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Blu Pitti

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  1. è quello che si legge nei listini per esempio ? Se si grazie... Ci vediamo sabato prossimo o preferisci in settimana ? Ho alcune cose da raccontarti... ciao !
  2. Si grazie, !! ma volevo sapere se esisteva l'equivalente in italiano, e invece sembra non esistere...
  3. grazie, ma non esiste l'equivalente in italiano ?? Lo si chiama solo in inglese ?
  4. Caro Fede, è il sistema di accenzione del motore SENZA chiave... (o con "chiave elettronica") come ormai hanno tante automobili... La Fiat la chiama (per la Stilo) "Easy go"... Come si chiama in italiano ?? Grazie
  5. Ho un vuoto di memoria ! Grazie
  6. Grazie a chi mi potrà rispondere.
  7. eppure vende molto... come lo spieghi ???
  8. Bellissima notizia !!!!! Congratulazioni vivissime !
  9. Hanno deciso: battesimo al salone di Parigi. Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo presenteranno lì, in settembre, la nuova Stilo. Che non ha niente a che vedere con il vecchio modello. Anzi: chi già l'ha vista giura che, se il precedente fu il detonatore della crisi, quello prossimo venturo è all'altezza della Grande Punto. Appena consacrata auto più venduta d'Europa. dagospia.com
  10. Non solo: oltre all'ammiraglia inglese ci sarà anche l'autista Il Governo si difende così: "è solo per motivi di sicurezza" Una Jaguar XJ per ministro In Inghilterra è polemica Ogni ministro del governo britannico avrà diritto a una lussuosa Jaguar XJ con autista, ufficialmente per "motivi di sicurezza". Ma la decisione dell'esecutivo ha scatenato le protesta dell'opposizione conservatrice, per la quale "questo è un atto di un governo da troppo tempo al potere". Al momento, solo i ministri più importanti, come il vicepremier John Prescott, viaggiano in Jaguar. Gli altri se la cavano con auto più modeste, Rover e Vauxhall (la Opel britannica). Ma il governo ha rivisto la 'flotta' automobilistica, e il documento è finito nelle mani del Mail on Sunday, che l'ha sbattuto in prima pagina. Un portavoce del ministero dei trasporti ha spiegato che la decisione nasce dal fallimento della Rover, e ha aggiunto che la scelta riguarda auto in ogni caso meno inquinanti: "In futuro tutti i ministri del governo avranno la scelta tra una Jaguar costruita in Gran Bretagna, alimentata con biodiesel, o un veicolo ibrido. Ma per motivi di sicurezza, è meglio scegliere un'auto più potente di quelle con motore ibrido". (20 febbraio 2006) repubblica.it
  11. Nella continua girandola di testimonial a cui si affida Fiat s'inserisce un attore di celebrata eleganza e talento: Jeremy Irons. Il fascinoso attore sarà infatti il testimonial protagonista della prossima campagna televisiva, che partirà a giorni, ideata per Croma. (Viviana Musumeci per Dagospia)
  12. RENAULT AMARA PER BRIATORE – ROSSI SALVA FERRARI (250 MLN DI SPONSOR) Flavio Briatore ha assistito domenica alla partita della Lazio immerso nei pensieri. Accanto c'era una donna bellissima, ma la testa era presa da una montagna di preoccupazioni per il suo futuro. Da Maranello filtrano notizie che intorno all'arrivo ormai sicuro di Valentino Rossi alla Ferrari ruoterà qualcosa come 250 milioni di euro tra sponsorizzazioni e merchandising. E' una cifra imponente che fa riflettere Flavione, reduce secondo quanto si racconta a Parigi, da un burrascoso incontro che si è svolto alla vigilia di Natale con il numero uno della Renault. Secondo le indiscrezioni il manager francese avrebbe espresso con vivacità le sue riserve sui 700 milioni di euro che la casa automobilistica francese deve impegnare nel grande circo della Formula 1. E a Flavione che ha assistito attonito allo sfogo, il presidente avrebbe detto che la ricaduta d'immagine non è ripagata da un incremento delle vendite dei nuovi modelli parigini. dagospia.com
  13. UK: Fiat plans big spend to promote new Punto 02 Feb 2006 Source: just-auto.com editorial team After declining UK sales in the last few years (and a massive 50% drop in 2005), due partly from avoiding unprofitable daily rental and fleet deals, Fiat Auto (UK) is hoping the new Grande Punto range will turn around its fortunes. Despite total sales of just 36,825 cars last year, including 17,000 of the old Punto, the UK still remains Fiat’s largest European market for the model line outside Italy. Now parent Fiat Group in Italy is finally back in profit, it has been possible to give the UK operation a huge cash injection and install a new senior management team to launch the critical new model. For 2006 Fiat Auto (UK) will have a £7 million marketing budget to promote the Grande Punto and re-establish the Fiat brand. The dealer network has also been told that it is time to change. All 170 were recently brought together for the first time at a major conference and the automaker’s new management team made it crystal-clear that its UK dealers will have to improve their performance to keep the brand alive. Dealer training is the first step in improving sales performance, according to managing director Giulio Salomone. “This is the biggest of big days for Fiat in the UK. Our dealers and their staff have applauded with enthusiastic commitment the new Grande Punto because of its looks, its price and the whole package it brings to a very competitive market sector,” he said. “We and our dealers must improve the customer experience, give better customer satisfaction and we now have the right models for them to sell. If we do all that, Fiat is back.” Fiat wants to double UK Punto volume from 17,000 to 35,000 units a year and achieve a 2% market share - around 50,000 sales. “Everything is in place for us to succeed. More than 100,000 new left hand drive Punto models have been sold in Europe since its launch at the end of last September, more than our expectations,” added Salomone. The fully redesigned Punto Grande range will cost £7,594 to £12,295 in the UK – it starts at £1 more than the outgoing model. Like rivals in the competitive UK ‘supermini’ segment, the range is vast with 13 models available from launch and more engine options coming later. There is the choice of three-or five-door body and five trim levels. Standard equipment includes the anti-lock braking now mandatory in Europe, remote central locking, front airbags, electric front windows, a CD player, electric power steering and follow-me-home headlights. Sixty-five per cent of UK customers are expected to chose the three-door versions while diesels are expected to account for up to 15% of sales – this relatively low uptake is because the car is being targeted at low-mileage private buyers rather than fleet customers. Nonetheless, diesels predominate in the engine line-up. There are six engine options initially - two petrol and four common-rail diesel units – and an additional petrol motor arrives later. Depending on the engine chosen, five or six speed manual transmission options are standard while a five-speed sequential shift automated manual will become optional later this year. The £7 million marketing budget for the new Punto range will be spent on an ‘Open Your Eyes’ television campaign right through 2006. This will include 6,000 advertising spots equivalent to 50 hours of airtime, supported by national newspaper, magazine and internet spots. Fiat reckons it will have reached 40 million UK people with its campaign by the end of March. It will also publicise the car with ‘building wraps’ in major cities and will will be the automaker to use ‘live headlight’ posters where the cars lights flash to attract attention.
  14. Che fortuna... Mandaci molte foto !!!!
  15. Paolo Madron per “Panorama”, in edicola domani L'avevamo definita (Panorama del 5 gennaio) una guerra di velluto quella che vede contrapposti gli eredi dell'impero Fiat, tutta giocata dentro regole e doveri cui si deve attenere una dinastia industriale di rango. Felpata, attenta a non debordare con fragore sui giornali. Ora però quel velluto s'è fatto improvvisamente più ruvido, e in alcune parti ispessito. Complice il possibile ritorno sulla scena lavorativa (in quella mediatica è già rientrato a pieno titolo) di Lapo Elkann dopo le note disavventure (che ha come unico sponsor il fratello Jaki, ma è fermamente osteggiata da Luca di Montezemolo, Sergio Marchionne e Gianluigi Gabetti, ovvero tutta la nomenclatura del Lingotto), si torna a parlare dei futuri assetti del gruppo. E sul tappeto si profila un'ipotesi dagli esiti clamorosi. Siccome su strategie e governance societaria non c'è accordo tra le componenti della famiglia, meglio spartirsi l'impero e ognuno per la sua strada. Così al ramo Elkann, quello che con il 30 per cento è maggioritario nella Giovanni Agnelli & C, la cassaforte in cui l'Avvocato aveva racchiuso il controllo dell'impero, toccherebbe la Fiat. Agli altri, anzututto agli Agnelli rappresentati nell'accomandita da Andrea e Anna, i figli di Umberto Agnelli, con quasi il 10 per cento delle azioni, tutto il resto. Ovvero le attività che fanno capo alla Ifil, quelle che un tempo andavano sotto l'ampio ombrello della diversificazione. Come si vede, è la riproposizione del vecchio dualismo che allignava in famiglia fin dai tempi della gestione Fiat di Cesare Romiti, e che in più di una circostanza ha dato origini ad aspri scontri interni. Umberto, alla stregua di quanto sostiene oggi suo figlio Andrea, era stato l'interprete di una visione finanziaria: per lui l'automobile era un investimento come tanti, non la passione della vita quale fu per suo fratello, un mestiere da difendere a prescindere. Se l'investimento non rende, bisogna avere il coraggio di rinnegare le ragioni del cuore e abbandonarlo. Conversando con Il Foglio alla vigilia della contestata operazione di quest'estate che ha rinsaldato il controllo delle famiglia sulla casa automobilistica, Andrea aveva manifestato indirettamente tutta la sua contrarietà. «Una Fiat meno famigliare e più bancaria non è un dramma» aveva detto. Per poi rincarare: «C'è un'idea romantica della Fiat che appartiene al passato». Una posizione che, se sconfitta sul campo, ha comunque fatto proseliti, tanto che oggi il fronte anti Elkann può contare sui Rattazzi, in primis Lupo e Cristiano, e su alcuni esponenti di spicco dei gruppi Camerana e Nasi. Insomma, nonostante l'ottimo lavoro di Marchionne, che ha consentito al Lingotto di uscire dalla drammatica situazione in cui versava fino a solo un anno fa, le divergenze strategiche rimangono tutte. Solo gli Elkann, in particolare Jaki, che Giovanni Agnelli ancora in vita aveva designato suo erede, pensano che l'automobile debba restare il core business, l'attività su cui concentrare energie e investimenti. Gli altri eredi invece vorrebbero avere mano libera, forti del fatto che la diversificazione all'interno del gruppo non è mai stata avara di soddisfazioni. Per ora sottotraccia, i contrasti potrebbero esplodere in occasione della nomina del presidente della Juventus, poltrona su cui John non disdegnerebbe sedersi. A meno che non si riesca a trovare un compromesso che salvaguardi l'unità della famiglia. Improbabile, ma non impossibile se a tentare la ricucitura sarà Gabetti, atteso al rientro dopo una malattia. .
  16. nessuno sa nuuullaaa ????!!!! Ne ho bisogno urgentemente..... aiutoooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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