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AleMcGir

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Risposte pubblicato da AleMcGir

  1. Grazie per il quotone Ale...tu eri al Jolly???...sarebbe bello vedere il camera car del Bormida, io ho solo visto l'auto a fine speciale nel prato...anzi, l'ho poi spinta, assieme ad altri della mitica compagnia della spinta, giù per la riva per farla avvicinare alla strada...ovviamente c'era il proprietario del mezzo a bordo che la guidava (si perchè l'ha messa in moto e spostata sulle sue 3,5 ruote sane...finchè non si è staccata la posteriore destra si è mossa...poi ha dovuto arrendersi definitivamente...)...

    No Andrea, niente Jolly, in questo periodo sono ospite fisso a sagre e fiere enogastronomiche :mrgreen:, ritorno al rombo dei motori per il 2° Torino Motor Show 2014

  2. Le condizioni di Bianchi sono critiche, ma stabili

    E' stato dato un primo aggiornamento dopo l'arrivo in ospedale dei genitori di Jules

    Dopo tante ore di attesa è arrivato finalmente un primo breve aggiornamento ufficiale su Jules Bianchi dal MIE General Hospital. Un portavoce della FIA ha spiegato che le sue condizioni rimangono critiche, ma stabili.

    Nel frattempo sono arrivati in ospedale anche i genitori del pilota della Marussia, vittima ieri di un bruttissimo incidente durante il Gp del Giappone, che hanno avuto modo di vedere Jules. Domani parleranno con i dottori per avere un quadro più preciso sulle condizioni del figlio, che ieri è già stato sottoposto ad un intervento d'urgenza alla testa.

    Secondo la stampa francese, inoltre, dovrebbe arrivare in Giappone Gerard Saillant, il dottore francese che aveva già seguito anche Michael Schumacher sia dopo la frattura alla gamba del 1999 che in seguito all'incidente sugli sci di Meribel.

    Le prossime notizie, come annunciato questa mattina dalla Marussia, saranno date in accordo con la famiglia.

    Le condizioni di Bianchi sono critiche, ma stabili

  3. Morale della favola...andate a vedere i rally, disciplina fantastica, ma attenzione a dove vi mettete!!! Mai sotto la strada, mai in uscita di curva (specie se curve veloci) in piena traiettoria, rispettate i consigli che vi danno i commissari di percorso, rispettate loro stessi, e soprattutto rispettate i piloti che non vogliono uccidere nessuno!!!

    Quotone

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    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=192798864253416&id=136428369890466

    La S1600 del Bormida

  4. https://www.youtube.com/watch?v=jDLfSKB6plw



    Ritorno a Spa

    Monza è ancora lì, ma è un autodromo disegnato nel parco reale. Silverstone è uno stradale, ma negli ultimi venti anni l'hanno riempito di curve e poi è comunque in piano. Al Ring le curve le hanno invece tolte perché erano decisamente troppe. A Monaco si va troppo lenti, a Reims non si corre più da decenni. Insomma, se cercate un circuito ricavato da strade una volta aperte al traffico, pieno di saliscendi e curve da pelo sullo stomaco, un circuito che negli ultimi anni non sia stato troppo snaturato ma si sia adattato agli standard di sicurezza senza perdere la propria identità, allora avete un'unica possibilità: Spa-Francorchamps.

    Lo trovate vicino Liegi, in una zona famosa per le sue acque termali, immerso alle Ardenne, basta percorrere le vecchie strade che un tempo collegavano tra loro i paesini di Francorchamps, Malmedy e Stavelot. La parte che va dalla curva Blanchimont, passa per La Source e l'Eau Rouge Raidillon e arriva fino alla staccata di Les Combes è addirittura originale, perché fa parte del vecchio tracciato di 14 kilometri che dal 1931 al 1970 ha ospitato tante volte il Gran Premio del Belgio. Lungimiranza o fortuna non so, fatto sta che la decisione presa dopo il 1970 di accorciare il circuito e di portarlo alla lunghezza attuale di circa 7 kilometri ha permesso a Spa-Francorchamps di rimanere un testimone quasi indenne della Formula 1 di un tempo. Inaugurato nel 1979, il nuovo tracciato dopo Les Combes punta a destra e dopo una serie di svolte arriva alla curva Stavelot prima di ricollegarsi al tracciato originale. L'attuale Spa-Francorchamps vede la Formula 1 per la prima volta nel 1983 e la riottiene definitivamente nel 1985, vincendo la concorrenza di Zolder dove tra il 1971 e il 1984 si disputano diverse edizioni del Gran Premio del Belgio. Da allora si è rinforzata la tradizione di un tempo e anno dopo anno lo stretto legame tra circuito e piloti è andato rinforzandosi, a dispetto del solito Ecclestone che nel 2003 e nel 2006 ha imposto due blocchi per accordi commerciali non raggiunti mascherati da questioni di sicurezza.

    A trent'anni di diastanza ricordiamo allora quel nuovo debutto che ha resituito alla Formula 1 un pezzo storia e ha poi permesso a piloti come Senna, Schumacher, Räikkönen o Hakkinen di scriverne altra. 22 maggio 1983, Prost su Renault e Tambay su Ferrari sono in prima fila. Dietro di loro, in terza posizione, abbastanza a sorpresa c'è l'Alfa Romeo di Andrea de Cesaris, uno che è famoso per essere de Roma, per le tante McLaren distrutte nel primo anno di Formula 1 (il 1981) e per le gioie e i dolori di Long Beach 1982 (pole position e secondo posto gettato al muro, dopo aver strenuamente lottato con Lauda per difendere la leadership nella gara). In partenza il romano in evidente stato di grazia si infila tra Prost e Tambay e alla Source è primo. Qualcosa però non va, il semaforo per chi parte dietro non si è acceso, tutto è da rifare. Dopo una decina di minuti, il via buono e avviene l'imponderabile: de Cesaris ripete esattamente la stessa manovra e stavolta può filar via. Le turbo Renault e le turbo Ferrari mangiano polvere e la turbo Alfa rimane in testa. Poi c'è il rifornimento e all'Alfa sono disastrosi, ben 24". Dopo un po' di giri si ferma Alain Prost, che non è ancora diventato il professore, ma intanto all'uscita dei box si ritrova primo. Per il romano c'è comunque il posto d'onore, ma al 25° dei 41 giri un guasto all'iniezione lo mette ko. Sul podio salgono Tambay e l'altra Renault di Cheever.

    Per Andrea de Cesaris l'exploit rimarrà una cosa isolata e così a distanza di anni il romano, oltre che per la fulminea doppia partenza di Spa-Francorchamps 1983, è ricordato per un record poco individiabile: in15 stagioni più di 200 gran premi, nessuno ha corso quanto lui tra coloro che non hanno mai vinto un GP valido per il Mondiale di Formula 1.



    Ritorno a Spa - Grand Prix Romantique

    R.I.P.
  5. Son contento per Latvala ! A me piace molto!

    Anche Kubica questa volta si è comportato molto bene , ha sfiorato il podio..

    :pen:

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    E' uscito sull'ultima prova

    Classifica finale (primi dieci)

    1. Jari-Matti Latvala - Volkswagen Polo R WRC - 2.38'19"1

    2. Andreas Mikkelsen - Volkswagen Polo R WRC - +44"8

    3. Kris Meeke - Citroen DS3 WRC - +1'05"3

    4. Dani Sordo - Hyundai i20 WRC - +1'48"7

    5. Mikko Hirvonen - Ford Fiesta RS WRC - +2'00"7

    6. Elfyn Evans - Ford Fiesta RS WRC - +3'00"8

    7. Mads Ostberg - Citroen DS3 WRC - +3'02"5

    8. Thierry Neuville - Hyundai i20 WRC - +4'08"4

    9. Bryan Bouffier - Hyundai i20 WRC - +4'12"9

    10. Martin Prokop - Ford Fiesta RS WRC - +6'07"5

    La classifica del Mondiale (primi dieci):

    1. Sebastien Ogier 217;

    2. Jari-Matti Latvala 190;

    3. Andreas Mikkelsen 143;

    4. Mikko Hirvonen 93;

    5. Thierry Neuville 83;

    6. Kris Meeke 82;

    7. Mads Ostberg 80;

    8. Elfyn Evans 71;

    9. Martin Prokop 38;

    10. Dani Sordo 30

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  6. Al termine della seconda tappa, Latvala comanda con 28 secondi su Mikkelsen, terzo Meeke a 53 secondi.

    Lotta aperta per la quarta piazza, tra Sordo e Kubica divisi da 9 decimi, Hirvonen è sesto a 13 secondi da Sordo.

    A seguire Ostberg, Evans, Bouffier e Neuville

    Ogier, è risalito fino al 18° posto; 22° Gamba-Arena (unico italiano al via) con la Peugeot 207 S2000

    Dumas con la Porsche GT3, è 19°, Delecour fuori

    Classifica al termine della seconda tappa, domani 4 PS

    1. Jari-Matti Latvala - Volkswagen Polo R WRC - 2.06'40"4

    2. Andreas Mikkelsen - Volkswagen Polo R WRC - +28"0

    3. Kris Meeke - Citroen DS3 WRC - +53"7

    4. Dani Sordo - Hyundai i20 WRC - +1'41"7

    5. Robert Kubica - Ford Fiesta RS WRC - +1'42"6

    6. Mikko Hirvonen - Ford Fiesta RS WRC - +1'54"6

    7. Mads Ostberg - Citroen DS3 WRC - +3'04"6

    8. Elfyn Evans - Ford Fiesta RS WRC - +3'16"8

    9. Bryan Bouffier - Hyundai i20 WRC - +3'47"0

    10. Thierry Neuville - Hyundai i20 WRC - +4'03"7

    @mich_

    IMHO, le GT3 stanno facendo una bella gare, Dumas (19° assoluto) davanti ha solo WRC e R5, "prototipi" 4x4 turbo, lui corre con un maggiolino pimpato :lol:

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  7. Alcuni frame dal video della presentazione

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    Alcuni colori

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    Frame chiusura presentazione

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    Caricato su YT, la porzione della presentazione relativa all'animazione della trasmissione

  8. boh... stessa macchina della presentazione, zero informazioni...
    in effetti Salone di Parigi in sottotono. zero di nuovo (ok, hanno ammesso l'esistenza di 2 motori) su mx-5 e non c'era la nuova 2.

    Questa è la Press Release Mazda relativa al Salone di Parigi

    All-new Mazda MX-5 showcased at Paris Motor Show

    Mazda’s model launch offensive continues today as the unconventional carmaker presents the all-new Mazda MX-5 at the Paris Motor Show. Arriving 25 years after the original MX-5 was unveiled at the 1989 Chicago Auto Show, the fourth-generation of Mazda’s little legend also appears at a time when the company is posting sustained growth both in terms of unit sales and profits.

    First revealed last month at Mazda’s new facility the “Mazda Space” in Barcelona, the all-new MX-5 has shed 100kg versus the outgoing model. The model on display in Paris features SKYACTIV Technology, including a SKYACTIV-G 1.5 petrol engine and six-speed SKYACTIV-MT manual gearbox in the roadster’s classic front-midship engine, rear-wheel drive layout with near perfect 50:50 front-rear weight distribution.

    Its designers came up with a breathtakingly sporty KODO – Soul of Motion design for the exterior, with a lower centre of gravity and longer bonnet along with character lines expressing vitality and motion. Inside, the new model retains the close-fitting yet comfortable fit inherent to all MX-5s over the years. But Mazda has also added state-of-the art technology like i-ACTIVSENSE active safety technology and MZD Connect, the company’s in-car connectivity concept.

    Almost 950,000 MX-5s have been produced over the past quarter century, making it the best-selling roadster of all time. The all-new MX-5 can be seen at Paris Expo, pavilion 3, stand 219. The show runs until 19 October.

    Link a pdf http://www.mazda-press.com/services/download.ashx?id=542c2c013fc44a2960b82b35&t=pdf&h=LjXSwQpPFwBgnAt%2bO7Jgm4guR5B%2fBVHdOedhkLn89OA%3d (una pagina, con interlinea doppia)

    :pen:

  9. Ferrari: Casanova, Zimmerman e Adami primi rinforzi

    Il Reparto Corse è stato potenziato da una decina di tecnici che sono giunti o stanno per giungere a Maranello

    Sono una decina i tecnici nuovi che sono arrivati a Maranello in queste ultime settimane nel piano di ristrutturazione e potenziamento tecnico della Gestione Sportiva lanciato dal team principal, Marco Mattiacci e sostenuto dal responsabile tecnico, James Allison. Alcuni sono già operativi, mentre altri si aggregheranno nei prossimi giorni.

    A dispetto di quanto si potrebbe pensare, nel fronte degli arrivi non ci sono solo dei motoristi: se Wolf Zimmerman è il nome di spicco che arriva dal board di Mercedes-AMG per aiutare Mattia Binotto a riorganizzare il reparto che si dedica alla power unit, ci sono altri rinforzi che giungono dalla Toro Rosso, dalla Lotus e anche dall'Audi.

    Da Faenza è già uscito Riccardo Adami che nel team romagnolo era stato a suo tempo l'ingegnere di pista di Sebastian Vettel. L'italiano potrebbe tornare a fare coppia con il pilota tedesco, visto che Sebastian approderà a Maranello a inizio 2015, prendendo il posto di Fernando Alonso.

    Ma il nome di maggiore attenzione è certamente quello di Daniele Casanova, ingegnere della Lotus. Italiano che ha studiato al Politecnico di Milano e si è specializzato alla Cranfield University in Gran Bretagna e alla Delft University of Technology olandese, prima di insediarsi in Inghilterra dove ha costruito la sua famiglia. Responsabile delle performance a Enstone (dove è ancora attivo in questi giorni) si è fatto le ossa in Renault, Toyota, Red Bull Racing prima di approdare alla Lotus dove è uno dei tecnici più considerati dal settembre 2010.

    Daniele, grande appassionato di fotografia, sarà una pedina fondamentale nell'organigramma di James Allison. Casanova, infatti, dovrebbe assumere un ruolo importante nel reparto di simulazione del Cavallino che ha oggi in Giacomo Tortora il responsabile, un altro specialista tricolore che è tornato a casa dopo otto anni trascorsi alla McLaren.

    Come si può capire la trasformazione della squadra del Cavallino sta avvenendo in profondità e sta toccando tutti gli ambiti del Reparto Corse: Sergio Marchionne, che rileverà la presidenza della Ferrari da Luca di Montezemolo dal 13 ottobre, ha dato incarico a Marco Mattiacci di cambiare pelle al team di Maranello. L'obiettivo è semplice: tornare a vincere il più presto possibile...

    di Franco Nugnes

    Ferrari: Casanova, Zimmerman e Adami primi rinforzi

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    Accessori Mopar: linea dedicata anche per Jeep Renegade

    Mopar ha realizzato una speciale linea accessori dedicati a Jeep Renegade che rendono il veicolo accattivante e "freedom". A Parigi si presenta con la stella "US Army" su cofano e portiere laterali, griglia e calotte degli specchi retrovisori in nero lucido, barre portatutto, barra luci "Renegade Style". Completano la vettura esposta i tappeti in moquette premium in colore nero, il battitacco con logo Jeep, i predellini laterali tubolari e i tappi valvole con logo Jeep.

    Mopar® al Salone Internazionale di Parigi 2014 - Press Releases - Fiat Chrysler Automobiles EMEA Press

  11. cut

    Roba ufficiale?

    cut

    [ON-OT]

    Si

    Dalla biografia del pilota ufficiale Mauro Pregliasco

    ...

    Dopo un lungo periodo di assenza dalle gare a giugno del 1977 Pregliasco torna al volante della Stratos al rally di San Giacomo quando il campionato è già iniziato da 4 gare ma nonostante questo grazie alle vittorie al San Giacomo, al 4 Regioni al Piacenza e al Liburna ed un terzo e un secondo posto rispettivamente al rally del Gargano e al Liburna, riesce comunque a vincere il campionato Italiano. La stagione termina con la partecipazione al rally mondiale di Sanremo, dove giunge 4° assoluto e primo delle 4 Vetture Lancia che prendono il via. A fine stagione la decisione di unire il reparto corse della Fiat e quello della Lancia porta allo sfoltimento del parco dei piloti, restano a piedi Mauro Pregliasco e Raffaele Pinto, questa decisione lascia molto amareggiato Pregliasco. Nel mese di dicembre 1977 a Palermo, Pregliasco viene premiato come il pilota italiano più popolare ed incontra l'Ing. Chiti, grazie al quale qualche mese più tardi diventa pilota ufficiale Alfa Romeo . Nel 1978 a Pregliasco viene affidata un Alfetta GTV Gruppo 2 con la quale vince il titolo Turismo Gruppo 2, sconfiggendo le Opel, allora considerate imbattibili.

    Nel 1980 a Pregliasco viene affidata la debuttante Alfetta GTV sovralimentata con la quale prende il via al Rally della Costa Brava classificandosi 3° assoluto. Al Rally Targa Florio Pregliasco, in lotta serratissima con il leader della gara, Vudafieri su 131 Abarth, uscì di strada proprio a causa della precedente uscita del suo avversario la cui 131 ostruiva il passaggio. In Sardegna il motore della vettura di Pregliasco ammutolì per problemi alla centralina. All'Elba di nuovo altri problemi all’impianto di aspirazione. Poi grande rimonta di Pregliasco fino in terza posizione. Ma durante una prova speciale la sua macchina prese fuoco. A quel punto della stagione, la Turbodelta continuava ad avere problemi di ogni genere. Si rompeva di tutto. AI Sabbie d'Oro, in Bulgaria, stessa sorte, con la Turbodelta di Pregliasco fermo per un sassolino entrato nella turbina. Al team Alfa sembrava di aver toccato il fondo e invece la Turbodelta era pronta per la prima e purtroppo unica grande vittoria.Al Rally del Danubio, in Romania, il successo arrivò quasi per sbaglio: il motore della vettura di Pregliasco non andava per problemi di elettronica e il ritiro era ormai vicino. Ma fortunatamente i meccanici Autodelta sbagliando strada incrociarono Pregliasco in difficoltà proprio dove non avrebbero dovuto esserci. Ripararono il guasto e vinse! Il seguito della stagione vede Pregliasco ancora al ritiro al rally di Ypres, in Belgio, nel rally successivo, in Polonia la rottura di un tubo dell'olio lo ferma quando era secondo. Al "Liburna" Pregliasco al comando, poi secondo a un soffio dal fortissimo "Tony", prima di essere fermato dalla rottura di un semiasse. Al Rally di Sanremo, Pregliasco ebbe un’avaria alla pompa della benzina quando occupava la quarta posizione. Nel 1981 dopo il terzo posto di Verini e il quinto di Pregliasco a San Marino, le Turbodelta concludono la loro carriera con un doppio ritiro al Rally di Monza. Pregliasco, in testa, rompe il motore e Verini sbatte fuori quando è primo. Poi l’Alfa Romeo, già impegnata a fondo in F.1, da’ l'annuncio dello stop ai rally.

    ...

    Fonte: Pregliasco Mauro

    ALFETTA GTV 2.0 TURBODELTA GRUPPO 4

    L'Autodelta aveva grandi progetti per l'Alfetta GTV: nel 1978 avrebbe corso la versione Gruppo 2, ma l’anno successivo avrebbe debuttato la versione sovralimentata, un’idea rivoluzionaria per quei tempi. Il manager Autodelta, l’ingegner Chiti, voleva svilupparla sfruttando le esperienze fatte nel mondiale Sport-Prototipi ’77 con la 33 SC Turbo.

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    L’Alfetta GTV Gruppo 2 vinse con Pregliasco il titolo Turismo Gruppo 2 nel campionato italiano 1978, sconfiggendo le Opel, allora considerate imbattibili.

    Nel 1979 ci fu il debutto dell'Alfetta GTV sovralimentata, la Turbodelta, che nel frattempo era stata lanciata sul mercato in versione stradale. L’esordio avrebbe dovuto esserci nell’autunno dello stesso anno al Giro d'Italia, dove Pregliasco avrebbe dovuto fare coppia con Niki Lauda, all’epoca pilota della Brabham-Alfa di F.1. Sarebbe stato un esordio sensazionale ma la vettura non era ancora pronta e corse la solita Gruppo 2 ma senza Lauda.

    Il poco tempo rimasto a disposizione prima dell’inizio della stagione rallistica 1980, fu impiegato per continuare il lavoro di sviluppo affidato ai collaudatori Autodelta Teodoro Zeccoli e Giorgio Francia, affiancati dal pilota ufficiale Mauro Pregliasco.

    Il debutto avvenne a inizio febbraio, in Spagna, al Rally della Costa Brava. La Turbodelta con i suoi 280 CV e 1050 kg di peso, in complesso non era male ma l’affidabilità lasciava a desiderare: lo scambiatore di calore, infatti, non funzionava a dovere. La potenza a inizio gara c'era poi calava a causa delle elevate temperature di esercizio del motore. Questo era il guaio principale che affliggeva la Turbodelta, una vettura che aveva subito messo in mostra un potenziale elevato. In Spagna, infatti, Pregliasco concluse terzo, mentre l’altro pilota ufficiale Alfa, Maurizio Verini, fu bloccato da un’avaria alla valvola wastegate.

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    Al debutto, la Turbodelta era già vicinissima a vetture vincenti come Fiat 131 Abarth, Lancia Stratos e Porsche 911. Ciò era dovuto anche all’ottima distribuzione dei pesi, garantita dal motore anteriore e dal cambio posizionato posteriormente, che forniva alla Turbodelta un comportamento molto equilibrato.

    Nonostante le prestazioni, la Turbodelta presentò subito altri problemi. Ciò che rendeva poco affidabile questa Alfa da rally era anche l’impianto di alimentazione: il turbo, infatti, non era abbinato all’iniezione bensì ai carburatori che lavoravano in pressione. Quindi i raccordi in gomma telata (allora non esistevano quelli per l’alta pressione) non garantivano sempre una perfetta tenuta e spesso c'era benzina che trafilava.

    Anche il turbo diede dei problemi: dopo aver provato a lungo un prototipo della Spica, l’Autodelta scelse il KKK. Aveva un notevole ritardo di risposta, il famigerato "turbo-lag". I cavalli arrivavano intorno ai 4000 giri ma il turbo non andava mai in pressione. Così, al via delle prove speciali, il pilota era costretto a mettere la prima tenendo la frizione in presa e contemporaneamente doveva tenere ferma la macchina col freno. In questo modo la pressione di sovralimentazione saliva.

    In curva, invece, si frenava con il piede sinistro e con il destro si accelerava per non fare calare i giri della turbina e non perdere così potenza.

    A metà stagione la Turbodelta fu aggiornata nella meccanica. Fu installato uno spettacolare cofano motore tutto pieno di gobbe e feritoie: il rigonfiamento principale serviva ad ospitare la presa d'aria per lo scambiatore di calore. Le prese e le feritoie a far entrare aria fresca e a far uscire quella calda.

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    Al Rally Targa Florio l’Alfa sfiorò la vittoria: Pregliasco, in lotta serratissima con il leader della gara, Vudafieri su 131 Abarth, uscì di strada proprio a causa della precedente uscita del suo avversario la cui 131 ostruiva il passaggio. Verini fu terzo.

    A questo punto la Turbodelta poteva dirsi competitiva. In Sardegna il motore della vettura di Pregliasco ammutolì per problemi alla centralina mentre per quella di Verini emersero ancora problemi di raffreddamento che non gli impedirono comunque di classificarsi al quarto posto e di passare in testa al campionato italiano.

    All'Elba di nuovo altri problemi all’impianto di aspirazione. Poi grande rimonta di Pregliasco fino in terza posizione. Ma durante una prova speciale la sua macchina prese fuoco. Verini avrebbe potuto concludere secondo, e sarebbe rimasto in testa all'italiano, se non si fosse rotto un semiasse.

    A quel punto della stagione, la Turbodelta continuava ad avere problemi di ogni genere. Si rompeva di tutto: la vettura non era curata come lo era stata l’Alfetta GTV Gruppo 2. Tuttavia, un po' per il suo aspetto, un po' per il turbo, era diventata la beniamina del pubblico. Il suo arrivo in prova speciale era preceduto da un fischio che si manifestava in rilascio ed era diventato la caratteristica saliente della Turbodelta.

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    Il Rally "Quattro Regioni" fu un calvario per la vettura che concluse in settima posizione senza essere mai essere stata competitiva.

    AI Sabbie d'Oro, in Bulgaria, stessa sorte, con la Turbodelta di Pregliasco fermo per un sassolino entrato nella turbina e quella di Verini bloccata per la rottura di un condotto della benzina. Al team Alfa sembrava di aver toccato il fondo e invece la Turbodelta era pronta per la prima e purtroppo unica grande vittoria.

    Al Rally del Danubio, in Romania, il successo arrivò quasi per sbaglio: il motore della vettura di Pregliasco non andava per problemi di elettronica e il ritiro era ormai vicino. Ma fortunatamente i meccanici Autodelta sbagliando strada incrociarono Pregliasco in difficoltà proprio dove non avrebbero dovuto esserci. Ripararono il guasto e la Turbodelta vinse!

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    A Ypres, in Belgio, ci fu il doppio ritiro con Pregliasco subito in testa ma costretto allo stop per problemi ai freni.

    Nel rally successivo, in Polonia, la Turbodelta fu competitiva: 100 chili di peso in meno, nuovo scambiatore di calore. La vettura era davanti alla Porsche del pilota spagnolo Zanini. Ma anche qui un problema tecnico: la rottura di un tubo dell'olio fermò Pregliasco quando era secondo.

    Al rally di Madeira, Verini fa una grande gara e sfiora il successo: è in testa davanti alla 131 Abarth di Vudafieri ma un’avaria ai freni lo costringe dietro alla Fiat. Un secondo posto che va stretto.

    Al "Liburna" Pregliasco al comando. Poi secondo a un soffio dal fortissimo "Tony", prima di essere fermato dalla rottura di un semiasse.

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    Poi venne il Rally di Sanremo, valido per il campionato mondiale, dove la Turbodelta vinse delle prove speciali davanti a tanti piloti fortissimi e al fuoriclasse tedesco Walter Rhorl. Così l’Alfa Romeo dimostrò a tutto il mondo le potenzialità della sua nuova arma da rally. Ma anche qui le due Turbodelta si ritirarono: quella di Verini s’incendiò, andando completamente distrutta, mentre quella di Pregliasco ebbe un’avaria alla pompa della benzina quando occupava la quarta posizione.

    Dopo il Sanremo sembrava che la squadra rally dell’Autodelta dovesse rafforzarsi per il 1981. Si parlava anche dell’arrivo di Giorgio Pianta, l’allora direttore sportivo dell’Abarth.

    Invece, dopo il terzo posto di Verini e il quinto di Pregliasco a San Marino, le Turbodelta concludono la loro carriera con un doppio ritiro al Rally di Monza. Pregliasco, in testa, rompe il motore e Verini sbatte fuori quando è primo.

    Poi l’Alfa Romeo, già impegnata a fondo in F.1, da’ l'annuncio dello stop ai rally. E la Turbodelta conclude così la sua breve ma promettente carriera.

    Luigi Giuliani

    Fonte: http://www.alfettagt.altervista.org/Alfetta%20GT%20&GTV/gtv_turbodelta.htm

    [OFF-OT]

    :sorry:

  12. Si ma, avete presente CHI corre OGGI in WRC? :D I tempi del deltone sono passati da un po'... :D

    Chi fanno correre? La MiTo a fine vita con il 4x4? :lol:

    Oppure in DTM, i soldini per sviluppare: scuderia, auto e tecnologia, li mettiamo noi di Autopareri? :D

    Rivoluzione tecnica per il WRC 2017

    Rivoluzione tecnica nel WRC: lo annuncia Barbosa, il Presidente della Commissione Wrc, che vuole varietà nel parco assistenza.

    “Se si dipingono tutte le WRC bianche”, ha detto Barbosa, “in questo momento non è possibile riconoscerle. Abbiamo bisogno di cambiare la situazione e di nuovo lo spettacolo portare al nostro sport e fare l’auto più attraenti.”

    Fonti Autosport hanno suggerito che si avrà un notevole cambiamento nel 2017 sia nel formato di autoveicoli – potenzialmente spostando le attuali vetture del segmento B fino al D – e nella potenza del motore, con le regole incentrate sul controllo del flusso di carburante per consentire ai produttori di progettare qualunque motore vogliano, entro limiti ragionevoli.

    “Abbiamo avuto l’incontro con il gruppo lavoro e tecnico FIA con i produttori e produttori, e ora dobbiamo andare alla Commissione. Sarò a Ginevra presto per discutere di questo documento con Jarmo [Mahonen, FIA direttore raduno], Michele [Mouton, FIA WRC gestore] e Jean [Todt presidente della FIA] e poi diremo: Questo è OK, questo non è OK e fare le opportune modifiche se richiesto. Non possiamo prendere questo incontro come quello finale, ma penso che stiamo andando verso la strada giusta buono: dobbiamo cambiare molte cose per rendere la WRC negli eventi più importanti al mondo: il WRC deve essere più grande.”

    Barbosa ha confermato che i regolamenti 2017 sarebbero quasi ultimati pronti e molto probabilmente rivelati nel corso della riunione di dicembre del World Motor Sport Council.

    “Sono sicuro che avremo questi regolamenti entro la fine della stagione”, ha detto.

    Rivoluzione tecnica per il WRC 2017

    ;)



  13. Passaggio 0:53 / 0:54 :shock::shock::shock: (vista posteriore)

    Vista frontale



    Le due Porsche GT3, (Dumas e Delecour) dopo 6 Ps sono 18° e 20° a circa 4:30 / 5:00 min. dal primo :clap

    Problemi per Ogier, si trova oltre la trentesima posizione a circa 9:00 min. dal primo

    Classifica al termine della prima tappa

    [TABLE=class: tablefull table_h]
    [TR=class: table_sude td_top]
    [TD=class: r8_bold]1.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]finland.png
    2[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Latvala Jari-Matti - Anttila Miikka
    Volkswagen Polo R WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:01:42.9[/TD]
    [TD][/TD]
    [TD=class: r7 td_right td_hi]111.6[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_liche td_top]
    [TD=class: r8_bold]2.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]norway.png
    9[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Mikkelsen Andreas - Floene Ola
    Volkswagen Polo R WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:01:51.1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+8.2
    +8.2[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]111.3
    0.07[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_sude td_top]
    [TD=class: r8_bold]3.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]uk.png
    3[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Meeke Kris - Nagle Paul
    Citroën DS3 WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:02:06.0[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+23.1
    +14.9[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]110.9
    0.20[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_liche td_top]
    [TD=class: r8_bold]4.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]spain.png
    8[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Sordo Dani - Martí Marc
    Hyundai i20 WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:02:34.1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+51.2
    +28.1[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]110.0
    0.45[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_sude td_top]
    [TD=class: r8_bold]5.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]norway.png
    4[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Ostberg Mads - Andersson Jonas
    Citroën DS3 WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:02:44.8[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+1:01.9
    +10.7[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]109.7
    0.54[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_liche td_top]
    [TD=class: r8_bold]6.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]finland.png
    5[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Hirvonen Mikko - Lehtinen Jarmo
    Ford Fiesta RS WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:02:45.8[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+1:02.9
    +1.0[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]109.7
    0.55[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_sude td_top]
    [TD=class: r8_bold]7.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]poland.png
    10[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Kubica Robert - Szczepaniak Maciej
    Ford Fiesta RS WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:02:47.6[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+1:04.7
    +1.8[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]109.6
    0.56[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_liche td_top]
    [TD=class: r8_bold]8.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]france.png
    20[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Bouffier Bryan - Panseri Xavier
    Hyundai i20 WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:03:28.6[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+1:45.7
    +41.0[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]108.5
    0.92[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_special td_top]
    [TD=class: r8_bold]9.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]czech.png
    21[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Prokop Martin - Tománek Jan
    Ford Fiesta RS WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:04:07.0[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+2:24.1
    +38.4[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]107.4
    1.26[/TD]
    [/TR]
    [TR=class: table_liche td_top]
    [TD=class: r8_bold]10.[/TD]
    [TD=class: r8 td_cent]uk.png
    6[/TD]
    [TD=class: r8 td_left td_hi]Evans Elfyn - Barritt Daniel
    Ford Fiesta RS WRC[/TD]
    [TD=class: r7 td_cent td_hi td_middle]M
    RC1[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]1:04:11.0
    1:40[/TD]
    [TD=class: r8_bold td_right td_hi]+2:28.1
    +4.0[/TD]
    [TD=class: r7 td_hi td_right]110.1
    1.29[/TD]
    [/TR]
    [/TABLE]
    Rallye de France - Alsace 2014 - results eWRC-results.com

    Lotta apertissima per il 5° posto
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