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tomhagen

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  1. Comunque adesso basta, le ultime frasi sul fatto che se se ne va via Taurus Autopareri diventa un covo di antifiattari mi sono cascate le braccia (per non dire altro). Senza contare poi l'epuratore Viva l'Italia che ad ogni suo topic diceva di chiudere. Ringrazio Albizzie per aver capito (anche se non era d'accordo, è quella la differenza tra lui e alcuni di voi) il problema che volevo porre. Ma ora, se non vi dispiace, me ne vado definitivamente per la gioia di alcuni di voi. Gli stessi che mi hanno rotto i c..........i in questi giorni. Cordiali saluti Tomhagen P.S. Ci ho provato.
  2. Se avessi letto veramente il topic avresti capito due cose: 1) il mio primo sfogo riguardava il fatto che me ne voglio andare perchè non ce la faccio più delle cazzate di Taurus, non ho mai voluto che lui se ne andasse 2) nel secondo sfogo si parlava del fatto che i mod spesso usano due pesi e due misure nei confronti degli utenti, e quando parlavo di bannare qualcuno lo dicevo solo come alternativa al chiudere completamente una discussione.
  3. Mi sbaglierò ma nelle parole del Fusi non c'era uno sfogo contro determinati forumisti ma contro i privilegi con cui alcuni vengono trattati. Il succo del discorso di Leo era "C'è un regolamento nel forum, perchè per alcuni c'è maggiore libertà di opinione mentre per altri si viene bannati ad ogni minima cosa?". Questo è l'argomento del discorso e se il forum diventerà un processo ad un forumista non è necessario chiudere l'intero topic (come tu invece speri e attendi) ma basta impedire a colui che ha iniziato il processo di parlare, e proseguendo così nei confronti di tutti gli altri che non rispetteranno l'argomento prefissato.
  4. tomhagen

    Sfogo definitivo 2

    Mi è parso strano vedere che dopo l'intervento de Il Fusi il mod Stev66 abbia subito chiuso il topic dicendo che era sufficiente. Siccome a mio parere (e non solo mio) la discussione stava toccando argomenti importantissimi senza scendere nelle offese e negli insulti ritengo che la cosa migliore sia ripartire da dove ci si era fermati e da dove nessuno ha potuto più replicare, dal messaggio de Il Fusi. Ora si parla di questo, per cui non è più OT. Cordiali saluti P.S. Nel caso qualcuno alzi (o cambi) volontariamente i toni della discussione per far sì che venga chiusa chiedo espressamente ai mod di bannare questo qualcuno invece che chiudere. Il topic precedente in una giornata ha fatto intervenire 19 persone diverse ed è stato chiuso, ci sono topic pieni di litigate personali di Taurus che girano senza sosta. P.P.S. Risposta a Leo: lascio per via del sangue marcio, quantità aumentata oggi vedendo i vostri commenti sui "due pesi e due misure" dei mod. Io capisco bene lo sfogo di chi ha messo su il topic......... ricorderanno tutti che per "fastidio" di un altro frequentatore del forum (che poi guardacaso le corna se le è rotte lui e via c'è andato lui) dissi "me ne vado, sono gonfio"........ e ricordo anche lo sfottò di Betha23 che quando rientrai perchè di carattere a leggere le cavolate senza poter dire "sono cavolate" non ci posso stare, mi disse "ma non dovevi essere via? Che fai dici una cosa e ne fai un'altra?" E non posso che dar torto, dal mio punto di vista di persona sicuramente incazzevole, che si tiene a freno per creanza con sforzo e volutamente, ma che scema non è e che cerca la massima coerenza possibile, a chi dice che "parlare di uno o dell'altro è OT". La persona nel topic ha detto "quel tipo è infastidente, io me ne vado per quello". Mi pare quindi che le cose siano correlate....... e come qualcuno ha detto "i forum sono vari" e "nei forum non usare la ignore list che è praticamente una contraddizione in termini" allora si deve parlare, a mio parere, di tutto quello che viene in mente. Un topic è una traccia, che spesso abbiamo visto "trascendere", perchè il bello dei forum, per chi ha la testa di starci e di frequentarli, è quello di abbattere le barriere geografiche e farci sentire tutti come se fossimo dentro una stessa sala conferenze. Certo, vi è il mod. che riporta all'argomento della discussione, se è importante e se le digressioni portano via chiarezza alla discussione di cui al topic e che di base sta andando avanti. Ed in quel caso, come io chiesi + volte e venni accontentato (e ringrazio nuovamente), si tirano via gli interventi e si fa un nuovo topic. Vedo criticato anche l'operato dei moderatori........ ed anche questo non è OT, perchè i moderatori necessari nei forum, ovviamente, hanno parte delle responsabilità. Non mi va di accusare nessuno, vivaddio.... ho troppo rispetto per il lavoro altrui, sia esso concludente o meno ma se dietro ha dell'impegno, per farlo, non esprimo sentenze o giudizi. Ma mi sa che quà dentro la visione di moderatori è finalizzata e ferma alla "decisione salomonica", della serie "fusi e taurus piantatela". Questo lo può dire e fare anche un utente normale. Il moderatore, che taglia, cuce e banna, è nella possibilità di esprimere giudizi ed operare censure......... chiaramente se di fronte a una persona che parla, scrive ventimila messaggi, di cui alcune info di un certo genere, che di se ha dato una immagine professionale non aderente al vero, che forse manco lavora in azienda, cioè uno che si trova spesso nelle chat (dico chi voglio essere ma non dico chi sono), offende, quando poi di base non sai chi è, come si permette e via dicendo...... ebbene se dianzi a questo il moderatore non agisce..... bhè in questo caso il messaggio che esprime è che da parte di ragione o meglio che "gli sta bene" che questo avvenga. Ad ogni causa, un effetto. Non si prendono provvedimenti? Bene...... si prendono i pro e i contro come ogni cosa. Un moderatore non + mica il padreterno che ha la verità in tasca, eh........ è umano, può sbagliare, e gli va detto. Altrimenti se non vuol che si dica, bhè mi pare che si ritorni ad un clima che questo paese ha avuto per vent'anni e che cozza contro l'idea stessa di forum, che è di una liberalità greca decisamente + datata ma + moderna ed ampia.......... Comunque, il fatto che ci siano degli schieramenti è verissimo. Analogamente ci sono diverse ottusità. Chi rinfaccia che si stia dietro a dissertazioni (delle quali francamente e con licenza mi fotto altamente) riguardanti il passo dovrebbe forse vedere quanto il suo mentore l'ha menata ed ha scocciato sul passo........e dovrebbe anche capire che si fa troppo presto a dire "eh lasciatelo perdere". Perchè alla lunga, quanto uno stuzzica, è giustissimo che trovi il giusto "muro" contro cui sbattere la faccia. Il miglior disprezzo è la noncuranza......... vero....... ma anche se così facendo si da importanza, è anche vero che spesso un "vaff." glielo devi dare, altrimenti a suon d passare sotto silenzio e di "non curarsi", si fa sì la figura dei signori.....ma anche quella dei coglioni agli occhi di chi tale signorilità non la merita e forse manco arriva a vederla. Comunque Tom, evita di lasciare............. non perchè "ci perdi tu", ma perchè sicuramente fai un favore a qualcuno che tenta, senza che altri se ne accorgano, di omologare menti ed opinioni...... e questo oltre a non essere utile, non è GIUSTO. E questo già basta a motivare, per favore, la tua permanenza. Se dianzi a certe uscite e certi atteggiamenti (che io poi, come albizzie ti ho già detto in privato, non segnalo proprio niente, a me sta bene tutto, ma quando a un vaff io rispondo merda non è che devo essere "censurato" o warnato solo io, chiaro? O tutti o nessuno, ecchecazzo, mica duepesi duemisure!) chi controlla non si avvede o tace, da semplice utente pensante ed infastidito è tuo diritto non chinare la testa ed andartene, ma opporti senza altro che non il gusto di dire la tua....... perchè tanto di teste dure ce ne sono, nel mondo, e quindi anche nei forum, e ce ne saranno sempre. Abbandona, semmai, solamente se non hai tempo o se il sangue marcio che ingiustamente ti fai ti rovina troppo le giornate. Un saluto amichevolissimo. Leo
  5. tomhagen

    Sfogo definitivo

    Ricordo ancora il momento in cui me ne andai da Autopareri. Avevo saputo che Artemis e gli altri avevano lasciato definitivamente ed avevano creato un forum tutto loro. Li seguii più per affetto che per altro: non avevo litigato con nessuno e Fulvio non mi aveva (e non mi ha) fatto mai nulla di male. Cominciammo la nuova avventura con uno spirito libero, in un forum senza litigate e in cui non c'era bisogno della patente a punti per stabilire le regole. Ho dovuto temporaneamente abbandonare questo forum perchè un gruppo di hacker turchi ce lo ha sabotato e sono tornato qui per tornare a parlare di auto, mi mancava troppo. Ho provato a rimanere finchè ho potuto ma è difficile restare quando ci si trova a dover "combattere" tutti i giorni con gente come Taurus, o a dover leggere topic pieni di litigate e di gente che è convinta di avere la verità in tasca. Non riesco a parlare con chi è convinto di avere sempre ragione, preferisco farlo con chi ha delle opinioni e le esprime, senza per questo arrivare agli insulti. Ho passato questi giorni a sfogliare i topic precedenti e mi fa piacere sapere che comunque nel forum esiste un forte gruppo anti-Taurus. Ne farei volentieri parte ma sono dell'idea che continuando ad opporsi a lui gli sia dia solo più importanza di quella che merita. Ho letto delle frasi scritte da lui che col senno di poi si sono rivelate delle bestialità immonde, delle previsioni mai azzeccate e dei discorsi fatti con tale competenza da rasentare il ridicolo. Ho visto difendere un'Alfa che fa il WTCC e subito dopo un'Alfa che lascia il WTCC perchè il DTM è meglio. Ho visto una Fiat Sedici diminuire di quaranta centimetri nel corso di un mese e dei motori JTS che esistevano solo nel suo cervello. Purtroppo non riesco ad ignorare le sue cazzate come fanno molti altri sul forum, la mia "boccaccia" non riesce a stare zitta e, piuttosto che rendere questo forum ancora più conflittuale preferisco andarmene nell'attesa che i ragazzi di dazeroacento facciano ripartire al più presto il nuovo forum. Nei confronti di Taurus provo una profonda pena e gli insulti che mi passano per la testa non usciranno mai da lì, a differenza di quelli che usa lui per criticare le opinioni degli altri. Quando dice le sue previsioni mi sembra quel personaggio dei Simpson che faceva i pronostici sulle partite di football: Mister 52%. La differenza è che questo personaggio quando sbagliava il pronostico diceva "Quando sei Mister 52% vuol dire che per il 48% delle volte puoi sbagliare". Taurus non ha il coraggio di ammettere queste cose invece. E mi secca veramente passare le giornate a cercare di tirargli fuori qualche ammissione di colpa o a far capire agli altri che lui è solo un frequentatore del forum come tanti altri e la sua autorevolezza è la stessa di tutti noi, la sua maleducazione e la sua supponenza superano invece i confini del genere umano. Vi saluto, sperando che un giorno Taurus non trovi più nessuno che replichi ai suoi topic. Solo così capirà che le sue parole hanno lo stesso valore di una folata di vento e dopo un po' si stuferà di sparare cazzate. Cordiali saluti Tomhagen un semplice giornalista
  6. Ammetto il mio errore, a differenza di quello che fai tu di solito (te lo ricordi di quando dicevi che la Sedici si basava sul pianale della Gran Vitara e successivamente cambiasti di colpo opinione quando uscirono le foto che era lunga poco più di 4 metri?). Fatto sta che hai risposto solo a quello che ti faceva comodo, forse sei sordo perciò te lo ripeto 1) Come si chiama il responsabile ufficio stampa Fiat e qual è il suo soprannome? 2) Che vantaggio c'è in un accordo che permette a GM di utilizzare il Multijet solo in Europa quando negli altri continenti c'è un mercato ridotto?
  7. Scusarsi per cosa? Per aver affermato che la Fiat se voleva poteva benissimo gareggiare quest'anno ma ha preferito farlo nel 2007 quando le concorrenti del segmento B saranno di meno?
  8. Bè, due cagate in tre righe non è roba da tutti, specialmente da parte di uno che si spaccia come addetto ai lavori (a proposito, se sei nell'ufficio stampa Fiat saprai certamente il nome del responsabile (puoi trovarlo su Google), e il suo soprannome (quello no:-))...). 1° cagata - L'accordo Fiat - GM è del 2000, l'accordo Suzuki-GM del 2001, come mai la Suzuki usa il Multijet? Te lo spiego io: l'unica clausola dell'accordo riguardava il fatto che la Fiat aveva vietato espressamente di fornirli alla Daewoo. 2° cagata (stavolta non tua ma dell'azienda che rappresenti) - Il mercato Diesel ha il suo fulcro in Europa, per tutti gli altri continenti sono sottigliezze.
  9. Veramente su questo topic ha iniziato a postare prima Stefano che te e sei stato tu a criticare le sue affermazioni sull'alto di gamma segmento C.
  10. Da quando in qua i giudizi sono errati e fasulli? mah...
  11. Dati oggettivi 1) la 3 Coupè ha un baule più grande di quello della Gt Opinione personale 1) nonostante questo sulla 3 sto più comodo dietro Dati oggettivi 1) il 320 Cd è superiore al 1.9 MJ 150 come prestazioni, accelerazione e (soprattutto) consumi 2) il 330 è superiore al 3.2 come prestazioni, accelerazione e (soprattutto) consumi 3) La Gt però costa meno 4) la Gt 1.9 MJ fino a poche settimane fa era ancora Euro 3 Opinione personale 2) Io mi prenderei il 3 Coupè 3) Come linea la Gt mi piace meno, il frontale non mi fa impazzire così come il resto (a differenza delle altre Alfa)
  12. (notare la parola "oggettivamente") (Quattro aveva solo detto che a lui la Z4 Coupè piaceva moltissimo) (il fatto che abbiano fatto la plancia della 147 non significa nulla, nelle intenzioni alfa la GT doveva competere con la 3 coupè)
  13. tomhagen

    LIBRI DI TESTO FAZIOSI

    11 ottobre 2004 – LIBRI DI TESTO FAZIOSI Nei giorni scorsi ha girato per la rete una frase tratta da un libro di storia in cui vengono spiegate le differenze tra i governi di sinistra e quelli di destra. Questa citazione era assolutamente di parte (per la precisione dalla parte di destra) e perciò si sono scatenate polemiche e indignazioni in tutta Italia. In pochi però hanno replicato: ad esempio si sarebbe potuto dire che dagli anni Settanta ad oggi gli studenti italiani hanno convissuto con libri di testo scritti prevalentemente da uomini di sinistra in cui le frasi di parte erano molteplici, faziose e soprattutto false. “L’8 settembre 1943, nel vuoto di potere determinato dallo sfacelo dello Stato Italiano, furono uccise, soprattutto in Istria 500/700 persone. Per quanto gravi, quei fatti non corrispondevano però a un disegno politico preordinato: essi furono piuttosto la conseguenza di uno sfogo dell’ira popolare sloveno-croata contro gli italo-fascisti, paragonabile alla strage di fascisti perpetrata nel Nord Italia dopo il 25 aprile, nella quale certo non intervennero motivazioni etniche di nessun genere." […] (Elementi di storia – XX secolo – A.Camera e R.Fabietti). Leggera dimenticanza: i soldati di Tito nel periodo delle foibe uccidevano gli italiani perchè tali, se questa non è pulizia etnica… “ Noi non abbozzeremo un bilancio degli "infoibati" e dei soppressi in vario modo e in varie circostanze, in primo luogo e soprattutto perché le cifre fornite dalle varie fonti sono disparate e malcerte; in secondo luogo perché l’abitudine invalsa di usare come argomento politico il cumulo dei cadaveri gravante sulla coscienza di questo o quel partito ci sembra disgustosa." (id.) Ovvero, come nascondersi dietro ad un dito… " I partigiani esercitarono le rappresaglie sempre e soltanto sui nemici nazisti e fascisti fatti prigionieri, non mai sulla popolazione civile, neppure quando questa si dimostrava attesista e opportunista.” (id.) Andatelo a dire al fratello di Pierpaolo Pasolini, membro della brigata partigiana cattolica “Osoppo”, trucidata dalla brigata partigiana comunista “Garibaldi” a Malga – Porzus il 7 febbraio 1945 solo perché non voleva annettere territori italiani alla Jugoslavia di Tito. " Al terrorismo nero si salda presto il terrorismo che si dichiara rosso e proletario, ma che in realtà matura in ambienti universitari e piccolo borghesi e consegue, oggettivamente, gli stessi risultati del terrorismo nero, cioè genera tensione e disordini, dai quali può nascere solo un’involuzione reazionaria di ispirazione fascistoide." (id.) Ricapitoliamo: dato che il terrorismo rosso era nato negli ambienti borghesi e perciò è anch’esso fascista. Secondo questo ragionamento anche il pacifismo è fascista in quanto la maggior parte dei suoi componenti proviene dalla borghesia. " La volontà di cambiamento e la protesta contro la partitocrazia e contro il consociativismo si espressero anche nei consensi relativamente numerosi ottenuti dal Movimento Sociale Italiano (5%) […] Notevole fu invece il successo ottenuto da Rifondazione Comunista (6%), da interpretare però non come protesta contro il sistema dei partiti, ma come rifiuto della società esistente e come espressione di fedeltà ai vecchi ideali della lotta proletaria." (id.) No comment. “Proprio una maggiore capacità di aggregazione e una maggiore credibilità dei candidati aveva consentito allo schieramento di centro-sinistra di riconquistare nelle elezioni amministrative della primavera-autunno 1997 la guida di molti altri centri come Torino, Roma” (Manuale di storia 3 – L’età contemporanea – A. Giardina, G.Sabbatucci e V.Vidotto Ed. Laterza) Una campagna elettorale pubblicata su un libro di testo come un dato di fatto. "La politica staliniana in tema di nazionalità comunque non fu solo di carattere repressivo. Bisogna tener conto che, nella lista dei popoli perseguitati dal regime, compaiono solo etnie nettamente minoritarie, spesso isolate nella loro zona di insediamento." (L’età contemporanea – Il Novecento e il mondo attuale – P.Ortoleva, M.Revelli, Ed. Bruno Mondadori) Ecco a voi il migliore di tutti i testi faziosi, il capolavoro: morale della favola, ammazziamo tutte le etnie isolate, tanto sono solo minoritarie. "L’avvento di una dittatura in Germania non costituiva per l’Europa una novità assoluta, visto che analoghi movimenti totalitari o dittatoriali si erano venuti nel frattempo insediando e consolidando anche in altri Paesi come in Italia con Mussolini, in Spagna con Primo de Rivera, in Portogallo con Antonio Salazar, in Grecia con Joannis Metaxas, in Austria con Engelbert Dollfuss, in Romania con Jon Antonescu e in Turchia con Mustafà Kemal Atatürk, fondatore della repubblica turca da lui retta con poteri dittatoriali sino alla morte.[…]" (Popoli e civiltà 3 – A. Brancati) E Stalin? “Nel corso degli anni settanta l’attacco allo Stato fu però sferrato anche da un estremismo di segno opposto. Al terrorismo nero, già operante, si aggiunse il terrorismo praticato da organizzazioni clandestine che si proclamavano "comuniste" (Nuclei Armati Proletari, Prima Linea e soprattutto, Le Brigate Rosse)". (id.) Si proclamavano? Anche i nazisti al processo di Norimberga si proclamavano innocenti…
  14. Non ho mai detto che la Legacy sia una brutta macchina: nel pezzo ho infatti specificato che mi dispiaceva vederla in quella lista. Anch'io la adoro e ritengo sia una macchina incompresa ma, paragonata alle sue concorrenti, bisogna ammettere che si svaluta terribilmente qui in Italia. Anche la Rover 75 Tourer si svaluta ma costa anche molto meno per cui calcolando l'effettiva perdita di denaro viene fuouri purtroppo la Legacy. Di station wagon grandi ce ne sono poche per cui la scelta si riduce ad Audi, Bmw, Mercedes, Rover e Subaru.
  15. COME BUTTARE NEL CESSO I PROPRI SOLDI Avete acquistato i bond Cirio e Parmalat, avete provato a buttare una valigia da 100.000 euro nel water, avete acquistato un calciatore fenomeno per 60 milioni di euro per poi rivenderlo per un tozzo di pane? Se tutto ciò non vi basta sappiate che vi sono modi alternativi per perdere rapidamente il valore del proprio conto corrente e ce n’è uno in particolare che riguarda il mondo dell’automobile: comparne una che si svaluta terribilmente fin dal momento in cui avete firmato il contratto dal venditore. I concessionari, dal canto loro, cercano di spiegarvi a cosa andate incontro proponendovi sconti mostruosi del 1000 % ma voi rimanete impassibili: volete comprare questa vettura. Per semplificare ecco a voi una rapida guida per scegliere, segmento per segmento, l’auto ideale per voi masochisti, voi che volete buttare nel cesso i vostri soldi, tirare lo sciaquone e non vederli mai più. UTILITARIE: Volkswagen Lupo 1.6 GTI – ovvero, come spendere 40 milioni e farsi ridere in faccia dai proprietari di Mini Co. PICCOLE: Mitsubishi Colt 1.5 – appena entrata in commercio già comincia ad avvertire i primi segni di crisi. MEDIE: Lada 112 Sportcoupè – no comment BERLINE: Volkswagen Passat 4.0 W8 – mio cugino dice di averne vista una, ma non gli credo, neanche se fosse stata esposta dal concessionario BERLINE SUPERIORI: Hyundai Sonica 2.7 – la versione scorsa tirò avanti grazie agli acquisti in stock fatti dalla Polizia, questa non ha avuto questo privilegio AMMIRAGLIE: Volkswagen Phaeton Lunga 6.0 W12 – l’unico motivo di acquisto sensato per questa vettura sarebbe quello di aprire il cofano, smontare il motore e metterselo in casa a farlo girare al banco, fa sempre un certo effetto STATION WAGON PICCOLE: Lada 111 SW GPL– con alcuni sconti fatti dai concessionari Lada costa meno di un impianto Gpl da solo, quindi apparentemente può essere un affare STATION WAGON: Volkswagen Passat 4.0 W8 Variant – vedi berline STATION WAGON GRANDI: Subaru Legacy 3.0 TW – dispiace vederla in questa guida perché è una gran macchina, chi la compra butterà pure i suoi soldi nel cesso ma almeno si è preso qualche soddisfazione COUPè: Alfa Romeo GTV 3.2 V6 – compito a casa: andate in una concessionaria Alfa Romeo ed ESIGETELA nuova (non km zero) e scrivete su un foglio l’espressione del volto del venditore SPIDER: Volvo C70 Cabriolet 2.4 T – un’auto che tira avanti finchè può aspettando che arrivi qualcuno a sostituirla SUPERCAR: Cadillac XLR – stilate una personale classifica di quali auto comprereste con 100.000 euro e guardate in quale posizione sta questa spider americana FUORI CATEGORIA: Rover Streetwise 2.0 Td – era dai tempi della Mehari che non si vedeva un auto con così tanta plasticaccia MONOVOLUME MEDIA: Mercedes Vaneo 1.9 – la linea emozionante combinata a un motore dalle prestazioni brillanti, cosa volere di più? MONOVOLUME GRANDE: Renault Grand Espace 3.5 V6 – Compito a casa: quanti pieni ci vogliono per arrivare da Torino a Milano?
  16. tomhagen

    BESTIARIO OLIMPICO

    30 agosto 2004 – VIVA LA RAI Ed ecco a voi la Top Ten delle frasi più belle pronunciate su Raidue durante le Olimpiadi di Atene appena concluse. 10 – “E’ il momento di calarci nella purezza di Olimpia…fra poco, dopo la pubblicità” (Voce fuori campo, voce fuori posto) 9 – “Ci affidiamo, direbbe Gianbattista Vico, ai cicli e ricicli storici” (Failla ricicla Vico, quello dei corsi e ricorsi) 8 – “Le ultime del gruppo non pedalano neanche, sono risucchiate dal vuoto e dal vento” (Durante la telecronaca del triathlon, il professor Dal Monte viene risucchiato da un buco nero) 7 – “C’è un abbeveramento collettivo davanti alla panchina azzurra” (Marco Civoli scambia la partita dell’Italia per un documentario sugli elefanti) 6 – “La Maratona, come sapete, è di 42 chilogrammi e mezzo” (Big Steak Galeazzi, a disagio con la micragnosa cucina greca, confonde la Maratona con una Fiorentina di dimensioni appena accettabili) 5 – “Ero l’unico a pensare che Brugnetti sarebbe arrivato primo o secondo. Naturalmente mi sono ben guardato dal dirlo.” (I pronostici infallibili di Franco Bragagna) 4 – “Gian Piero, vuoi fare anche tu una domanda a Vezzali e Trillini?” “Certo…Avete già mangiato?” (Mortificato da una cucina a base di yogurt, Galeazzo Magno ha un pensiero fisso: i carboidrati.) 3 – “Allora infilai nello stereo della stanza dell’antidoping una cassetta col rumore della Cascata delle Marmore, seguito da quello di uno sciacquone. Dopo un po’ dirigenti e medici ebbero lo stimolo di andare in bagno. Gli unici a cui lo stimolo non venne furono gli atleti.” (Raisport Educational: gli inquietanti esperimenti del professor Dal Monte) 2 – “Roma è stata battuta da Atene, ma mi auguro che l’Italia abbia prima o poi un’altra occasione di organizzare le Olimpiadi” (Intervistato a Casa Italia, il sindaco Veltroni si dimentica che fra un anno e mezzo a Torino non ci sarà esattamente il Trofeo Topolino) 1 – “Mai tifare contro gli avversari, mai! A proposito, grande notizia; i coreani sono fuori” (Lorenzo Roata, nuova leggenda del telecronismo italico)
  17. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (16)

    29 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (16) Stefano Baldini (Atletica – maratona uomini) – ORO: Però, che sensazione sentire l’inno di Mameli in uno stadio pieno. Salire sul podio durante la cerimonia di chiusura e sentirsi per un momento al centro del mondo, con la luce a illuminare solamente te, il vincitore della maratona delle Olimpiadi di Atene. Si, proprio quella, quella che parte da Maratona e arriva al Panathinaikon, dopo 42 chilometri e 195 metri fatti di storia e di passione. Dispiace per il brasiliano Vanderlei da Lima, bloccato al trentaseiesimo chilometro dal solito pazzo in gonnella che fece sospendere l’anno scorso il Gran Premio di Inghilterra di Formula 1, ma dispiace ancora di più che la polizia greca sia rimasta immobile e sia toccato ad un semplice uomo con la barba bianca il compito di ripristinare la sicurezza. Italia (Pallavolo – uomini) – ARGENTO: La maledizione continua, stavolta loro erano veramente più forti. Ci può consolare il fatto che neanche il Brasile di calcio ha mai vinto un oro. ALTRE DI B: E l’Olimpiade si conclude com’era cominciata, nello Stadio Olimpico. Verrà ricordata come l’Olimpiade del doping rivelato e punito, in cui Atene, la Grecia e i buoni ha vinto mentre gli atleti e gli allenatori cattivi hanno perso. Verrà ricordata per Michael Phelps, per l’atletica priva di molti suoi campioni e per l’americano che perde la medaglia d’oro nel tiro con la pistola perché all’ultimo tiro centra si il bersaglio, ma quello del suo avversario. Verrà ricordata per il grande balzo in avanti della Cina anche se, analizzando i dati, si nota che hanno guadagnato solo quattro medaglie in più rispetto a Sydney. Al contrario, un grosso miglioramento del Giappone, che entra ufficialmente nell’elite sportiva. Tra le nazioni sorpresa il Cile (due medaglie d’oro dopo 108 anni di astinenza), la Georgia e soprattutto l’Egitto, sette medaglie (non ne vinceva una da Los Angeles 1984 e non vinceva un oro da Londra 1948). Tra le delusioni la Moldavia, la Slovenia, la Finlandia e in modo particolare l’Algeria, per la prima volta da Seoul 1988 senza medaglie. E noi italiani? Diciamo nella media, abbiamo perso una posizione nel medagliere, non siamo riusciti per l’ennesima volta a battere la Francia e abbiamo meno medaglie d’oro del previsto, però abbiamo due medaglie in più e questo è un piccolo buon segno per il futuro.
  18. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (15)

    28 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (15) Italia (Pallacanestro – uomini) – ARGENTO: Non ricordo di avere mai vissuto emozioni sportive così grandi come in questi giorni, tornando indietro nel tempo mi viene in mente una vacanza in Spagna di dodici anni fa e una giornata passata a tifare per il Settebello in una finale in cui tutti gli altri gridavano “Espana, Espana” e un’altra finale di quattro anni più tardi, goduta in solitaria davanti alla Tv e sofferta fino ai rigori contro l’Ajax. Non voglio mentire a me stesso, se i nostri avessero vinto il ricordo sarebbe stato più memorabile. Ma è bello sapere di aver fatto parte di qualcosa, di avere condiviso una grande impresa nel mio piccolo, seduto davanti alla TV ad ansimare e palpitare da due settimane a questa parte. Ricorderò la prima vittoria contro la Nuova Zelanda e la sconfitta meravigliosa contro la Serbia, ricorderò Pozzecco che prima di ripartire si grattava sempre la testa (e passerò tutto il resto dei miei giorni a chiedermi che genere di tattica significasse dato che ogni volta faceva sempre una cosa diversa) e Galanda quando le infilava da tre. Ricorderò le giornate passate davanti a Televideo a scoprire che il Dream Team aveva ancora clamorosamente perso e ripenserò alla serata in cui abbiamo sofferto, ci siamo ripresi, siamo di nuovo crollati e poi resuscitati contro la Lituania, i campioni d’Europa. Ricorderò la trepidazione con cui ho seguito la finale, credendoci fino in fondo: anche quando mancava un minuto ed eravamo a meno otto il mio cervello diceva “un paio di triple e siamo di nuovo lì”. Ricorderò la stima che ho nei confronti di Manuel Ginobili, grande campione dentro e fuori dal campo, nonostante i suoi trascorsi alla Virtus (ndr tifo Fortitudo). E ricorderò soprattutto un momento non olimpico capitato meno di un mese fa, quando la stessa squadra sconfiggeva il Dream Team in amichevole e la Gazzetta dello Sport dedicava all’avvenimento (capitato solo tre volte in precedenza nella storia) un piccolo trafiletto lasciando la prima pagina ad uno squallido trofeo del calcio d’agosto. I nostri ragazzi potranno dire di essere entrati nella storia, potranno dire di essere stati secondi su un podio dove terzi erano Tim Duncan, Allen Iverson e Lebron James. Potranno dire di averci messo l’anima per arrivare fino a lì, potremo dire di essere stati orgogliosi di loro. Italia (Ginnastica ritmica – concorso a squadre) – ARGENTO: E’ difficile commentare ogni singola medaglia senza cadere nella retorica, senza parlare di spirito di competizione e di duro sacrificio. Il problema è che sono solo queste le armi per conquistare le vittorie, tutto il resto sono solo fattori secondari più o meno fondamentali ai fini del risultato finale. E’ una grande medaglia, conquistata sul campo mostrando il meglio di noi, tirando fuori grinta e creatività lasciandoci alle spalle nazioni ben più blasonate. Josefa Idem (Canoa – K1 500m donne) – ARGENTO: Chissà cosa spinge una tranquilla signora quarantenne, sposata con prole, a sfidare se stessa e le avversarie in giro per il mondo a bordo di una canoa. Ha avuto un figlio e ha ricominciato a gareggiare, ne ha avuto un altro e si è subito rimessa in gioco. Avrebbe potuto condurre una normale esistenza fatta di pannolini, poppate e uscite col passeggino. Ma lei tutto questo lo ha fatto comunque, combinando la maternità con la carriera, senza utilizzare la prima come scusante per eventuali scarsi risultati della seconda. ALTRE DI B: Le notizie di oggi arrivano dall’atletica: disciplina emozionantissima per il pubblico dello Stadio Olimpico, ma assolutamente neutra per il pubblico Rai, trovatosi a seguire collegamenti a spezzettoni o in differita, entrambi molto corti. La mia solidarietà a Franco Bragagna, commentatore incolpevole, vittima di una forza più grande di lui: il palinsesto. Hicham El Guerrouij vince i 1500 e i 5000 m e ripete un’impresa che riuscì ottant’anni fa ad un certo Paavo Nurmi. Dopo vent’anni di supremazia nella disciplina, gli USA perdono la staffetta 4X100 a favore della Gran Bretagna. Polemiche interne riguardo alla scelta degli staffettisti: bisogna scegliere i quattro più veloci e mandarli allo sbaraglio oppure è meglio spiegargli prima che cos’è un testimone e come lo si passa?
  19. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (14)

    27 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (14) Antonio Rossi e Beniamino Bonomi (Canoa – K2 1000m uomini) – ARGENTO: E finalmente Galeazzi riesce a gridare. Una rimonta strepitosa per un uomo che in molti davano per sparito, fa notizia la polemica innestata dal suo compagno Bonomi nei confronti del presidente federale, colpevole di aver fatto di tutto per mettere in squadra il figlio. Giuseppe Gibilisco (Atletica – Salto con l’asta uomini) – BRONZO: L’anno scorso mi aveva tenuto col fiato sospeso in una calda serata di Parigi: era sbucato dal nulla e aveva infilato, uno dopo l’altro, salti spettacolari fino a vincere il titolo mondiale. Nessuno se lo aspettava, di lui non si sapeva nulla, solo che il suo allenatore era lo stesso di Bubka, ma questa notizia poteva voler dire tutto e niente. Quest’anno aveva fatto sinceramente cagare: saranno stati gli infortuni, sarà stata la troppa attesa rivolta ad un campione del mondo, fatto sta che non aveva mai superato i 5,70 m. Da queste Olimpiadi nessuno si aspettava niente da lui, sarebbe stato l’ennesimo fuoco di paglia che avrebbe fallito a 5,65. Durante le qualificazioni di ieri aveva sbagliato quella misura ma, al momento di ritentarla, aveva scoperto che gli addetti all’asta avevano capito male e gliel’avevano alzata a 5,70, la misura necessaria per raggiungere la finale. E l’ha superata, così come ha superato tutte le altre, sempre di sorpresa, sempre con una facilità disarmante. Il terzo posto è un grande traguardo, e tale deve rimanere perché è vero che le medaglie hanno un peso, ma anche le emozioni. Italia (Calcio – uomini) – BRONZO: L’orgoglio di vincere giocando male, un bronzo privo di emozione che rimarrà nella storia più di quanto meritato. Una medaglia che terrà a galla fino al prossimo successo il calcio sempre più malato, un contentino che fa bene solo ai dirigenti e agli addetti ai lavori, ma che risulta indifferente per tutti gli altri. Da notare gli iracheni che alla vigilia dell’incontro chiedevano di non strumentalizzare un loro eventuale successo: in poche parole bisognava dimenticarsi che fino a due anni fa quegli stessi giocatori venivano torturati da Uday Hussein quando perdevano le partite mentre ora, grazie all’intervento americano, possono giocare senza troppe pressioni. In compenso il loro allenatore ha voluto strumentalizzare dall’altra parte quando si è parlato dell’assassinio di Baldoni: quando si dice la coerenza. Roberto Cammarelle (Pugilato – pesi supermassimi uomini) – BRONZO: Voleva assolutamente vincere per riconquistare la sua ragazza che lo aveva lasciato alla vigilia dei Giochi Olimpici. Gli auguriamo di trovarsene un’altra che non basi le fondamenta di un rapporto su una medaglia d’oro. ALTRE DI B: Proteste degli americani nei confronti degli organizzatori ateniesi: il loro inno quando viene suonato sul podio non è abbastanza marziale. Buone notizie dalla piattaforma: Francesco Dell’Uomo si qualifica per la semifinale mentre il nordcoreano Choe Hyong Gil presenta uno splendido quadruplo salto mortale e mezzo. La pallavolo azzurra dimostra sul campo di essere la squadra del secolo distruggendo letteralmente la Russia. Il basket italiano sconfigge i campioni europei della Lituania e giocherà per vincere la medaglia d’oro (si, avete capito bene) contro l’Argentina, a sua volta carnefice del Dream Team. A domani per commenti più approfonditi a riguardo.
  20. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (13)

    26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13) Italia (Pallanuoto – donne) – ORO: Che soddisfazione vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, specialmente quando la aspetti da quattro anni, specialmente quando hai ritardato di quattro anni una vita di donna e mamma per ottenerla, specialmente quando sei indietro di due reti all’inizio del primo tempo supplementare, specialmente quando batti i greci in casa loro. Il successo, però, dà alla testa e ne fanno le spese l’allenatore Formiconi (due cellulari da buttare dopo il tuffo in acqua), un tifoso italiano cazziato violentemente da un volontario olimpico e il presidente del Coni Gianni Petrucci (strappo all’inguine). ALTRE DI B: Il momento più comico dell’intera Olimpiade avviene durante la prova di equitazione del pentathlon moderno: in questa disciplina ogni atleta viene abbinato ad un cavallo tramite sorteggio per cui si può avere la fortuna di montare un equino mansueto oppure può capitare quello che è successo al coreano Do Ryung Han, vincitore del premio “Paperino cowboy”. Il cavallo in questione, di nome Barrio, si è mostrato alquanto reticente nell’effettuare la prova di salto ad ostacoli: all’inizio non ha causato problemi, saltava gli ostacoli ed era solo un po’ nervoso; successivamente, stanco di saltare ha preso l’iniziativa e ha deciso di inchiodare di colpo davanti al muretto facendo ribaltare il suo “padrone”. Secondo il regolamento è comunque obbligatorio completare il percorso, pena squalifica dall’intera gara, per cui il povero coreano ha passato i due minuti successivi a inseguire il cavallo che nel frattempo vagava per il campo con l’aria di un bambino che si è perso in un ipermercato e cerca l’uscita. La prova è stata felicemente conclusa con 392 punti di penalità tra le risate del pubblico sugli spalti, e anche di quello a casa. La corona di ulivo comincia a creare problemi: gli atleti neozelandesi, infatti, non potranno portarla in patria a causa delle severe norme riguardanti la biodiversità. Queste leggi, create dal governo neozelandese per evitare il proliferare di specie animali e vegetali non autoctone, impediscono agli ulivi l’ingresso nel paese e questo divieto vale anche per rose e crisantemi. L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori, Tania Cagnotto ancora ottava nel trampolino ma migliora ulteriormente il suo primato personale di punti. La giamaicana Veronica Campbell ottiene in poco più di 20 secondi ciò che Marlene Ottey ha cercato invano per 24 anni: l’oro nei 200 metri. La finale maschile sulla stessa distanza, caratterizzata da un podio tutto a stelle e strisce, viene rinviata di un paio di minuti a causa dello sportivissimo pubblico greco che a gran voce chiede l’arrivo del “dio” Kederis. A proposito, sembra che i controlli anti-doping stiano diventando molto più severi rispetto al passato: Kederis e la Thanou erano già riusciti parecchie volte ad evitare i controlli e l’anno scorso, durante un meeting a Dortmund, il loro allenatore Tzekos era venuto alle mani con uno dei membri della commissioni anti-doping. Perché si devono sapere sempre dopo queste cose? Perché non si pubblica un elenco degli atleti maggiormente “ricercati” dalla Wada?
  21. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (13)

    26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13) Italia (Pallanuoto – donne) – ORO: Che soddisfazione vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, specialmente quando la aspetti da quattro anni, specialmente quando hai ritardato di quattro anni una vita di donna e mamma per ottenerla, specialmente quando sei indietro di due reti all’inizio del primo tempo supplementare, specialmente quando batti i greci in casa loro. Il successo, però, dà alla testa e ne fanno le spese l’allenatore Formiconi (due cellulari da buttare dopo il tuffo in acqua), un tifoso italiano cazziato violentemente da un volontario olimpico e il presidente del Coni Gianni Petrucci (strappo all’inguine). ALTRE DI B: Il momento più comico dell’intera Olimpiade avviene durante la prova di equitazione del pentathlon moderno: in questa disciplina ogni atleta viene abbinato ad un cavallo tramite sorteggio per cui si può avere la fortuna di montare un equino mansueto oppure può capitare quello che è successo al coreano Do Ryung Han, vincitore del premio “Paperino cowboy”. Il cavallo in questione, di nome Barrio, si è mostrato alquanto reticente nell’effettuare la prova di salto ad ostacoli: all’inizio non ha causato problemi, saltava gli ostacoli ed era solo un po’ nervoso; successivamente, stanco di saltare ha preso l’iniziativa e ha deciso di inchiodare di colpo davanti al muretto facendo ribaltare il suo “padrone”. Secondo il regolamento è comunque obbligatorio completare il percorso, pena squalifica dall’intera gara, per cui il povero coreano ha passato i due minuti successivi a inseguire il cavallo che nel frattempo vagava per il campo con l’aria di un bambino che si è perso in un ipermercato e cerca l’uscita. La prova è stata felicemente conclusa con 392 punti di penalità tra le risate del pubblico sugli spalti, e anche di quello a casa. La corona di ulivo comincia a creare problemi: gli atleti neozelandesi, infatti, non potranno portarla in patria a causa delle severe norme riguardanti la biodiversità. Queste leggi, create dal governo neozelandese per evitare il proliferare di specie animali e vegetali non autoctone, impediscono agli ulivi l’ingresso nel paese e questo divieto vale anche per rose e crisantemi. L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori, Tania Cagnotto ancora ottava nel trampolino ma migliora ulteriormente il suo primato personale di punti. La giamaicana Veronica Campbell ottiene in poco più di 20 secondi ciò che Marlene Ottey ha cercato invano per 24 anni: l’oro nei 200 metri. La finale maschile sulla stessa distanza, caratterizzata da un podio tutto a stelle e strisce, viene rinviata di un paio di minuti a causa dello sportivissimo pubblico greco che a gran voce chiede l’arrivo del “dio” Kederis. A proposito, sembra che i controlli anti-doping stiano diventando molto più severi rispetto al passato: Kederis e la Thanou erano già riusciti parecchie volte ad evitare i controlli e l’anno scorso, durante un meeting a Dortmund, il loro allenatore Tzekos era venuto alle mani con uno dei membri della commissioni anti-doping. Perché si devono sapere sempre dopo queste cose? Perché non si pubblica un elenco degli atleti maggiormente “ricercati” dalla Wada?
  22. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (12)

    25 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (12) Alessandra Sensini (Vela – windsurf (mistral) donne) – BRONZO: Una medaglia amara, che non soddisfa né i tifosi né la diretta interessata. Si poteva fare di più, certamente, non si possono affidare tutte le colpe al meltheni, l’oramai famoso vento greco che sembra causare danni solo agli atleti azzurri. Un’atleta, per vincere l’oro, deve tenere conto di tutto questo e deve limitare i divari se capisce di essere inferiore in determinati punti. La Sensini ha difficoltà a gareggiare quando c’è poco vento: la scelta era tra allenarsi meglio in queste condizioni (ad esempio dimagrendo) e sperare in un vento propizio. Da buoni italiani abbiamo preferito puntare sulla seconda ipotesi, per poi trovare maggiori scusanti in caso di sconfitta. ALTRE DI B: Giornata storica: dopo 56 anni di attesa Israele vince la sua prima medaglia d’oro. Gal Fridman (windsurf uomini) ha ottenuto un successo sperato e desiderato da molti: un momento di gioia per un paese purtroppo avaro di buone notizie. Irina Korzhanenko, la russa trovata positiva all’antidoping dopo aver conquistato l’oro nel lancio del peso a Olimpia, ha deciso di non voler dare indietro la medaglia: cosa prevede la legge in questi casi? Fiona May salta 6,38 nel salto in lungo, non ottiene la finale, non parla con i giornalisti e, attraverso un comunicato stampa, fa capire che non sarà mai più quella di un tempo come se si fosse pentita di avere preferito la maternità alla carriera. L’ultimo immortale Allen Johnson non ottiene la finale nei 110 ostacoli mentre i nostri pallavolisti superano più agevolmente del previsto l’Argentina: ora è semifinale. Erroneamente si tende a chiamare “canoa” lo sport praticato da Antonio Rossi: sbagliato, il bell’Antonio fa kayak, la canoa è quella in cui i concorrenti sembrano gondolieri impazziti.
  23. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (11)

    24 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (11) ALTRE DI B: Nell’unico giorno finora senza medaglie per la spedizione azzurra il ministro Giuliano Urbani fa la sua comparsa a Casa Italia affermando che i risultati ottenuti superano le aspettative. Non ha specificato se le aspettative erano positive o negative: abbiamo per ora quattro medaglie in meno rispetto ai pronostici (e i pronostici erano già inferiori a Sydney) e sono di un metallo meno pregiato. Nessuna medaglia però due brillanti prestazioni dello sport femminile intervallate da una Nazionale di calcio che per la prima volta nella sua storia recente capisce di essere realmente inferiore alla sua avversaria. Forse che questo possa servire a quietare l’ego dei nostro calciatori? No, finchè ci sarà qualcuno che supporterà, asseconderà e soprattutto perdonerà ogni loro azione. Il Setterosa conquista la finale olimpica con una rete siglata a due secondi dal termine e il commentatore Fabrizio Failla aumenta la sua collezione di premi aggiudicandosi anche la targa “Che ventata di freschezza” dato che in ogni partita in cui bisogna ricominciare tutto da capo cita Pino Daniele e il suo “E’ tutta un’altra storia”. Peccato per le azzurre della pallavolo, dispensatrici di bel gioco ed emozioni ma sconfitte al tie-break contro le onnipresenti cubane. Igor Cassina sbanca l’Auditel con cinque milioni e ottocentomila spettatori alle dieci di sera e i campioni del mondo in carica della Serbia Montenegro riescono a non arrivare ultimi nel torneo di basket battendo l’Angola nella finale per l’undicesimo posto. Due notizie tristi per chiudere: è morta la judoka greca in coma da inizio agosto per la caduta dal balcone e Yuri Chechi lascia ufficialmente la ginnastica dopo anni di supremazia.
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