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Lanciaboxer

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Risposte pubblicato da Lanciaboxer

  1. Se gli evasori si cagano sotto, son solo contento 8-)

    Era ora che non potessero fare le bella vita grazie ai soldi non pagati in tasse.

    Vogliono il Range? Bene, che dichiarino un reddito congruo, e poi se lo comprino pure. 8-)

    Quoto. come dicevano x radiodeejay stamattina parlando di questo articolo notizia uscita oggi sui giornali, Non c'è nulla di male a girare col Range o il Porsche purche non te lo sei fatto coi soldi *R-u-b-a-t-i* agli altri...

    e io sono un po piu convinto che ora questa gente non è che all'improvviso (guarda caso i 2-3 mesi di questo governo...) non lo puo piu mantenere... i loro soldi son sempre quelli... semplicemente ora si cacano sotto anche solo nel fare qualche km per strada... su una macchina che sanno essere "rubata" alla collettività.

    Francamente diro che ho amici (in questo caso titolari di agenzia immobiliare ma poteva essere altro settore) che dal niente in pochi anni di attività hanno cambiato in questo decennio svariate Porsche, Q7, motoBmwGs decine di orologi e compagnia di vogliette varie con rotoloni di contante in tasca settimanale da non stare nel portafoglio... come fosse carta igienica di un bagno e come NON ho visto fare nemmeno da (veri e storici) ricchi imprenditori locali che hanno avuto sulle spalle produzione, dipendenti, commercio e magazzini da anni... e vedere ora che i primi iniziano finalmente a capire come girano le cose per la gente normale mi fa piacere.

    Ribadisco, non c'è niente di male nel possedere cio' che si desidera e qualsiasi lusso... purche non sia ottenuto "rubando" alla società, cioè noi...

    vale per un politico, per un amministratore.. e vale anche per un qualsiasi cittadino.

  2. Giusto per riallacciarci (parzialmente) al thread delle auto di ligna superiore rivendute (o non volute...) in questi tempi, ecco un bell'articolo dal corriere... Di fatto (e chissa perche....) qua si parla di 800 porsche al mese (piu altre lusso..) si cui "qualcuno" dall'Italia si vuole velocemente liberare... a quanto pare non tanto perche non puo mantenerle ma per ben altro: della serie "avevi nascosto qualcosa al fisco in tutti questi anni e adesso ti caghi addosso???" ;)

    Quelli che rinunciano alle superauto .«Spie per il fisco». Svendute all' Est 800 Porsche al mese - Motori Corriere.it

    LA STORIA - SUV E VETTURE SPORTIVE VIAGGIANO VERSO I CONFINI TRAINATE DAI FURGONI

    Quelli che rinunciano alle superauto .«Spie per il fisco». Svendute all' Est 800 Porsche al mese

    Cedute a chi porta in Italia badanti: le richieste più forti

    da Moldavia, Ucraina ma anche Polonia e Sud America

    MILANO - «Ascolta Lorenzo, fammi una cortesia. Voglio sbarazzarmi della Range che mi hai venduto. Mandami a casa uno dei tuoi con una targa-prova e riprendetevela. Non ve la porto io perché ho paura che mi fermino per un controllo».

    Ecco, è andata più o meno così la telefonata, una delle tante ultimamente, tra Lorenzo Schiatti, concessionario Land Rover e Jaguar di Reggio Emilia, e uno dei suoi ricchi clienti. «Aveva paura di fare anche solo dieci chilometri dalla sua abitazione fino a qui - spiega Schiatti -. Temeva di incontrare un posto di blocco della Finanza».

    Le auto di lusso svendute a est

    Quella Range è già partita. Ora è in Moldavia, in Polonia o in Ucraina, chissà. Caricata su un rimorchio e portata via da uno dei tanti commercianti (o improvvisati tali) stranieri che hanno fiutato il business a distanza e sono diventati pendolari dell'usato di lusso.

    «Chi, come me, percorre tutti i giorni l'autostrada Milano-Venezia - racconta Gianni Oliosi, direttore della comunicazione di Bmw Italia - vede decine di furgoni ai quali è attaccato un piccolo rimorchio. Arrivano dall'Est carichi di badanti e poi ripartono trainando auto usate, naturalmente tutte pregiatissime. Lo scarico (di donne) e carico (di vetture) di solito si svolge nel fine settimana».

    Il fenomeno è giovane. L'esportazione di grandi Suv, sportive e ammiraglie di seconda mano ha avuto un'impennata negli ultimi tre mesi. «Stiamo cercando di monitorare la situazione - dice Sirio Tardella, direttore del centro studi Unrae, l'associazione che raggruppa in Italia i costruttori esteri -. Non abbiamo ancora dati definitivi, perché è difficilissimo quantificare, ma da una prima proiezione si parla di migliaia di auto al mese che lasciano l'Italia per un giro d'affari milionario».

    «Noi invece i dati, purtroppo, li abbiamo precisi - spiega Loris Casadei, direttore generale di Porsche Italia -. Eccoli: fino al 2011 lasciavano l'Italia per l'estero 60 Porsche usate alla settimana. Dall'introduzione del superbollo, a dicembre, sono diventate 120. Poi sono arrivati i brutali controlli della Finanza e in gennaio abbiamo registrato la partenza di 200 vetture ogni sette giorni!».

    D'altra parte in Italia queste macchine usate non avrebbero mercato adesso. Il superbollo (in qualche caso la cifra che si paga è addirittura superiore al valore dell'auto) e il rischio di essere fermati dalle Fiamme Gialle obbliga anche gli automobilisti più facoltosi, ma non del tutto in regola con il fisco, a puntare su vetture che abbiano costi di gestione accessibili e diano meno nell'occhio. Risultato: un'auto usata che vale 40 mila euro finisce in mani straniere anche per soli 25, 30 mila euro.

    «È così. Ed è logico che noi ne approfittiamo. Il momento è magico e in tutta Europa il passaparola è stato immediato». Pasquale Maione vive a Monaco di Baviera e da 32 anni compra auto usate in Italia. Le rivende in Germania, Austria (le migliori) oppure all'Est (quelle con molti chilometri) o addirittura in Sudamerica («Dove ho piazzato a 50 mila dollari una Mercedes comprata in Italia per 20 mila euro»). La sua attività in questo periodo è frenetica. Una gara quotidiana per battere la concorrenza moldava, polacca, ucraina e ceca (quella che esporta badanti e importa bolidi, per intenderci). «Abbiamo il vantaggio di venire in Italia e fare noi il prezzo, altrimenti quelle belle macchine resterebbero invendute continuando inevitabilmente a perdere valore giorno dopo giorno. Conosco bene la situazione perché lavoro anche attraverso Internet e compro da privati. Tra loro sono tanti quelli che vendono per paura dei controlli, me lo confessano quando mi metto in contatto per trattare. E allora se chiedono 80, offro 60. Tanto poi alla fine la spunto sempre. Solo che ora in Italia c'è un problema. Io ho sempre pagato in contanti. Trattavo al telefono e poi mandavo un mio uomo giù con i soldi. Adesso la legge che impone di non poter spendere in contanti più di 999 euro complica tutto. Soluzioni? Bonifici bancari. Ma succede anche che qualcuno di noi consegni la cifra intera al venditore e poi questo la depositi in piccole parti nei giorni successivi. Le auto più richieste? I Suv di lusso soprattutto: Bmw X5, Porsche Cayenne, Mercedes ML. Ma anche Ferrari. Io ne tratto molte in questo periodo».

    «Non c'è da stupirsi - dice Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione di categoria dei concessionari -. Purtroppo possedere auto di lusso ormai sembra essere quasi un reato. Commercianti organizzati e battitori liberi fanno il bello e brutto tempo. Un gioco facile viste le condizioni in cui si trovano oggi i concessionari italiani, strangolati dalla crisi. Intendiamoci, si tratta di un commercio in buona parte alla luce del sole, anche se nelle regioni dove l'applicazione delle leggi non è mai rigorosa i grossi pagamenti cash non sono un problema nonostante la legge li vieti. Resta il fatto che si conclude la vendita, l'auto parte ma spesso, a destinazione, ha molti meno chilometri sulle spalle di quanti ne avesse alla partenza. All'Est sono abilissimi in queste magie».

    E sono abilissimi anche nei trasporti. Non solo bisarche e rimorchi. Molte vetture finiscono oltre confine guidate da autisti improvvisati, di solito un paio, che all'andata, pigiati sul furgone con le badanti, sognano già il viaggio di ritorno al volante di una Porsche o di una Jaguar.

    Nell'altra Europa, quella per cui il fisco non è ancora un problema, c'è chi li aspetta al confine con i contanti in mano.

    Maurizio Donelli

  3. Quindi.....tornando al titolo della discussione, un marchio come Lancia, quanto vale? 100 mil €? Ci arriva?

    Il marchio in se' qundi lasciando perdere le produzioni e se si include per esempio i brevetti storici ma anche la qulle decine e decine di modelli della collezione storica (in cui ci sono pezzi unici e di valore diffiicle da quantificare) puo valere anche molti milioni di euro, infondo un bacino di 200.000 auto e un heritage di primissimo piano ce l'ha... sono pero' cifre che nel mondo dell'auto sono zero per il gruppo che li riceve e per assurdo controproducenti 100 volte dippiu se ceduti. Ergo la Fiat piuttosto che cedere un marchio per qualche milione di euro (di cui non se ne fa nulla.. neanche un giorno di lavoro dei suoi dipendenti) e rischiare che in mano ad altri le tolga xxxx mila auto ad esempio nel mercato piu importante non solo per auto Lancia perse ma ad esempio sottratte a suoi marchi rimasti (Fiat-Alfa) da modelli fatti in concorrenza diretta... piuttosto, dicevo, Fiat se lo tiene e lo chiude.

    Questo è SEMPRE stato il pensiero che in questi anni ha "vinto" in Fiat tra tutti i manager che si sono susseguiti in 20 anni... anche quando si avevano offerte molto interessanti e anche quando (appena 4-5 anni fa) si era ad un passo dalla chiusura del marchio Lancia (si legga intervista su questo proprio a Marchionne).

    In poche parole Lancia non ha/aveva nessun futuro se non legata a Fiat almeno fino a quando questa dipendeva tanto dal mercato italiano...

    certo oggi le cose sono cambiate, oggi FIat (con Chrysler) è un gruppo talmente "mondiale" che potrebbe persino decidere di cedere un marchio come Lancia se l'abbinata con Chrysler (che vedremo tra 5-10 anni) non funzionerà in europa...

    Ma alla fine chi mai vorrà fra qualche anno un marchio che non ha funzionato nemmeno clonando altri modelli?

    boh...

    certo pero' leggere che Saab oggi avrebbe persino 6-7 offerte fa pensare che nulla è impossibile :mrgreen:

  4. adesso (sempre se reale sto sito e articolo...) sarebbero addirittura "6-7 aziende interessate a Saab" e tra queste Bmw... mah.. vedremo..

    Bmw interessata all'acquisto di Saab - Attualità - Motori.it

    Bmw interessata all'acquisto di Saab

    Secondo indiscrezioni, Bmw sarebbe interessata a rilevare il costruttore auto svedese Saab, che ha chiesto istanza di fallimento.

    Se la Saab non diventerà cinese, potrebbe diventare tedesca. Le notizie in merito al destino del costruttore svedese si rincorrono e cambiano di settimana in settimana: se nei mesi scorsi sembrava quasi fatta per il passaggio a 2 aziende orientali, ora prende corpo l'ipotesi Bmw, che pare l'abbia spuntata sulla rivale Volkswagen, che sembrava nutrisse un certo interesse verso l'azienda scandinava.

    Durante una conferenza degli amministratori fallimentari Saab, è trapelato che fra le "6 o 7 aziende interessate a Saab" ce ne sarebbe una con sede a Monaco di Baviera. Il che equivale a dire Bmw.

    Intanto dal quartier generale nella città del Bayern, nulla è stato confermato né smentito visto che l'acquisizione potrebbe essere un affare molto delicato per l'azienda che, nel tentativo di rilanciare il brand Saab, potrebbe intaccare la propria credibilità (oltre che liquidità) e il proprio posizionamento sul mercato.

    Del resto Bmw non è nuova ad "esperienze" del genere, avendo rilanciato con esito positivo i marchi Rolls-Royce e Mini, ma senza senza successo il brand Rover.

  5. Secondo me è un marchio molto meno sputtanato di Alfa Romeo che arriva da un trentennio di abomini senza precedenti (in cui ci metto anche 75, Brera, 166, Zagato e salvo solo Giulietta, 147 e 156). In realtà ha ancora immagine di vetture curate, ben rifinite ed anche sportive.

    Certo anche qui gli ultimi quindici anni sono stati davvero terriili. Si salvano per design e finiture solo Ypsilon e Musa, ma non per doti stradali.

    Alla fine l'immagine Lancia è data dai rally, ma solo per over 40, andrebbe rilanciata con una gamma vera, ma a questo punto ci credo poco. Personalmente avrei puntato su Lancia piuttosto che Alfa, ma in realtà mi pare che Fiat non abbia puntato su nessuna delle due.

    io direi esattamente l'opposto e non solo nei confronti di Alfa: Lancia è sicuramente il marchio europeo Piu sputtanato degli ultimi 20 anni!

    Modelli che dagli anni 90 da un punto di vista estetico hanno fatto ridere (x non dire di peggio) la gente anche quando avevano buone qualità. Altri Modelli bistrattati per scarsa qualità "da Fiat abbellita" (quando magari erano decenti per estetica.. ma non saprei quali citare tra anni 90 e 2000), Immagine dinamica e giovanile distrutta per una fuoritempo "d'altra generazione" (d'altra parte Cantarella quando divenne capo di tutto e per non rischiare di ripetere successi come Thema o Delta Integrale o anche Dedra disse "con Lancia faremo auto per gente matura").... totale perdita di tutte le peculiarità tecniche. Totale perdita di tutta l'immagine (vincente) nel settore delle competizioni e sportive-HF. Poi spostamento (assurdo) su modelli dedicati a donne come non ha fatto nessun marchio al mondo. Infine marchio tenuto in vita dal segmento B (Che MAI aveva avuto nella sua storia), Chiusura da 20 anni delle reti (e conoscenza) all'estero del marchio... cos'altro vuoi che ti dica? ..cosa sanno le generazioni ormai non solo estere ma anche italiane di cosa è la Lancia?

    il nulla.

    Talmente il nulla che rimarchiare le Chrysler non è piu nemmeno un eresia ma persino (davvero!) un occasione per avere una dignità.

    PArdon ma il confronto di questo scempio con quanto accaduto ad Alfa in questi 20 anni non è nemmeno paragonabile! I giovani dell'alfa hanno non solo continuato a conoscerne la storia perche cmq usata da riferimento, ma si sono anche "legati" alle 147, alle 156, alle GT: hanno visto delle 159 o Giulietta che comunque sono anche piu belle delle loro concorrenti (c'è una Lancia che in questi anni puo dire altrettanto?), abbiamp cmq visto una bella serie di coupè e Spider: per anni abbiamo visto anche le Alfa combattere e vincere in pista, ci hanno venduto i jtd Fiat come invenzioni Alfa dove tutte le peculiarità tecniche del gruppo le sono ste cmq attribuite e assegnate, abbiamo visto anche le 8C ma anche quando abbiamo visto le seg.B.. le abbiamo cmq viste come "combattenti" e degne auto sportivette del segmento per i giovani... e non delle confettiere abbellite da signorotta d'altra generazione...

    Mi spiace ma non c'è proprio paragone.Imho. E il valore che Lancia aveva una ventina d'anni fa (quando Fiat ricevette offerte da Toyota, Volkswagen, Renault e Mercedes solo per citare quelle di cui ho diretta conoscenza) oggi non è nemmeno lontanamente paragonabile per quanto scaduto. Ad Alfa, come peraltro ben sappiamo e quindi a dimostrazione di quanto dico, questo valore e appeal, cioè interesse da parte di altri, lo ha ancora e alquanto forte: 20 anni fa i valori dei 2 marchi erano paragonabili... oggi nemmeno uno a 100... ;(

  6. i

    quindi imho sarà un disastro, però annunciato:

    come dicevo, non si può tollerare che un auto di 2 anni perda il 50% e in quattro anni perda il 70 se non il 75% del valore (fonte 4R)

    dal 2000 hanno drogato il mercato con l'idea del cambia auto ogni 36 mesi ......:mirror:

    Interessante discussione e davvero impressionanti ste cose e vedere situazioni in cui c'è gente che ti regala un X5 o una A5 pur avere in cambio una piccola utilitaria o un utile furgone.. sono simboli del cambiamento della situazione che non poteva non accadere vedendo come sono ridotte ora le aziende e come invece prima (per me in modo assurdo come ho sempre detto...) vedevo amici semplici agenti di aziende "multinazionali di bulloni" (o simil)i che oltre a stipendi e benefit da far invidia a qualche direttore o responsabile di azienda o banca... hanno sempre in benefit auto da 40-50 mila euro come se niente fosse...

    ora son curioso di vedere come andrà a finire.. sicuramente vedremo (e vediamo gia..) svalutazioni di grosse-medie auto impressionanti e nel mentre ora mi spiegano il perchè, all'opposto, comprare una utilitaria usata con un po di immagine sia davvero assurdo per il prezzo... queste sono probabilmente quelle che piu godono e godranno della situazione... giusto in sti giorni stavo cercando un'auto del genere per una amica ed è incredibile come per avere una Ypsilon, una Yaris ma anche una Panda con 4-5 anni sulle spalle e che siano cmq un po valide per pochi km stato o accessori si debba sborsare non meno di 7000 euro... (e non parliamo di 500) ...

  7. Per il volumetrico è andata decisamente bene, con 400€ me l'ha rifatto nuovo con i suoi pezzi e ora come dice giustamente lui me lo garantisce lui. A trovarlo in giro non meno di 600€ e poi soprattutto... Chi cavolo sa come è messo??? Rischi di doverlo tutto rettificare...

    ...600 sarebbe gia un prezzone! ..avevo visto robe vicine ai 1000, percui benissimo che con quella cifra te l'ha rifatto, dev'essere veramente un tipo in gamba, uno di quelli che sa dove e come mettere le mani su tutto..

    PS; come dicevo in altro post, guarda il libretto di uso e manutenzione perche mi pare di ricordare una cosa che non tutti si tenevano in mente: il Volumex dovrebbe avere un rabbocco olio da fare ogni 1000km...

  8. Non è che ci saranno due Lancia ?: una la flavia cabrio e una la nuova concept coupè. Mi sembra strano che venga definita coupè e basta una macchina cabrio ( a che livelli di perversione è arrivato il gruppo Fiat?:pz). Ok che esistono le coupè-cabrio ma in quel caso è esplicitato il fatto che sia convertibile.

    ..dalle voci arrivate su vivalancia-viatorino..... a Ginevra ci dovrebbe essere una Concept Flavia coupè.... (e questa non centrerebbe assolutamente niente con la cabrio che gia hanno presentato... sarebbe appunto "una concept" rivolta al futuro (epoca in cui tutto cio che riguarda la Flavia attuale, ovvero tutta la attuale famiglia Ch200c, non esisterà piu... ;) ..vedremo, ormai GInevra è alle porte btw..

  9. ...beh.. davvero complimenti! Hai messo insieme un oggetto di qualità! Bella, elegante, ancora ben utilizzabile con piacere e con prestazioni! In piu aggiungi la rarità che sono le Volumex e vedrai che sarà anche un oggetto ricercato nel suo ambito.

    Ora ricorda di guardare il libretto di uso e manutenzione x il Volumex, se non erro ogni 1000km va rabboccato l'olio ;)

  10. A Torino grazie a chi usava la storicità come "avere l'auto a bassi costi" ha fatto si che le storiche - prima escluse - venissero incluse senza eccezioni alle limitazioni della circolazione.

    Ergo, va bene poterla usare salturiamente al posto della moderna, sono assolutamente contrario all'utilizzo giornaliero al posto di una più moderna. Perchè si rischia poi di danneggiare chi ne fa un uso sano.

    si si conosco bene la situzione, non è solo a Torino che è capitato questo; tuttavia non mi sento di "condannare" chi vuole usare la storica perche gli piace guidarla e usarla quanto chi usa le auto di oggi (era questo il senso di quanto dicevo sopra), cioè sono sempre a favore "dell'emozione" mentre sono contrario all'uso "x convenienza"... anche perche convenienza NON E' e credo tutti se ne sia accorto chi l'ha provato a fare, vuoi x spese continue di mantenimento, consumi, scomdità varie...

    Insomma... alla fine io credo (e cmq ho visto) poi pochissimi che hanno usato la storica come auto da tutti i giorni e alla fine non credo che le amministrazioni se ne siano accorte piu di me... è che credo sia piu probabile che l'abbiano fatto x mettere i bastoni fra la ruote a chiunque e il piu possibile all'uso dell'auto in senso assoluto e magari a costringerti i piu possibile a comprare e comprare nuove cose (tra l'altro sono soldi in piu che gli entrano nelle casse...)

  11. non faccio post "intimidatori" sull'uso della storica anche quotidiano... anzi infondo se è per ragione di cuore cioè che faresti per vivere l'emozione di usare sempre l'auto che ti piace ne sono anche favorevole...

    Pero' sappi che parlando invece da un punto di vista strattamente economico non posso far altro che confermare quanto dicono altri, il mantenimento di una storica anche con agevolazioni è cmq superiore ad una utilitaria moderna: certo se la Twingo ha ormai 15 anni e dall'altra parte ci metti una 190 a gpl... forse forse sei li' come spese...

    ma guarda che se pensi veramente al risparmio come prima cosa, prenditi una piccola moderna di pochissimi anni/km o anche nuova magari gpl..

  12. Ma secondo me non è neanche tanto una questione di somiglianza, più che altro ci sono delle caratteristiche della HPE che la avvicinano alla Gt/Gtv molto di più della coupè. Prendiamo ad esempio la categoria dimensionale: Gt/Gtv era lunga 4,19/4,21 m, che diventeranno 4,26 col restyling, contro i 4,29 della HPE; mentre la coupè sfiorava a malapena i 4,00 m. Come si vede, all'esordio la Gtv dal punto di vista dimensionale non era tanto distante dalla HPE fino a diventare quasi sovrapponibile dopo il restyling.

    Ma non è soltanto una mera questione di centimetri: la Gt/Gtv credo avesse un'abitabilità sensibilmente superiore viste la particolare forma allungata della carrozzeria ed il vero e proprio divanetto posteriore; la Beta coupè, diversamente, aveva un'abitabilità inferiore, con una configurazione 2+2 più tipicamente da auto sportiva. Anche da questo aspetto si evince un'analogia della Gt/Gtv con la HPE più che con la coupè.

    Non da ultima c'è da annotare l'analogia dei bagagliai dotati di portellone, altro punto di contatto tra Gt/Gtv e HPE. Questa particolarità rendeva certamente più pratici e flessibili i vani di carico rispetto al classico baule separato della coupè.

    Certo, è pur vero che quelle che ho appena elencato forse non sono le caratteristiche peculiari a cui si bada in una sportiva però, sotto questo aspetto, l'Alfetta Gt/Gtv e la Beta HPE appaiono più vicine.

    Sotto l'aspetto più squisitamente dinamico, invece, non c'è dubbio che l'antagonista d'elezione di casa Lancia all'Alfetta Gt/Gtv era la Beta coupè.

    Si il confronto che fai è giusto da un punto di vista numerico-razionale.... pero' guarda che (ahime..) quegli anni un po li ricordo e lasciamo x un attimo perdere se ci stanno bene 4 persone e altro...

    l'Alfetta GTV era vista da tutti come "LA" coupè sportiva Alfa, quindi se vogliamo tra le coupè della categoria in assoluto piu sportive del mercato: la stessa Alfa voleva questo come impostazione di quell'auto, non altro: non è quindi, per fare un esempio a caso, che i vetri elettrici li potevi avere sulla berlina ma non qui... all'Alfa non interessava piu di tanto che questa si scegliesse per utilizzi diversi: loro volevano fare la bella coupè sportiva italiana del suo tempo.Punto. (anche la scelta di farla 2 volumi era fatta per seguire una tendenza di sportive anche di segmenti superiori tra cui varie Maserati, Lamborghini ecc..)

    Ecco, in casa Lancia quella che piu era vicina a questa sportività (pur con una filosofia Lancia, cioè TA, meno aggressiva d'immagine o piu rifinita) era la Beta coupè: peraltro nascevano nello stesso anno, 1974, entrambe andavano a sostituire le 2 coupè precedenti di successo che gia si erano battute sul mercato (la Giulia GT e la Fulvia coupè) e alla Beta coupè avevano volutamente adottato un pianale accorciato e un assetto "meno comodo" proprio per controbattere Alfa in questa posizione e creare l'erede della Fulvia coupè, cosiccome in Alfa avevano fatto per l'Alfetta Gtv nei confronti di Giulia GT. la visione di tutti era questa.

    La HPE, che nacque dopo, veramente non aveva queste velleità, cioè in parte nasceva come una dinamica coupè che alla fine condivideva quasi tutto con la sorella, ma non voleva essere la coupè sportiva da guida e basta (cioè l'auto che nasce "su misura di chi la guida" come da filosofia coupè...d'un tempo) la HPE nasceva con il concetto di fare un'auto che potesse soddisfare sia una buona dote di guida sportiva ma anche e non meno le necessità di una famiglia e l'uso tuttofare magari di un manager "da viaggio" di quei tempi. Non a caso ci fu anche un periodo in cui la HPE era un po una specie di piccolo must in questa visione d'auto e per certi versi tolse forse piu vendite alla Beta berlina che non alla coupè che mantenne sempre i suoi numeri.

    Poi certo i casi ci potevano essere, mica tutti quelli che compravano una GTV lo facevano per avere la sportiva e basta, la poteva scegliere anche il dottore o l'avvocato ma le coupè che piu si battevano fra loro erano queste 2.

    Non è un caso che Quattroruote Feb, 1980 nella prova Alfa-Lancia prenda la Beta coupè e non la HPE.

    Credo che siamo un po noi oggi a vedere le auto in modo differente da come invece furono immesse sul mercato e i ruoli che avevano. Ma è normale che capiti... anche su riviste specializzate d'auto d'epoca di oggi vedo nelle prove di certe auto delle riletture del tempo, dei marchi e dei modelli che spesso francamente fanno ridere.. sembrano cioè viste piu con gli occhi di come le vogliamo vedere noi oggi che non quelle del tempo.... ;)

  13. A Roma ne ho già viste due, una con cerchi da 18 pollici e una con cerchi da 20, entrambe prive di stemma NCC e apparentemente non auto blu (quindi potenzialmente aziendali o acquistate ad hoc da clienti privati) ;) Ovviamente l'occhiometro non ha nessuna valenza statistica.

    Stando all'oggettività dei fatti, le vendite per il mese di dicembre in Italia ammontano a 41 unità (fonte Quattroruote), contro 652 BMW 5er (la prima del segmento) e 13 BMW 7er.

    Niente di strano quindi per questa berlina sostanzialmente a metà strada tra i segmenti E ed F: vende meno di una E e più di una F.

    Spero che possa farsi una sua nicchia di clienti, e che in Fiat optino per introdurre la trazione integrale anche sulla versione Multijet, il che potrebbe dare una piccola scossa alle vendite assieme al cambio automatico ZF 8 rapporti.

  14. Notizia di oggi che conferma ancora sia cosa pensano i costruttori del mercato Europeo e sia la generale tendenza dei costruttori JAP che sembrano aver perso in buona parte una battaglia in UE con i "cugini" coreani sempre piu forti.

    Mitsubishi chiude impianto Olanda, stop a produzione Europa

    Guarda a mercati auto con maggiore crescita come Cina e Russia

    Mitsubishi chiude impianto Olanda, stop a produzione Europa - Industria e Mercato - Motori - ANSA.it

    TOKYO - Mitsubishi annuncia la fine della produzione di veicoli presso l'impianto in Olanda, diventando cosi' il primo produttore giapponese a tirarsi fuori dall'Europa occidentale dallo scoppio della crisi del debito sovrano. La decisione, ha spiegato la compagnia a conferma delle indiscrezioni della stampa nipponica, sara' operativa entro la fine del 2012 nell'ambito di un piano che punta a rifocalizzare le attivita' produttive sui mercati emergenti e a maggiore crescita, come Cina e Russia.

  15. azz... oggi prima volta dal 1997...

    Unicredit 01.02. 13:06 - Chrysler: primo anno in utile dal 1997

    Chrysler registra il primo anno in utile dal 1997 e annuncia un balzo dei profitti quest'anno grazie a un aumento delle vendite e a costi in calo. Nel 2011 il gruppo ha registrato un utile netto di USD183,0 mln da una perdita di USD652,0 mln del 2010, mentre nel 4Q11 l’utile è stato pari a USD225,0 mln da una perdita di USD199,0 mln del 4Q10. Il gruppo Usa vede nel 2012 un fatturato a circa USD65,0 mld e un utile netto a circa USD1,5 mld. Il debito netto si è dimezzato nel 2011 e si attesta, a fine anno, a USD2,93 mld.

  16. A me piace e certamente se avessi dovuto scegliere un messaggio di lancio della nuova Panda che torna ad essere prodotta in Italia avrei scelto una cosa del genere mettendomi nei panni Fiat che deve anche controbattere la ormai cronica informazione per cui "Fiat va solo all'estero"...

    e c'è da concludere che se il risultato della pubblicità è quello che ha portato nelle concessionarie nel WE cifre record come quelle citate sotto (14.000 ordini + 15.000 preventivi e 55.000 persone), possiamo dire che è stato centrato il successo:

    Nuova Fiat Panda: 14.000 ordini e 6.500 test drive - Infomotori.com

    Successo senza precedenti per la nuova Fiat Panda che nello scorso weekend ha fatto registrare quasi 14.000 ordini raccolti nei 685 punti vendita sparsi per la penisola, con oltre 6.500 test drive effettuati e ben 55.000 famiglie in visita agli showroom Fiat. Proprio a causa dell'enorme successo che la nuova Panda ha riscosso, è stato fissato un nuovo porte aperte per il weekend del 4 e del 5 febbraio, una decisione quasi doverosa dopo che tanto affetto e curiosità sono stati dimostrati nei confronti della nuova Fiat Panda.

    Un tale successo non si registrava da almeno 4 anni ed assume ancora maggiore rilevanza se si pensa alle avverse condizioni climatiche verificatesi in molte regioni del nord Italia, come ad esempio Piemonte, Lombardia e Liguria, colpite da copiose nevicate che hanno reso la mobilità sulle strade molto difficoltosa.

    Chi dovesse quindi essersi perso l'occasione di conoscere la nuova Fiat Panda può ancora recarsi in una concessionaria Fiat nel weekend in arrivo ed apprezzare lo stile della nuova Panda, unitamente ai suoi interni versatili ed all'intelligenza delle soluzioni proposte. La maneggevolezza ed il comfort di bordo hanno ben impressionato tutti coloro i quali si sono cimentati in un test drive, sia fossero essi a bordo di una 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV, di una 1.2 Fire da 69 CV o una 1.3 Multijet II da 75 CV.

    Grande interesse ha riscosso anche l'innovativo finanziamento "Panda 100 x 100" che consente a chiunque di far parte del "mondo Panda" con soli 100 euro al mese per 100 mesi. Questa soluzione finanziaria si dimostra infatti un vero e proprio "Finanziamento Anti Crisi" che garantisce accessibilità grazie alle rate di importo contenuto ed un TAN molto competitivo al 2,75%. Ovviamente, a scelta del cliente, la durata può essere ridotta fino a 24 mesi. Non solo. "Panda 100 x 100" prevede il Prestito Protetto, la tutela assicurativa che copre, in caso di perdita di lavoro, il pagamento delle rate: una sicurezza che di questi tempi è particolarmente apprezzata dai clienti.

  17. Giusto per ricordare che proprio oggi è il 40° anniversario di una vittoria epica di un'auto Italiana che non finiva mai di stupire, per tecnica, qualità, classe, guida e... vittorie!

    bel racconto sul Sole24ore:

    Quarant'anni fa a Montecarlo la Fulvia in cima al mondo - Il Sole 24 ORE

    Quarant'anni fa a Montecarlo la Fulvia in cima al mondo

    di Vittorio Falzoni Gallerani

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    L'anniversario (quaranta anni) della storica vittoria al Rally di Montecarlo 1972 scatterà la notte del 29 Gennaio 2012 ma noi non possiamo resistere fino ad allora: vogliamo essere i primi a festeggiare la ricorrenza di questo evento ed i suoi protagonisti.

    E, con tutto l'affetto e l'ammirazione per Sandro Munari e Mario Mannucci che sono stati ospiti del suo abitacolo per una settimana e l'anno condotta alla vittoria, vogliamo omaggiare soprattutto Lei: la Lancia Fulvia 1,6 HF targata TO E24266 e con il numero14 sulle portiere.

    Partita da Almeria, in Portogallo, si apprestava a condurre una gara dignitosa nella consapevolezza che presto sarebbe stata sostituita nella squadra HF da una vettura più specialistica: non più una versione adattata di un modello di serie come lei ma bensì un mezzo espressamente concepito per i rallies, specialità che stava guadagnando in risonanza gara dopo gara.

    In più, quell'anno, le avversarie erano di primo piano e sensibilmente più potenti o leggere di Lei: le Alpine Renault A 110, trionfatrici l'anno prima e forti di sei esemplari ufficiali più uno per l'equipaggio femminile Moss-Crellin, pesano circa duecento chili in meno con potenza simile mentre le Porsche 911, pur pesando un centinaio di chili in più della Fulvia, possono disporre di 110 CV aggiuntivi per un totale di 270.

    Ma quali sono le cifre della Fulvia? Eccole: 158 CV DIN a 7.200 giri/min e 830 kg di peso a vuoto; i cento CV/ litro che è arrivato a sviluppare sono il massimo per la gloriosa creatura di Ettore Zaccone Mina, il valente motorista della Lancia, se si vuole mantenere un'assoluta affidabilità, elemento determinante per ottenere buoni risultati in questo tipo di gara;

    Come dicevamo la squadra HF parte molto serena e rilassata sapendo di non avere un mezzo totalmente competitivo e con l'obiettivo di ben figurare: lo stato d'animo ideale per affrontare qualsiasi importante impegno; arrivati però al termine del percorso d'avvicinamento, quando il percorso diventa comune ed il gioco comincia a farsi duro, ci si scopre terzi assoluti grazie a quel mago del volante che risponde al nome di Sandro Munari (il "Drago"), che riesce ad incunearsi tra tre Alpine Renault dominatrici fino a quel momento.

    Non che ci si credesse più di tanto ma questo piazzamento non può che incoraggiare tutta la squadra, capitanata dall'altro mago Cesare Fiorio, a continuare a lavorare con la consueta perizia ma con rinnovato entusiasmo.

    E la fortuna aiuta: comincia a nevicare sempre più forte, come dovrebbe essere ad ogni inverno che si rispetti, e questo mette in seria difficoltà una delle due favorite: la Porsche.

    Vincitrice di tre consecutive edizioni del Montecarlo, dal 1968 al 1970, in questo frangente rimane vittima del ricorrente desiderio dei tedeschi di strafare e di sbagliare strategia (come dimostra anche la cronaca recente): confidando sull'asfalto asciutto, la Porsche monta sulle sue auto, relativamente pesanti (attorno ai 1.000 chili), il già citato motorone da 270 CV che le povere gomme chiodate di allora non riescono a gestire; dopo poche accelerate i chiodi vengono sparati via con la forza di una fucilata lasciando le povere 911 in drammatico debito di grip.

    Intanto la "nostra" Fulvietta, macina prove speciali con risultati sempre migliori mantenendo l'insperato terzo posto assoluto fino al Venerdì, quando comincia la notte delle fiabe per la Squadra HF e per i tantissimi suoi tifosi.

    L'ultima innevatissima tappa del "Monte", quella del Turini, vede l'uscita di strada dell'Alpine di Jean Claude Andruet mentre quelle di Bernard Darniche e di Ove Andersson rompono il cambio; Munari invece marcia come un orologio svizzero concentrato, racconterà Mannucci, come non lo aveva mai visto ed il risultato all'alba è la vittoria assoluta con dieci minuti di vantaggio (una vita) sulla Porsche 911 di Gerard Larrousse dalla potenza quasi doppia e da essa tradita.

    L'anno doveva chiudersi poi in maniera trionfale con la Lancia Campione Internazionale Marche con una vettura che, ad inizio stagione, era stata schierata al via soprattutto per onor di firma.

  18. C'è da dire che quella se l'era pagata lui ello e colui il quale (per non fare nomi) con soldi propri.

    no, l'unica che ello si pagò fu la sua Mb serie S precedenti alle A8, le A8 furono pagate dalle casse statali,

    si legga anche l'articolo qua-

    http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societ/52465-auto-ministeriali-e-nazionalit-dei-marchi.html#post27798943

    Credo che i livelli di blindatura in gioco fossero ancora più elevati. B6, B7 e forse anche B8.

    Meglio che non dica a cosa mi fa pensare la ricerca di un livello di blindatura simile per l'uso quotidiano. 8-)

    Per chiarezza sull'argomento,

    Thesis arrivo' ad un grado blindatura B6 che è lo "standard-elevato" di TUTTI i capi di Stato di paesi occidentali con l'Esclusione del presidente USA e della RUSSIA (oltreche ovviamente di alcuni paesi in guerra e dittature varie) che invece richiedono blindature massime, cioè B7/B8 che appunto resistono al bazooka.

    L'UNICO presidente del consiglio di paese europeo che "pretese" blindatura B7/B8 è stato quello ITALIANO che piu ha governato nell'ultimo decennio... ;)

    e per ricostruire la storia, a chi era da quelle parti apparve chiaramente una scusa per NON usare le auto del gruppo Fiat (appunto Thesis arrivava "solo" al B6) con cui mai c'era stata simpatia ma anzi scontri in particolare con Montezemolo e per ben altro motivi che sono detti sotto:

    x questo il pres. del consiglio fece comprare LE AUDI A8 con quella blindatura pagate dallo Stato Italiano... difronte a questa "onta" (e da italiano lo è, specie se sei presidente che rappresenta ANCHE l'industria italiana) Montezemolo (che era tra l'altro presidente della Confindustria Italiana) fece apposta a Blindare Maserati Quattroporte con pari Blindatura B7/B8 e platealmente le REGALO' allo stato anche alla presenza (scocciata) del presidente del consiglio

    Repubblica.it / Automobile: Una Maserati Quattroporte per Silvio Berlusconi

    http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/02/Luca_bacchetta_Berlusconi_sul_predellino_co_9_071202151.shtml

    il quale, ovviamente NON le uso' mai.

    Fu solo Gianni Letta (e prima Pisanu) oltrechè il presidente della repubblica che le usarono.

    Poi.. poco dopo apparve cmq la notizia (trafiletto sulla Gazzetta dello Sport) che proprio nei giorni in cui lo Stato ordinò le Audi A8 (a cui seguirono persino i i VW Touran come scorte..)... l'Audi divento' sponsor del Milan...

    della serie... facciamo un bello spot quotidiano alla massima rappresentanza d'Italia su tutti i TG nazionali e immagini internazionali come auto di stato..

    con un bell'interesse "mio personal..." (ma questo era certamente il minore tra tanti.....)

    ;)

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