzione per le code, piuttosto che dover fare due o tre rotture di carico con i mezzi pubblici. (E te lo dice uno che i mezzi pubblici li ha utilizzati, e li utilizza, assai).
  20. L'area urbana di Francoforte ha 5 milioni di abitanti, quella di Monaco 3. Qui da noi vogliono proibire a partire da ottobre la circolazione dei diesel Euro 3 nei comuni superiori a 30.000 abitanti. Ti sembra una cosa sensata?
  21. Mah... perdonatemi, ma sento troppo spesso la frase "non siamo nel mondo civilizzato", come ci fosse perennemente uno standard lontano al quale adeguarsi, ma che ovviamente un sacco di altra gente ha già trionfalmente raggiunto. Il mio caso preferito è quello norvegese, stato paladino del trasporto elettrico... risultato ottenuto vendendo petrolio agli altri. A me par normale, sinceramente, che lo spostarsi con i mezzi pubblici sia più comodo che spostarsi in automobile più o meno solo a Parigi o New York, e similari. La gente non vuole peggiorare le proprie abitudini di vita, tendenzialmente vuole risolvere i problemi senza ricadute. Non spostarsi tutti con mezzi pubblici (magari in una città di 100.000 abitanti), ma poter andare in giro in auto senza intossicarsi. Tenendo pure conto che, lo sappiamo tutti, quello dell'inquinamento automobilistico è da un certo punto di vista un falso problema, e quasi quasi inquina di più una mucca di un'Euro 6. Poi, obtorto collo, si fanno un sacco di cose... anche ritrovarsi bloccati in coda al semaforo, in bicicletta e sotto la neve, a Copenaghen...
  22. A Vicenza calcolano che in caso di stop ai diesel Euro 4 (insieme ai benzina da 0 a 2) dovrebbero rimanere bloccate l'80% delle auto.
  23. Tendenzialmente vorrei spendere il meno possibile... sono più affezionato alle versioni base, e a quelle che mi possano consentire un risparmio sul carburante. Faccio però fatica a decidermi per il metano, in casa abbiamo avuto esperienze terrificanti negli anni '80 (Alfa Romeo Arna a gas... ridete pure). La Suzuki non l'avevo considerata, però potrebbe essere un'ottima idea... deve essere comoda per l'utilizzo autostradale, pendolo tra Veneto e Toscana. Volevo capire se, a livello di prezzo, ci fosse convenienza a prendere un piccolo turbino invece che un aspirato, in questi casi. (La Fiesta mi piace molto, però è troppo piccola... entrando mi trasmette un'irrefrenabile sensazione di claustrofobia... La Clio invece ha fama di essere rumorosa.. oppure no?)
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