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defiant

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Risposte pubblicato da defiant

  1. On 27/3/2023 at 10:59, xtom scrive:

    Schemino semplice semplice

     

    Batteries versus e-fuels: Which is better? – DW – 05/25/2022

     

    Questi schemi un po' mi fanno incazzare, perchè non è proprio veritiero.

    Intanto bisognerebbe ragionare da 15kwh di energia elettrica su quanta strada fai.

    In primis perchè il deposito in batteria ha delle perdite che vanno dal 10 al 25% per via dell'inverter e della batteria di origine.

    Seconda cosa l'idrogeno andrebbe definito prodotto con Elettrolisi (e non verde), perchè altrimenti l'asterisco lo mettiamo pure sulle BEV.

    Poi il rapporto non è esattamente 35, perchè il rendimento medio del procedimento di produzione idrogeno moltiplicato per la resa delle flue cell attuali (es. Toyota Miral) è di circa il 40-45%, con un margine ancora elevato di miglioramento sia del processo di produzione, che dell'efficenza delle celle a combustibile.

     

     

     

  2. On 17/8/2022 at 07:07, __P scrive:

    Pur apprezzando Tonale, trovo questa Hornet molto meglio riuscita 😶

     

    Infatti, e non solo a livello motoristico..

    On 17/8/2022 at 07:07, __P scrive:

    Pur apprezzando Tonale, trovo questa Hornet molto meglio riuscita 😶

     

    Infatti, e non solo a livello motoristico..

  3. On 3/8/2022 at 14:31, defiant scrive:

    Sabato partenza per la Puglia, 1080km filati. Con quell'auto ci vorrebbero4 ricariche, con la mia C220D se non guido pesante potrei arrivare senza ricariche (ma non lo farò perchè tanto siamo in 15 su 4 auto e la CH-R del mio socio non arriverà al Molise senza fermarsi a far benzina).

     

    Per la cronaca, ho fatto un rabbocco di 20€ all'andata, perchè il mio amico ha preso d'occasione un portapacchi all'ultimo da condividere tutti assieme, ma piuttosto che vedere annaspare la CH-R 1.8 in autostrada (va meglio la Panda Twinair di mia mamma), ho preso in prestito dal mio vicino le barre originali Mercedes ed ho fatto il viaggio io col portapacchi...

  4. On 26/7/2022 at 10:58, LiF scrive:

    Dubito fortemente che Kia EV6 abbia una autonomia di 500km a velocità autostradale 

    Per far fare 800km autostradali a quel paracarro ci vogliono 3 ricariche.

    Sabato partenza per la Puglia, 1080km filati. Con quell'auto ci vorrebbero4 ricariche, con la mia C220D se non guido pesante potrei arrivare senza ricariche (ma non lo farò perchè tanto siamo in 15 su 4 auto e la CH-R del mio socio non arriverà al Molise senza fermarsi a far benzina).

  5. On 28/7/2022 at 18:17, YouDude scrive:

     

    Una volta per tutte, scordiamoci che una Maserati in futuro possa montare pezzi Ferrari. Quel legame è stato DEFINITIVAMENTE reciso per volontà di Maranello, e ha già comportato notevoli problemi a Modena con ritardi e rimescolamenti di progetti che conosciamo. 

     

    Faccio un attimo il punto della situazione. 

     

    Sappiamo già dagli insider del forum che il progetto è stato presentato in fase embrionale ai dealer come 16 ICE + 16 BEV + 1 esemplare speciale da decidere (quindi ci sta l'ipotesi di @KimKardashian che funga simbolicamente da transizione).

     

    Variazioni ibride sono da escludere, e l'idea che possa essere ibrida nasce probabilmente dalla confusione col progetto originale 8C del 2018 (che da slide di Marchionne doveva essere ibrida).

     

    Quando il progetto è "passato" a Maserati, MC20 doveva nascere in 3 versioni: ICE, BEV e ibrida come da progetto originale. La versione ibrida però subì ritardi a causa della collaborazione con AVL, tant'è che a febbraio 2021 qui sul forum si venne a sapere di richieste da Modena ai piani alti di approfittare del ritardo per fare uscire MC20 solo ICE e BEV e recuperare Alfa 8C come versione ibrida, cosa che però NON ANDÒ IN PORTO, anche perché il progetto ibrido fu accantonato. 

     

    Detto questo, questa eventuale 33 omaggio NON SARÀ la mai nata 8C riciclata: avrà uno stile ex novo firmato Mesonero Romanos. 

    Ok. grazie.

    Anche se onestamente tenere BRV + ICE non ha senso per i pochi esemplari...

  6. On 26/7/2022 at 13:42, RayLaMontagna scrive:

     

     

    Io partirei però anche dal presupposto che MC20 è un' Alfa Romeo 6c ricarrozzata per sembrare una Maserati 😂.

    A parte gli scherzi...la piattaforma è d'eccellenza e credo vada benissimo usarla anche per la supercar del Biscione. Probabilmente si distinguerà dalla Maserati perchè la faranno Ibrida e quindi a trazione integrale con possibilità di viaggiare anche 100%TP a seconda delle esigenze. Questo però consentirà di boosterizzarla con una bella manciata di cv e coppia istantanea extra e di dare anche l'idea di un powertrain differenziato.

    Domanda...secondo voi useranno il V6 alfa GTAm oppure metteranno mani sul Nettuno? (che comunque, mettiamola pure giù come vogliamo, ma per me trattasi di evoluzione del V6 biturbo Alfa).

    Detto ciò, leggendo l'articolo, la mia preoccupazione è più per le parole del capo centro stile... Quando dice di voler ricominciare a fare design d'avanguardia e di volersi ispirare alla temerarietà delle linee di Scaglione sulle B.A.T. Spero di non dovermi ritrovare a vedere design troppo estremi....anche se sarebbe tipico di Alfa riuscire per l'ennesima volta a fare tutto bene e sbagliare clamorosamente un unico singolo componente per rendere i prodotti davvero con possibilità di successo trasversali :mrgreen: (certo, con il design non hanno praticamente mai fallato in modo rovinoso...anzi, spesso hanno raggiunto vette d'eccellenza). 

    Speriamo bene.

     

    No, secondo me la 33 sarà TP.

    Sul motore, sicuramente sarà un V6, ma potrebbe essere sia il 2.9 V6 della GTAm revisionato, sia il Nettuno (stessa versione della MC20), oppure ci mettono dentro il 3.0 V6 della 296GTB ibrido (depotenziato)

    Non si avessero limitazioni di spesa, la scelta migliore sarebbe il 2.9 potenziato al massimo possibile, abbinato ad una unità elettrica, per una combo da circa 550+150 -> 700cv; a quel punto la 33 si differenzierebbe dalla MC20 usando un'unità ibrida (mentre la Maserati sarebbe invece solo ICE o BEV).

    Secondo me alla fine metteranno comunque il Nettuno..

  7. 4 ore fa, stigghiolaro scrive:

    Comunque vi scordate tutti il punto principale, lo si DEVE fare per motivi ambientali, non è un vezzo politico. Capisco che alcuni politici minus habens (Trump) dicano che il cambiamento climatico sia una bufala, ma la comunità scientifica si è espressa più volte sull'argomento.

     

    Oltretutto non è un cambiamento che investirà solo l'Europa. La Cina sta elettrificando da un decennio i mezzi di trasporto, gli USA (patria del petrolio) prevedono il 50% di BEV entro il 2030. UK bloccherà ICE dopo il 2030. Anche in sud America stanno iniziando a pianificarlo.

     

    E soprattutto non è un cambiamento che riguarderà SOLO le automobili, il 2035 prevede enormi cambiamenti dal punto di vista della preservazione ambientale in tutti i cambi. Anche e soprattutto il riscaldamento domestico. 

     

    Serviranno sacrifici? Ovvio. Sono necessari? Assolutamente sì. Qualcuno pagherà più di altri, certo. Chi non potrà permettersi l'automobile elettrica si dovrà gettare sullo sharing o su mezzi alternativi. Bici/scooter/monopattini elettrici già adesso sono in crescita vertiginosa, lo saranno sempre di più. Ti aiuteranno a spostarti fino al mezzo pubblico più vicino. Comunque avremo molte meno auto. 

     

    Il problema è che siamo una generazione di mezzo, ci sono i boomer che hanno distrutto il pianeta e le risorse, ci sono i giovanissimi che già sono pronti al cambiamento (anzi non lo stanno percependo come tale) e ci siamo noi che abbiamo vissuto nel mondo dei boomer ma dobbiamo adeguarci velocemente. Alcuni di noi sono disposti più di altri ad accettare che il mondo è cambiato. I boomer invece saranno quelli che strepiteranno di più, ma sticazzi, hanno già fatto troppi danni, conteranno sempre meno. 

     

    L'analisi è corretta; la resistenza al cambiamento è forte.

    Però su alcune cose deve vigere il buon senso, cosa che spesso la politica non fa.

    Sul 2035 no-ICE la UE ragiona a dictat; giusto o sbagliato lo vedremo...

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  8. 35 minuti fa, aboutdas scrive:

    Grecale non è su Large in senso stretto, ma quasi.

    Il 1.0 consuma parecchio, sarebbe meglio un motore con un ciclo miller.

    Ma avere in generale questo tipo di tecnologia è molto, troppo complesso. Una standardizzazione per una tecnologia di battery-swap è infinitamente più efficace.

     

    In verità tecnologie Full Hybrid o PHEV che vedi attualmente sono ben più complesse di un EREV.

    Grecale è su Giorgio II (od eGiorgio); la Large sarà sostanzialmente Giorgio III, con una standardizzazione comune sulle componenti elettriche con le 2 piattaforme minori.

    Il 1.0 va più che bene; modificarlo a ciclo miller avrebbe senso se prendesse piede questo tipo di soluzioni; per ora sarebbe meglio avere intanto dei modelli di produzione per valutare l'appeal.

    Poi magari si aggiusta anche la parte termica, portando ID, ciclo Miller e togliendo i turbo.

  9. 15 minuti fa, xtom scrive:

     

    Sulle EREV mi trovate d'accordo, è antieconomico, antiecologico, anti tutto, mettere delle batterie da 100 kWh per mitigare l'ansia da autonomia, solo per quella volta che servirà fare 600 km senza mai fermarsi. 

     

    Per l'ottimista i bicchiere è mezzo pieno, per il pessimista il bicchiere è mezzo vuoto, per l'ingegnere il bicchiere è grosso il doppio del necessario. Il pessimista ha l'ansia da autonomia e vuole batterie grosse il doppio anche se non le userà quasi mai tutte. Rischiamo di fare come 10 anni fa quando si vendeva il diesel a tutti, anche a chi faceva 10k km all'anno, con le conseguenze che ben sappiamo.

     

    Il problema è che le case automobilistiche per fare le EREV usano quello che hanno in casa, ovvero dei motori a pistoni progettati come propulsori e adattati come generatori, mentre la soluzione ideale sarebbe usare dei motori pensati come generatori, ovvero piccoli, economici, che lavorano solo ad un regime costante, massimizzando il rendimento e riducendo al minimo le emissioni.

     

    Non so se Mazda riuscirà nell'intento con il suo generatore Wenkel, ma ci sono molte soluzioni promettenti con generatori rotativi o lineari a pistoni liberi, però al momento rimangono sulla carta.

    Qui una comparativa su efficienza e costi di varie soluzioni

    https://elib.dlr.de/87403/1/EVS 27_DLR_Virsik_Heron_FPLG.pdf

     

    Inoltre EREV non sarà mai a zero emissioni, quindi va bene fino al 2035, ma poi potrebbe non avere futuro e quindi chi ci investe?

     

     

     

     

    Diciamo che l'EREV è potenzialmente zero emissioni, a seconda di come si veicoli normativamente la "zero emissione"; perchè se si guarda il ciclo di omologazione, diventa emissioni zero.

    Usare quello che si ha in casa è naturale, ma onestamente investire per fare motori nuovi più efficenti non ha molto senso, anche perchè l'obiettivo degli EREV sarebbe quello di usare comunque il termico il meno possibile; oltretutto molte case hanno le piattaforme che sono multienergia, per queste l'integrazione dell'EREV è più semplice, perchè integrare un motore più piccolo come generatore è semplicissimo dal PDV concettuale.

    Vedi Stellantis, che con Giorgio (che evolverà su Large) può dare l'esempio di auto termica ed elettrica su medesima piattaforma (Grecale); una EREV su questo modello avrebbe senso provarla? Secondo me sì... ci dimezzi la batteria (da 120kwh a 60kwh è un bel risparmio di peso) e ci metti un Firefly a fare da generatore (l'ideale sarebbe il 1.0).

     

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  10. On 1/7/2022 at 18:43, davos scrive:

    Certo intendevo 150 km di autonomia elettrica più piccolo motore a benzina che ti aggiungo 500 km di autonomia per toglierti qualsiasi ansia. In Cina ci sono la li xiang One e un'altra che sono bestioni di 5 metri e costano la metà della model x. Batteria da 37 kWh più 1.2 da 130 CV.

    La Li Xiang One è un perfetto esempio di auto vincente dal punto di vista commerciale, di usabilità e di sostenibilità reale sulla CO2.

    L'EREV è una soluzione furba, vincente e che ti toglie l'ansia da autonomia per le poche volte che ti serve averne.

    Poi magari su un SUV di questo tipo (che mi fa cxxxxxe a spruzzo, ma è una mia opinione) , lavorerei comunque per migliorare l'aerodinamica, mettere una batteria leggermente più grande (45-50 kwh) ed eviterei un motore turbo come range extender....

    più EREV per tutti.

  11. 28 minuti fa, KimKardashian scrive:

    Molte auto cinesi sono omologate in Europa, se vedi su autoscout tedesco ne trovi tantissime in vendita, per la vendita si affidano a importatori locali. In realtà anche molte auto americane sono omologate in Europa come le varie Dodge o Ford e hanno motori Euro 6D.
    Le Fiat brasiliane non sono invece omologate in Europa quindi non si possono vendere

    Esatto, questo vale sia per la Chery venduta da DR che per la Dodge o la Bronco Sport importata da Cavauto, hanno motori Euro 6D e hanno passato i crash test di omologazione europei

    Le Fiat brasiliane non sono omologabili per il mercato UE, ma è una precisa scelta commerciale e strategica per non creare concorrenza interna, abbattere i costi e venire incontro ad alcune logiche del mercato sudamericano; la base tecnica rimane italica...

  12. 49 minuti fa, TurboGimmo scrive:

     

    Per mezz'ora cucina-ufficio penso che tantissimo si bacerebbero le mani.

     

    Per il poco che conta, dico la mia.

    Varese e Como scontano circa 100mila auto ogni giorno che passano la frontiera verso la Svizzera (la media e' 1 persona, 1 macchina).

    TPL internazionale (tra lombardia e ticino) non pervenuto, e comitati di cittadini che dovrebbero richiederlo, non pervenuti (evidentemente va bene così).

     

    In verità la mia analisi si basa sul traffico nelle città a target, non di passaggio; anche perchè poter fare il frontaliere non lo vedo un svantaggio per chi abita in certe zone.

    31 minuti fa, TonyH scrive:

     

    Su questo sono in disaccordo.

    Dove il TPL è ben strutturato e competitivo, viene usato eccome (metro To, metro Mi, Altavelocità).

     

    Dove il TPL è un pretesto per fare carrozzoni pubblici tra corse tagliate all'improvviso, scioperi, malfunzionamenti (qualcuno ha detto ATAC?) ovvio che non viene usato.

     

    Non si è di media masochisti.

     

    Ci sono altri esempi di TPL che funzionano molto bene in Italia; la Metropolitana di Brescia, il Tram di Firenze e la T1 Bergamo-Albino

    28 minuti fa, mariola scrive:

    Come il tram a Padova, osteggiato alla sua nascita (il sindaco che lo volle perse la rielezione per questo) adesso è amato ed usato da tutti.

    La prova è molto semplice, gli annunci immobiliari indicano come elemento di valorizzazione di una casa la vicinanza a una fermata del tram.

    Il Tram di Padova non è forse l'esempio migliore in tal senso.... E' una buona infrastruttura, ma non da così tanto valore aggiunto come in altri casi...

  13. 3 minuti fa, stev66 scrive:

    Dipende sempre dove e come. Nei grandi centri urbani, l'auto è poco utilizzata perché esiste un TPL efficiente e capillare. 

    Nelle pianure centrali di Francia, Germania ed Inghilterra, ovviamente si ha una situazione tipo Veneto ( tenti piccoli centri con moltissime strade) dove l'uso dell'auto è poco impattante. 

    In Italia abbiamo invece : tre enormi agglomerati urbani ( Milano, Roma, Napoli) sviluppati senza il minimo piano regolatore, con TPL che va dal sufficiente al gravemente insufficiente e traffico incontrollabile e non canalabile.

    Almeno altri tre agglomerati più piccoli ( Genova, Torino, Palermo), ma con gli stessi problemi acuiti da un TPL risibile o dall'orografia. 

    Un tessuto residenziale/commerciale / industriale nato e sviluppato senza la minima pianificazione in pratica gestibile solo dal trasporto privato. 

    Dove ciò non avviene, subentra l'orografia che penalizza pesantemente ( il 50% del territorio italiano è montano). 

    Se a questo cocktail aggiungi la scarsa propensione dell'italiano all'utilizzo del TPL anche se disponibile, un tessuto lavorativo frammentato all'inverosimile sul territorio ed il forte ancoraggio alle realtà di origine costi quel che costi, ottieni una miscela esplosiva che non sarà certo disinnescata dalle BEV. 

     

     

     

    Aggiungerei che ci sono anche città di medie dimensioni che soffrono i numeri del traffico privato per almeno 2 motivi:

    - elevatissimo rapporto tra numeri di mezzi e popolazione residente (Brescia, Bergamo, Bologna); sono città che però stanno facendo investimenti importanti per l'upgrade del TPL

    - elevati numeri di traffico ma gestione storica del TPL pessima (Verona, Padova, Venezia/Mestre, Firenze, Bari, Catania)

    - città con numeri meno importanti ma sfigatissime dal punto di vista orografico (Varese, Como, Trieste, Lecco, Messina, Reggio Calabria, Pesaro)

     

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  14. On 2/7/2022 at 08:06, vince-991 scrive:

    Però nel mercato brasiliano vendono la Peugeot 208 con il 1.0 firefly L3. Insomma questa storia delle architetture non convince molto 

     

    In verità è una scusa per tenere in piedi la divisione powertrain exPsa. In sudamerica non hanno avuto scuse per questioni di costi (il firefly costa meno) e per il fatto che il firefly funziona con la E100 (combustibile ad Etanolo puro), mentre i motori francesi non lo gestiscono.

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  15. 5 ore fa, stev66 scrive:

    Da quello che sembra, del 1.2 originale è rimasto ben poco. 

    Nuova testata, ciclo Miller, distribuzione a catena. 

    Tutte cose che urlano Firefly a pieni polmoni. 

    Aggiungi iniezione diretta, manca solo il Multiair...

    3 ore fa, AlexMi scrive:

    1.0 turbo da 120 cv e 1.3 da 130 cv sono molto simili come output, in più esisteva in programma una versione aspirata del 1.3.

    Credo intendessero questo.

     

    E' mancata programmazione, coraggio commerciale e razionalizzazione.

    Non è sbagliato avere un 1.0 3L T da 120cv ed un 1.3 4L T da 130cv, perchè il primo lo usi su segmenti A e B, mentre il secondo fa di base alle C.

    Lo sbaglio è non aver portato prima il 1.0 T da 95-100cv, non aver lanciato in maniera più forte il 1.5 ed avere stoppato lo sviluppo del ciclo miller sul 1.0 T...

  16. 23 ore fa, nucarote scrive:

    Se pigliavano il 1.0 FF e rifacevano tutti i supporti motore a tutti i cloni su CMP/EMP mi sa che facevano prima. :-D 

    Scherzi a parte così il 1.2 PureTech diventa interessante, a patto che esca subito già con la JJ.

    Il motore è interessante, se non altro.

    La casa valida è soprattutto il cambio integrato fatto in casa da Stellantis, che lo fa preferire da un punto di vista di costi rispetto alla versione equivalente sul Firefly.

    Dal punto di vista dell'erogazione non regge il confronto col 1.5 italico..

    Questo è un progetto che è nato pre fusione e che la divisione exPsa ha portato avanti; il supporto di personale proveniente da FIAT/FCA powertrain è il classico segreto di pulcinella.

    Qua ha vinto la parte francese, perchè con un minimo di senso Stellantis poteva tranquillamente dirottare tutti gli sforzi di sviluppo sul 1.0 e 1.5 Firefly..

     

  17. 2 ore fa, Cole_90 scrive:

    in Aggiornamento

     

    Peugeot presenta la nuova 408!

     

     

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    Press Release

     


    Peugeot Italia

     

    L'auto è decisamente bella; stile moderno, iperaccessoriata.

    Nulla da dire, a parte il fatto che nella versione di base ci sarebbe stato meglio il 1.5 Firefly MHEV...

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