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Lisse

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  1. Invece questa è degna della "divina collina"... DROUHIN è uno dei maggiori négociants di Borgogna, comunque possiede alcune parcelle pregiatissime, fra le quali il "Marquis de Laguiche" in Montrachet... oltre sedici anni ee un'interminabile eleganza... Terminiamo con RAMONET 2007... già bevuta tre anni fa, è ancora giovanissima ed all'inizio del suo cammino... chissà che sarà fra una decade... ma, già da ora, per me vale 98/100 Il sacrario dei caduti.. Abbiamo finito con un Don PX ma, sinceramente, non ci ho fatto caso...
  2. Bottiglia non in vendita, etichetta senza le indicazioni obbligatorie di legge, più scritte a pennarello fatte da Jean-Claude Ramonet... "solo per gli amici"... strepitosa Anche se in annata non trascendentale per i bianchi, lo Chevalier di LEFLAIVE è ottimo e di grande eleganza Ancora COCHE-DURY, ancora 2000, il suo lieu-dit "Les Enseignères" di Puligny.. ancora una favola... bottiglia n. 204 (di 3-4mila, credo..) Altra bottiglia sconvolgente, da un lieu-dit di Meursault a me sconosciuto... bottiglia n. 148 di 586 totali, Sua Maestà Madame "Lalou" Leroy (in questo caso col suo DOMAINE D'AUVENAY) Per tenere testa a Madame, un premier cru di COCHE-DURY... la bottiglia n. 589 del suo "Caillerets" 2001... bomba! Ok, se è "grande" Borgogna bianca, non può mancare Montrachet... quindi: SAUZET in annata 2006, scarsa ma che lui ha interpretato alla grande... però questa bottiglia non è al livello delle ultime sul tavolo...
  3. Proviamo a rivitalizzare il topic, con le foto della bevuta di domenica scorsa... bevuta di altissimo livello, con bottiglie perfette e ben performanti. Iniziamo col pre-aperitivo, una bolla semplice ma gradevole.. Marcellin, il meno conosciuto dei BEAUFORT (dopo Herbert ed il top André) Passiamo alla cuvée blanc-de-noirs prodotta da PHILIPPONNAT in esclusiva per il suo importatore italiano MOON.. buona, ma si eclissa al cospetto della successiva Successiva che è l'ennesima dimostrazione di forza, eleganza e soavità che è DOM Oeno '96... ancora più buona, se possibile, di quella bevuta due settimane fa Ma la giornata è dedicata alla "grande" Borgogna bianca, quindi iniziamo il focus.. Iniziamo con Chablis, con "Le Roi" di Chablis.. splendida boccia, agrumata e floreale Altro suo grand cru, altra grande annata, altra grande bottiglia Ma anche il top di Chablis non può reggere il confronto con la Côte d'Or... e con uno dei suoi massimi esponenti... bottiglia strepitosa, oltre quindici anni e non sentirli.. qualcuno dei presenti era alla sua prima volta con un COCHE "serio" e ne è rimasto sconvolto.. questo sarebbe solo un village, ma per superarlo ci vogliono dei premier cru di alto livello di produttori-top.. oppure qualche grand cru di produttori medi...
  4. Per me, obiettivo minimo arrivare nei quarti di finale, andare oltre non ci spero... certo, servirebbe avere qulo con gli abbinamenti
  5. I gusti non si discutono (anche se i miei gusti stanno lontanissimo dalla Franciacorta, territorio che ritengo particolarmente vocato al mais, alle patate ed al tondino di ferro..), comunque, fra i meno peggio, ti citerei: - ARICI ANDREA, giovane ed appassionato vigneron, con vigneti in collina attorno a Gussago.. fa solo dosaggio zero; - IL PENDIO, il suo "Il Contestatore", a volte, si beve bene... costa un trentello, però... - VEZZOLI GIUSEPPE, anche se anni fa li trovavo migliori.. In Champagne, però, si gioca un altro campionato. ciao
  6. Per la zona, KÖFERERHOF è certamente in gamba... lo ricordo bravo interprete soprattutto del Sylvaner, ma tutta la gamma è valida. Io ritengo che i Riesling migliori altoatesini siano il "Kaiton" di KUENHOF ed il "Windbichel" (ma anche il base) di CASTEL JUVAL, il più "moselliano",,, poi FALKENSTEIN; comunque, di roba bevibile se ne trova.
  7. Martedì scorso, inoltre, serata al mio solito ristorante, per festeggiare il compleanno muliebre... servizio al bicchiere con: fresco ed affilato Non bevevo Veltliner altoatesini da un bel po', questo non era male (produttore ok) Altro passo... gran bel bianco, sapido, ottimo a tavola, mischione di uve con prevalenza Chardonnay Nel bicchiere (ZALTO modello Bordeaux) Un accenno di stanchezza in bocca.. Fine serata..
  8. Passiamo ai bianchi.. qui un accenno di ossidazione precoce, i vini di questo produttore non ne sono esenti, purtroppo.. Splendido, più fine rispetto al fratello che vedrete dopo.. Pure splendido, ma più potente Nessuno di noi è amante dei vini bianchi macerati, i cosiddetti "orange-wines", ma questo ha tradito le elevate aspettative, visto il gran nome... statico e monocorde. Nel bicchiere (SCHOTT-ZWIESEL TopTen) Si aggiunge un altro amico, quindi si torna a stappare rosso.. Lo Chambertin di TORTOCHOT, uno degli Chambertin più economici (attorno al centone).. buono, con qualche rusticità.. Cerchiamo di rifarci col Brunello di BIONDI-SANTI, stappando una 2003... buono, ma la 2003 si conferma annata scarsa La serata termina in dolcezza, con questo ottimo Quarts de Chaume 2011 di PIERRE BISE (trattasi di Chenin Blanc botritizzato, regione Anjou). Seguirà..
  9. Venerdì sera, invece, periodico incontro a casa di amici... si è iniziato male, ma poi ci si è ripresi bene Bolla anonima.. Questa è stata una delusione grossa... avevo bevuto 1999-2000-2005 e le avevo apprezzato, pur se in stile "piacione"... questa, invece, alla cieca l'avevo battezzata come "Franciacorta": scarsa freschezza ed acidità, finale amaro... ed è della ottima annata 2002, oltre a costare oltre 150,00... Per completare, partendo con i rossi (stavolta abbiamo voluto cambiare sequenza), ci si imbatte in una bottiglia afflitta da sentore di tappo... e che bottiglia! Da qui, la serata è decollata.. Grande boccia, già godibile e... con un sacco di anguria Sarà annata grama, sarà terribilmente giovane, ma la classe non è acqua... Atteso per mezz'ora nel bicchiere, è uscito un vino spettacolare! Altro vino molto giovane, ma già in grado di soddisfare assai..
  10. Per chiudere la giornata, il padrone di casa ci ha offerto uno dei suoi vini del cuore... Syrah del Rodano-Nord, da produttore assai reputato e molto difficile da reperire... eccellente bottiglia (non sempre succede, la variabilità è elevata). Seguirà..
  11. Avrei un sacco di foto da postare, vediamo di stuzzicare un po' la curiosità vostra Iniziamo da ieri, la degustazione di Champagne 1996... Aperitivo "fuori-tema" con splendida magnum non-dosata di FALLET, tutt'altro che facile da trovare... per farvi capire il grado di artigianalità di questa anziana coppia di produttori, vi faccio notare l'utilizzo di una etichetta per bottiglie da 0,75, con la correzione a biro in 1,5lt.. ANDRÉ BEAUFORT (da non confondere col meno quotato HERBERT BEAUFORT).. stile un po' troppo pesante per il mio gusto Invece, questo, per me, è buono taaaanto Mai trovato una "Enchanteleurs" che mi abbia fatto vedere tutti i santi del paradiso, come è successo ad altri... certamente buona, ma... Questo non è un millesimato, ma una cuvée basata sulle annate 1996-97-99... mai assaggiato prima d'ora, buono, ma classico stile piacione da grande "maison".. Mai bevuto prima pure questo NPU, non mi ha colpito più di tanto.. "Quando il gioco si fa duro"... unico dosato extrabrut fra i presenti, potente e buono, ma ho bevuto RD 96 migliori di questo.. Troppo indietro, acidità sferzante, ci vorranno un paio di lustri ancora,,, Vincitore incontrastato di giornata: bottiglia splendida, ne avrò bevute almeno una dozzina e questa una delle top...
  12. I mesi passano ed i mici crescono... quindi, aggiorniamo la situazione Questo è Pistillo, undici mesi Questo è suo fratello Baccello... dietro c'è la zia Poldina (un anno al 20 maggio) Quadretto familiare completo: Baccello e Pistillo con la madre Pippi (due anni) Cesta di mici assortiti... Insieme a Pistillo, ci sono sua nonna Lola (la nera, quattro anni) e le zie Wendy (prima a sx), Wanda (in mezzo) e Poldina (dietro). Comunque, in tutto sono nove i mici che vivono nel mio cortile... per evitare una esplosione demografica, fra marzo ed aprile scorso, le cinque femmine sono state neutralizzate Non ritratti nelle foto, il nero Strawinsky (tre anni, figlio della Lola) ed il bianco-nero Gennarino a.k.a. Genny a.k.a. "il zio" (quattro anni, fratello della Lola).
  13. Per sabato prossimo, stiamo organizzando una bevuta di Champagne della leggendaria annata 1996...
  14. Un Rossese in fase intermedia, ma ancora fresco, con belle note di fruttini rossi, fiori e spezie.. tanto per non bere sempre i soliti... Una decina di euros, sepoffa'..
  15. Del vino... per stancare il nostro palato serve ben altro (durante i Grands Jours de Bourgogne sarò arrivato a 150 assaggi giornalieri) Mai sentita nominare... Ti devo correggere: se è "brut", non può essere "extra dry"... comunque, se scrivi che è DOCG, significa che è un Conegliano-Valdobbiadene, poi potrebbe essere sia brut che extra-dry.
  16. Durante l'ottimo pranzo alla "Posta" di Monforte, abbiamo stappato prima il Pelaverga '14 (annata minore, ma potabile) di BURLOTTO Poi, per cambiare, il Crozes-Hermitage (Syrah) 2012 di ALAIN GRAILLOT Seconda visita della giornata a Barbaresco, presso LA CA' NÖVA, piccola azienda, con buoni vini e prezzi umani... SI inizia con la Barbera d'Alba 2013 ed il Langhe Nebbiolo 2014, entrambi degni di nota ed acquistabili per 6,00 euro... I due prodotti top sono i cru di Barbaresco Montestefano e Montefico, annata 2013, acquistabili a 13,00 euro... chevvelodicoaffa': sbrigatevi, sono delle gran bottiglie a prezzi di saldo.. e finiranno alla svelta.
  17. Abbiamo dovuto arrestare l'impeto stappatore di Giorgio Sordo, essendosi ormai fatta ora di pranzo (ed oltre)... siamo riusciti a declinare l'offerta della grappa, ma non quella del Barolo Chinato (buono ma, per me, con la parte officinale troppo marcata) Concludendo: produttore veramente interessante, con gamma di Barolo significativa ed ampiamente meritovole di acquisto... fra l'altro, in azienda sono disponibili più annate, almeno fino alla 2000, anche in formato magnum e doppiomagnum... prezzi onestissimi: i cru recenti si acquistano a 29-30 euro, poco di più per le annate più vecchie. Fortemente consigliato. N.B.: devo precisare che, al momento della prenotazione telefonica, ci era stato annunciato in 15 euro il costo della visita+degustazione... a noi non è stato chiesto nulla, non so se perchè abbiamo acquistato qualche bottiglia, oppure perchè siamo risultati particolarmente simpatici...
  18. Arriva il Barolo-base 2012 (ultima annata in commercio)... a 22,50 euro è già un bel bere Iniziamo con i cru... l'azienda dispone di sei cru, tutti ben reputati: Monvigliero, Ravera, Gabutti, Perno, Parussi e Rocche di Castiglione, dai quali ottiene sia la versione "annata" che la "riserva". Iniziamo con un buonissimo Monvigliero 2012 Passiamo ad un Perno 2011, più ritroso ed elegante Monvigliero 2009 Iniziamo con le riserve... Rocche di Castiglione 2008 Parussi 2007 Perno 2001... stranamente la meno convincente, con qualche segno di stanchezza
  19. Sabato scorso, ore 10.00, da GIOVANNI SORDO a Castiglione Falletto... azienda di ampie dimensioni, imponente parco vigneti di proprietà (53 ettari... certamente fra i più grandi in Langa). Alcune delle vasche inox Ed alcune delle 111 () botti grandi, fra i 70 ed i 100 ettolitri., installate in una delle cantine più pulite ed ordinate che abbia mai visto.. Fino a questo punto, la visita era stata abbastanza deludente, poichè noi quattro eravamo stati forzatamente aggregati ad un gruppo di turisti zvizzeri di una trentina di unità.. il tutto si era svolto abbastanza di fretta ed avendo come guida una ragazza non troppo ferrata sull'argomento (idonea per dei turisti, inadeguata per quattro eno-talebani come noi..). La visita è terminata nella parte nuova del fabbricato, comprendente un bel wineshop ed un'ampia sala degustazione, arredata con diversi tavoli. Fatti accomodare ad un tavolo separato rispetto alla panzertruppe elvetica, veniamo raggiunti da Giorgio Sordo, il titolare dell'azienda, che si unisce a noi ed inizia a stappare forsennatamente... Partiamo con un Arneis, prima 2014, poi 2015 (meglio) Un Langhe Bianco a base uva Viognier Il primo rosso, un Nebbiolo d'Alba 2014, non male
  20. Grazie! Andato tutto splendidamente, se troverò il tempo, domani posterò qualcosa...
  21. Fra pochi minuti partenza per le Langhe...... programma: - mattina da GIOVANNI SORDO a Castiglione Falletto - pranzo a "La Posta" di Monforte - pomeriggio da LA CA' NÖVA a Barbaresco. Le previsioni meteo sono buone, speriamo sia una bella giornata.
  22. Nel pomeriggio, mi sono spostato a Santo Stefano Belbo, per visitare una piccola azienda spumantistica, della quale avevo già bevuto un paio di bottiglie qualche anno fa... l'azienda si chiama MARCALBERTO, ovvero Marco + Alberto, i nomi dei figli del fondatore Piergiorgio Cane, direttore tecnico (qualche anno fa, non so se lo sia ancora) della GANCIA di Canelli (che mi risulta sia in notevoli difficoltà, nonostante la recente acquisizione da parte di un tycoon russo...). Azienda veramente piccola: nessuna insegna all'esterno, i locali di affinamento sono nelle secolari cantine sotto l'abitazione, mentre i locali di vinificazione sono ubicati in una rimessa in cortile; produzione imperniata sui metodo classico, con uve in parte acquistate ed in parte da vigne proprie; le uve lavorate sono solo Chardonnay e Pinot Noir; produzione totale sulle 50-60mila bottiglie. Attualmente, il catalogo comprende un bianco base non millesimato (chiamato, appunto "Sansannée"), un rosato, un bianco millesimato ed un brut nature senza aggiunta di solforosa (una vera chicca, 1.500-2.000 bottiglie annue); in affinamento, ma non ancora in commercio, un blanc-de-blancs. Una parte dei locali di vinificazione, con botti e vasche inox Il blanc-de-blancs in affinamento sui lieviti Alcune pupitres con le bottiglie in fase di remuage.. La degustazione dei quattro vini (niente foto delle bottiglie..) ha confermato le mie precedenti impressioni: molto buono il brut nature, pure venduto ad un prezzo corretto (attorno ai 21 euro in cantina), interessante il millesimato (sui 17-18 euro, non ricordo precisamente), più semplici e dosati, ma comunque validi, il base ed il rosato, che, venduti attorno ai 12-13 euro, hanno un gran rapporto q/p. Se passerete in zona, non mancate una visita presso di loro!
  23. Concludendo: sono stato molto soddisfatto della visita, ho conosciuto un vignaiolo decisamente bravo, al passo con i tempi (niente chimica, uso di lieviti indigeni per la fermentazione, ampio utilizzo di chiusure a vite per le bottiglie) e con ampia gamma di buoni vini. Capitolo prezzi: sicuramente interessanti e competitivi... non ho assaggiato i prodotti della sua fascia più economica, ma la Barbera "Villalta" (che è già un bel bere) viene via a 7 euro... le Barbera Nizza "900" stanno a 14, ma quello è già da considerare un prodotto top, al livello di bei Langhe Nebbiolo, Chianti Classico e Rosso di Montalcino. Vi consiglio di passare a trovare Gianluca.. Seguirà..
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