Fiat Panda 1300 diesel Multijet, bestseller per vocazione
DIFETTI
I tempi cambiano e le richieste da parte del mercato anche, ma ora, con l'uscita di scena della prima Panda, resta un vuoto che non può colmare la non convenientissima Seicento. Non c'è più una italiana pratica e funzionale, dai minimi costi di acquisto e di esercizio, in grado di assorbire la vastissima domanda che consentiva al vecchio modello di mantenersi ancora in vetta alle classifiche di vendita.
Certo non si può pretendere un'auto moderna, fornita di tutto punto, a 5-6.000 euro, ma sui listini della Panda seconda generazione, peraltro con finiture non proprio di lusso, si poteva fare qualche sforzo in più. E su quello della diesel, in particolare, considerando la crescita esponenziale del gradimento per questo tipo di motori anche nelle classi inferiori.
PREGI
Con la seconda generazione della Panda la Fiat ristabilisce le distanze con la concorrenza (coreana, ma non solo) nella categoria e punta, con buone possibilità di successo, a riconfermarsi leader.
D'altra parte, la nuova piccola offre contenuti di prim'ordine, in particolare quando si sceglie un mini concentrato di alta tecnologia come il turbodiesel 1.300 Multijet, brillante e al tempo stesso economicissimo nei consumi.
A sorprendere favorevolmente, inoltre, è il comfort offerto dalla neonata Panda che, unito alla buona abitabilità, la mette direttamente a confronto anche con modelli di classe superiore e maggiori dimensioni. La possibilità, poi, di accessoriarla a non finire ne accentua il carattere trasversale: volendo, e potendo, può diventare addirittura una snob molto trendy