Secondo me invece non è cosi. Era cosi fino a 50 anni fa. Oggi la politica estera di un paese puo essere di due tipi filoamericana o antimericana. Non vedo possibilità di un politica autonoma da parte di stati come la Francia che, a parte le grandeur e le chiacchiare, non sono piu una potenza economica e militare paragonabile agli USA dai tempi di Napoleone. La realtà è che gli USA possono vivere serenamente senza la Francia. La Francia non puo permettersi il contrario. E la dimostrazione ne è la posizione assunta dalla Francia nell'intervento iracheno. UNa batosta politica del genere avra strascichi pesanti per qualche tempo. Non considero la scelta della Francia una scelta intelligente.
Venendo all'Italia è vero che per anni siamo stati un paese zerbino ma l'impressione è che le cose stiano cambiando e tutta questa attenzione da parte dei media, tutte queste polemiche lo stanno a dimostrare. Nel bene o nel male a seconda dei punti di vista l'Italia sta acquisendo una visibilità internazionale che prima non aveva. Le polemiche in stile Schultz, le frecciate di Chirac e Schroeder prima non avvenivano non perche gli italiani fossero piu educati e politically correct. Non avvenivano perche l'Italia non contava nulla e i suoi governi semestrali non godevano di particolare stima.
A questo punto bisognerebbe chiedersi se l'Italia debba seguire la politica francotedesca o invece affiancarsi all'inghilterra, sempre rimasta defilata e sospettosa sui futuri dell'unione e provare a disegnare un'Europa diversa da quella progettata a Berlino e Parigi in totale solitudine nei decenni passati. Io personalmente propendo per la seconda ipotesi e ritengo che l'Italia debba godere di un peso specifico maggiore di quello avuto sino ad oggi sia in europa che nel mondo. Personalmente penso che Berlusconi abbia fatto molto, nel bene o nel male, sotto quesoto punto di vista.
Vorrei ricordare che in questo Forum sarebbe meglio non parlare di politica. Se vogliamo tralasciare la figura di Berlusconi, che rimane sporca, ambigua quanto vuoi ma di grande autorevolezza, penso che siamo giunti in Europa ad un punto nel quale tradizioni e rivalse varie vanno messe da parte. Purtroppo però questa costruzione dell'Europa è sempre stata dominata dalla corrente franco-tedesca, che ora però è alle spalle al muro, in quanto ora non hanno più un alleato taciti come l'Italia dell'Ulivo e la Spagna, che sposta ora gli equilibri verso la corrente filoamericana-inglese, prima snobbata.
Oltretutto Bush è un alleato molto più prepotente ed ingombrante di Clinton... e tutta la diplomazia internazionale ne risente.