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AleMcGir

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Risposte pubblicato da AleMcGir

  1. a torino non ricordo, mi pare avesse una data, sotto casa mia ha suonato la scorsa domenica. Tipo non banale e gran bella voce.

    letto..bella recensione (ahiahi skin :mrgreen:) .. mi spiace di non averlo visto, meritano sempre. Esiste ancora a Cuneo Nuvolari libera tribù? Secoli fa ci bazzicavano abbastanza. Bel posto

    Nuvolari libera tribù

  2. ? :pen:
    Ferrari sarà scorporata da Fca

    Via libera del Cda: la separazione verrà attuata attraverso l’offerta pubblica pari al 10% del capitale e la distribuzione della rimanente partecipazione di FCA agli azionisti. Elkann: «Nuovo passo in avanti». Marchionne: percorsi separati, è la scelta migliore

    La decisione tanto attesa e annunciata è arrivata. Fiat Chrysler Automobiles, fresca di quotazione a New York, scorpora la Ferrari. L’obiettivo è un’offerta pubblica per approdare a Wall Street e, annuncia il Lingotto, «su un altro mercato in Europa». Via libera poi a un convertendo da 2,5 miliardi e all’emissione di 100 milioni di azioni. Intanto il trimestre vede crescere i ricavi del gruppo con il dimezzamento delle perdite in Europa, mentre sono confermati i target 2014. «Oggi è un grande giorno per tanti motivi - ha commentato l’amministratore delegato Sergio Marchionne in conference call con gli analisti - Sono tutte operazioni che dimostrano il nostro impegno a sostegno del piano industriale. Diamo a Ferrari il giusto valore come produttore di auto di lusso». Buone le prospettive per il futuro. «Siamo ottimisti sui volumi e sull’andamento di Fca nel 2015», ha aggiunto il manager con il maglioncino nero.

    Dunque il Cavallino Rampante verrà scorporata dal Lingotto. La separazione porterà alla vendita pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10% del capitale della casa di Maranello, che sarà collocato sulla Borsa Usa e in un mercato europeo, senza la specificare se si tratterà o meno di Piazza Affari. La restante parte di Ferrari verrà distribuita tra gli azionisti di Fca, di cui la famiglia Agnelli è socia al 30,05% attraverso Exor. «Sono felice di questo nuovo passo in avanti nella strategia di sviluppo di Fca - ha commentato il presidente John Elkann riferendosi all’operazione che ha coinvolto Maranello - Insieme alla recente quotazione delle azioni di Fca sul Nyse, la separazione di Ferrari preserverà la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di Fca di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business».

    Marchione ha insistito, invece, sul fatto che sia stata compiuta la scelta migliore per Ferrari e il gruppo. «Il cda sostiene la convinzione del management che quest’operazione rappresenti per Fca la scelta migliore per supportare il successo del gruppo nel lungo termine e nel contempo rafforzare significativamente la struttura del capitale di Fca. Con l’intento di rafforzare il Piano 2014-2018 e di massimizzare il valore dei nostri business per gli azionisti, è appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per Fca e Ferrari».

    Detto questo, Fca ha scelto di rafforzare il capitale. Una decisione presa, spiega una nota, «nell’ambito di un piano per la realizzazione di una struttura di capitale appropriata a sostenere lo sviluppo di lungo termine del gruppo». In questa stessa direzione si inserisce inoltre l’annuncio di un bond convertendo. È un’obbligazione da 2,5 miliardi di dollari, alla cui scadenza si avrà la conversione dei titoli in azioni ordinarie. A tutto ciò, infine, si aggiunge il collocamento di 100 milioni di titoli ordinari (tra i quali 35 milioni di azioni proprie e 54 milioni utili per reintegrare il capitale dopo la cancellazione dei titoli che avevano chiesto il recesso dalla fusione Fiat-Chrysler).

    Tutte queste operazioni dovrebbero essere completate entro fine anno, anche se, si precisa, la tempistica resta subordinata alle condizioni di mercato e ai requisiti previsti dalla normativa applicabile per la registrazione. Exor ha già annunciato che aderisce all’emissione del bond convertendo approvato da Fca, con un investimento di circa 600 milioni di euro. L’investimento, che sarà effettuato attingendo alle risorse disponibili, «ha l’obiettivo di contribuire al rafforzamento patrimoniale di Fca, favorendo la realizzazione degli obiettivi del piano 2014-2018».

    Piatto ricco, insomma, al termine del primo consiglio di amministrazione riunitosi nella nuova sede di St. James Street 25, a Londra per l’approvazione dei conti del terzo trimestre 2014. Il fatturato della casa automobilistica si attesta a 23,6 miliardi di euro, in crescita del 14% sullo stesso periodo del 2013. Il gruppo che unisce Torino e Detroit conferma i target dell’anno: 4,7 milioni di veicoli consegnati, ricavi a 93 miliardi, Ebit fra 3,6 e 4 miliardi, utile netto di 600-800 milioni, indebitamento netto industriale tra 9,8 e 10,3 miliardi di euro. «I risultati nel terzo trimestre - ha detto ancora Marchionne - dimostrano una solida performance in un contesto di mercato difficile, particolarmente in America Latina. Siamo in linea per conseguire gli obiettivi che ci siamo dati per l’intero esercizio 2014. Con la creazione di Fca e il suo debutto al listino di New York abbiamo intrapreso una nuova fase come azienda globale con possibilità sempre maggiori».

    Nei singoli settori, si evidenzia il dimezzamento della perdita in Europa, anche se nell’area Emea il gruppo Fca è comunque in rosso di 63 milioni. Bene i marchi del lusso: Fca ha registrato nel terzo trimestre una forte crescita pari al 35%. Ferrari ha registrato ricavi pari a 662 milioni di euro (+24%), con 1.610 vetture consegnate (+8%) e un ebit di 89 milioni, che include i 15 milioni del compenso erogato a seguito delle dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo. Al netto di tale importo, l’ebit è cresciuto di 16 milioni. Maserati ha consegnato 8.896 vetture (3.953 nello stesso periodo 2013), grazie a Quattroporte e Ghibli. I ricavi sono pari a 652 milioni (444 milioni), l’ebit è salito da 43 a 90 milioni.

    La Stampa - Ferrari sarà scorporata da Fca

    Consiglio di Amministrazione FCA: risultati terzo trimestre 2014

    FCA ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in crescita del 14% a 23,6 miliardi di euro e l’EBIT in crescita del 7% a 0,9 miliardi di euro. L’Indebitamento netto industriale si è attestato a 11,4 miliardi di euro e riflette l’andamento stagionale. La liquidità disponibile è stabile a 21,7 miliardi di euro. Confermati i target per l’anno in corso.

    Le consegne globali sono cresciute del 10% a 1,1 milioni di veicoli, trainate dalla performance delle vendite in NAFTA;

    I Ricavi sono migliorati del 14 % a 23,6 miliardi di euro;

    L’EBIT si è attestato a 926 milioni di euro, in crescita del 7% (+10% a parità di cambi di conversione) con tutti i settori in miglioramento ad eccezione del LATAM dove il mercato permane debole;

    L’utile netto è stato pari a 188 milioni di euro, in linea con quello del terzo trimestre 2013;

    Nel trimestre l’indebitamento netto industriale è cresciuto di 1,7 miliardi di euro per effetto della normale stagionalità, in linea con la variazione registrata nel terzo trimestre del 2013;

    Il Gruppo conferma i target per l’anno in corso.

    Londra, 29 ottobre – “I risultati del Gruppo nel terzo trimestre dimostrano una solida performance in un contesto di mercato difficile, particolarmente in America Latina”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di FCA, Sergio Marchionne, “siamo in linea per conseguire gli obiettivi che ci siamo dati per l’intero esercizio 2014. Con la creazione di FCA e il suo debutto al listino di New York abbiamo intrapreso una nuova fase come azienda globale con possibilità sempre maggiori”.

    FCAGroup - Consiglio di Amministrazione FCA: risultati terzo trimestre 2014



  3. We’re back! Because, frankly, we think we can do better. Our first Perfect Road Trip ended badly. This time we’re determined to get things right.

    So, it’s Italy... 500 miles from Venice to the Isle of Capri via Bologna, Siena, Rome, Pompeii, Sorrento and Positano on the stunning Amalfi coast.

    This time we’re pulling out all the stops for perfection with the McLaren 650S and its fellow 200mph-clubber, the Lamborghini Huracan. Throw in the mind-boggling 900 horsepower hybrid McLaren P1 and you see we mean business. For a blast along the timeless Amalfi coast, we choose two classic 1960s Alfa Romeos.

    Being in the land of so much culture inspires The Stig to rearrange some furniture – in a bad way. The Midlands Gastronaut searches for his favourite local food - in the wrong way.

    For our finale, we have the only cars feasible on the Isle of Capri – two Ford Capris!

    Surely nothing can ruin our Perfect Road Trip 2.

    Enjoy!

    Jeremy Clarkson & Richard Hammond
  4. Marchionne a Maranello ha parlato con i tecnici

    Il presidente si è informato sulla 666 che promette bene. Spaventa il trasloco della GeS a gennaio

    Sergio Marchionne è stato alla Ferrari ieri. Il presidente del Cavallino ha dedicato la mattinata a parlare con il team principal, Marco Mattiacci, e i tecnici top della Gestione Sportiva, mentre nel pomeriggio ha preso contatti con i responsabili del prodotto, dopo aver preso possesso del suo ufficio che non è lo stesso di quello che è stato di Luca di Montezemolo.

    Il nuovo capo di Maranello ha voluto essere rassicurato che lo sviluppo della 666, la prima monoposto di James Allison, procede per il verso giusto cancellando le voci che volevano la macchina 2015 peggiore, almeno in galleria del vento e in simulazione della F14 T. Per fortuna non è così, visto che all’inizio dello sgrossamento del lavoro aerodinamico la nuova Rossa risulterebbe già tre punti meglio della deludente monoposto che sta gareggiando quest’anno, nonostante siano state allargate le pance.

    Non aspettiamoci una Formula 1 in grado di rivaleggiare con le Mercedes, ma certamente dovrà essere una macchina che, quanto meno, avrà corretto gli errori di quest’anno in materia di power-unit, distribuzione dei pesi e aerodinamica.

    Marchionne al vertice tecnico del Cavallino ha chiesto il massimo impegno per risalire la china, ma ha capito che i tempi del rilancio non potranno essere così rapidi come forse si era immaginato.

    L’ambiente all’interno del Reparto Corse è ancora in fibrillazione: la sensazione di molti è che la fase di discontinuità voluta da Marco Mattiacci non sia ancora arrivata a compimento, ma a mettere agitazione c’è anche il trasloco che il Reparto Corse dovrà fare fra il mese di gennaio e quello di marzo per prendere possesso della nuova, modernissima, Gestione Sportiva che è in via di ultimazione secondo i piani prestabiliti. Gli spostamenti dei reparti, infatti, avverranno proprio nel momento in cui la 666 inizierà il lavoro di sviluppo in pista: speriamo che non interferisca con la crescita della monoposto del 2015.

    Nel frattempo è stata controllata la scocca di Kimi Raikkonen dopo le lamentele del pilota finlandese a seguito del Gp di Sochi e non sarebbero emerse delle particolari anomalie per cui Iceman continuerà ad usare la stessa scocca utilizzata in Russia.

    Marchionne a Maranello ha parlato con i tecnici

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