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AleMcGir

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Risposte pubblicato da AleMcGir

  1. 17/12/2010 (8:12) - IL CASO DELLA RICOSTRUZIONE DI «ANNOZERO» DI UN TEST SU PISTA DEL MODELLO DEL BISCIONE

    Fiat chiede 20 milioni a Santoro

    I legali del Lingotto: messaggio denigratorio ai danni dell'Alfa MiTo

    ALBERTO GAINO -TORINO

    Fiat cita Rai e Santoro per Annozero chiedendo 20 milioni di danni per il servizio sulla prova di velocità fra un’Alfa Mito, una Mini Cooper ed una Citroën DS3 organizzato dal mensile Topgear e commentato dal giornalista Corrado Formigli (pure lui chiamato in causa) nella trasmissione del 2 dicembre. Il ricorso è stato presentato nei giorni scorsi al Tribunale di Torino. Contestualmente è stato notificato all’ufficio legale della Rai. La conferma arriva dal capufficio stampa Fabrizio Cassinelli. Al telefono, poco prima dell’inizio della puntata di ieri sera, Michele Santoro sceglie un profilo basso: «Aspettiamo di leggere il ricorso per valutarne il merito con i legali e poi ne parleremo. Questo è il nostro atteggiamento, estremamente tranquillo, dall’inizio di questa vicenda». Gli avvocati di Fiat Group Automobiles Michele Briamonte e Marco Carbonaro hanno optato per un «procedimento sommario di cognizione», introdotto nel 2009 fra le misure per snellire la procedura civile: prevede un’«istruzione sommaria» e un giudizio più rapido del solito.

    I legali puntano sul servizio di Quattroruote del mese di giugno, citato in Annozero per «conferire autorevolezza» alla prova gestita dalla rivista Topgear, del cui direttore, Marcello Manerbi, chiedono l’esame testimoniale. E vorrebbero che il giudice, non ancora designato, sentisse pure il giornalista Marco Paoli, della stessa rivista. Vogliono verificare se sia «vero che Formigli contattò Minerbi e Paoli nell’autunno 2010 per organizzare una prova sul circuito di Vairano fra una Mito, una Mini Cooper ed una Citroën DS3 che riproducesse quella effettuata e pubblicata da Quattroruote». E intendono appurare se «Paoli, durante le riprese, mentre stava guidando l’Alfa, abbia fatto commenti e apprezzamenti tecnici positivi sulle prestazioni tecniche dell’auto». Il ricorso sostiene che sia stato del tutto inappropriato il commento di Formigli in trasmissione: «La Mito si è beccata tre secondi dalle altre».

    E contesta la citazione «in forma di spezzatino» del servizio di Quattroruote. Vi si ammette: «In quel precedente test i tempi di percorrenza delle tre auto coincidono con quelli riferiti da Formigli ad Annozero». E «tuttavia» vi si aggiunge: «La prova su strada condotta da Quattroruote non era incentrata sulla velocità di percorrenza sul giro o, almeno, non solo: infatti, era finalizzata a confrontare, valutare e giudicare una vasta serie di parametri ed elementi delle tre auto. Dalle prestazioni tecniche di ripresa e frenata, ai consumi, al prezzo, al comfort dell’abitacolo e del posto di guida, agli accessori, alle dotazioni di sicurezza». «Tant’è vero che, sulla base di tutti i fattori valutati, Alfa Mito ha ricevuto il punteggio complessivo più alto (85/100). Citroën e Mini si sono arrestate a 83 e 82. Quattroruote ha evidenziato che la Mini si è rivelata l’auto più veloce ma “poi si passa dalla pista alla strada: qui entrano in gioco altri fattori e, allora, la situazione si ribalta, favorendo la Mito, meno estrema, forse, ma più vivibile”».

    Sostengono i legali dello studio Grande Stevens: «Tutto ciò è stato appositamente taciuto su Annozero per diffondere un messaggio denigratorio sull’auto prodotta da Fiat. Nemmeno si è avuta cura di precisare che il ritardo di 3 secondi accumulato dalla Mito deriva da un limitatore tecnico di velocità (Esp traction control) installato sull’auto per motivi di sicurezza che “su strada la rende più stabile e sicura, in pista penalizza un po’ la guida e i tempi sul giro”, da Quattroruote». Nella quantificazione del danno Fiat ricomprende la spesa di 3 milioni di euro per una «campagna pubblicitaria ad hoc, al fine di ridurre gli effetti pesantemente negativi della trasmissione».

    Fonte: Fiat chiede 20 milioni a Santoro - LASTAMPA.it
  2. Nuove Regole: conferme dalla Fia per 2011 e 2013 - News Formula 1

    Arrivano conferme riguardo le nuove regole per il 2011 e 2013 da parte del Consiglio Mondiale della Federazione Internazionale dell’Automobile.

    Per quanto riguarda il 2011 verrà introdotta l’ala posteriore mobile e si vedrà il ritorno del Kers, in vigore nel 2009 e ‘sospeso’ per il 2010.

    Come sappiamo il fornitore unico di pneumatici sarà la Pirelli, in sostituzione della Bridgestone che abbandona dopo più di 10 anni di servizio.

    Via anche il divieto di ordini di scuderia, che ha reso rovente l’estate 2010 con il fattaccio del GP di Germania tra Felipe Massa e Fernando Alonso.

    Altre importanti novità riguardano l’utilizzo dal 2011 del cambio per 5 gran premi e l’adeguamento, dal 2013, dei motori alla cilindrata di 1.600 cc, 4 cilindri.

    Dopo l’adeguamento ai 2.4 V8 del 2006 si scende ancora. Arriveremo a motori più piccoli di quelli delle nostre utilitarie?

    Ma andiamo con ordine:

    Ala posteriore Mobile

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    Dal 2011 anche l'ala posteriore, dopo quella anteriore, sarà regolabile dal pilota

    Dal prossimo anno, dopo l’ala anteriore, anche quella posteriore potrà essere regolata direttamente dal pilota. Con dei limiti. L’adozione di questa soluzione è indirizzata esclusivamente alle manovre di sorpasso. L’ala potrà essere regolata esclusivamente quando lo svantaggio nei confronti del pilota che precede sarà inferiore al secondo. Nascono quindi dei dubbi: come farà il pilota che segue ad essere sicuro di essere sotto il secondo di distacco? Verrà avvisato con una spia sul volante? Avrà un mirino come sui caccia aeronautici? Ci immaginiamo poi le contestazioni in caso di utilizzo non consono secondo qualcuno..

    Ritorno del Kers

    regole-2011-kers.jpg

    Torna la 'batteria'

    A volte ritornano: dopo la parentesi del 2009, nel 2011 tornerà sulla scena il Kers, il ‘Kinetic Energy Recovery System’, sistema di recupero dell’energia cinetica.

    Si parla tanto di riduzione dei costi e il Kers ritorna. Vai a capire cosa pensano in Federazione. Per chi non ricordasse l’uso di questo meccanismo, il Kers in parole povere non è altro che una batteria che immagazzina l’energia creata dalle violente frenate della monoposto, per poi scaricarla sotto forma di potenza motrice (un plus di circa 80cv) per un limite fissato in circa 7 secondi per giro di pista. Il tutto è azionabile da un pulsante sul volante del pilota.

    In relazione al ritorno del Kers, il peso minimo delle vetture passerà da 620 a 640 kg.

    Abolizione dell’F-duct

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    F-duct vietato dal 2011

    Per un ritorno da milioni di euro, un’abolizione da pochi migliaia. L’F-duct, il meccanismo di ‘stallo’ dell’ala posteriore sviluppato dalla Mclaren prima e dalle altre scuderie successivamente, verrà abolito dall’anno prossimo. Questo innovativo sistema ha avuto quindi vita breve, solo pochi mesi. Il motivo principale di questa abolizione pare essere una preoccupazione relativa alla sicurezza dei piloti. Il condotto ricavato all’interno dell’abitacolo andava infatti ‘chiuso’ con il dorso di una mano (si sono visti anche rinforzi sui guanti) o un ginocchio, il che costringeva Vettel e compagni a percorrere interi secondi di pista tenendo il volante con una sola mano.

    Piccola considerazione a riguardo: la Mercedes ha sviluppato, durante l’anno, un’evoluzione ulteriore di questo sistema, totalmente automatica e quindi senza necessità di interazione da parte del pilota (che poi in più occasioni non abbia funzionato, come ha dichiarato recentemente Schumacher, è un altro discorso). Non sarebbe bastato renderlo obbligatorio in versione automatica invece di reintrodurre il Kers, dispendioso in termini economici e molto più pericoloso sul fattore sicurezza per le scariche elettrostatiche che può sprigionare?

    Diffusore doppio addio

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    Vietato dal 2011 il doppio diffusore

    Il 2009 made in BrawnGP deve aver preoccupato parecchio la Federazione. Dal 2011 infatti sarà vietato il ‘buco con il diffusore intorno’ che ha fatto la fortuna della squadra di Ross Brawn nella scorsa stagione.

    Questa soluzione, che aggirava uno dei tanti buchi del regolamento tecnico, aveva permesso a Jenson Button di fare il vuoto all’inizio del 2009, vincendo 6 delle prime 7 gare e, ricordiamo, senza l’utilizzo del Kers. Da metà stagione in poi lo sviluppo delle altre monoposto aveva livellato i valori facendo emergere anche la Red Bull che, a sua volta senza diffusore e senza Kers, era stata l’unica scuderia ad impensierire la BrawnGP sul finire di stagione.

    La polemica, durata per tutto il 2009, ha portato quindi alla decisione di abolire questo sistema a partire dal 2011. Articolo 39.1 cancellato

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    'Fernando is faster than you' dal 2011 sarà liberamente comunicabile via Radio

    L’articolo 39.1 relativo al divieto di ordini di scuderia è stato eliminato dal regolamento 2011. La sceneggiata di Hockenheim ha sortito l’effetto probabilmente sperato per molti addetti ai lavori e tifosi. La regola (insulsa) era stata inserita nel 2003 dopo il fattaccio di Zeltweg tra Schumacher e Barrichello dell’anno precedente. Pertanto, dall’anno prossimo, tutte le squadre saranno libere di impartire ordini di scuderia ai propri piloti durante la gara, con i mezzi di comunicazioni più graditi e senza la necessità di ‘nascondere’ le disposizioni con messaggi più o meno subliminali. Ritorno del 107% in qualifica

    regole-2011-107.jpg

    Dopo 8 anni, torna la regola del 107%

    Torna, dopo parecchio tempo, la regola che estrometterà dalla griglia di partenza le auto con un tempo di qualifica superiore al 107% rispetto a quello della Pole. Crediamo arriveranno maggiori dettagli sull’applicazione di tale regola, che è però in controtendenza con il divieto dei test privati. L’anno scorso si è cercato a tutti i costi di ‘riempire’ la griglia con nuove scuderie, senza permettere loro di provare e migliorare le proprie prestazioni. Come abbiamo visto, soprattutto per quanto riguarda l’HRT, durante l’anno i passi avanti sono stati proprio pochi. Ora arriva anche il 107%. Ce la faranno le squadre più lente a partire in almeno metà dei gran premi previsti?

    Considerazioni

    Come al solito, la Fia ci regala sempre nuove contraddizioni relativamente al suo regolamento.

    Sono anni che si parla di riduzione dei costi. I risultati ‘peggiori’ sotto il profilo sportivo sono stati il congelamento dello sviluppo dei motori e il divieto dei test, che hanno penalizzato notevolmente chi ha fatto dello sviluppo durante l’anno il suo punto forte e le piccole scuderie che non hanno, così, modo di crescere.

    Al contrario, sono stati introdotti particolari (come il Kers) che hanno obbligato le scuderie ad investire milioni di euro, oltre alle varie ali mobili (prima l’anteriore, ora anche la posteriore) che hanno e richiederanno mesi di studio. Soluzione il Kers, tra l’altro, che va a soppiantare assieme all’ala mobile l’F-Duct, abolito per questioni di sicurezza quando poteva esser reso obbligatorio in versione automatica (l’abbiamo detto prima parlando della Mercedes) e avrebbe comportato sicuramente costi più bassi.

    Senza contare che la limitazione dei test in pista ha portato all’adozione, da parte delle scuderie più importanti, di simulatori in fabbrica che non sostituiscono i test in pista ma forniscono comunque parecchi dati utili. Sempre a proposito dei test e della riduzione dei costi, non è mai stata presa in considerazione la soluzione di ‘copiare’ la MotoGP, che spesso si ferma un giorno o due successivi ad un GP sulla stessa pista per provare, con notevole risparmio economico rispetto ad un test su una pista diversa. I viaggi di andata e ritorno sono gli stessi, il materiale idem, economicamente si ha giusto il ‘peso’ di uno o due giorni in più di alloggio.

    Tornando alla questione sicurezza. L’f-duct è stato abolito perchè non di facile gestione, nella versione manuale, da parte dei piloti. Al di là della possibilità di renderlo automatico, nel 2011 i piloti avranno invece due nuovi pulsanti/manettini. Uno per il Kers e uno per l’ala mobile posteriore (oltre a quello per l’anteriore).

    Ora: immaginiamo la situazione di un sorpasso con il pilota B alle spalle del pilota A. Siamo sul rettilineo di Barcellona, uno piuttosto lungo. Il pilota B deve superare, sa di essere a meno di un secondo da chi precede (come non si sa, lo scopriremo..) e decide di passare. A questo punto, deve attivare l’ala mobile posteriore e il Kers, quindi deve mettersi a giocare con il volante a 300 all’ora con pulsanti e manettini mentre, in scia, si avvicina all’avversario. Non vi sembra un po’ troppo macchinoso e pericoloso, più che con l’F-duct? Sì? Pensate ora a tutto questo sul rettilineo di Montecarlo.

    Alessandro Secchi – F1Grandprix

  3. Marchionne: entrare o uscire dalla Confindustria un dettaglio - LASTAMPA.it

    Marchionne: entrare o uscire dalla Confindustria è un dettaglio

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    L'ad Sergio Marchionne allo stabilimento di Sterling Heights pixel.gif

    L'amministratore delegato Fiat vedrà Marcegaglia in settimana "Mirafiori? Avanti con il dialogo ma il Lingotto ha diversi piani B"

    Il dialogo è in corso ma «non so se» se si farà l’accordo per Mirafiori prima di Natale: in ogni caso ci sono «diversi piani B, ma questa non è una minaccia». Fra le opzioni anche la possibilità di produrre negli Usa, «ma ce ne sono anche altre». L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, di una cosa è sicuro: «entrare o uscire da Confindustria è un dettaglio, non importa: quello che importa è garantire a Fiat la governabilità» di Mirafiori. «Io non ho preconcetti, lavoro nel contesto che ho ma» Fiat è in società con Chrysler e «dobbiamo garantire a loro il successo degli investimenti». Ribadendo l’ipo di Chrysler nel 2011 e il ritorno di Alfa negli Stati Uniti, Marchionne ha precisato che incontrerà il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia giovedì o venerdì a New York.

    Marchionne sceglie gli Usa per mettere in evidenza l’importanza del lavorare tutti insieme, l’impresa e il sindacato. E lo fa portando ad esempio lo stabilimento di Sterling Heights, che solo 18 mesi fa doveva chiudere e che invece riceverà a breve un investimento da 850 milioni di dollari e vedrà l’aumento di un turno nel primo trimestre, e di Chrysler la cui «rinascita» è «stata scritta solo grazie alla collaborazione di industria, governo, e del sindacato». Una «storia di successo» quella della casa automobilistica americana che «mostra cosa si può fare quando tutte le parti coinvolte riconoscono che la realtà della concorrenza va al di là dei confini del Michigan e degli Stati Uniti». La storia di Chrysler «prova che quando si è tutti insieme in buona fede, possiamo raggiungere buoni e duraturi risultati»: «La nostra partnership con il Uaw», il sindacato dei metalmeccanici americano, «ha avuto un ruolo chiave nella decisione di continuare l’attività a Streling Heights». Il Uaw - aggiunge - è stato importante «nel creare il futuro di lungo termine per la nostra società e i nostri dipendenti».

    La partnership fra Chrysler e Uaw «è - spiega - pragmatica»: «ognuno capisce che deve fare la sua parte. Il sindacato ha capito che il lavoro dei suoi aderenti dipende dalla capacità di Chrysler di essere competitiva. E tutti e due», l’azienda e il sindacato «comprendiamo la necessità delle persone che lavorano nell’impianto di portare la loro creatività, la loro intelligenza per migliorare quello che facciamo». Il Uaw stesso ringrazia l’amministratore delegato di Chrysler. Poco dopo Marchionne, a salire sul palco allestito dell’impianto di Sterling Heights è il numero due del sindacato americano General Holiefield, che ammette: Marchionne «con noi ha lavorato bene. Sua mamma e suo papà hanno fatto un buon lavoro con lui».

    Ringrazia il numero uno del Lingotto e di Chrysler anche il governatore dello Stato del Michigan, Jennifer M. Granholm, per l’investimento da 850 milioni di dollari nella fabbrica di Sterling Heights, in quanto è «un impegno a restare, non si fa in un impianto temporaneo». L’appuntamento di Sterling Heights, infatti, è per celebrare l’avvio della produzione della Chrysler 200 e della Dodge Aveneger, oltre all’aggiunta di un secondo turno nel primo trimestre 2011.

  4. Tutti salvi i 33 mineros

    Uscito anche l'ultimo soccorritore. Il Cile in festa

    MINERA SAN JOSE' (CILE) - Sono tutti salvi i 33 minatori rimasti intrappolati per 70 giorni nella miniera cilena di San Jose'. Stanotte e' stato tirato fuori anche l'ultimo degli operai, Luis Urzua, 54 anni, capoturno e leader carismatico del gruppo dal giorno dell'incidente, il 5 agosto scorso. Le operazioni per lo storico salvataggio si sono da poco concluse con l'uscita dalla miniera di tutti i sei soccorritori scesi per organizzare la risalita. Protagonista dell'operazione la capsula di metallo Fenix, coi colori cileni, che ha fatto la spola sui circa 700 metri che separavano i minatori dalla superficie. Fine di un incubo che il Cile ha salutato riversandosi in caroselli per le strade e facendo suonare a festa le campane di citta' e villaggi.

    Fonte:

    Tutti salvi i 33 mineros - Mondo - ANSA.it

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