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Devonrex

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  1. Sicuro? Il quadro strumenti è uguale alla mia, quindi la serie precedente alla Nuova Giulia. Quella della foto è precedente ancora...
  2. Il Ciao... Il Sì... Il vero gallo andava di Fifty. Se poi mettevi le chiappe sul Fifty Top o Full CX con la sella chopper avevi un harem a disposizione fino all'età della patente. Mai avuto un motorino, io.
  3. Paolo... scusa se mi permetto la confidenza, ma... è da molto che fai uso di sostanze lisergiche?
  4. Santa Madre, che nostalgia! PS. Che Giulia è?
  5. Uff... eccomi qua. Certo che l'ho avuta, dal 94 al 2000; 2.0 TS, anno 1987, grigio chiaro met con interni Recaro e scarico completo, dai collettori al terminale, Supersprint. Che dire? L'ho amata alla follia ed ancora mi pento per averla venduta per la prima 156. Vi lascio immaginare come ho affrontato il primo sorpasso con la 156 1.9jtd 105cv, 15 minuti dopo essere sceso dalla 75: il mio amico Ciccio, al mio fianco:" Franco, lascia perdere...". Scherzi a parte, mi innamorai della 75 quando lessi la prova su 4R e quando fu il momento girai per i conce fino a che ne non ebbi trovata una uguale a quella della prova. La pagai cara come il fuoco, 8.975.000 lirette!!!, ma vacca boia com'ero contento. Ci ho girato mezza europa senza (quasi mai) problemi. Solo due: il primo fu quando mi piantò in asso al ritorno dalla Francia per la cottura della scatola portafusibili. Si era cotta la parte che dava corrente alla pompa della benzina. Risolta in strada collegando direttamente la pompa alla batteria usando alcuni metri di filo elettrico che fortunosamente avevo nel bagagliaio. La seconda, invece, fu quando mi si spense in pieno sorpasso, una notte di pioggia che Dio la mandava. Morta. Motore, tergi, luci, tutto! Ma il Dio degli Alfisti, che in quel momento stava giusto guardando verso di me, ci mise la manina e fece sì che potessi infilarmi di misura in una piazzola a sinistra e fermandomi appoggiando il paraurti contro una cabina telefonica. Telefonata alla mamma che alle tre del mattino venne a recuperare me e la morosa (ora mia moglie). Il mattino seguente andai con un amico per recuperare il veicolo. Senza convinzione provai ad accenderla e... voilà, come se nulla fosse accaduto. Ad oggi non sono ancora riuscito a dare una spiegazione al fenomeno, ma un vero Alfista sa accettare queste cose sanza farsi tante domande... A parte le battute, la 75 ha rappresentato tanto, per me. Sarà stata quello che era, cioè un ricarrozzamento della Giulietta, a sua volta un ricarrozzamento dell'Alfetta, ma trovo sia una delle auto più fascinose in assoluto. La sua forma a cuneo trasudava muscoli e le dava un aspetto da gattone. Se ne avessi la possibilità, ne prenderei una in tempo zero.
  6. Stiamo andando un po' fuori da seminato. Io sono l'ultimo degli ignorantoni e la mia esperienza sul lavoro me la sono fatta tutta da solo, un passo alla volta. Ovviamente la passione per il mio lavoro mi ha portato a studiare ed informarmi. Poi corsi, dalla saldatura (avevo il patentino per filo ed elettrodo, ma l'ho stupidamente fatto scadere) alla progettazione cad. Quotidianamente passo dal cad-cam, alla programmazione iso su macchine cnc alla carpenteria e delle bobine di filo me ne mangio ancora parecchie. E poi montaggi meccanici. Però resto sempre un autodidatta. I miei telai per fuoristrada, ne ho fatti una decina, son sempre stati frutto di questa mia esperienza, senza fare calcoli strutturali che, peraltro, non sarei in grado di fare. In questo caso, quello della costruzione di un veicolo ad uso ludico e senza alcuna pretesa agonistica, credo valga la regola dei fabbri di una volta. "Stai abbondante e non sbagli". Che, badate bene, non significa affatto improvvisare e costruire un telaio senza alcun criterio. Roba tirata assieme in poche ore, pensata senza soffermarsi sui particolari, con pezzi raccattati qua e là, ne ho visti tanti, come ho visto saltare delle saldature e volare via delle ruote. Il telaio del robo di cui ho pubblicato le foto risale a parecchi anni fa, quando la mia esperienza era decisamente inferiore a quella di oggi. L'altro giorno, mentre facevo le foto, me lo sono riguardato per bene e, sinceramente, oggi lo rifarei praticamente allo stesso modo, solo con qualche particolare un po' più raffinato. Sicuramente, se lo esaminasse un tecnico, lo farebbe almeno 50 kg più leggero, ma va benissimo così. L'ho usato davvero tanto in passato: ho fatto salti incredibili, sbattuto un po' dappertutto senza mai lamentare danni al telaio. Ho anche avuto un discreto incidente, quando, esagerando con il gas sulla ghiaia, son scivolato e finito contro un albero. Risultato: ruota anteriore dx volata via con tutta la sospensione. A cedere sono stati gli uniball: il telaio non ha subito alcun danno. Anche il sottoscritto è rimasto illeso, ma ho sempre usato casco, guanti e sedile da corsa con cinture a 4 punti. Valgono più queste ultime precauzioni di tutto il resto. Dopo la riparazione lo feci sabbiare per riverniciarlo. Ho passato con la lente tutte le saldature e tutte erano, e sono, perfette. Tutte le considerazioni matematico-tecniche sono sacrosante, ma non in un caso come quello oggetto del topic. Sempre e solo IMHO e padronissimi di mandarmi a quel paese. Dimenticavo: i cPherson della Uno, come quelli da me usati al retrotreno sono, in effetti, un po' troppo rigidi e, in certe situazioni, tendono a far saltellare un po' troppo il culetto. Davanti, invece, ho montato dei gruppi molla-ammortizzatore autocostruiti. Ho trovato due bei gruppi dal demolitore, ma essendo già smontati non so da dove provengano. Verosimilmente sono degli after-market che venivano montati parallelamente a quelli di serie in auto con il gancio di traino per caravan over size. Provandoli mi resi conto che erano un po' troppo morbidi. Li ho irrigiditi montando come molle aggiuntive coassiali delle molle prelevate dall'anteriore di una Panda 30. Perfetti.
  7. Senza scomodare la meccanica, in genere una sezione poligonale è più rigida di una corrispondente tonda. Costruire una struttura usando sezioni quadrate/rettangolari è generalmente più facile. Basti solo pensare ad identificare due piani di taglio sullo stesso pezzo, anche semplicemente ruotati di 90 gradi l'uno rispetto all'altro e magari due pezzi specchiati tra loro. Usando una sezione quadrata è semplicissimo, basta ruotare il pezzo e amen. Se usi sezioni tonde la cosa è meno immediata e, di solito, occorrono tre mani e due squadri. Anche le giunzioni ortogonali necessitano di maggior lavoro sul tondo rispetto al quadro, così come le connessioni tra tubi di misure diverse. Diciamo che quelli bravi usano il tondo mentre gli altri i quadri. Oggi la tecnologia offre, però, ottimi sistemi per sagomare i tubi, come il laser che utilizzo al lavoro e allora la strada è tutta in discesa.
  8. Di certo un cambio motociclistico sequenziale da' certamente meno problemi nella modifica dei leveraggi per l'azionamento. Quello che ho usato io, come quasi tutti i cambi coevi del resto, deve combinare un movimento longitudinale (avanti/indietro) per l'inserimento del rapporto ed uno angolare per la selezione del rapporto stesso. Bella pippa mentale. Per il resto, son scuole di pensiero: il motore da moto gira piu' alto, ha rapporti molto piu' scalati, ma e' fatto per spingere un oggetto che pesa 200kg e non 450/500... Sono due scelte che hanno entrambe pro e contro. Mai come in questo caso si puo' dire de gustibus.
  9. Oh, alla faccia del sovradimensionato: il tubo da 2" fa 60 di diametro! Per la parte portante direi che un 48 e' abbastanza. Ricordiamo che la Birdcage era fatta con dei tubini di 20 al max.
  10. Nessuna modifica se non alla lunghezza dei semiassi. In effetti i rapporti son perfino troppo lunghi: la quarta la metto raramente e la quinta mai successo, se non per provare l'innesto. Ho solo bestemmiato un pochetto per portare il comando al posto guida, visto che le leve son rivolte all'indietro, ma ci sono riuscito abbastanza bene. L'importante è tenere ben lubrificato il sistema di leve, sennò l'inserimento è piuttosto difficoltoso.
  11. Ho utilizzato il motore di una A112 Abarth, con un albero a camma dalla fasatura leggermente più spinto. Di quanto non saprei, perchè prelevai la meccanica dall'auto preparata di un tizio che si infilò in un fosso. Abbiamo stimato la potenza in circa 80cv, dai 70 originali.
  12. Mi era sfuggita questa discussione molto interessante, ma, sinceramente, non ho voglia di leggere tutti gli interventi dall'inizio... Quello che posso dire è che, secondo me, il problema è sempre il medesimo: scarsa considerazione di Fiat fuori dai confini nazionali. Se contasse solo l'affidabilità, Fiat venderebbe; se contasse solo l'appeal Kia, per esempio, non venderebbe neppure una ruota di scorta. Le variabili sono tante, forse troppe, ma è la stereotipizzazione del marchio all'estero a far la differenza. Ed è la cosa più difficile da superare, così come per un italiano uscire dalla forma mentis Tedesco=suprematecnologiaprestazionicheglialtrisisognanoAudiTopAlfaCaccapupù. Vado leggermente ot: ho la collezione di 4R praticamente completa dal 1960 ad oggi. La prima cosa che balza agli occhi nello sfogliare uno qualsiasi dei fascicoli è che la rubrica della posta è SEMPRE, sottolineo SEMPRE occupata dalla diatriba Italiane vs straniere. Decine di lettere dai toni accesissimi nelle quali l'acquirente di una DKW si sente in dovere di aprire gli occhi a tutti coloro che comprano italiano, ed altrettante dove il FiloFiat spala tonnellate di escrementi su tutto ciò che valica mari e monti per giungere in Italia. Son cinquan'anni che 'sta manfrina va avanti e andrà avanti per altrettanti. Personalmente ho sempre comprato auto italiane con mia grande soddisfazione, ma mi duole ammetterlo, se oggi dovessi cercare una sostituta alla mia 156, sarei in seria difficoltà...
  13. Non so come intendi fare il telaio, ma direi di sì. Se poi usi un tre mm aumenti il peso di ben poco, ma irrobustisci molto la struttura e lo saldi molto più facilmente. Attenzione, però: quello che dico è ciò che farei io, non un dogma.
  14. Tirami anche una sassata, già che ci sei! Ma guarda che modi cafoni...
  15. Ci ho provato: devo solo dimensionare le foto in modo che risultino comprensibili... Comunque, visto che ci sto pistolando da ieri mattina, credo di aver ottenuto un discreto risultato. Ho provato a modificare, ma sembra non ci sia la possibilità di spaziare le foto una volta inserite... Migliorerò.
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