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tomhagen

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  1. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (10)

    23 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (10) Igor Cassina (Ginnastica artistica – sbarra uomini) – ORO: Non riuscirei mai a praticare uno sport in cui il valore della prestazione viene decretato da dei giudici, mi sentirei limitato e alla prima ingiustizia abbandonerei tutto gridando allo scandalo. Forse sarebbe giusto fare così, una rivoluzione scuoterebbe il mondo di questi sport (ginnastica, tuffi, pattinaggio, ecc…) lasciando i giudici da soli, a dare voti immaginari a persone inesistenti. Tanto è quello che fanno di solito, no? Giudicano il prestigio di un atleta, più che il valore e un ragazzo talentuoso ma ancora troppo giovane deve trascorrere anni di gavetta e voti bassi vedendo premiare chi non lo merita e successivamente vedendosi premiato quando non lo merita. Per nostra fortuna ci sono le eccezioni, e tutti i discorsi detti e scritti svaniscono, per poi tornare al prossimo grande appuntamento. Solo che capitano così raramente che ti fanno passare la voglia di credere che il calcio sia l’unico sport “sporco”. ALTRE DI B: Giornata di premi oggi: per l’oramai celebre premio “Buffone del secolo” la medaglia di bronzo va a Maurice Greene il quale ha tatuato sul braccio la scritta G.O.A.T (Greatest Of All Time: il più grande di tutti i tempi). Nonostante la sconfitta subita ieri ha ribadito in un’intervista un dominio che vede solo lui. Il premio “Stupido è chi lo stupido fa” va invece al poliziotto greco trovato morto nella zona dove sabato si disputerà la gara di mountain-bike. Stava giocando con la pistola di ordinanza durante l’orario di lavoro ed è partito un colpo. Capisco che il nostro Settebello non era favorito per le medaglie ma essere eliminati al primo turno mi pare sinceramente un po’ eccessivo. L’Italia del basket, superando un’Argentina composta da 4 giocatori NBA tra cui il divino Manuel Ginobili, raggiunge invece l’obiettivo dei quarti di finale: da qui in poi è tutto grasso che cola.
  2. Il presidente della Federazione mondiale di scherma ha sospeso per due anni l'arbitro ungherese della finale di modo che la Cina potesse fare ricorso, cosa che puntualmente è avvenuta.
  3. L'avevo già scritto nei "Diari" precedenti, comunque è Gary Hall jr. vincitore dei 50 stile libero, che prima di ogni gara arriva vestito come Rocky Balboa: accappatoio e boxer a stelle e strisce.
  4. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (9)

    Andrea Benelli (Tiro a volo – skeet individuale uomini) – ORO: La forza della perfezione: uno sport dove per vincere puoi sbagliare solo un piattello su 150, perché sbagliandone due si va già fuori dal podio. La forza della concentrazione: una gara che dura un’intera giornata e che occupa tutto il cervello. La forza dell’emozione: un match risolto ai “tempi supplementari”, il primo che sbaglia va fuori, e non è toccato a lui. Yuri Chechi (Ginnastica artistica – anelli uomini) – BRONZO: Una vittoria nel silenzio: i commentatori, il pubblico a casa. Tutti quanti zitti per godersi lo spettacolo, per evitare di distrarre il signore degli anelli. Gli unici a gridare i tifosi greci, campioni olimpici di maleducazione. Una gioia per gli occhi: la seconda migliore prestazione dopo il bulgaro. Chi ha vinto l’oro? Il greco. Italia (Canottaggio – quattro senza timoniere pesi leggeri uomini) – BRONZO: Una medaglia storica, ma non per ragioni sportive. Per la prima volta in nove giorni viene interrotto il TG2 per mostrare la gara, generalmente accadeva il contrario. Oggi si chiude la spedizione del canottaggio, alla vigilia eravamo accreditati di tre ori e un bronzo, ce ne andiamo con tre bronzi. E le giustificazioni dei dirigenti non bastano a salvare la faccia. ALTRE DI B: Una domenica mattina passata nella noia più totale: la Rai ci delizia all’ora di pranzo con un’ora e mezza di ciclismo su pista senza italiani in gara e raggiunge così un indice di ascolto equivalente ad un documentario sui fenicotteri. La gara regina delle Olimpiadi, i 100 metri, vede il successo dell’americano Gatlin, argento per Obikwelu e bronzo per il redivivo Maurice Greene. Fuori dal podio Shawn Crawford, comunque vincitore della medaglia d’argento nella mia personale classifica di “Buffone del secolo”. Complimenti al Cile: in 108 anni nessuna medaglia d’oro, in 24 ore due ori grazie al tennis maschile: singolare e doppio.
  5. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (8)

    Italia (Scherma – fioretto a squadre uomini) - ORO: Una vittoria attesa, ma non per questo meno emozionante. È stata facile, forse troppo, e per questo si è deciso di movimentarla un po’ facendoci raggiungere nel finale e trovando come ostacoli degli arbitri un po’ troppo ligi al dovere. La scherma ci regala tre ori, tre argenti e un bronzo e l’avventura dei nostri moschettieri si chiude nella maniera più bella possibile: uno stadio intero che canta a squarcia gola l’inno di Mameli. Galtarossa e Sartori (Canottaggio – due di coppia uomini) – BRONZO: Dispiace dire queste parole: in fondo ci sono delle nazioni che pagherebbero miliardi per avere una medaglia (anzi, togliamo il condizionale, il Bahrein e il Qatar lo hanno fatto), per poter avere un loro atleta tra i migliori tre al mondo. Ma la medaglia di oggi è stata una profonda delusione. Italia (Canottaggio – quattro senza uomini) – BRONZO: Le due facce della stessa medaglia: una squadra nata appena da un anno che nulla può contro i mastodonti britannici e canadesi fa tutto il resto conquistando un bronzo che sa di impresa. ALTRE DI B: In un pugliato senza acuti emerge l’americano Andre Dirrell, esplosivo e incisivo, l’Italia del basket surclassa la Cina e conquista un posto nei quarti, ora resta solo da vedere chi ci toccherà. Il premio “Spirito olimpico” va ai due commentatori della pallanuoto Fabrizio Failla e Gianni De Magistris i quali hanno passato tutta la telecronaca a sfottere i nostri avversari egiziani, colpevoli di non essere al nostro livello (ndr: dopo due tempi vincevamo solo per 3-2). Nel calcio l’Iraq smette di essere una sorpresa e diventa una bella realtà: 1-0 all’Australia e semifinale raggiunta. I nostri azzurri emozionano invece oramai solo gli spettatori del processo di Biscardi, dichiarazioni di De Rossi riguardo alla permanenza nel villaggio olimpico: “Sono sacrifici che si devono fare per l’Italia…”. Dopo vent’anni di dominio americano la bielorussa Nesterenko vince i 100m donne in una finale composta da illustre sconosciute, la legge anti-doping sta facendo i suoi effetti. Brava Tania Cagnotto in finale nei tuffi dalla piattaforma, peccato per la voce.
  6. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (7)

    Ivano Brugnetti (Atletica – 20 km marcia uomini) – ORO: Nel 1999 arrivo secondo ai mondiali di Siviglia ma il primo classificato venne squalificato per doping molto tempo dopo: vinse l’oro ma non potè festeggiarlo degnamente. Ora nessuno potrà togliergli la gioia di salire sul gradino più alto del podio con nelle orecchie le note dell’inno di Mameli. Come ventiquattro anni fa con Damilano, anzi no, lì non venne suonato l’inno. Valentina Turisini (Tiro a segno – carabina 3 posizioni donne) – ARGENTO: Stamattina non ho visto le Olimpiadi; convinto del fatto che la mattinata di oggi avrebbe offerto poco o nulla me ne sono andato a fare delle commissioni: lascio immaginare l’incazzatura di tornare a casa e vedere due medaglie in più nel carniere senza che mi avessero detto nulla. Una medaglia inaspettata, nulla di più. ALTRE DI B: Parliamo per un po’ di calcio: preoccupanti dichiarazioni di Claudio Gentile alla vigilia dei quarti di finale contro il Mali: “Sono preoccupato, perché si giocherà di pomeriggio e gli africani sono più abituati di noi a certe temperature”. Poveri ciccini. Polemiche sul forum di Raisport riguardo le mie “accuse” allo schermidore Montano: i suoi difensori parlano di normali esuberanze di un ventenne e aggiungono che senza questo carattere non avrebbe mai vinto l’oro. Premettendo che, trattandosi di pure opinioni personali, non ci sarebbe neanche il caso di discutere, ho comunque beneficiato del diritto di replica sostenendo che: 1) il termine “esuberanza di un ventenne” si addice a Valentino Rossi quando festeggia per una vittoria, non certamente ad uno che protesta per ogni cosa e che quasi non stringe la mano al proprio avversario, 2) non ho mai messo in dubbio il talento con la sciabola di Montano, talmente grande appunto che potrebbe risparmiarsi questi atteggiamenti dominando lo stesso la disciplina. Esordio in pista dell’atletica con una gradita sorpresa: la presenza di Marlene Ottey (44 anni, 3 argenti e 4 bronzi da Mosca 1980 ad oggi), conclusione in vasca del nuoto con una sgradita delusione: entrambe le staffette miste squalificate per cambi irregolari. Onore al merito a De Nicolo nella carabina prono: ottavo prima della finale, quarto alla fine, a Beccassi, quarto nel judo e alla nuotatrice Cristina Chiuso, alla quale non basta migliorare il record italiano per raggiungere la finale dei 50m stile libero. Dopo tre match alquanto scialbi la coppia azzurra del beach-volley Perrotta – Gattelli accede ai quarti di finale con un’emozionante vittoria contro le tedesche e il premio “Buffone del secolo” va a Gary Hall jr., vincitore dei 50 stile libero uomini, il quale ad ogni gara si presenta vestito come Rocky Balboa: accappatoio e boxer a stelle e strisce. Giornata no per i commentatori Rai: Marco Mazzocchi durante la lettura del TG Olimpico inventa una nuova disciplina adatta alle persone con una grandissima mira: la carabina 50 km, mentre Elisabetta Caporale spreca l’occasione della sua vita: trovatasi ad intervistare Michael Phelps a bordo vasca ha subito esordito ricordandogli che non batterà il record di Spitz e poi non ha trovato nient’altro da chiedere che “Cosa hai imparato da queste Olimpiadi?”. La sua risposta è stata “A virare e ad arrivare al traguardo”. A domanda cretina, risposta cretina.
  7. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (7)

    Ivano Brugnetti (Atletica – 20 km marcia uomini) – ORO: Nel 1999 arrivo secondo ai mondiali di Siviglia ma il primo classificato venne squalificato per doping molto tempo dopo: vinse l’oro ma non potè festeggiarlo degnamente. Ora nessuno potrà togliergli la gioia di salire sul gradino più alto del podio con nelle orecchie le note dell’inno di Mameli. Come ventiquattro anni fa con Damilano, anzi no, lì non venne suonato l’inno. Valentina Turisini (Tiro a segno – carabina 3 posizioni donne) – ARGENTO: Stamattina non ho visto le Olimpiadi; convinto del fatto che la mattinata di oggi avrebbe offerto poco o nulla me ne sono andato a fare delle commissioni: lascio immaginare l’incazzatura di tornare a casa e vedere due medaglie in più nel carniere senza che mi avessero detto nulla. Una medaglia inaspettata, nulla di più. ALTRE DI B: Parliamo per un po’ di calcio: preoccupanti dichiarazioni di Claudio Gentile alla vigilia dei quarti di finale contro il Mali: “Sono preoccupato, perché si giocherà di pomeriggio e gli africani sono più abituati di noi a certe temperature”. Poveri ciccini. Polemiche sul forum di Raisport riguardo le mie “accuse” allo schermidore Montano: i suoi difensori parlano di normali esuberanze di un ventenne e aggiungono che senza questo carattere non avrebbe mai vinto l’oro. Premettendo che, trattandosi di pure opinioni personali, non ci sarebbe neanche il caso di discutere, ho comunque beneficiato del diritto di replica sostenendo che: 1) il termine “esuberanza di un ventenne” si addice a Valentino Rossi quando festeggia per una vittoria, non certamente ad uno che protesta per ogni cosa e che quasi non stringe la mano al proprio avversario, 2) non ho mai messo in dubbio il talento con la sciabola di Montano, talmente grande appunto che potrebbe risparmiarsi questi atteggiamenti dominando lo stesso la disciplina. Esordio in pista dell’atletica con una gradita sorpresa: la presenza di Marlene Ottey (44 anni, 3 argenti e 4 bronzi da Mosca 1980 ad oggi), conclusione in vasca del nuoto con una sgradita delusione: entrambe le staffette miste squalificate per cambi irregolari. Onore al merito a De Nicolo nella carabina prono: ottavo prima della finale, quarto alla fine, a Beccassi, quarto nel judo e alla nuotatrice Cristina Chiuso, alla quale non basta migliorare il record italiano per raggiungere la finale dei 50m stile libero. Dopo tre match alquanto scialbi la coppia azzurra del beach-volley Perrotta – Gattelli accede ai quarti di finale con un’emozionante vittoria contro le tedesche e il premio “Buffone del secolo” va a Gary Hall jr., vincitore dei 50 stile libero uomini, il quale ad ogni gara si presenta vestito come Rocky Balboa: accappatoio e boxer a stelle e strisce. Giornata no per i commentatori Rai: Marco Mazzocchi durante la lettura del TG Olimpico inventa una nuova disciplina adatta alle persone con una grandissima mira: la carabina 50 km, mentre Elisabetta Caporale spreca l’occasione della sua vita: trovatasi ad intervistare Michael Phelps a bordo vasca ha subito esordito ricordandogli che non batterà il record di Spitz e poi non ha trovato nient’altro da chiedere che “Cosa hai imparato da queste Olimpiadi?”. La sua risposta è stata “A virare e ad arrivare al traguardo”. A domanda cretina, risposta cretina.
  8. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (6)

    Marco Galiazzo (Tiro con l’arco – individuale uomini) – ORO: La forza dell’incoscienza: questa è la frase che i commentatori usavano maggiormente per descrivere questa vittoria. Mai frase è stata meno azzeccata di questa: il fatto che uno abbia 21 anni e sia all’esordio olimpico non vuol dire essere incoscienti. È stato la dimostrazione perfetta del detto “Calma e sangue freddo”, non ha mai perso la testa durante tutti gli incontri affrontati ma l’ha fatta perdere a noi. Da segnalare il suo avversario in finale, il giapponese Yamamoto, già bronzo a Los Angeles 1984 quando il nostro Galiazzo aveva un anno e non sapeva neanche pronunciare la parola “arco”. Italia (Scherma – sciabola a squadre uomini) - ARGENTO: Melodrammatico, pieno di sé, arrogante e montato: credo di avere fatto capire anche nei giorni precedenti la mia antipatia nei confronti di Montano. Stavolta però non ho tifato Francia, perché l’Italia non è solo Montano e perché con questa vittoria i transalpini ci hanno nuovamente raggiunti a quota quattro ori nel medagliere. Ogni volta che intervistano i nostri schermidori la domanda ricorrente è “Come mai la scherma non è importante come il calcio?”. Vi sono molti fattori, uno su tutti i soldi; a differenza del calcio la scherma non è uno sport che puoi praticare su un prato organizzando tutto all’ultimo momento utilizzando mezzi di fortuna. Lucia Morico (Judo – 78 kg donne) – BRONZO: Una medaglia arrivata di soppiatto, senza clamori né attese; nella finale per il terzo posto vince nel modo migliore, per ippon, detta in parole povere ha ribaltato l’avversaria. Una medaglia silenziosa per un momento di gloria che durerà meno di una notizia di calciomercato estivo. ALTRE DI B: Continua, nostro malgrado, la telenovela Kenteris – Thanou: il loro incidente in moto era del tutto inventato. Secondo un recente sondaggio il 98% delle persone informate della notizia ha risposto “Ma va?”. Profonda delusione dal nuoto, nessuno dei 4 italiani in gara si qualifica per le gare della sera. Le azzurre del softball continuano a perdere offrendo però buone prestazioni (1-0 contro le fortissime giapponesi) mentre dopo 6 giorni perdiamo definitivamente tutte le speranze nel tennis senza aver mai visto tra l’altro un singolo spezzone di questo sport. Premio sfiga per l’australiana Leisel Jones: primatista del mondo nei 100 rana, è da due Olimpiadi che non riesce a vincere una gara: a Sydney conquistò due argenti (100 rana e staffetta 4x100 misti), ad Atene un bronzo nei 100 e un argento nella doppia distanza. Gli rimane ancora la staffetta, ci sono poche probabilità ma io tiferò comunque per lei.
  9. sto già provvedendo, non vi preoccupate
  10. tomhagen

    Marco Galiazzo

    Oltre ad essere stato un grande, il nostro portacolori nel tiro con l'arco è risultato essere anche un grande appassionato di automobili. Lui frequenta un forum di appassionati di auto e, prima di partire per Atene, lasciò un topic rivelando di essere un olimpionico in partenza. Quale sarà il forum che frequenta????mistero...
  11. Lo stadio in cui tiravano con l'arco di che epoca è?
  12. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (5)

    Valentina Vezzali (Scherma – fioretto individuale donne) – ORO: Seconda affermazione consecutiva alle Olimpiadi dopo il successo di Sydney. Chissà cosa si prova ad essere i dominatori di qualcosa, a sapere di essere i migliori del mondo; ci si emoziona ancora per i successi o ce li si lascia scorrere addosso come facciamo noi italiani quando guardiamo una gara di Formula 1? Giovanna Trillini (Scherma – fioretto individuale donne) – ARGENTO: Una vittoria in semifinale di una facilità disarmante, lei sembrava Zorro e l’ungherese il Sergente Garcia. La finale è stata tutta un’altra storia: avvincente come un thriller, inizialmente studiata come una partita di scacchi e successivamente esplosiva come solo uno scontro tra due titane può essere. Uno dei miei primi ricordi di un’Olimpiade è lei che vince l’oro a Barcellona con i legamenti semi-distrutti, questa sarà la sua ultima Olimpiade. Dispiace molto. ALTRE DI B: Oggi l’organizzazione delle Olimpiadi ci regala una grande emozione: la gara del lancio del peso disputata nell’antico stadio di Olimpia. Nulla è stato toccato: quindicimila spettatori seduti su delle panchine di legno, nessun prefabbricato insulso per i media, cavi a vista e soprattutto misure segnate con un gessetto su una lavagna. Fa scalpore la notizia dell’allenatore coreano di judo espulso dai Giochi per aver schiaffeggiato una sua atleta, rea di essere stata sconfitta. Il diciannovenne Paolo Bossini raccoglie l’eredità di Domenico Fioravanti con il quarto posto nei 100 rana mentre i nostri calciatori dell’Under raccolgono l’eredità della nazionale maggiore qualificandosi per il turno successivo grazie a risultati favorevoli altrui. Finisce la prima puntata del caso Kederis – Thanou: entrambi si sono ritirati dai Giochi e il Cio non ha più alcuna competenza su di loro. Fanno il giro del mondo le foto dei pass olimpici dei tre accusati (i due atleti più il loro allenatore Tzekos), simbolo di un’Olimpiade che ha perso dei protagonisti ma ha acquistato credibilità.
  13. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (4)

    Federica Pellegrini (Nuoto – 200m stile libero donne) – ARGENTO: Va bene così, ha fatto già più di quello che ci si aspettava e siamo tutti orgogliosi di lei. Sedici anni, continui margini di miglioramento e una carriera almeno decennale davanti a se. Erano trentadue anni che non vincevamo una medaglia nel nuoto femminile, erano trentadue anni che eravamo circondati da ragazze che non erano in forma, che non rendevano come in allenamento, che non si trovavano bene a gareggiare al mattino (o al pomeriggio, a scelta). Ora ce l’abbiamo fatta, ed è solo la prima. Appuntamento a Pechino, piccola sirena. Italia (Nuoto – staffetta 4x200m stile libero uomini) – BRONZO: Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino, Simone Cercato, Filippo Magnini. Una semifinale piuttosto deludente, tanto da far dire a Rosolino che avrebbero fatto meglio con la Pellegrini come frazionista, ma una finale grandiosa. Impossibile raggiungere i due mostri sacri americani e australiani, anche se in qualche momento siamo rimasti a ruota, impossibile fare di più, perché il massimo è già stato dato, e ci è bastato. ALTRE DI B: Per due medaglie che arrivano, quattro che se ne vanno. Prima delle Olimpiadi la rivista Sport Illustrated pronosticava per l’Italia 30 medaglie, quello che in pochi sanno è che in quattro giorni ne abbiamo già perse otto, di cui la metà solo nella giornata di oggi (Rota nella spada, Scapin nel judo, Frangilli nel tiro con l’arco e Di Spigno nel tiro a volo). Clamoroso in piscina: per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, escludendo Mosca 1980, nessun americano riesce a raggiungere una semifinale: è successo nei 100 stile libero. Lievi soddisfazioni dagli sport di squadra: il Settebello supera l’Australia mentre i nostri del basket perdono di soli due punti (ma emozionano) contro i campioni del mondo della Serbia. La medaglia di bronzo per la Grecia nel sollevamento pesi arriva in un modo un po’ rocambolesco: secondo il regolamento, in caso di parità di peso sollevato vince chi pesa meno e il portacolori ellenico guadagna la terza posizione per soli 23 grammi di differenza. Kederis viene dimesso dall’ospedale e, nonostante sia finita da mesi la moda del film “The Passion”, rilascia interviste ricche di citazioni a riguardo: “Sono stato crocifisso ma presto risorgerò, non ho mai usato sostanze proibite”. Emozioni a non finire per i ragazzi della pallavolo, sconfitti al tie-break per 33-31 dal favorito Brasile. Una notizia triste per i giochi: Udomporn Polsak, prima donna thailandese a vincere una medaglia d’oro (disciplina: sollevamento pesi), vede sottrarsi la medaglia dal suo ministro dello sport (motivazione ufficiale: sostituirla con una fatta d’oro vero, motivazione reale: regalarla al primo ministro) e vede sottrarsi un parente da un colpo di pistola sparato durante i festeggiamenti a Bangkok.
  14. Si, sono io, ho un blog personale e ogni giorno scrivo una notizia. Da quando sono iniziate le Olimpiadi mi occupo esclusivamente di quello dato che sono prevalentemente un giornalista sportivo. Grazie per i complimenti e cordiali saluti.
  15. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (3)

    Salvatore Sanzo (Scherma – fioretto individuale maschile) - ARGENTO : Una grossa delusione, specialmente quando sei il migliore del mondo e la gente non si aspetta da te altro che il successo. Quando ormai pensavo che tutto fosse perduto avevo trovato uno schermidore azzurro per cui tifare: una finale molto agguerrita, se fosse durata un quarto d’ora in più non sarebbe stato strano vederli inseguirsi per tutto il palazzetto per picchiarsi selvaggiamente. Non vi innervosisce tantissimo il rumore delle stoccate assegnate? Andrea Cassarà (Scherma – fioretto individuale maschile) – BRONZO: Prima di vedere Sanzo credevo che per entrare nella nazionale italiana di scherma bisognasse obbligatoriamente essere dei montati, nella sua semifinale tifavo per il francese, nella finale per il bronzo è stata un’ardua lotta ma il russo aveva il grosso difetto di essere alquanto stronzo, per cui il mio orgoglio italico è tornato a livelli accettabili. ALTRE DI B: L’organizzazione ateniese comincia a mostrare le sue prime pecche: il nuovo slogan prima di ogni gara è diventato “Scusate per i disagi, grazie per la vostra passione”. Prime proteste del pubblico italiano per la programmazione olimpica RAI “Perché interrompono sempre il TG2 e la pubblicità con spezzoni di gare di sport vari?”. Esordio negativo per il nostro Setterosa contro le campionesse in carica australiane a cui si aggiunge una “pregevole” mossa tattica del coach Formigoni: chiamare il time-out mentre le sue ragazze sono in fase di attacco e stanno per pareggiare. Franco Bragagna si cimenta nel commento del baseball con discreto successo, una sola pecca quando al settimo inning considera un 9-2 come vittoria per manifesta superiorità. Sconfitta di misura per le ragazze del softball contro la nazionale greca, formata esclusivamente da ragazze americane di origine ellenica; a volte non serve neanche quello (alcuni nomi tipicamente greci delle componenti della squadra ellenica: Jessica e Lindsey Bashor, Jamie, Sarah e Stacey Farnworth, Joanna Geil, Pauline Glenn, Lindsay James). Anche oggi veniamo deliziati col dressage: “l’università del cavallo” come non si stanca mai di ripetere per quindici volte all’ora il nostro commentatore. Molta severità da parte dei giudici, votazioni da 1 a 10; per una leggera imprecisione del cavallo italiano il nostro cavaliere prende 2 in un passaggio, mi chiedo che voto avrebbe ottenuto se fosse stato sbalzato fuori dalla sella. Emozioni in vasca: Thorpe vendica quattro anni dopo Sydney l’onta subita da Van den Hoogenband nei 200 stile libero in una finale che vedeva gareggiare insieme i 4 nuotatori migliori del mondo, la quindicenne Federica Pellegrini nella stessa disciplina raggiunge la finale con il miglior tempo. Emozioni diverse nel tennistavolo dove l’allenatore della nazionale italiana femminile si gratta tra le parti basse in mondovisione all’ora di cena. Prime medaglie per la Grecia, un oro e un bronzo.
  16. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (2)

    Giovanni Pellielo (Tiro a volo – fossa olimpica uomini) – ARGENTO: Non si poteva proprio fare di più: il russo non avrebbe mancato un piattello neanche se avesse sparato fino a San Silvestro. Tra i sei finalisti da citare i due rappresentanti del Medio Oriente: il kuwaitiano Almudhaf (1,64 m per 104 kg) e Al Makhtoum degli Emirati Arabi, terribilmente somigliante al classico cattivo dei film ambientati in Arabia. Dopo il bronzo di Sydney e l’argento ottenuto oggi, il tiratore vercellese ha detto di volere l’oro a Pechino: in bocca al lupo. ALTRE DI B: Un plauso particolare a Robert Graham, giornalista del tabloid inglese “Sunday Mirror”, capace di beffare la tanto decantata sicurezza ateniese riuscendo ad introdurre tre finte bombe all’esterno dello stadio e a girare tranquillamente per il villaggio olimpico usando pass a nome Robert Bin Laden e Michael Mouse. I nostri alfieri del basket soffrono più del previsto contro la Nuova Zelanda: si nota comunque la differenza tra Gianmarco Pozzecco e Alessandro Del Piero: il primo è un fantasista che può decidere una partita, il secondo era un fantasista che poteva decidere una partita. Sul diamante tocca agli uomini soccombere per 12-0 contro il Giappone mentre le azzurre del softball rimediano alla batosta di ieri con un 7-5 contro la Cina (6 punti su 7 fatti durante il secondo inning). Per la categoria “sport più palloso delle Olimpiadi” in prima fila si candida il dressage: un uomo abbigliato come se dovesse partecipare a “La fattoria” va avanti e indietro con un cavallo per tutta l’area di un quadrato cercando di essere il più sofisticato possibile. La nazionale irachena di calcio conquista i quarti di finale con un turno di anticipo e la simpatia di tutto il pubblico, il nostro Settebello rimedia una sconfitta contro la Spagna condita da una prestazione inguardabile nei primi due tempi. Quante sconfitte ci vorranno ancora prima di smetterla di chiamare la nazionale americana di basket Dream Team?
  17. tomhagen

    DIARIO OLIMPICO (1)

    Paolo Bettini (Ciclismo – su strada individuale uomini) – ORO: Primo successo alle Olimpiadi per i colori azzurri: Bettini ha dato vita ad una gara memorabile, complice il grandissimo apporto dei compagni di squadra. Raramente una fuga composta da due persone riesce a guadagnare secondi nei confronti del plotone degli inseguitori, raramente una corsa ciclistica riesce ad emozionare così tanto. Degno di nota il lavoro dei “gregari”, in particolar modo Paolini, e l’ottimo commento della gara da parte del “mitico” Davide Cassani. Non si può dire altrettanto di Auro Bulbarelli, il quale per l’ennesima volta ha dimostrato di essere un’incompetente per quanto riguarda i corridori meno importanti e di non valere neanche un’unghia del mignolo del piede destro del compianto Adriano De Zan. Aldo Montano (Scherma – sciabola individuale uomini) – ORO: Secondo successo di un livornese nell’arco di un’ora: l’arrivo di Ciampi ad Atene deve aver riempito di orgoglio i suoi concittadini. Una vittoria che ha avuto tutto per essere emozionante: decisa all’ultima stoccata, lievi polemiche sull’arbitraggio. Solo che io tifavo per l’ungherese. Non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti di Montano, primo su tutti il fair-play, suo e dei suoi tifosi. Verso metà gara, ad esempio, ha avuto un crampo e il suo avversario magiaro lo ha aiutato, lui per tutta risposta al momento della vittoria gli ha stretto la mano per la durata di 2 millesimi di secondo. ALTRE DI B: Grande idea degli organizzatori: oltre alle medaglie poggiare sul capo degli atleti la corona d’alloro come ai vecchi tempi. Alessio Boggiatto ha disputato la finale dei 400 misti alle 18:30, per problemi di contemporaneità con la scherma la gara è stata mostrata in tivù un’ora dopo con il commentatore che ha detto la seguente frase “l’emozione rimane comunque intatta”; nulla da eccepire se non fosse che mezz’ora prima hanno commentato la premiazione della medesima gara nella quale il nostro non era presente sul podio. Le azzurre del softball rimediano una sonora batosta contro gli USA, perdendo per manifesta inferiorità. Appunti sulla cerimonia di apertura: mia madre è l’unica a cui non è piaciuta, c’è qualcun altro che condivide il suo pensiero? Bellissima l’idea di allagare il centro dello stadio: 6 ore per riempirlo, 3 minuti per svuotarlo. Bellissima l’idea del vestito di Bjork grosso come tutto lo stadio, un po' meno bella la canzone. Bellissima l’idea del braciere a forma di gigantesca fiaccola, al momento dell’accensione pensavo che partisse un colpo (a proposito, l’architetto Santiago Calatrava sa fare qualcosa che non sia a forma di arco?). Bellissimo tutto, complimenti ai greci. Complimenti all’Adidas per le sue pubblicità: anche se non vi piace lo sport cercate di guardarle, specialmente quelle di Jesse Owens-Kim Collins e quella di Gebresilassie.
  18. Ciao a tutti, dopo lunghi mesi di assenza sono tornato su questo forum, purtroppo non mi fermerò molto ma giusto il tempo di scrivere questa notizia. Da un paio di mesi lavoro come giornalista e collaboro anche con il settimanale sportivo piemontese "Sprint e Sport" il quale stamattina è uscito con questo scoop importantissimo. Non chiedetemi le fonti o altro, tutto quello che so è che siamo riusciti a scoprirlo in anteprima e c'è il 70% di possibilità che questa notizia sia vera. FUTURO FERRARI, EUGENIO RAZELLI SCELTO COME NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO Montezemolo rimarrà presidente del Cavallino Si avvicina una scadenza importante in casa Ferrari: la successione del grande Luca di Montezemolo, nominato presidente di Confindustria, e che dalla fine di maggio dovrà lasciare la carica di amministratore delegato (manterrà invece la carica di presidente) della Ferrari così vincente e dominatrice di questi ultimi anni. Montezemolo ha riportato il marchio a livelli assoluti: nei risultati, nell'immagine, nell'identificare un marchio di qualità. E nella difficoltà di una scelta, la volontà di dare un segnale forte di continuità, di sicurezza e di sviluppo. Il nuovo ad dunque, dovrebbe essere Eugenio Razelli, responsabile settore sviluppo e strategie Fiat, e strettissimo collaboratore dell'amministratore delegato Fiat, Morchio. Razelli è uomo di fiducia (era già alla Pirelli proprio con Morchio) e sarà il trait d'union ideale tra la Fiat e la Ferrari.
  19. Non concordo... non mi sembra che il portellone sia verticale
  20. su quattroruote di questo mese c'è un'intervista al designer della Quattroporte...lui ha detto di essere arrivato in Pininfarina quando la carrozzeria era già finita, ha solo modificato i fari posteriori... NON POTEVA LASCIARLI COME NEL BOZZETTO PRECEDENTE????
  21. tomhagen

    Fiat Multipla 2006??

    mi aggiungo ai complimenti... una domanda: la Multipla piace ai designer, in quali situazioni si è trovato Giolito quando dice di essere lui "il papà della Multipla"?
  22. Ciao a tutti: facendo un "viaggio mentale" indietro nel tempo sono riuscito a risalire soltanto all'Alfasud. Esiste una vettura più anziana che possiede il tipico posteriore stile Delta, o stile Panda, ossia con lunotto inclinato e il resto verticale? Chi è stata la prima ad inventarlo?
  23. tomhagen

    Fiat Multipla 2006??

    CURIOSITà: chi era il designer della Multipla, qual'è il suo curriculum, cos'altro ha fatto?
  24. tomhagen

    Per farvi 3 risate...

    Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare. Domandò quindi all'Arcivescovo come poteva fare per rilassarsi e questi gli suggerì di mettere un pochino di Tequila nell'acqua della Messa. Così fece. Si sentì cosi bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta..... Però quando tornò in canonica, trovò la seguente lettera dell'Arcivescovo: "Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo: La prossima volta, metta un po' di Tequila nell'acqua e non viceversa, e non sta bene mettere limone e sale sul bordo del calice. La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo. I comandamenti sono 10 e non 12. I discepoli sono 12 e non 10. I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma. Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno" Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come "JC e la sua band". Non ci si riferisce a Giuda come "quel figlio di puttana", e sua madre e suo padre non erano rispettivamente una zoccola e un ricchione. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono "Il Vecchio, Junior e il fantasmino". La toilette dove ha orinato a metà messa in realtà era il confessionale... e non è bello bestemmiare perché non hanno messo lo sciacquone. L'iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole, però ballare la macarena e fare il trenino mi pare esagerato. L'acqua santa serve per benedire e non per rinfrescarsi la nuca sudata. Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano, non devono essere considerate alla stregua delle patatine come antipastini e accompagnate dal vino santo. Quello sulla croce, anche se con la barba assomiglia a Che Guevara, non era lui ma Nostro Signore Gesù Cristo. Cerchi di indossare le mutande, e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca. I peccatori quando muoiono vanno all'inferno, non "a farsi fottere". La messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti, e quello che girava vestito di nero è il sagrestano, non "quel cornuto dell'arbitro" Quello che le stava seduto a fianco ero io, il suo Arcivescovo, non "..una checca in gonna rossa". La formula finale corretta è "La Messa è finita, andate in pace" E non "Che mal di testa, andate tutti fuori dai coglioni". Per il resto, mi pare andasse tutto bene. L'Arcivescovo
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