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car low

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  1. In effetto A.n.f.a. suona malissimo! Volevo solo sottolineare come lo strano rapporto fra Napoli e l'Alfa cominci addirittura prima della nascita dell'Alfa. Quanto alla Darracq, purtroppo rimase a Napoli meno di un anno, ma sarebbe interessante studiare le ragioni che spinsero i francesi prima a fondare la società a Napoli e poi a trasferirsi a Milano. Si capirebbe qualcosa in più sul ritardo dello sviluppo industriale del Sud, quando non mancavano alcune condizioni per uno sviluppo del genere. Ad esempio l'ing. Romeo non solo era napoletano, ma si era anche laureato in Ingegneria a Napoli...
  2. Vabbè tanto per aggiungere un altro elemento ai rapporti fra l'Alfa (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) e Napoli. La Darracq italiana (filiale italiana della Darracq francese) viene fondata proprio a Napoli! In seguito verrà trasferita a Milano, dove diventerà l'ALfa... Il rapporto ricomincia con l'ing. Romeo, poi Alfa avio a Pomigliano, poi l'alfasud, fino al paradosso attuale di una marca che ha come stemma i simboli di Milano (e fino a poco fa anche il nome "Milano"), ma le cui auto vengono prodotte al 95% in provincia di Napoli e che a Napoli ha anche parti importanti della progettazione. Per strano che possa essere, credo che l'Alfa sia oggi una delle imprese più napoletane esistenti!
  3. Scusate, ritornando alla nuova delta, si conferma che sarà una Lancia vera (per quanto siano vere le Lancia post 1969...), cioè con carrozzeria tutta sua, e non solo la nuova Stilo con mascherina e portellone diversi? Non vorrei che in seguito al successo di Musa in fiat fossero tentati di ripetere l'operazione nel segmento C, facendo uscire prima la Lancia e poi la fiat per salvare un po' la faccia.
  4. Hai voglia e versà rumm, 'nu strunz nun addiventa babà! Scusate la volgarità, ma se la sono cercata...
  5. I problemi di elettronica della Thesis saranno poco noti al grande pubblico, ma temo che il grande pubblico ricordi bene, troppo bene, i problemi di elettronica della Kappa! Ma, malgrado tutto, io continuo a pensare che specialmente in Italia il fattore chiave sia la linea. Se la Thesis avesse avuto una linea davvero bella, come la Thema (e prezzi inferiori alle concorrenti tedesche, ancora come la Thema) ne avrebbe potuto bissare il successo (e ciò vale a maggior ragione per la kappa). Sarebbe interessante fare un'analisi approfondita, ma a me sembra che tutte le auto che sono riuscite a rilanciare una casa automobilistica lo hanno fatto innanzitutto con delle belle linee, si pensi all'Alfa 156, alla Citroen C3, alla Peugeot 206, alla Toyota Yaris, che hanno queste ultime in più di una onesta Punto 2a serie? Solo la linea molto riuscita! Ovviamente il caso della Gamma contraddice questa tesi. Ma siamo proprio sicuri che la linea della Gamma, a 2 volumi, fosse apprezzata dal grande pubblico?
  6. duetto 80, mi sembra che tu abbia sintetizzato molto bene la grave situazione di Lancia. E purtroppo sarà dura anche nel 2008, se e quando Fiat avrà più soldi. Già alfa come marchio premium vende molto meno delle sue dirette concorrenti BMW, Mercedes e Audi, figuriamoci se Fiat avrà mai voglia di spendere soldi per mantenere in vita un altro marchio premium come Lancia... Resta un punto. Perchè cavolo si sono comprati alfa quando il marchio premium già ce lo avevano? Lo so non volevano la Ford in casa, bella lungimiranza! A dire il vero si potrebbe pensare ad altre nicchie premium che alfa non può coprire, ad esempio tutta la prduzione mondiale ha il buco di una monovolume segmento C premium, una sorta di altea di lusso. Pare che Mercedes ci stia pensando con la classe B, ma per ora non c'è nessuno. Potrebbe essere un settore per Lancia e probabilmente data l'assenza di concorrenza venderebbe anche bene. Ma forse è meglio di no... un altro furgoncino con lo scudo Lancia! Però vorrei capire una cosa, come si fa a dire che Lancia non fa soldi e che ora y e Musa porteranno soldi a Lancia? Lancia non ha mica una contabilità separata, costi e ricavi vanno tutti nello stesso calderone Fiat! Continuando a sognare, invece, che ne dite di una bella segmento F Lancia? si prende la Quattroporte, si sostituisce la mascherina con quella della Flaminia (griglia cromata e scudettone Lancia anni '60), e si fa qualche altra modifica alla linea. E il tanto desiderato diesel lo mettiamo lì, così evitiamo pure lo scempio di una Maserati diesel! Ciao
  7. Nessuna nuova sulla nocciolina... vabbè dedicherò la mia vecchiaia a fare ricerche su questa mitica auto! La distruzione degli archivi Lancia è un crimine! Mentre non mi stupisco affatto che ai muri del centro stile Lancia negli anni '90 fossero stati tolti i poster delle Lancia storiche. Anzi, così si spiega tutto! Me li vedo proprio i designer Lancia che prendono ispirazione per gioiellini come Delta II, K e K coupè contemplando i poster alle pareti delle Fiat Duna, Duna WE, 850, Argenta e magari anche qualche Arna, dato che allora c'era l'Alfalancia.... Ma anzi no, i capolavori Lancia degli anni '90 sono stati progettati dall'Idea, come ci ricorda isogrifo. Chissà che contemplavano quelli dell'Idea, allora...
  8. Ahi! se nè tu nè il tuo amico ne sapete molto non credo sia facile trovare informazioni su questa mitica nocciolina. Tu non hai altre fonti cui attingere? Sono davvero curioso di sapere che cosa stavano progettando! Appello ai naviganti: che voi sappiate le case automobilistiche hanno degli archivi pubblici, dove mettono a disposizione degli interessati i documenti che non c'è più motivo di tenere riservati (stiamo parlando di un'auto di 40 anni fa)? Per avere informazioni si potrebbe contattare l'ufficio stampa Lancia (pardon Fiat) magari con una scusa del tipo: sto scrivendo un libro, sto preparando la tesi di laurea (più credibile)... Cmq tutte le informazioni sulla nocciolina sono benvenute! ciao
  9. Lo sopettavo che ci fosse lo zampino Fiat, ora tu me ne dai la conferma. Grazie Lanciaboxer! Dato che sei preparatissimo sulla storia della Lancia, potresti darmi qualche altra informazione. Mio padre mi racconta che nei primi anni '60 la stampa dava per certa la produzione di una piccola Lancia chiamata in codice la "nocciolina". Lui sostiene che l'auto non entrò in produzione per le pressioni della Fiat. Leggendo i (suoi) quattrotruote dell'epoca non ho trovato che vaghi accenni, ma all'epoca QR parlava molto poco delle anteprime ed era un vero organo di propaganda della Fiat. Tu cosa sai in proposito. A che stadio era il progetto? Che caratteristiche avrebbe dovuto avere quest'auto che avrebbe potuto salvare la Lancia e perchè non fu prodotta? Grazie P.S. La scelta di scambiare la fascia sotto al 1000 con quella sopra al 2000 nel mercato italiano degli anni '50 la dice lunga sulla lungimiranza della dirigenza Lancia dell'epoca....
  10. Mah... io continuo a credere che il vero declino di Lancia coincide con l'acquisto da parte di Fiat. E' vero, però, che la Lancia di Pesenti, pur producendo auto di grande qualità e auto splendide (basta dare un'occhiata alle varie coupè, cabriolet e sport su base Aurelia, Flaminia, Appia, Flavia e Fulvia), stava per fallire. Come mai? Lanciaboxer lo attribuisce al marketing sbagliato e all'assenza dalle corse. Secondo me il grosso errore fu di restare fuori dal settore delle auto piccole. All'epoca la sola 600 faceva, credo, il 70% del mercato italiano, e ad esempio la Simca con la 1000 e la NSU con la Prinz, riuscivano a vendere molto bene proponendo auto un po' più grandi e costose della 600, senza arrivare ai prezzi delle 1100 o Fulvia. Io credo che una piccola Lancia, intorno a 1000 di cilindrata (una nuova Ardea) sarebbe riuscita a mantenerla in vita. Certo bisognava sporcarsi le mani con una clientela meno d'élite, ma i clienti d'élite erano troppo pochi! E poi forse la mancata produzione di una piccola è da collegare alla non belligeranza con Fiat... Oggi è dura, ci vuole grande fantasia a immaginare una gamma Lancia che non entri in concorrenza con Alfa e faccia numeri.
  11. Ciao Lanciaboxer, grazie per la tua garbata e documetatissima risposta. Hai perfettamente ragione quando dici che Lancia partecipava alle corse già prima dell'acquisto da parte di Fiat, ma resta il fatto è che Lancia all'epoca non puntava su un'immagine sportiva. La Fulvia e la Flavia, chiaramente sottomotorizzate, ne sono un esempio. L'immagine di Lancia era signorilità, eleganza, ma soprattutto, avanguardia tecnologica (un po' come Citroen) e grande qualità e affidabilità. Le Lancia avevano una fama paragonabile a quella delle Mercedes! Fiat ridusse il livello di qualità della Lancia e la Lancia-Fiat non si distinse più per nessuna grossa innovazione tecnologica (mentre VW inventava l'Audi "all'avanguardia della tecnologia"...) Cosa rimase allora? Eleganza e sportività, sui cui si continuò ad investire. Quanto a Thema e Delta, per carità, belle macchine, ma niente a che vedere con i livelli di qualità e di innovazione tecnologica delle vecchie Lancia. Inoltre, quelle sono venute quando Fiat ancora non aveva ancora comprato alfa. E' da allora che il discorso cambia. Tu dici che le due marche non si sovrappongono. Anche io credo che un lancista non comprerebbe mai un'Alfa e un alfista una Lancia. Ma lo stesso dovrebbe valere per Mercedes e BMW, tuttavia BMW è il principale concorrente di Mercedes e viceversa. Forse il grosso dei clienti non si sente nè alfista nè lancista e può essere indeciso fra le due. Quanto all'acquisto di Alfa da parte di Fiat, e sia, non pensiamo a tangenti, sarà stata sudditanza psicologica nei riguardi di Agnelli, ma mi sembra che le condizioni offerte da Ford fossero migliori di quelle offerte da Fiat... a dire il vero fu il solito casino italiano, fatto per non far capire niente: Fiat si incollò i debiti e promise che avrebbe cominciato a pagare quando Alfa fosse andata in attivo. Mi sembra però che Fiat non abbia mai incominciato a pagare. Con Ford, invece, si era parlato inizialmente di un accordo di collaborazione... La procedura trasparente sarebbe stata un'asta, ma a quei tempi non si usava... detto fra noi non credo che Ford avrebbe trattato Alfa (o anche Lancia nel '69) peggio di come ha fatto Fiat. Certo la Fiat avrebbe avuto la concorrenze in casa... e non credo che sarebbe stato un male! Credo che la scelta di Fiat di comprare tutto quanto ci fosse in Italia, invece di investire all'estero sia alla base della sua attuale crisi, per quanto tempo potevano mantenere il 60% del mercato italiano?? Mah speriamo che abbiano imparato dagli errori, in bocca al lupo alla Fiat! E accontentiamoci di coprire con Lancia i buchi nella gamma Alfa come le piccole, le monovolume...
  12. Una domanda per Taurus. E' vero che ormai le immagini di Alfa e Lancia sono molto simili, ma ciò è frutto della politica Fiat che, non essendo in grado di mantenere le caratteristiche di qualità, affidabilità e innovazione proprie del marchio Lancia "indipendente", ha preferito caratterizzarla come marchio sportivo. Resta da capire perché Fiat, nel lontano 1986, comprò Alfa... non si spiega se non tenendo conto che più che di un acquisto si trattò di un regalo.. ma erano i tempi di tangentopoli e questo è un altro discorso... Altrimenti non avrebbe avuto senso comprare un marchio, sì più noto all'estero, ma la cui coesistenza con Lancia era impossibile. Secondo me la sorte di Lancia era segnata da allora, e cioè ridursi ad essere la nuova Autobianchi (ahinoi)! Vabbè, del resto era dall'acquisto Fiat che Lancia non era più Lancia...
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