Il tuo sarebbe un discorso di buon senso se si potessero accomunare gli alpinisti ai fumatori. Ecco le differenze che vedo io:
1) Il fumatore di per sè è già un malato nel momento in cui è dipendente, l'alpinista nel momento in cui fa un'escursione è un adulto che si va a divertire
2) il fumatore finanzia lo Stato con circa 7.500.000.000 di euro all'anno di tasse (cifra del 2012), l'alpinista al massimo paga il pedaggio per arrivare in montagna
3) Il fumo viene venduto dallo Stato ad una cifra ben inferiore alla media europea, ed ha cercato già 2 volte in questi primi mesi del '13 a castrare le sigarette elettroniche potenzialmente meno dannose, e qui, rispetto all'alpinista che ruzzola giù per la montagna od al povero pedone investito (ma sulla carta ripagato dall'RCA) c'è un piccolissimo conflitto d'interessi.
Lo so che posso sembrare antipatico, quello che voglio dire è solo che in media si inizia a fumare quando non si è nel pieno della ragione, alla stessa età in cui si fanno le pinne sul motorino senza mettersi il caso. La differenza è che il fumo garantisce una lunga lenta agonia per tutti quelli che lo provano, il motorino senza casco perdona tutti quelli che fortunamente non facendosi male si possono ravvedere in futuro. Per il fumatore non c'è ancora redenzione purtroppo, speriamo in questa e-cig!
Detto questo c'è da dire che la E-cig va sicuramente studiata meglio, io stesso mi sono fatto due lunghi tiri di plastica bruciata e non so quanti fumi tossici per colpa di un cartomizzatore guasto che mi ha mandato in corto due batterie con relativa fumera nera!