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SaiKiSono

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Risposte pubblicato da SaiKiSono

  1. Concordo, ne vedo una settimanalmente, azzurrina e dal vivo è molto più scultorea rispetto alle fotografie. Rinascimentale.

     

    Il punto debole delle attuali Maserati ""normali"", secondo me, sta nel fatto che il filone stilistico derivato da Alfieri, quindi Ghibli e Levante, calzava a pennello per le Maserati di oggi in relazione ai gusti attuali di mercato, specie fuori Europa, dove l'eleganza classica fatica ad emergere. Sì, viviamo in epoca di tamarri 😂

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  2. Dovevano partire già un mesetto fa i lavori a Monza ma ben venga anche adesso.

     

    Mentre per quanto riguarda la competenza ma soprattutto il senso dell'etica del giornalismo della Formula 1 meglio che non entra nei dettagli ma fondamentalmente il sistema-pesce puzza dalla testa.

  3. La coupé molto bella, al posteriore mi ha ricordato la Diva mentre la Spider, per essere una classe 2005, mi sa di datata, quasi un aggiornamento della Barchetta in salsa Alfa Romeo. Considerando poi che 8c è del 2003 fortunatamente non ha mai visto la luce, secondo me.

  4. 2 ore fa, cdp76 scrive:

    La targhetta con i puntini dovrebbe essere la H di Hyundai in morse o braille (non ricordo)

     

    Codice Morse, sono andato a verificare. Non conoscevo questa curiosità.

    Nel caso fosse stato in Braille, non so se avrei definito la mossa come colpo di genio oppure come cagata pazzesca (semicit.)

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  5. Io l'ho visto la sera di Natale, che dirvi...strano!

    È sicuramente un film interessante nonostante nella prima parte sia lento nel suo sviluppo.

    È strano perché pur trattandosi di Ferrari, le Rosse (ma proprio le auto in generale) hanno un ruolo marginale al racconto eppure senza di esse non si svilupperebbe l'intera storia...o comunque sarebbe meno interessante. Secondo me, a differenza di altri prodotti industriali e non parlo solo di auto, il fascino della Ferrari è strettamente legato a quello del suo fondatore, uomo e azienda che pur essendo due entità separate non possono fare a meno l'uno dell'altra e viceversa .Tornando a noi, come già scritto il film è incentrato sulla crisi di Enzo Ferrari nell'annata 1956-1957, crisi sia economica che personale-familiare. Periodo e argomentazioni sempre trattate mai in maniera netta e chiare nella varie documentazioni perché, aldilà del mito e della leggenda del suo fondatore, tanti personaggi, tra cui Laura, hanno avuto ruoli importanti nella storia della Ferrari. Tutto sommato ho gradito anche le scene di azione con le auto protagoniste, nei limiti della ricostruzione cinematografica non ho segnalato sviste clamorose ho americanate inutili che di solito coincidono con salti illogici e incendi vari. L'unico clamoroso volo pindarico è l'incidente di Guidizzolo che, stando alle ricostruzioni dell'epoca, è stato ricostruito in maniera abbastanza fedele. 

     

    Se proprio il film ha un difetto cronico è la mancanza  di emozione, passione per le auto; aspetto in cui il docu-film con Castellitto rimane ineguagliabile.

     

    In sostanza ritengo che sia un film che un appassionato debba vedere anche come semplice spunto iniziale per approfondire ricerche su quel periodo storico della Ferrari e di Ferrari, per vedere la storia raccontata anche da un'altra prospettiva e non sempre incentrata sulla passione, la volontà, il sogno e la meccanica, sull'Enzo padre-padrone della creatura (anche se lo è sempre stato) ma dando rilievo anche al contesto ambientale dove Ferrari è nata e cresciuta.

     

    Aspetti negativi, alcuni veniali altri meno: tra le americanate che non sopporto la scena di sesso buttata li tanto per, anche se a ripensarci semmai dovessi recitare con la Cruz farei anche io inserire una scena un po' hot anche se dovessimo rappresentare due mummie imbalsamate; la scena in chiesa che sembra messa li tanto per raccontare un po' l'Italia stereotipata, fortunatamente siamo a Modena e non più giù di Roma altrimenti sicuro avrebbero inserito qualche episodio mafioso per completare un po' il racconto dell'italiano medio visto dagli yankee; le strade odierne troppo moderne e belle, tutte asfaltate con segnaletica orizzontale perfetta; infine Adam Driver troppo poco Ferrari nell'aspetto fisico nonostante gli sforzi.

     

     

  6. 1 ora fa, slego scrive:

     

    in ogni caso il problema non nasce da mia moglie: mentre io un pensiero ce lo sto seriamente facendo, lei è assolutamente contraria a venderla (non la guida, ma le piace. e sa che io la adoro).

     

     

     

    Tienila e trovate un'altra soluzione. Ora non so da quanto tempo hai la Z3 e non so quanto la spider bavarese abbia fatto da sfondo alle esperienze di vita coltivate con la fidanzata-poi moglie ma in ogni caso ora la Z3 in questione non è un'auto bensì un contenitore di ricordi. Come ti hanno suggerito sopra, basta usarla in quelle poche (e giuste) occasioni, magari in compagnia della moglie e per qualche ora sarà come viaggiare nel tempo.

     

    Lo so che un discorso analogo potrebbe valere anche con l'utilitaria di turno ma, per esperienza personale, non è la stessa cosa perché quest'ultime sono auto usa e getta. Da noi in famiglia, cascasse il mondo, la Beta Spider è roba sacra. Anche per chi l'ha provata due volte in vita sua come nel caso di mia sorella o per chi, come mia madre, non la guida da 30 anni...

     

    Se poi vogliamo entrare in tecnicismi da collezionismo il discorso si rafforza a dismisura dato che la Z3 è oggettivamente una youngtimer da collezione a differenza di roba che viene esaltata dal mercato nazionale magari solo per una colorazione fuori dagli schemi. Ma non vorrei incentrarmi su questo aspetto.

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  7. Dopo Santa Lucia pescata dal laghetto è arrivato Babbo Natale!

    Le foto non aiutano ma questa è la prima volta che mi viene da dire...meh!

     

    Note positive: il bianco non è il suo colore e per ora l'abbiamo vista solo in bianco. Nonostante questo l'auto non è un disastro.

    I tappi all'anteriore non li capisco ma se non saranno presenti su tutte le versioni ben venga.

     

    Note negative: il posteriore, che fino a questo momento aveva stuzzicato le mie fantasie, sembra un po' piatto. Gli elementi in plastica lucida nera, trasmettono poca qualità.

     

     

  8. 15 minuti fa, Cosimo scrive:

     

     

    ma sto tizio che lavoro fa di preciso?  con un'analisi del genere ti bannano pure qui su AP per fuffosità 

     

     

    È un product designer che, in rapporto all'età, ha anche una certa esperienza lavorativa.

    Ha, o aveva, anche un podcast.

    Fa delle buone analisi, almeno parlo da ""collega"", ma è palese che di auto e di automotive non ci capisce molto. Come ti hanno detto il video è vecchiotto ma ci sono due o tre scivoloni non da Breccia in questo video.

    2 minuti fa, A.Masera scrive:


    designer.

     

     Secondo me ha ragione, il punto è che non è stato designato pensando alla bellezza ma quasi come un oggetto industriale che deve svolgere delle funzioni specifiche e al tempo stesso stupire.

     

     

     

    Anche perché un Designer, non dovrebbe solo pensare alla bellezza.

    Il punto è che, secondo me, per stupire e creare l'effetto wow, in Tesla hanno sacrificato alcuni aspetti funzionali, altro che progettare funzioni specifiche e al tempo stesso stupire. 

     

    Inoltre, ma era abbastanza prevedibile, nel passaggio concept industrializzazione si sono perse alcune caratteristiche tecniche (in primis autonomia) che ne avrebbero fatto un oggetto interessante.

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  9. In primis, un applauso a me e quelli come come me che, nonostante tutto, si sono guardati il GP per intero.

     

    Non ho capito cosa sia successo con Sainz alla fine che effettua due soste negli ultimi giri, ok che rubare il giro veloce non cambiava nulla ma non ho proprio capito cosa sia successo.

     

    Molto bene Yuki ma la minchiata fatta in Messico costa, di fatto, il settimo posto all'Alpha Tauri. Forse un bene per il piccolo team italiano che, con gli ultimi assetti societari, sembra diventare ancor di più il team Red Bull ma un bel jolly anche per i capisquadra austriaci. Chissà se, sfruttando una maggiore sinergia tra le due squadre, Red Bull sfrutti qualche buco di regolamento per affinare sviluppo e non sforare il budget cap.

     

    Un discorso analogo si potrebbe fare per Ferrari che avrà il vantaggio di poter utilizzare per più ore la galleria del vento.

     

    Stagione mostruosa, pur senza veri acuti, per Hamilton che comunque chiude terzo dopo un 2022 altalenante.

     

    In ottica 2024, sono curioso di vedere se McLaren sarà in grado di proseguire sulla buona rotta intrapresa quest'anno, sembrano gli unici in grado di cambiare un po' gli equilibri in gioco.

     

    Felice per Williams e Albon, grandissima stagione.

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