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federx

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Tutti i contenuti di federx

  1. inizio a tenere via i soldi per la Fulvia, sono troppo felice!!!
  2. ma non penso offenda, è di un proprietario!!! è simpatica...
  3. trovata città 10,9 extrau 11,3 130kmh 8,9
  4. allora conviene prendere la Carrera GT, ci sono in consegna gli ultimi esemplari rimasti invenduti!
  5. grazie perchè so che fa un pò barbone...ma io non apprezzo i diesel ma al contempo, con la benzina ad 1,320 e quasi 30k km all'anno spenderei tutto il mio budget in benzina, e non mi và.
  6. quanto costa ora la 1600? si può mettere senza problemi il GPL o è sconsigliabile?
  7. non prendiamo in giro...un'auto sana non cappotterbbe MAI e dicoMAI per via della spalla usurata... ma poer favore.
  8. bmw serie 1 mercedes c coupè ovvio, non fanno le berline come la dacia logan
  9. ahahahaa, è una cosa trovata in internet non è per offendere e non rompete troppo, è bellissima! - La linea. Già da lontano una emozione insopportabile mi percuote l'animo come un tamburo e mi provoca una pericolosa tachicardia, al solo scorgere l'incredibile ed unica linea a "sacco" della Tipo: l'aspetto di uovo é evidenziato anche dalla verniciatura bianca non metallizzata, che richiama un passato glorioso che però non le appartiene. Purtroppo la Fiatina ha entrambe le fiancate in stile "Uno Sting": tale customizzazione, facilmente ottenibile anche su altre vetture, e molto di moda a Roma, é dovuta a precedenti incidenti laterali, curati malamente, nei casi più gravi, con l'aquisto e la sostituzione di portiere usate e comunque ugualmente rovinate in parte, da uno degli sfasciacarrozze della Magliana. Inoltre un tamponamento doppio in autostrada l'ha anche accorciata in maniera discreta: il tutto ha reso il ruotino di scorta dal cerchione colore rosso Ferrari sfilabile con difficoltà dalla sua sede, parzialmente occlusa dalle lamiere ripiegate; e la serratura del portellone, che sul momento non chiudeva, essendo la zona paraurti rientrata rispetto ad essa, é stata modificata artigianalmente nella sua nuova posizione con sapienti colpi di sassate. Il dettaglio del raccorciamento comunque accentua ulteriormente la linea ad uovo, allontanando la vettura da qualsiasi criterio razionale di aerodinamica anche apparente. Non si può far a meno di notare il contrasto tra la linea pulita ad uovo ed il colore della verniciatura: esso, una volta puro e bianco come un giglio, é ora somigliante più al colore del gusto stracciatella, per via di vari strati di zozzo vegetale (sono nate in primavera alcune piccole piantine all'interno della guarnizione sopra la portiera) ed animale (deve essere un incrocio tra un piccione e un diplodoco preistorico, o forse un canarone transgenico, ad aver cacato quell'enorme escremento, grosso come il buco dell'ozono, che occupa gran parte del parabrezza) che formano una patina indistinta insieme a varie macchiette, bozzi, escrementi, crepe dovute a resina non tolta in tempo ed altro. I grandiosi fari non sono a scomparsa, e non evocano nessun ricordo di un passato glorioso e inconfondibilmente racing: ma é una fortuna, perché si sarebbero sicuramente rotti uno chiuso ed uno aperto. Maschili cerchi di lamiera nera (ma perché nera?), liberati alla vista dal precedente inculamento di borchie da parte di qualche bastardo morto di fame, e prontamente non sostituiti, sembrano guardare, minacciosi di futura instabilità verso chi si avvicina con l'ardire di voler guidare, dal basso della loro misura sottodimensionata: 165x65x13. Chi offre di meno? - La posizione di guida. Cerco di aprire la portiera, ed allora mi ricordo che la serratura lato guida é stata forzata più volte fino a rendere inservibile anche il solo pulsante: entro allora dal lato passeggero, dopo aver provocato la distorsione delle falangi del pollice nel titanico tentativo di premere il pulsante con una mano sola. Con poche ed esperte contorsioni, passo al lato guida, aiutandomi con i capelli a togliere una ragnatela dallo specchietto centrale. Che bello!!! I sedili sono molto, molto contenitivi perché si sono sfondati, ed alcune tristi scuciture sembrano sorridere, lasciando intravedere la gomma piuma gialla e parte delle molle. La posizione di guida è perfetta: viene subito voglia di correre sui prati (ma a piedi). Il grosso volante Fiat, che ricorda quello degli autobus, offre anche una pessima presa, essendo costituito solo da una plastica di incredibile durezza: in caso di incidente, se non si sono allacciate le cinture, diventa una vera arma "contro un dente". La pedaliera richiama facilmente il punta tacco (=via a gambe levate e passo di tip-tap, finché si é in tempo...): un gommino di quello dell'acceleratore é stato invertito per permetterne l'ulteriore consumo. Il cambio, dalla leva lunga come il manico di una vanga, fuoriesce dal basso come un cipresso: eccellente, soprattutto l'assenza di qualsiasi logo in bell'evidenza: non essere e non apparire é il massimo del minimalismo. Il cruscotto é finemente ricoperto da una plastica rumorosa e dura, della stessa qualità di quella dell'involucro giallo delle sorpresine Kinder. I riflessi del sole su di essa impediscono di vedere la strada in modo sicuro, creando uno stato di ansia che può essere attenuato solo decidendo di andare a piedi. Il quadro strumenti, finemente decorato con una serie di tragiche righine incrociate in quadretti che ricordano molto le tovaglie usate nei pic-nic, impedisce una chiara lettura dei pochi indicatori, gravemente deficitari anche del banale contagiri, a causa di una "non-retro" illuminazione assolutamente inadeguata in colore verde speranza. - Il motore. All'apertura del cofano, l'astina che lo dovrebbe reggere si sfila dalla sede, rimanendo nella mano incredula che lo aveva solo toccato, e che non voleva affatto fargli del male. Il motore é una esemplare dimostrazione estetica di come non vanno disposte le varie parti di esso: suggerisce l'idea che i pezzi siano stati gettati alla rinfusa, e ciò provoca nell'atterrito proprietario la sensazione che il tutto funzioni per miracolo. Alcuni aghi di pino infilati un po' ovunque, fanno subito capire che tale motore rispetta la natura, almeno formalmente. Nel motore e altrove troviamo e ricordiamo con piacere immenso alcune parti sostituite. 1) La fessurazione di una valvola, avvenuta inspiegabilmente a circa 80.000 Km, che ha costretto ad alcuni sottili interventi alla testata, sostituzione valvole e cinghia, per sole £962.000. 2) La rottura di un giunto della leva del cambio, avvenuta durante un'inversione ad u, la quale mi lasciò col cambio moscio come se lo avessi masturbato per un mese di seguito, ed una sensazione di stupore paralizzante che ha richiesto l'aiuto dei miei cari per farmi uscire dallo stato di coma. 3) La bobina, cambiata almeno una volta. 4) Lo spinterogeno, cambiato almeno una volta. 5) L'alternatore, cambiato almeno una volta, e poi ulteriormente riparato da un elettrauto buon samaritano, che ha avuto pietà di me e non me lo ha fatto ricomprare nuovo. 6) La pompa dell'acqua, cambiata una volta. 7) La guarnizione del servofreno, cambiata una volta. 8) Il set di cavi delle candele, cambiati due volte. 9) La frizione, cambiata una volta, caratterizzata da un parastrappi che quando piove, sciopera. 10) Il filtro dell'aria, la cui sostituzione ha sempre comportato degli aumenti di prestazioni impercettibili. 11) Il carburatore doppio corpo, già smontato con sostituzione dell'intero kit di gommini. 12) Il braccetto dello sterzo anteriore sinistro, sostituito. 13) Il giunto omocinetico anteriore mi pare destro, sostituito. 14) Il cilindretto posteriore destro del freno a tamburo: la sostituzione, da parte di una officina autorizzata Fiat, con uno non di marca e di diametro diverso dall'originale e quindi da quello sinistro, ha probabilmente causato quelle evoluzioni coreografiche della vettura che si sono tenute durante una piovosa notte sul curvone del viadotto della Magliana: mi sono accorto di ciò, perché il mezzo non ha passato la prima revisione, con ulteriore spesa del ripristino di altro cilindretto. 15) Le pasticche dei freni, sostituite davvero troppe volte: costano come quelle dell'Audi, ma si consumano prima e frenano peggio. 16) I cuscinetti a sfere, sostituiti innumerevoli volte. 17) Gli ammortizzatori, cambiati con dei Monroe gas-olio, che hanno funzionato bene per un anno. 18) I silent-block, cambiati senza apprezzabili risultati. 19) Il motorino del tergilunotto, bruciato: costa quasi £200.000 (come quello di una lavatrice), ed é per questo che si trova ancora in negozio. Riesce ad iniziare la corsa, ma si ferma dopo il primo guizzo vitale di mezzo centimetro, continuando però ad utilizzare la corrente: l'ho dovuto staccare, perché mi ha già fregato una batteria. 20) Una serie sterminata di lampadine di vario tipo, cambiate senza soluzione di continuità (quelle originali degli anabbaglianti non erano neanche alogene, e non servivano a molto). 21) La pompa dell'acqua, sostituita perché piangeva troppo. 22) La batteria, sostituita, che io ricordi, almeno due volte con una da 60 ampere (di serie erano quaranta). 23) Il radiatore: non é stato ancora sostituito, ma zampilla come la Fontana dell'Organo di Villa D'Este. 24) ...(in questo momento non ricordo altro). E' chiaramente una vettura da hobbisti ed appassionati molto, ma molto convinti. - I consumi. Per carità... un'auto da emiro arabo... - La prova su strada. Bando alle ciance, ora veniamo al brutto: la strada. Non é affatto necessario dirigersi in luoghi deputati alle prove: qualsiasi condizione stradale, di fondo e di traffico, é già in grado di mettere a dura prova la vettura e lo sfortunato conducente, al quale sono richieste delle palle di titanio per sopportare lo stress psicofisico, in grado di uccidere anche un astronauta sopravvissuto alla Mir. Comincio a regolare il sedile, la cui tenuta dello schienale é ormai compromessa: meglio non sedersi di scatto, altrimenti ci si sdraia con tutto il sedile sui posti dietro. Accendo il motore: in poco meno di dieci secondi il motorino d'avviamento riesce a far partire il brioso e bizzoso 4 cilindri 8 valvole, producendo il caratteristico suono delle Fiat per famiglie sfigate, o per neopatentati castiga-vetture. E' una fortuna che sia andata così, perché la batteria, parzialmente scarica, non é in grado di sostenere una seconda partenza ripetuta nell'immediato. Mentre il motore gira, sfilo la chiave (lo permette il blocchetto, particolarmente consumato) e vado ad aprire il portellone, il cui blocchetto é anch'esso rotto e costringe ad arcane bestemmie in fenicio per favorirne l'apertura: prendo la bottiglia d'acqua e faccio il pieno nel radiatore, non senza essere prima rimasto con l'astina reggi-cofano in mano. Subito l'acqua comincia a zampillare, cosa che mi spinge ad affrettare la partenza. Prendo la cintura e cerco di allacciarla, ma la sede é parzialmente rotta, e devo assolutamente guardare dove la infilo, altrimenti non ce la farò mai. Alcuni crepitii di natura elettrica, simili nel suono alla preparazione di una padellata di pop-corn, provengono dalla centralina elettrica del porta-fusibili, collocato in maniera strategica vicino al pedale della frizione, dove all'occorrenza i fusibili possono essere agevolmente colpiti dalla punta delle scarpe: consiglio gli anfibi chiodati per ottenere risultati inequivocabili e definitivi. Il crepitio é, da alcune indiscrezioni, dovuto ad una diciamo poco curata progettazione di una guarnizione situata sul lato anteriore sinistro del vano motore verso il parabrezza: l'acqua piovana ha così modo di colare sulla centralina dei fusibili, dando di notte una tale quantità di lampi da ricordare i fuochi pirotecnici nelle notti estive delle feste patronali di paese. Un relè é cotto e pronto per essere servito con contorno di fusibili, uno dei quali in particolare somiglia molto ad una gomma da masticare usata: il libretto non mi é di aiuto, perché si é persa proprio la pagina dei relè. L'aria cond... ehm... l'impianto di aerazione é abbastanza inefficiente: accendo la ventola, e nell'abitacolo già lercio entra dalle bocchette una quantità inverosimile di polvere, foglie, pollini, farfalle morte, soffioni, il tutto permeato da odore di muffa, olio-motore e benzina. La ventola funziona, sia pure un po' rumorosamente: ma la gestione dei flussi é imprecisa e la leva talvolta si blocca, mentre la leva della temperatura é rotta (si muove senza produrre effetto), fissa su un leggermente tiepido che d'inverno non serve a niente, e d'estate é assolutamente sgradito. Va beh..., si parte. Ovviamente non spingo più di tanto per ovvie ragioni: quel poco che ancora funziona potrebbe rompersi, e comunque non otterrei risultati apprezzabili, se non un insopportabile aumento della rumorosità e vibrazioni interne, nonché dei consumi, già elevati anche con una guida accorta. Il rumore dei cuscinetti emerge con prepotenza sul suono del motore, e l'urlo di dolore che s'ode provenire da un giunto omocinetico o dal braccetto di sterzo durante una curva affrontata allegramente, mi consiglia di moderare la velocità ulteriormente, almeno in curva. Dalle prime curve affrontate, noto subito l'incredibile imprecisione dello sterzo: davvero ENORME!! Vi sembrerà un'eresia ma si avvicina molto a quello della Delta Martini di un videogioco nuovo che provi per la prima volta, usando però le frecce della tastiera del pc invece del volante. Cerco di prendere confidenza con la TP (=Tipo), ed inizio a divertirmi (...é con l'ironia che si supera la disperazione). Il motore ha un'erogazione piatta con un leggero sussulto sui 4000 g\m (o 5000?... e chi lo sa, mica ho il contagiri...), e delude già ai bassi regimi. La botta di coppia non c'é. La rumorosità, i rimbombi, gli scricchiolii, i consumi sono invece ai massimi livelli della categoria: per avere di più, bisogna passare direttamente ai Caterpillar, o ai Savoia-Marchetti della prima guerra mondiale pre-restauro. La mia esperienza sulla TP mi ha permesso in passato, premendo il pedale a tavoletta, di arrivare a oltre 180 Km/h in discesa sull'autostrada con vento sicuramente favorevole (al massimo andrebbe a 150...), durante un trasferimento in Abruzzo percorso alla PERICOLOSISSIMA media di 150 Km/h tenuta per un'ora, cosa che ha provocato uno sgradevole odore di cera cotta che ho sentito provenire dal motore quando alla fine sono sceso. Il piantone-sterzo del volante vibrava imbizzarrito, neanche un cow-boy campione di rodeo ce la potrebbe mai fare senza allenamento e assunzione di mix di droghe sintetiche. L'auto non aderiva, ma si staccava, direi quasi decollava, dando l'impressione di essere su un motoscafo. Ogni giunto dei viadotti faceva sobbalzare il già leggero retrotreno, quasi come un cavallo che cerca di disarcionarti scalciando. Assetto e stabilità regnano altrove: sovrasterzi, sottosterzi e sesterzi sono particolarmente presenti, e costringono a manovre molto impegnative che non sempre hanno buon esito. Il differenziale non autobloccante Fiat per fortuna non si é ancora rotto. Poco-nulla è lasciato al confort ed alla silenziosità: crediamo non sia una cosa voluta, ma dovuta ad impressionanti deficienze nella insonorizzazione. Ed è giusto che sia così: è una familiare non sportiva, dedicata alle famiglie sfortunate, che non possono permettersi una automobile, ed alla fine ripiegano su una Tipo 1.4. Regala sensazioni uniche: sound in grado di rendere i discorsi incomprensibili, manovrabilità eccezionalmente limitata (soprattutto, in manovra, il raggio di sterzata da Boeing e la durezza dello sterzo, che va girato 4 volte: servosterzo? cos'é?), gomme che fischiano da ferme e retrotreno che parte e arriva prima di te, rispettando il biblico "beati gli ultimi che saranno i primi" (una auto da parrocchia?). La lancetta della temperatura giunta sui 130 gradi, ed un sinistro suono di ribollori vari dal motore, mi indicano che l'acqua si é già esaurita: peccato..., cosi presto..., stavo quasi divertendomi... ho detto quasi!... mi rimangio il divertendomi... stavo quasi rimettendo. Conclusioni (meno male...). Ho provato una Audi 80, e tra questa e una Tipo non avrei neanche un secondo di esitazione... Un'auto familiare, o da tassinaro, che regala emozioni e divertimento... con le mani fra i capelli (...aargh...), o intente con funzione apotropaica in un vano tentativo di contrastare durante la guida i violenti attacchi di orchite. Impagabile, nel senso monetario-economico del termine. Da consigliare solo a Piloti con la P come Pisello maiuscoli entrambi. Alla prossima (se sopravvivo...)."
  10. quanto hai ragione...ma dove fà chimica??? dato che sei delle mie parti magari lei è pure di qui!
  11. eh ma è su un numero vechiotto, se ti interessa lo cerco
  12. da me c'è la fiat lancia alfa da una parte... poi un altro paio di concesisonari è solo fiat poi c'è ferrari/maserati/alfa.
  13. cavolo è un ragionamento interessante... però la passione e l'amore per il marchio Alfa Romeo in italia è molto forse, stupefacente direi dato le schifezze proposte negli anni passati. audi, bmw,mercedes hanno una clientela affezionata, fidelizzata, alfa ha una clientela innamorata. io noto che è da diverso tempo che l'alfa non è più l'auto del montanaro, del provincialotto, del burinotto, anzi secondo me queste persone sono quelle che comprano le BMW 320 usate... riposizionare così in alto una gamma è rischoso ma giusto. la 156 ha venduto molto perchè era personale, piacevole, piccola, distintiva dalle altre berline pallose di quel segmento. la 159 probabilmente ha un target più alto ma io le do fiducia, mi sa di auto bellissima e di sostanza. poi il cuore sportivo, ripeto, è una trovata da depliant, purtroppo!
  14. io sono pervertito forse, ma a me piace molto!!! si trovano decenti a 10k euro? è pure uscita di produzione, c'è qualche rimasuglio? SW, anche benzina, che dite?
  15. poterbbe piacermi, costo su strada?
  16. boh, io ho imparato con una vecchia passat 2,0 da zingaro che faceva agevole i 190 e non ho mai fatto niente...c'è gente che ha iniziato con l'Elise e non è mai successo niente. per me è solo questione di quanti soldi si hanno/si vogliono mettere nella macchina, tutto il resto è una versione moderna della volpe e dell'uva... PS si esce di strada anche con le 147...
  17. tra RX8 e Brera andrei senz'ombra di minimo dubbio sulla BRERA!!! quel tosaerba giapponese è indegno! TAURUS! dato che la sai lunga, sarà possibile averem (anche aftermarket) un autobloccante serio per la Brera/159? in tal caso il discorso sarebbe davero molto interessante...
  18. capito, grazie, era mera curiosità!
  19. ma solitamente non sono apprezzate le Alfa piccoline dai tedeschi??
  20. ahahahahah, anche io, sarebbre fichissimo!!!
  21. ah, in Alfa per migliorare il piacere di guida aumentani il peso? sagaaaaaaaaaaaci!!!
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