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Memphis85

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Risposte pubblicato da Memphis85

  1. Mi sembra non se ne sia parlato :roll:

    Da Subaru Impreza WRX STi Cosworth - Infomotori.com

    subaru_impreza_wrx_cosworth_big.jpg

    Se parliamo di Cosworth e trazione integrale, agli appassionati più attenti non può che tornare in mente la mitica Ford Escort curata dall'atelier inglese. Questa volta non ci occuperemo di lei, nè della sua virtuale erede, ovvero la Ford Focus, visto che Cosworth ha mirato dritto verso il Giappone (o viceversa) per accasarsi in Subaru. Frutto dell'accordo, una speciale versione della Impreza WRX STi, la race-replica delle Pleiadi a trazione integrale, che vedremo al Salone di Ginevra 2010.

    Bene, anzi molto bene. Non ce ne vogliate, ma dobbiamo ammettere che la nuova Subaru Impreza ha perso un pò dell'alone leggendario che la distingueva. C'è una Mitsubishi Evolution tirata a lucido, ci sono delle compatte cattive (VW Golf R, Renault Megane RS, Ford Focus RS) che fanno scintille: tutto ciò ha destabilizzato il dominio della STi nel segmento cult delle versioni-arrabbiate-di-auto-normali. La mano santa di Cosworth potrebbe rimettere le cose a posto, specie se si considerano le indicrezioni che vogliono il motore 2.5 boxer turbo pompato verso la soglia dei 450 cavalli...

    Un ritorno agli anni ruggenti? Speriamo proprio di sì!

  2. Ad un mese dall'inizio delle ostilità, il Mondiale Superbike 2010 "apre" ufficialmente con i primi test sul circuito di Portimao. Ci sono due modi di interpretarli, ovvero "il buon giorno si vede dal mattino" oppure "i veri valori si vedranno alla prima gara". L'unica cosa chiara è che due novellini come Rea ed Haslam si sono ambientati piuttosto bene, piazzandosi rispettivamente primo e secondo nella classifica finale. Alla pari delle loro Honda e Suzuki, apparse in piena forma. Buona, anzi qualcosina di più, la prestazione delle due Yamaha R1 guidate da Crutchlow e dal rientrante James Toseland, che concludono i test al quarto e sesto posto. A quanto pare, l'esodo del Campione del Mondo Ben Spies verso la MotoGP non ha fatto traballare le potenzialità di una moto e di un team giunti alla piena maturità agonistica.

    Passando alle italiane, diciamo che il bicchiere è mezzo pieno. Ducati non ha brillato, specie nelle prime giornate, complice anche la non perfetta forma fisica di Michel Fabrizio capace comunque di agguantare la quarta posizione. Una Ducati c'è anche al terzo posto, ma non è quella ufficiale di Nori Haga (ottavo) bensì la "privata" del talentuoso Shane Byrne. La situazione non è comunque allarmante, anzi. La squadra bolognese ha testato varie mescole Pirelli, sfruttando questi test al meglio in ottica campionato. Il reale potenziale della 1098R è ancora ben lungi dall'essere espresso.

    L'Aprilia RSV4 di Max Biaggi è settima, dopo una innocua scivolata nella giornata di sabato, mentre il debuttante Camier segue al dodicesimo posto. Nel complesso la prestazione soddisfa il pilota romano ed il team di Noale, considerando che Max ha utilizzato questi test per saggiare le novità 2010 introdotte dai tecnici Aprilia, mentre Camier sta (giustamente) prendendo le misure alla sua apriliona. Come abbiamo già avuto modo di dire, la quattro cilindri veneta ha tutte le carte in regola per conquistare il Mondiale 2010, viste anche le ottime condizioni psico-fisiche di Max Biaggi.

    Kawasaki e BMW, che per motivi diversi si attendono molto da questo campionato, non brillano quanto a prestazione assoluta. Di sicuro, sia la coppia Corser-Xaus su BMW che Vermeulen-Sykes sulla Ninja stanno lavorando senza troppa pressione, cercando di trovare il giusto feeling con due moto nuove. I tempi contano poco quindi, anche se... prevediamo un inizio di campionato difficile per tedesche e "verdone".

    Di seguito la classifica finale dei test Superbike a Portimao.

    1 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'42.270

    2 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1'42.557

    3 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1'42.877

    4 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 1'42.960

    5 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'43.137

    6 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 1'43.157

    7 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 1000 F. 1'43.364

    8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1'43.417

    9 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 1'43.471

    10 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 1'43.508

    11 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'43.629

    12 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 1000 F. 1'43.749

    13 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'43.931

    14 77 Vermeulen C. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1'44.108

    15 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 1'44.365

    16 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'44.570

    17 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR 1'44.751

    18 31 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 1'45.348

    19 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 1'46.990

    20 12 Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'47.293

    Test SBK Portimao - Infomotori.com
  3. Ci sarà (ovviamente) anche la Fazer:

    Yamaha FZ8 Fazer - Infomotori.com

    yamaha_fz8_fazer_big.jpg

    Yamaha sembra averci preso gusto con i teaser. Ha presentato così la sua nuova Super Ténéré, ci ha ingolosito con un dettaglio della naked FZ8, ed ora prosegue su questa strada svelando il frontale della FZ8 in versione carenata Fazer. Anche la FZ8 Fazer, come la sorella naked, adotterà il nuovo propulsore 800 quattro cilindri a sedici valvole che, come vi abbiamo già anticipato, potrebbe adottare la fasatura a scoppi irregolari.
  4. A quante pare ne faranno anche una versione entry.

    Ducati Multistrada 750 - Infomotori.com

    La Ducati Multistrada 1200 è stata una tra le novità più discusse dell'anno 2009, dopo la presentazione all'EICMA di Milano. A quanto pare, la rassegna meneghina nel 2010 sarà il teatro di un altro debutto a marchio Ducati, una "Multi" con motore 750 che formerà assieme alla sorellona una vera e propria mini-gamma. Se pensate alla generazione precedente, il ragionamento non fa una piega: una versione top potente e full optional (quindi costosa) ed un modello a cilindrata ridotta come ingresso economico e tecnico.

    Le nostre voci riferiscono che in quel di Borgo Panigale si sta lavorando su un nuovo motore bicilindrico, che mantiene geometria e peculiarità del marchio (L di 90 gradi, distribuzione desmo) con cilindrata di 750 cc e raffreddamento a liquido. Quattro le valvole per cilindro, con un obiettivo di potenza prossimo ai 100 cavalli, ma a far discutere sarà la coppia: corposa e distribuita su un ampio range di giri. Una Multistrada più gestibile quindi, ma non per questo sottotono rispetto alla versione 1200. Anche per la Multi 750 verranno creati due allestimenti, "base" ed S, quest'ultima con controllo elettronico delle sospensioni, mentre entrambe adotteranno controllo di trazione e mappature differenziate.

    Auspicabile l'adozione di una ruota posteriore da 180 (la 1200 monta 190) a tutto vantaggio dell'agilità, mentre una buona politica di prezzo potrebbe posizionare la Ducati Multistrada 750 circa 2.000 euro al di sotto del listino della 1.200. Rimaniamo in attesa dinuovi rumors o di notizie ufficiali, vi terremo aggiornati!

  5. Ma infatti io mica me la prendo con BMW ;)...a cui posso solo imputare come difetto i prezzi astronomici.

    Semmai mi diverto a lanciare il sasso nello stagno dei supporters e vederli andare in fibrillazione :mrgreen:

    Ma no, anch'io sono supporter, però mi fa ca*are la Serie 1...

    I prezzi astronomici... a voler essere bastardo... mica ordina il dottore di prendere BMW piuttosto che Hyundai. Finchè si vende, significa che il prezzo non è considerato esagerato. I conce BMW non hanno problemi col nuovo, è con l'usato semmai che sono nello sterco.

  6. Ecco, trovato:

    Il nuovo motore 1,6 litri della MINI Cooper S vanta un’altra caratteristica esclusiva nel segmento delle compatte. Per la prima volta il sistema di alimentazione a doppia turbina ed iniezione diretta della benzina di questo propulsore viene offerto insieme alla distribuzione completamente variabile. Basata sul sistema VALVETRONIC utilizzato nei motori BMW, questa tecnologia di controllo del carico senza farfalla ottimizza la risposta del motore e permette una riduzione significativa dei consumi e delle emissioni. Ciò si ottiene mediante la regolazione, in tempi brevissimi, del tempo di alzata e di apertura delle valvole di aspirazione in base alle richieste di potenza del guidatore.

    Sai quanti siti inizialmente lo hanno scritto traducendo grossolonamente da qua:

    https://www.press.bmwgroup.com/pressclub/p/pcgl/pressDetail.html?outputChannelId=6&id=T0076757EN&left_menu_item=node__2311

    Preso su AP eh...non me lo sono inventato.

    E non sarei sorpreso se facessero circolare una traduzione simile ai concessionari.

  7. Peugeot SR1 - Infomotori.com

    Peugeot ha già pianificato l'arrivo della sua nuova berlina, che molto probabilmente si chiamerà 508. La Concept SR1 che vi presentiamo, prima di toccarla con mano al Salone di Ginevra 2010, ne è l'anticipazione, e mette nero su bianco quelle che saranno le linee del dopo-407. Si tratta di una cabrio-coupè a tre porte e ci ha fatto venire alla mente l'elegantissima 406 Coupé di qualche anno fa. E' slanciata e sportiva, ma al contempo (grazie anche al grigio della carrozzeria) infonde una bella sensazione di eleganza. Il frontale, in particolare, rivisita il tema del "sorrisone", o "bocca da squalo" che dir si voglia, caratteristico dell'attuale gamma Peugeot. Dietro spiccano i fari sottili, mentre la fiancata è solcata da evidenti nervature. L'abitacolo, come si addice ad un prototipo da Salone, è un tripudio di materiali hi-tech (alluminio in primis) e schermi digitali. L'aspetto futuristico è confermato dal volante, una cloche da navicella spaziale con corona lucida e due razze.

    Sottopelle le novità non mancano, a partire dal sistema propulsivo. La SR1 Concept è mossa dall'HYbrid4, l'ibrido a quattro ruote motrici di casa PSA. Il motore turbo benzina 1.6 THP da 218 cavalli viene abbinato ad un rotore elettrico da 95 cavalli. Quest'ultimo agisce sulle ruote posteriori, generando la trazione integrale, con un consumo nel ciclo medio inferiore ai 5 litri per 100 km (oltre 20 km con un litro). La dinamica viene perfezionata da un telaio a quattro ruote sterzanti.

  8. E di questa, ne vogliamo parlare?

    La Yamaha Super Ténéré, che abbiamo già visto sotto forma di originale prototipo con carenatura in... stoffa, è ormai pronta a poggiare le sue ruote tassellate sui terreni più impervi del mondo. Come testimoniato dal minisito dedicato, manca veramente poco alle presentazione ufficiale della nuova tuttoterreno giapponese, il ritorno di un nome storico che andrà ad affiancare la sorellina XT660Z Ténéré che abbiamo già avuto il piacere di testare.

    Come già anticipato, la Super Ténéré adotta un motore bicilindrico frontemarcia di circa 1.000 cc, arricchito da una buona dose di elettronica. A partire dal controllo elettronico dell'acceleratore Yamaha YCC-T, che adegua la risposta del motore sia alle informazioni provenienti dalla manopola del gas che alle condizioni di utilizzo. Non manca un sistema frenante all'altezza: l'ABS sportivo viene abbinato alla frenata combinata UBS, per decelerazioni composte e potenti anche su superfici non propriamente regolari. Da brava "signora della sabbia", la Yamaha Super Ténéré adotta il controllo di trazione, optional sempre più amato dalle Case (leggasi Ducati Multistrada 1200, ad esempio), oltre ad una trasmissione finale a cardano che garantisce maggior affidabilità rispetto alla tradizionale catena.

    Si preannuncia un modello capace di sovvertire le regole del segmento, portando una ventata di tecnologia per gli amanti dell'enduro ai massimi livelli. Confermeremo la prima impressione durante il Test Ride.

  9. Norton 2010 - Infomotori.com

    Norton è uno di quei marchi che per gli appassionati rappresenta qualcosa più di uno stemma. Manx, Dominator, Commando: moto che hanno fatto la storia, indissolubilmente legate alle gare (specie il TT dell'Isola di Man) ed affascinanti come tutta la produzione inglese degli "anni d'oro". L'arrivo dei prodotti giapponesi, molto più affidabili e decisamente meno costosi, ha segnato la fine prematura di un Marchio dalle potenzialità elevatissime.

    Qualcuno sembra averlo capito, tanto che Norton Motorcycle, con sede presso il circuito di Donington Park, presenta la sua gamma 2010. Al centro della scena c'è la naked Norton Commando 961, declinata nelle versioni SE, Cafè Racer e Sport. Spinta da un inglesissimo bicilindrico parallelo raffreddato ad aria da 961 cc e circa 80 cavalli, la Commando è una raffinata riproposizione degli stilemi Norton in chiave moderna. Moderna è anche la meccanica: il telaio in traliccio d'acciaio integra il serbatoio dell'olio, i freni sono marchiati Brembo e le sospensioni sono Ohlins.

    La "chicca" della gamma è la superbike Norton NRV 588, che ha partecipato (senza troppa fortuna) al TT dell'Isola di Man 2009. Si tratta di una supersportiva particolare, non tanto per le soluzioni ciclistiche od estetiche, piuttosto convenzionali, quanto per il propulsore. Si tratta infatti di un birotore Wankel, in cui i tradizionali pistoni sono sostituiti da elementi rotanti. I vantaggi del motore Wankel sono la grande potenza specifica e l'attitudine a raggiungere regimi elevati, mentre i difetti sono sostanzialmente l'affidabilità ed il consumo. Il motore attuale di 588cc eroga la bellezza di 170 cavalli a 11.500 giri, ma è in via di sviluppo un propulsore aggiornato a 700cc, dotato di iniezione diretta e condotti d'aspirazione a geometria variabile per ottimizzare la coppia ai medi regimi.

  10. Mah... Io ho dati un tantino differenti quanto a statistiche, con andamento diverso ;)

    Ed anche come pagine viste quotidianamente... 8-)

    A spanne direi che i dati rilevati da sto software sono circa la metà dei reali.

    A spanne...

  11. Infomotori.com - Conferenza UNRAE 2009

    Loris Casadei, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, ha espresso le istanze e le preoccupazioni del settore nel corso dell’annuale Conferenza Stampa di fine anno dell’UNRAE. "Ritengo indispensabile affrontare e sciogliere i nodi che intralciano il cammino del settore automotive italiano verso quella stabilità capace di restituire alle Case automobilistiche, alle Reti di vendita e ai consumatori l’equilibrio necessario ad uno sviluppo programmato dell’ecologia e della sicurezza. Tutto ciò é necessario affinché il ritorno alla normalità che farà seguito alla fine della crisi non trovi impreparato il nostro Paese. Il mondo dell’auto, non solo in Italia, vive un periodo di grandi incertezze che si traducono in perdite economiche a tutti i livelli, indotto compreso, in disoccupazione e perdita di professionalità con almeno 10.000 posti di lavoro a rischio nel solo settore della distribuzione nel nostro Paese."

    Ecoincentivi 2010

    Casadei si è soffermato in particolare sulle misure che le Istituzioni dovranno adottare, evidenziando subito l’inderogabile necessità che gli incentivi alla rottamazione siano riproposti in forma analoga a quelli adottati nel febbraio 2009 e che hanno consentito, a tutto ottobre, la rottamazione di circa 700.000 vetture più altre 95.000 circa incentivate senza rottamazione, per un totale di quasi 800.000 vetture, sostituite per il 42% con automobili a basso impatto ambientale, che hanno goduto di bonus statali (oltre 331.000).

    + incentivi, - emissioni

    A sostegno della necessità di proseguire con l’ammodernamento del parco circolante, i dati elaborati dagli analisti dell’UNRAE, indicano una riduzione di 8,7 g/km di CO2 nei valori medi ponderati relativi al periodo marzo-novembre 2009 (corrispondente all’applicazione degli attuali eco-incentivi), rispetto ai 13 mesi precedenti (gennaio 2008-febbraio 2009), con il passaggio da 144,5 a 135,8 g/km di CO2.

    L’UNRAE chiede che le vetture ammesse alla rottamazione con incentivi siano la totalità delle Euro 2 attualmente in circolazione, che sommate alle Euro 0 ed alle Euro 1 ancora sulle strade, porterebbe l’universo delle auto rottamabili a 13.700.000, pari al 40% dell’intero parco circolante, tutte vetture con almeno dieci anni di vita.

    Auto aziendali

    L'UNRAE richiama l’attenzione del Governo sulla non sostenibilità di un carico fiscale nettamente superiore alla media europea, soprattutto alla luce di quanto poi viene restituito al cittadino automobilista in termini di infrastrutture e di servizi. All’interno della struttura fiscale che grava sull’intera filiera dell’automobile, l’UNRAE – ha sottolineato il Presidente Casadei – ha allo studio una Proposta di Legge tesa ad un netto miglioramento del trattamento fiscale delle auto aziendali. A questo proposito, giova ricordare che solo in Italia, fra i grandi Paesi europei, vige la quota ammortizzabile del bene-auto limitata al 40%, contro il 100% di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. In aggiunta, nel nostro Paese anche la quota IVA detraibile è solo del 40%. Ricordiamo che nel 2008, ultimo dato ad anno intero, in Italia le vendite a società e ad aziende hanno rappresentato il 31% de mercato, contro il 40% della Francia, il 45% della Spagna, il 58% della Gran Bretagna e il 60% della Germania.

    Tassa di circolazione

    L’automobilista italiano, ci si chiede, è ancora disposto a sopportare balzelli medioevali? Forse una via d’uscita potrebbe essere quella del "pay per use". "Potrebbe essere giustificabile – ha commentato il Presidente dell’UNRAE – un ritorno alla tassa di circolazione in funzione dell’uso, monitorabile con le moderne tecnologie". Con uno sguardo ad un futuro che si va avvicinando, Casadei ha poi sollecitato un serio impegno da parte del “Sistema Italia”, affinché l’arrivo sul mercato dell’auto elettrica, passo importante del percorso ecologico, non trovi spiazzato e impreparato il nostro Paese specialmente per ciò che attiene le infrastrutture.

    Previsioni 2010

    Com’è consuetudine, gli analisti dell’UNRAE hanno elaborato le previsioni di fine anno e del 2010 dei vari settori rappresentati. Per le auto l’anno 2009, grazie agli incentivi alla rottamazione, riuscirà a recuperare le pesanti flessioni di inizio anno, per chiudere a 2.150.000 unità, in linea con i risultati del 2008. Due scenari si aprono, invece, per l’anno che verrà, per il quale l’Associazione prevede – in presenza di un rinnovo degli incentivi alla rottamazione secondo le modalità attuali e con l’estensione a tutte le vetture Euro 2 (anni 2000 e 2001) – un mercato delle immatricolazioni a 2.100.000 unità; viceversa, non si potranno superare le 1.800.000 unità, qualora gli incentivi non venissero prorogati.

  12. E soprattutto quante sono le autostrade in Italia a 4 corsie + emergenza ?

    Il problema non e' il limite ma il suo superamento.

    In pratica con i limite a 150 potevi andare a 170 con un rischi minimo.

    E questo e' troppo pericoloso.

    Solo perchè noi italiani siamo degli emeriti imbecilli alla guida, nonchè impreparati. Le scuole guida sono dei patentifici, e poi ci sentiamo tutti Prost.

    Mi ritengo un guidatore attento e discretamente preparato, ma mi metto in mezzo anch'io per solidarietà. Parlo di questo perchè passo le mie giornate in strada, e spesso mi vien voglia di comprarmi un RPG...

  13. Nel caso 916, gli Ingegneri alfa svilupparono un ponte multilink posteriore adatto al pianale Tipo II rev II , senza richiedere modifiche al pianale stesso ed utilizzando gli attacchi del normale ponte posteriore a ruote ndipendenti montato dal resto delle sorelle.

    Lo fecero in pratica in maniera "carbonara" di nascosto e contro i voleri della dirigenza, a cui fu mostrato il fatto compiuto ed gli evidenti miglioramenti di handling.

    Ma quello che fece pendere il piatto della bilancia e' stato il fatto appunto che il pianale ed i relativi accessori restavano invariati.

    Parli del tixoforming? Da quel che so, la modifica è stata fatta alla buona in fase di test, mostrata all'AD con annessa comparativa sui reali vantaggi. Siccome la macchina di nuovo c'aveva poco, un bell'inglesismo in cartella stampa ci stava bene... anche se qualcuno smadonnò per la modifica in corso d'opera.

    Dimostrazione che, ora come allora, se l'AD vuole la carrozzeria a pois 3 ore prima dell'esposizione la si fa... e zitti o a casa.

  14. il motore a progetto libero sarebbe costato di più del 2t. ne convengono tutti.

    cmq non capisco quale sia il vantaggio di Honda nel "vincere" un campionato che ha solo motori honda uguali tra loro nello schieramento questo PER REGOLAMENTO. chiunque si attacchi alla TV e ascolti la cronaca par 5 minuti lo capisce SUBITO.

    zero.

    Motore libero ok, ma con limitazioni sui materiali e regolamento fatto per bene. Poi, meglio fare un regolamento adesso e mantenerlo per un bel pò (così si prosegue lo sviluppo ammortizzando i costi iniziali) o meglio cambiare regolamento ogni 3x2?

    Figurati se capisco perchè Honda vuol vincere in Moto2. Forse perchè non vincono in SBK e MotoGP :lol:

    Molte delle decisioni prese da Honda e da Dorna sono francamente prive di buonsenso.

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