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Oggi mi si è presentata un'occasione ghiotta: Lancia Beta Coupè 1300 del 1976, particolare per tre motivi: 1)Si tratta della rara 1300, ancora appartenente alla prima serie, che avrebbe dovuto raccogliere l'eredità della Fulvia Coupè 3, che si apprestava proprio nel '76 ad uscire di produzione: in Lancia non la volevano confondere con le versioni di cilindrata superiore (1600 e 1800), per questo ufficialmente non si fregiava del nome Beta, bensì era soltanto Lancia Coupè 1300. Esteticamente si caratterizzava per alcune finiture in nero opaco e, all'interno, per l'assenza delle due poltroncine posteriori, sostituite da un divanetto unico simile a quello della precedente Fulvia Coupè. 2)Si tratta di un esemplare di inizio produzione, caratterizzato dagli indicatori di direzione anteriori con trasparenti bianchi. 3)Il colore giallo della carrozzeria abbinato agli interni in panno rosso aragosta è la quinta essenza del gusto anni '70!!!! La macchina è un buon conservato, a posto di carrozzeria, interni e meccanica... Voi che dite?
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E' vero! La prima Tipo 1400 Digit non aveva il contagiri!!!
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Il discorso delle luci di emergenza è abbastanza complesso e bizzarro (come non esserlo in Italia???): infatti nel nostro paese questo utilissimo dispositivo era vietato dalle disposizioni di legge fino ai primi anni 80!!! Ovvio che all'estero le cose non stavano così, e infatti molte vetture straniere importate in Italia ne erano provviste già dopo la metà degli anni '70, penso ad esempio alle Renault, alle Volvo, alle BMW, alle Mercedes... La maggior parte delle vetture di produzione nazionale costruite dalla fine del decennio ne erano predisposte, inclusi l' alloggiamento dell'interruttore sulla plancia e l'ideogramma nel quadro strumenti, ma l'hazard era effettivamente montato solo sugli esemplari per l'esportazione! Succedeva questo, ad esempio, intorno al 1978, sulle Fiat Ritmo, 131 e 132, Autobianchi A112, Lancia Beta, Alfa Romeo Alfasud e Giulietta... Tuttavia, già a partire dal 1979/1980, i nostri costruttori cominciarono a disattendere la normativa del codice della strada, e le luci di emergenza apparvero di serie anche sulle vetture destinate al mercato italiano, anche se stranamente in modo disordinato e disomogeneo: ne erano dotate Fiat Ritmo, Lancia Delta, Beta, Gamma, Alfa Romeo Alfasud, Giulietta, Alfetta, Alfa 6, persino la piccola Innocenti Mini, mentre ne erano sprovviste Fiat 126, Panda, 127, 128, 131 (fino al 1981), 132 e l'Autobianchi A112. L'hazard fu adottato ufficialmente su queste ultime vetture soltanto dal 1981 su Fiat 127, 131 e 132 ( poi Argenta), dal 1982 sulla Autobianchi A112, dal 1984 sulla Panda e solo dal 1985 sulla 126 FSM. La 128 forse non ebbe mai questo dispositivo di serie, sebbene prodotta fino all'85. Siamo stati decisamente gli ultimi anche in questo...
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Tra l'altro credo che un'altra Delta del 1979 nemmeno esista più in Italia, sarebbe un colpaccio riportarla a casa... Sto immaginando che fine possa aver fatto... In qualche garage? In qualche campo? Abbandonata da anni? Potrebbe addirittura non esistere più fisicamente pur risultando solo radiata?
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La Fiat Panda ricevette un micro restyling a fine 1982, quando fu presentata la 45 Super: in quell'occasione la 30 e la 45 modificarono la gamma colori, nella quale fece il suo ingresso il rosso scuro, e sulla 30 la selleria non era più in tela Pirelli ma in finta pelle fantasia in grigio o beige. Quest'ultima poteva finalmente avere a richiesta il tergilunotto, che non era prima disponibile. Appoggiatesta, lunotto termico e tergilunotto erano optional, ma spesso erano obbligatori, perchè un gran numero di esemplari ne erano provvisti fin dalla fabbrica: tuttavia il comando del tergilunotto era a interruttore sulla plancia, da non confondere con la pompetta manuale che comandava il lavaparabrezza. Nel novembre del 1984 la gamma Panda fu razionalizzata: esordirono la 30 L e la 30 CL, mentre non era più disponibilie la 45 base. Tra le modifiche più importanti di questa serie, la calandra in plastica nera con il nuovo logo a cinque barre oblique, già introdotto sulla 45 S dell'82. La 30 L aveva in più, di serie e rispetto alla precedente 30, il lunotto termico e le luci di emergenza, la CL aggiungeva selleria in stoffa a righe fantasia, cappelliera posteriore, tergilunotto, appoggiatesta regolabili, sedili reclinabili. Curiosità sul bizzarro logo posteriore Fiat a sinistra e FiatPanda a destra: nel 1979, quando Fiat scelse il nome per la sua nuova utilitaria, prima conosciuta col nome di progetto Zero, Opel diffidò Torino dall'uso di Panda, ritenendolo troppo simile a Manta. Ma il richiamo all'orsacchiotto era troppo simpatico per gettare la spugna, e così Fiat ottenne di poterlo utilizzare soltanto se legato al marchio, da qui nacque il nome FiatPanda, tutto attaccato. Ovviamente dopo qualche tempo la questione cadde nel dimenticatoio (anche perchè la Manta uscì di scena proprio in quegli anni), quindi anche sul portellone la scritta si trasformò semplicemente in Panda.
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Piccolo aggiornamento: la Y10 ha gli interni in stato molto buono, avendo sempre avuto le foderine il tessuto optical è integro. Domanda: i fianchetti posteriori in alcantara grigio chiaro sono corretti per la Fire serie 1985? Non dovrebbero essere in plastica nera? Ho visto una Y10 LX del 1986 e li aveva così... BOH!
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Sì, la distanza è l'unica cosa che mi destabilizza un poco, davvero pensi che potrei farcela a tornare a casa con la Y10? Tra l'altro ora mi è spuntata anche un'Alfa 75 del 1985 a targhe nere, molto interessante, ma è radiata d'ufficio... Che significa? Posso conservare le targhe originali???
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Comunque solo per il 1985 la Touring si distingueva dalla Fire soltanto per la selleria in alcantara di serie. Con l'introduzione della Fire LX nel gennaio del 1986 la Touring fu arricchita di serie con alzacristalli elettrici, vetri posteriori elettrici a compasso, chiusura centralizzata, orologio digitale, riscaldamento con comandi servoassistiti. Gli stessi equipaggiamenti furono adottati anche sulla Turbo.
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Quella Y10 turbo e' una favola, il mio sogno proibito... Tuttavia il ragazzo vuole davvero troppo, 6 milan euro, e l'allestimento e' superbase... La Fire che ho trovato io viene via a una cifra simbolica, e ha vetri elettrici, chiusura centralizzata, contagiri, orologio digitale e i cerchi in lega originali. L' unica cosa che mi frena un po' e' che si trova a 200 km da casa mia...
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Qualcuno ha visto recentemente una Tipo con i poggiatesta posteriori? Foto?
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Ragazzi, sto analizzando l'opportunità di acquistare una Autobianchi Y10 Fire prima serie del 1985 con targhe nere, uniproprietario (persona anziana), ben messa, revisione ok, gomme nuove. Non ne avrei necessità, però da socio del registro Autobianchi e già proprietario di due A112, sarei tentato di ampliare la "collezione"... Che dite, come valutate la cosa? Ho bisogno di un consiglio...
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I cerchi dell'ultima foto non erano assolutamente disponibili per le Tipo non sportive...
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127 1050CL col contagiri? Ma chi era quel sovversivo che andava a chiederli? Già la 1050 in sè era vista come un tabù, la gente comprava in massa la 900... Hai perfettamente ragione! Tuttavia come si spiega che sulla A112 anche delle prime serie, specialmente Elegant, fosse facile trovare il contagiri? Era anche in questo caso un optional, e nemmeno così giustificato visto che il motore era solo un 900 e all'epoca nessuna utilitaria di quella cilindrata lo montava...
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Confermo che la Tipo degli esordi (febbraio 1988) non aveva i cerchi in lega leggera nemmeno come optional, e vi dirò di più: stranamente i fendinebbia erano disponibili a richiesta soltanto sulla 1900 Tds, che aveva il paraurti anteriore diverso, con le prese d'aria allargate e gli alloggiamenti per i faretti supplementari, al contrario delle altre Digit, che avevano il paraurti liscio... Soltanto col primo restyling del 1991 tutte le SX (ex Digit, poi trasformata in DGT) avevano il paraurti predisposto per i fendinebbia, che comunque restavano tra gli optional (credo anche sulla sportiva GT). Tra gli optional poco visti sulla Tipo ricordo i poggiatesta posteriori, che furono disponibili dopo il 1993, ma che quasi nessuno acquistava a parte (l'unica ad averli di serie era la HSD). Fin dal 1982, tutte le Prisma potevano essere equipaggiate con gli alzacristalli elettrici posteriori, che sulla 1300-1500 erano offerti in pacchetto con quelli anteriori (i quali si potevano comunque avere separatamente), soluzione, quella dei quattro vetri elettrici insieme, già sperimentata in precedenza sulla 2000 del '71, sulla Beta dal 1975 e poi sulla Trevi 1600. Con il restyling del 1986, le versioni base 1300 e 1500 non poterono più avere gli alzacristalli elettrici posteriori, probabilmente perchè l'esborso del pacchetto completo era piuttosto impegnativo e nessuno lo acquistava, considerando anche che non tutti spendevano per i soli anteriori (non erano infrequenti le Prisma con i vetri anteriori a manovella).
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Erano a richiesta, e si sollevavano automaticamente all'apertura di una delle portiere posteriori (ovviamente si sollevava il poggiat esta sinistro all'apertura della portiera sinistra, e viceversa); la posizione sollevata restava permanente se dopo un tot di secondi il passeggero si sedeva sul divano. Un giorno ero in coda e avevo davanti a me proprio una Thema con questi poggiatesta, guidata da un anziano con moglie e nipotino sul sedile posteriore: la cosa curiosa fu che il bambino si alzava e sedeva in continuazione, causando il continuo reclinamento-sollevamento del poggiatesta... Comunque si trattava di un optional costoso e poco diffuso, anche se indubbiamente raffinato e comodo (mercedes docet!). Bisogna ricordare che sulla i.e, i.e 16V e Tds i semplici poggiatesta posteriori erano a richiesta, il che era un bell'anacronismo, considerando che la Gamma li aveva di serie fin dal 1976...
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Auto nelle commedie italiane anni '70 - '80
Quattroanelli ha risposto a Nick for Speed in Auto Epoca
Come dimenticare il mitico "Bianco, rosso e verdone" del 1981, dove si potevano vedere una Fiat 1100 D grigio topo, una Fiat 128 prima serie blu ministeriale, una Fiat 131 Panorama CL 1600 bianca, una Alfasud prima serie rossa, un Maggiolone Cabriolet blu metallizzato... Mitica anche la Citroen 2cv Charleston bordeaux e nera ne "Il ragazzo di campagna" del 1984!!! Ricordo anche la Innocenti Mini 90 SL blu metallizzato, protagonista della scena iniziale di "Sabato, domenica e venerdì" del 1979 con Lino Banfi, nonchè l'Autobianchi A112 E blu president/tetto bianco guidata da Lilly Carati in "Qua la mano" del 1980 (protagonista di una brusca collisione con la moto di Celentano). -
Dovrei consultare la mia biblioteca di Quattroruote, per saperlo con certezza... Comunque negli anni '70 e '80 il gruppo Fiat e Alfa Romeo avevano la tendenza di imporre degli optional: su tutti i modelli che lo prevedevano a richiesta il lunotto termico era obbligatorio, così come il pacchetto poggiatesta-lunotto termico-tergilunotto per le Uno base e S e per le Regata base (soltanto alcuni tra i primissimi esemplari ne erano effettivamente sprovvisti)... Tutte le 126 serie unificata '83-'85 montavano il pacchetto poggiatesta-lunotto termico-vetri posteriori a compasso. Non uscivano Croma senza il tergilunotto, così come le Panda dopo l'86, sebbene fino a metà anni '90 c'erano versioni che lo offrivano solo a richiesta... Tutte la serie delle Mini giapponesi in allestimento alto si potevano comprare solo equipaggiate con il pacchetto vetri elettrici-sedile posteriore sdoppiato-orologio digitale. Non si trovavano le Alfasud e le Giulia senza poggiatesta o le Giulietta prive di orologio digitale; di quest'ultima rarissime le 1600 ultima serie senza alzacristalli elettrici... Più equa la Lancia, dove gli optional erano realmente tali, e tutti, salvo forse il servosterzo imposto sulla Thema i.e prima serie. Sapevate tuttavia che nel 1989 la Lancia Dedra 1600 usciva di serie senza vetri elettrici anteriori? Secondo me non ne è mai esistita una con le manovelle all'anteriore!!! Parallelamente, c'erano degli optional talmente poco diffusi da sospettarli come "virtuali"... Quasi tutte le Panda 750 L non avevano i poggiatesta (sebbene molto utili), mai visto la Panda 45 S '84 con i cerchi in lega (chissà che disegno avevano?), rarissime le Regata S con i poggiatesta posteriori (ma non costavano cari...), più unica che rara la Prisma con i vetri elettrici posteriori, addirittura incredibile l'Y10 con i tergifari e la strumentazione digitale! Decisamente rare anche le 127 1050 CL col contagiri, le 132 e le Argenta con i cerchi in lega, le Ritmo Abarth 130 TC con i lavafari a spruzzo, e introvabile una Beta berlina con il tergilunotto!
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Qualche precisazione: 1) Tutte le Delta prima serie '79-'83 avevano il contagiri di serie, mentre con la seconda serie '83-'86 sulla 1300 e 1500 automatica era un optional. 2) La Croma 1600 prima serie del 1985 aveva di serie servosterzo, alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata, volante regolabile, appoggiatesta e lunotto termico, come riporta corretamente Quattroruote del dicembre dello stesso anno. Il contagiri invece non era previsto nemmeno come optional. 3) Sulla 127 seconda serie '77-81 il contagiri era optional sulla 1050 CL, mentre era di serie sulla Sport, che aveva anche l'orologio analogico. Sulla seconda serie '81-83 la Super aveva l'orologio analogico di serie, ma non il contagiri, nemmeno in optional, al contrario della 1300 Sport, che lo montava in primo equipaggiamento con l'orologio digitale + cronografo sopra allo specchietto interno. 4) Le Tipo AGT credo che inizialmente avessero il pacchetto alzacristalli elettrici-chiusura centralizzata-check panel a richiesta. Per le successive S, di sicuro era così... I rivestimenti interni erano in tessuto con fasce quadrettate, di gusto sportivo. Altre piccole curiosità che mi vengono in mente in merito al contagiri sulle vecchie auto... Sulla Autobianchi A112 è sempre stato di serie su Abarth, Elite quinta serie '79-82, LX, e optional fin dall'inizio su base, E, Elegant, Junior, Elite sesta e settima serie '82-85. Solo la Economica '75-77 e la N '77-79 non lo potevano avere, al pari della unificata '85-86. Le Fiat 128 Sport coupè e 3P, sebbene di stile sportivo, avevano il contagiri sempre optional, sia sul 1100 che sul 1300. Sulla berlina non è mai stato disponibile, sebbene ne esistesse una versione 1300. La Renault 18 GTS sia 1400 che 1600 da 79 cv, pur essendo molto ben accessoriata, non aveva il contagiri nemmeno in optional, mentre era di serie sulla successiva 1600 da 93 cv. La Renault 9 TCE era solo una 1100, ma aveva il contagiri di serie. Invece la Clio primissima serie '90-91 in allestimento RT ne era sprovvista sulla 1200, mentre era di serie sulla 1400. Tra le piccole utilitarie che si potevano avere col contagiri anche in versioni tranquille, ricordo la Y10, che lo forniva optional in blocco con altri utili strumenti e la Opel Corsa, che ne poteva essere equipaggiata a richiesta anche solo col 1000. Sempre restando in tema di utilitarie, anche se in versioni più prestazionali (ma non propriamente sportive ) ricordo che il contagiri era di serie su Renault 5 1400 TS, 1400 TX, 1400 TSE, 1400 GTX, Citroen Visa 1400 GT e AX 1400 TZS, Talbot Samba 1400 GLS e Cabriolet, Peugeot 104 1400 ZS, 205 1400 GT e XS,Fiat Uno 45 SL, 60 SL, 70 SX, Innocenti Mini e 990 SE, Opel Corsa 1300 SR, Autobianchi A112 Elite e LX, Y10 1300 GT, Volkswagen Polo 1300 GT, Alfa Romeo Arna 1300 TI, Ford Fiesta 1300 Sport e 1100-1400 GHIA '83-'89.
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Auto nelle commedie italiane anni '70 - '80
Quattroanelli ha risposto a Nick for Speed in Auto Epoca
Un film a cui sono molto affezionato è "Bonnie e Clyde all'italiana", dove Ornella Muti guida una Fiat Panda 45 marrone Land, anche se la protagonista indiscussa resta la bellissima Alfa 6 rosso veneziano sulla quale fuggono la Muti e Villaggio... Nel film compare anche una Fiat 124 taxi e un'Alfetta dei carabinieri... Qualcuno si ricordava di tutto ciò? -
Intanto pubblico due foto di una cosetta che desideravo tantissimo, dal Registro Autobianchi mi è arrivata (lo dico come se mi fosse arrivata di recente, anche se ce l'ho da qualche mese :lol:) la targha smaltata con i dati di identificazione modello. Ehi, ce l'ho anche io questa placchetta per la mia A112 E del 1972, ma riposa bella tranquilla sulla mia scrivania... Nemmeno ci penso a montarla, le mie storiche le voglio superpulite a livello estetico, gli unici particolari che denotano che siamo nel 2010 sono i talloncini dell'assicurazione, ma giusto perchè non posso farne a meno, e comunque li ho esposti in anonime bustine trasparenti. Per il resto, quello che c'è è tutto d'epoca: riproduzioni dei bolli di allora (con il mese e l'anno di prima immatricolazione), vetrofanie del rodaggio o commemorative o pubblicitarie del modello, e all'interno qualche immaginetta sacra nelle vaschette portaoggetti o infilate nel posacenere. Mi piace che chi osservi le mie storiche posteggiate dica: "guarda, la macchina del nonnino, c'è pure Papa Giovanni nel portaoggetti!"...
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La mia Giannini 126 GP del 1973, un altro debito da rimettere in pista!
nella discussione ha aggiunto Quattroanelli in Auto Epoca
Eccomi di nuovo su queste pagine per presentarvi il mio nuovo debito, ovvero questa Giannini 126 GP rosso corallo immatricolata nell'ottobre del 1973, quindi una delle primissime!!! Un pò giù di carrozzeria ma completa e originale (mille volte meglio di una perfetta "replica"), tornerà al suo antico splendore, magari incattivita quel tanto con qualche personalizzazione sportiva dell'epoca (fari supplementari fendinebbia, doppio scarico, scritte adesive Giannini sulla parte posteriore delle fiancate, strumentazione con contagiri, ecc...). Un particolare degno di nota è costituito dalle targhe nere d'origine, per giunta della mia provincia! Sento di amare già questa piccola peste... -
Il prezzo è del tutto proporzionato al valore della macchina, al suo stato e al'entità dei lavori eseguiti. Ormai una A112 E prima serie con paraurti a lama (ma blu con tetto bianco è introvabile...), si trova intorno ai 3000 euro, ma quasi sempre c'è da farci dietro, specialmente a livello di interni, perchè è molto difficile che un'utilitaria di 40 anni sia arrivata ad oggi intonsa... Ergo, se devi spendere 3000 euro per comprarla e non si sa quanti per renderla perfetta, ecco che la mia richiesta diventa molto ragionavole...
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Certamente, è in vendita... Ma per 4.500-5000 euro non la comprerà mai nessuno...
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Ah sì? Non credo proprio...
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Un'altra piccola italiana si è aggiunta al trio: è la cucciolina della famiglia!
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