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fonzino1

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  1. Questo è il caso oggetto della sentenza ed è inutile mettersi a parlare dei se e dei ma eventuali: in altre circostante avremmo discusso di un'altra sentenza con premesse diverse. Che l'Appennino sia sismico non lo si è scoperto nel 2009, ma, a maggior ragione, visto che la situazione dell'edilizia italiana è quella che è, devi fare corretta informazione sui rischi da terremoto. Anche il cancro da fumo è noto dagli anni '50, ma non per questo si smette di scriverlo sui pacchetti.
  2. Ma tu vivi nel paese in cui il 40% di chi guida non indossa la cintura, non mette il casco, passa col rosso, e se fa un incidente i costi sanitari sono a carico di tutti, ma non per questo si smette di fare informazione e di cercare di coinvolgere le persone. Oppure nel Paese in cui non si fa educazione alimentare e i bambini sono obesi a 8 anni e diabetici a 14, e anche per loro tu paghi l'assistenza sanitaria, ma non per questo smetti di dire di mangiare sano alla gente. Oppure nel Paese in cui si muore di fumo, ma non smetti di scriverlo sui pacchetti che le sigarette provocano il cancro. non vedo perchè una CGR non possa fare informazione aprendoti gli occhi sulle reali condizioni antisismiche della tua abitazione, visto che i costi degli sfollati ricadono su tutti (volendo solo prendere in considerazione il punto di vista del costo economico, senza contare quello umano).
  3. Tu parti dalla situazione in cui stai dormendo a casa tua,nessuno ti ha allertato e si verifica il terremoto. Parti dalla situazione: sono mesi che la terra trem (non forte ma con continuità), sono in ansia, vorrei capire se devo aspettarmi il peggio o la situazione è stabile così e non si verificherà nulla di disastroso. Se ascolto uno scienziato che mi dice quello che dice De Brrn. alla tv o leggo il verbale dell'assemblea del 31 marzo, concludo che non devo preoccuparmi, perchè tante scosse piccole allontanano il pericolo di una scossa grande e c'è pericolo solo di caduta cornicioni. Se lo scienziato ti avesse detto che non ha la capacità di prevedere il verificarsi o meno di un terremoto disastroso, ma, nulla lo esclude, e le condizioni delle case a L'Aquila sono precarie etc., tu un pensiero a sapere se la tua casa è sicura (se già non lo sai da te, visto che ci abiti) lo fai e puoi anche decidere che casa tua non è il miglior posto dove vivere, data la situazione. Non voglio dire che TUTTI si sarebbero salvati, che TUTTI si sarebbero attivati per far fronte al terremoto, ma tu scienziato hai dato la possibilità a chi ti ha ascoltato di prendere una decisione su quello che si riteneva più giusto fare, compreso capire se la sua casa è fatta di cartapesta prima di farsela cadere addosso.
  4. Scusate il doppio post. Ma non serviva che lo dicesse la CGR che uno sciame sismico non comporta necessariamente un evento devastante. Bastava interpellare l'istituto che sorveglia gli eventi sismici in italia, l'INGV. La CGR, per come ho capito, è semplicemente un apparato partorito da Bertolaso e soci per estendere il potere che ha la PC di decidere il da farsi in caso di emergenza (ricordate quando fu istituita anche la commisione per i grandi eventi?). A me sembra solamente l'ennesimo clone di istituto che già esiste solo per spartire soldi e poltrone ad amici e parenti.
  5. C'è una differenza tra L'Aquila e Napoli: a Napoli si sa che avverrà, è solo questione di tempo (purtroppo), quindi la popolazione è ampiamente avvisata e (dovrebbe essere) addestrata al piano di evacuazione. All'Aquila, invece, si è peccato di ottimismo (più per convenienza che per reale convinzione) perchè tanto non ci sono evidenze scientifiche che la devastazione avrebbe avuto luogo. In entrambi i casi, però, è l'informazione che è stata data ai cittadini che rende le situazioni non comparabili: uno scienziato che si esprime come DeBern., lo ribadisco per l'ennesima volta, sta minimizzando il pericolo, e forse anche in maniera "fraudolenta" (una conferma di questo, lo ripeto, la da Bertolaso nell'intercettazione tel. con Daniela Stati). E' questa la chiave per la condanna. Non il fatto che non ha saputo prevedere il terremoto 8cosa impossibile per chiunque). Per quanto la CGR non avrebbe potuto fare molto di più che informare la popolazione correttamente dei rischi che correva, non lo ha fatto in maniera "onesta", volgendo allo sguardo collettivo solo la faccia della medaglia che faceva più comodo (a tutti, non lo nego).
  6. E allora, siccome non vale la pena di dare l'allarme, togliamo di mezzo la Commissione Grandi Rischi. A che serve, se non può neanche dirci che la situazione può diventare critica? Ancora una volta mi chiedo perchè averla costituita se il parere che esprime non è vincolante per nessuno e non da adito a responsabilità di alcun tipo?
  7. Non è detto Tony: quante persone già dormivano in auto per paura delle scosse notturne? Quanti avrebbero potuto decidere di dormirci o di trasferirsi da amici e parenti in zone più sicure o con abitazioni a norma? Perchè negare ad una persona la possibilità di scegliere se preoccuparsi per la sua incolumità e decidere per lei (o quantomeno, far pesare nella scelta il giudizio di un "esperto")? Anche questa è prevenzione e "cultura della gestione del rischio".
  8. Ma l'italia non è il Giappone: in Italia manca tutto ciò che è prevenzione e gestione del panico. La CGR non può tranquillizzare solo perchè fa comodo a tutti ignorare il pericolo: anzi, conoscendo la situazione, avrebbe dovuto esporre i potenziali rischi in maniera molto più netta. E credo che ciò sia possibile senza creare panico.
  9. Avendo appurato che la CGR esiste e ha una logica, non si può pensare che la formulazione di un suo parere sia privo di responsabilità: qualunque attività di consulenza viene pagata anche in considerazione del rischio che corre chi ha formulato il parere. Se la materia è spinosa, ovviamente, deve, a maggior ragione, valere il buon senso di preparare l'interlocutore al caso peggiore possibile, non minimizzare e accondiscendere per non creare allarmismo (che è anche giustificabile, ma non di fronte alla tragedia seguente).
  10. Non lo so, però, da profano, nel famoso verbale della riunione del 31 marzo, invece che scrivere che lo sciame non necessariamente porta un evento devastante (il caso Garfagnana), invece che scrivere che l'evento non è da escludere ma è improbabile, invece che descrivere i danni derivanti dallo sciame finora registrato (cornicioni caduti, controffitti crollati etc.), che sono tutte cose vere, ma minimizzanti del problema, avrei calcato la mano sulle conseguenze di un sisma di grado superiore, magari ricordando che le costruzioni dell'Aquila sono costruite in cartapesta (perchè io sono convinto che loro lo sapessero). Avrei cercato di porre la questione su un comportamento di emergenza: dormire fuori di casa, allestire campi per la notte, qualsiasi cosa potesse minimizzare le vittime, perchè i danni non li puoi evitare. Poi, se non fosse successo nulla, avrebbero subito un processo per procurato allarme? Meglio avere sulla coscienza un campo di emergenza allestito per niente che 309 morti per eccesso di ottimismo (genuino o pilotato che sia). PS: c'era anche la via d'uscita: non ti sentivi in grado di formulare una valutazione obiettiva (o pilotata, eventualmente)? Rinunci all'incarico e lasci la patata bollente a qualcun'altro, con buona pace della poltrona su cui siedi.
  11. Secondo me si sta estremizzando: alla CGR non è stato chiesto di prevedere il sisma, e anche se fosse stato fatto non sarebbe stato possibile: su questo non si discute. Il problema è che la situazione è stata (imhiiiissimo) volutamente presa sotto gamba: vuoi perchè veramente non si credeva in un evento disastroso, vuoi perchè si sapeva che in caso di sisma violento L'Aquila sarebbe stata rasa al suolo, l'obiettivo di CGR, PC e quant'altri è stato quello di tranquillizzare la popolazione. Questo, a me, appare evidente. Ora, che gli scienziati non abbiano colpa di come fossero messe le abitazioni della città, della mancata prevenzione costruttiva e progettuale e di tutti gli altri mille inghippi che sono scaturiti nella devastazione che si è poi verificata, nessuno lo mette in dubbio. Però, nel momento in cui, a te scienziato, viene chiesta una valutazione della stuazione, da cui tu sai che saranno prese determinate decisioni in merito alla sicurezza fisica delle persone, DEVE passare per la testa che, siccome l'evento è improbabile ma non impossibile, è meglio peccare di ansia e scrupoli piuttosto che dichiarare di stare tranquilli e farsi un bicchiere di vino (come ha detto deBern. nell'intervista). Non fosse altro che per pararti il culo in caso si verificasse la tragedia. Secondo me è questo che sta alla base della sentenza: l'eccessiva leggerezza con cui è stato affrontato il problema. Mettici le intercettazioni, in cui appare chiara la natura mediatica di tranquillizzazione voluta da Bertolaso, e la colpa è servita. Se ora tutti gli scienziati si dimettono, significa che o non sanno fare previsioni o le previsioni che gli viene chiesto di fare sono, in qualche modo, "pilotate", quindi non hanno più voglia di prendersi la responsabilità intrinseca in una consulenza. Ovviamente, c'è anche la mano del giudice che valuta la situazione e stabilisce l'eventuale pena da comminare, che è ancora un altro aspetto della pena, ma questo è normale e insito in qualsiasi causa si affronti.
  12. Innanzi tutto volevo ringraziare loric per essersi smazzato tutto il pdf di 224 pagg. e per averci dato una visione quanto più possibile oggettiva della sentenza. Detto questo, insisto sul fatto che già dal verbale della riunione della CGR era evidente l'intento di tranquillizzare gli animi: basta rileggersi i passaggi che ho postato in un intervento precedente per rendersi conto che la commissione riteneva improbabile un evento devastante. Se tu dichiari una cosa del genere ad un pubblico "ignorante" della materia, tutti tenderanno a capire che non c'è pericolo. Inoltre, è chiaro, dalle intercettazioni telefoniche, che Bertolaso ha utilizzato la commissione come parafulmine per se stesso e ha anticipato quella che sarebbe stata la conclusione di DeBern. durante l'intervista (lo sciame sismico è normale, scarica l'energia, possiamo stare tranquilli, andiamo a farci un bicchiere di vino (!?)). Pertanto ritengo che, come ho già precedentemente detto, o gli scienziati erano marionette in mano a Bertolaso e hanno riportato ciò che Bertoaso voleva oppure non hanno eseguito il loro compito al meglio, producendo un documento troppo vago e dall'interpretazione quanto meno contraddittoria.
  13. Credo sia la versione per gli USA, su cui testano il motore da 165hp a loro dedicato.
  14. Comunque, per tornare in topic, dal verbale della CGR, si legge che Boschi ha detto che "i forti terremoti in Abruzzo hanno periodi di ritorno molto lunghi. IMPROBABILE che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, pur se non è da escludere in maniera assoluta". Inoltre, il prof. Calvi rileva che i terremoti aquilani hanno carattere di scossa con forti picchi di accelerazione ma con spostamenti spettrali di pochi millimetri, quindi pericolose solo per strutture sensibili alle accelerazioni (ovvero, come spiegato più avanti, cornicioni, controsoffitti e camini, oggetto delle verifiche che si sarebbero dovute fare a cura della Protezione Civile). Da quanto ho letto, devo dire che la sentenza appare giustificata in pieno, perchè chi vuole trovare appigli e cavilli ha di che essere soddisfatto: se uno scienziato ti dice che il rischio è che cada un cornicione, tu non sgomberi una città. Tra l'altro, l'intera riunione è durata 1 ora: già mi immagino le chiamate sul cell dei partecipanti "Si, tra poco finiamo sta manfrina e ti raggiungo!".
  15. Però, dalle parole degli scienziati, mi sembra, sono uscite solo ovvietà: non sappiamo dirvi nulla in merito ad un evento devastante, la città sarà distrutta in caso ciò si verificasse (che è quello che poteva dire chiunque con un minimo di esperienza sui terremoti avvenuti in Italia dagli anni 50 ad oggi), la scienza ad oggi, non sa dirci di più. Quindi la palla ritorna al sindaco, al prefetto e a tutti quelli che hanno in mano la sicurezza della città, e che non hanno fatto nulla di concreto, in quanto, è emerso, dopo la conferenza, addirittura che uno sciame sismico libera pian piano l'energia del sottosuolo, evitando un evento di grande magnitudo (cosa regolarmente smentita dai fatti). Quindi, in cosa si sostanzia l'attività della CGR? In una serie di ammonimenti che nessuno prende in considerazione, oppure in uno schermo con il quale proteggersi le terga in caso la situazione andasse a donnine deambulanti? Secondo me, la seconda che ho detto...(purtroppo).
  16. Scusate, io capisco il problema che nasce dalla sentenza (ed è da stigmatizzare), ma non capisco allora (sarò io che sono di coccio) a che serve questa Commissione Grandi Rischi. Mi spiego: se io, sindaco dell'Aquila, in caso di sciame sismico continuato, voglio sapere il da farsi in merito ad una possibile catastrofe che può accadere, e contatto la Protezione Civile e la CGR, lo faccio per avere un parere più informato del mio. Quindi se Bertolaso non fiata, ma fa parlare gli scienziati e questi, in buona sostanza, dicono: "Lo sciame sismico continuato non porta necessariamente ad una scossa devastante, ma l'evento non è da escludere. In caso di evento devastante L'Aquila sarà distrutta", mi chiedo, sempre da ignorante quale sono, cosa abbiamo saputo di più dagli scienziati che non sapevamo già di per noi? E quindi che li abbiamo interpellati a fare? E quindi che utilità ha questa Commisione (almeno dal punto di vista dei terremoti)? Sinceramente, la vedo solo come il parafulmine che si sono trovati Bertolaso &Co per sfangarla dalle loro responsabilità (vere o presunte) in merito al disastro (e dalla telefonata appare chiarissimo). Quindi, o questi scienziati sono tutti dei puri di cuore e talmente ingenui da non capire che sarebbero stati "messi in mezzo" in caso di catastrofe, oppure erano coscienti dei rischi e ora ne pagano le conseguenze. Mia personalissima opinione.
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