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Risposte pubblicato da multiplex

  1. BMW 1600 - 1966

     

    Serie 02 (progetto Typ 114) fascia medio - alta prodotta fino al 1977

    Ancora una volta si parla italiano in Germania con linea disegnata da Giovanni Michelotti. Su pianale BMW 1500-1800 ( neue klass) debitamente adattato, nacque questo modello che prese la denominazione ufficiale di 1600-2 perche’ aveva 2 porte e in seguito questo 2 divenne parte intregrante del nome stesso. Forse a buon titolo, può essere definita la progenitrice della Serie 3

     

     

     

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    VOLVO 340 - 1976

     

    Il suo nome avrebbe dovuto essere DAF 77 perchè così era stata progettata ma si preferì utilizzare il più noto e diffuso marchio Volvo

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    2 minuti fa, stev66 scrive:

    Non dimentichiamo il ponte De Dion al posteriore e L'architettura transaxle, che la accomunava a veicoli ben più nobili. 

    Grazie Stev66, sempre attento e preciso. 

  3. DAF 33,44,55

     

     

     

    Credo che tanti di voi conoscono la DAF solo per i suoi pregiati camion ma in passato, ha proposta anche vetture. Vetture divenute famose per l'assenza del cambio. In effetti le Daf di allora montavano un cambio automatico a cinghia. In Italia era molta la diffidenza verso queste vetture, siano esse la 33, la 44 o la 55; diffidenza perchè il cambio automatico non era ben visto e le chiamavano in modo molto offensivo, auto per gli handicappati

    Nel 1972 VOLVO acquisì lil pacchetto di maggioranza delle quote DAF che cessò così di produrre autoveicoli.

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    FORD "CONSUL" CORTINA 1962

     

    Intanto la branca d'oltremanica offriva la Ford  Consul Cortina, così chiamata fino al 1964 quando divenne semplicemente Cortina. La prima serie fu prodotta fino al 1966 e la seconda fino al 1970. La quarta divenne in pratica la versione inglese della Taunus tedesca, americaneggiante quanto basta. Della prima serie va assolutamente ricordata la versione Lotus, bianca con striscia verde sulla fiancata e 120 cv nel motore, agguerrita e vittoriosa anche con Jim Clark.

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  5. FORD TAUNUS 12 M

     

     

    Abbiamo avuto modo di vedere che la prima trazione anteriore della Ford, non fu né la terza serie della Escort né la fortunata Fiesta ma una piccola media lanciata nel 1962, la Taunus 12 M. 

    Attraverso numerose serie e modelli, fu costruita dal 1936 al 1982 ma questa del 1962 rappresentava una grande svolta tecnica. Taunus come una catena di monti, M come Meisterwerk (capolavoro). Dal 1970 la sua meccanica fu identica alla soella inglese, la Cortina e dal 1976 anche le carrozzerie vennero unificate.

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  6. PEUGEOT 406 COUPE

     

     

    A sostituire la 405 fu chiamata nel 1995, la 406. Si distaccava dalla semplicità della vetture precedente e proponeva linee e caratteristiche più raffinate. A rendere però famosa questa serie, fu la Coupe, disegnata e prodotta da Pininfarina e giudicata all'unanimità, una delle più belle coupe di sempre, forse perchè, come malignamente si sussurrava, era ispirata a modelli Ferrari.

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  7. Opel ancora come Kadett, conquista l'alloro di auto dell'anno nel 1985: Da notare che questa generazione fu l'ultima a fregiarsi del nome KADETT. La successiva del 1991 divenne, uniformandosi ai modelli d'oltremanica, Astra.

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    L'Opel si riaffaccerà alla ribalta di questo ambito premio di Auto dell'Anno, con la Omega, nel 1987

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    Nel 1988 fu ancora la Peugeot a vincere con la sua 405, la 164 d'oltralpe

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  8. Mio cognato si innamorò dell'estetica e dei contenuti della R14. Beige, con interni in panno dello stesso colore, era comoda e si portava bene. Non ebbe mai grandi problemi oltre la manutenzione normale. Poi passò ad una Prisma 1600. A quell'epoca avevo la mia seconda Alfasud e un poco gliela invidiavo. 

  9. E finalmente alla ribalta di Auto dell'Anno, nel 1982 si riaffaccia la Renault con la sua 9. Vediamola insieme alla sorella "maggiore" 11 che in pratica ne era la versione 2 volumi ma resa molto più accattivante. Entrambe sostituivano la 14, vettura ben concepita, comoda e spaziosa ma la casa Francese produsse  campagna pubblicitaria poco intelligente, paragonandola ad una pera, un grande errore che condannò la R14 ad un destino commerciale modesto.

     

     

     

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  10. 3 minuti fa, Mazinga76 scrive:

    C'è da dire che a partire dalla metà degli anni '70 SIMCA stava rinnovando la sua gamma con modelli molto interessanti, quantomeno sotto il profilo estetico ma anche sostanziale. A mio parere le varie 1307/8; Horizon; Sumbeam e perfino la Ranch avevano linee molto piacevoli e moderne per l'epoca, non senza qualche spunto di originalità.

    La Ranch forse era l'antenata degli attuali Suv, con quell'aspetto un pò da fuoristrada ed ebbe un buon successo. Numerosi carrozzieri poi si ispirarono alle sue linee per proporre versioni ad hoc delle 127/128.

    In realtà quello che Simca proponeva era una vettura completa ad un prezzo invitante, formula che fu apprezzata.

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  11. Nel 1979 Auto dell'anno è la Simca Horizon, presentata nel 1977 e appartenente al Gruppo Chrysler. Nel 1979 si passa sotto il Gruppo PSA che rispolvera il marchio Talbot e la commercializza così. Auto economica ma di sostanza, non tarda a frasi apprezzare anche in Italia.

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    1981, la Ford cambia decisamente rotta e presenta la terza serie della sua Escort completamente rinnovata, in pratica ne mantiene solo il nome. Trazione anteriore che si affaccia per la terza volta in Ford dopo la Taunus 12 M del 1962 e la Fiesta del 1976

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  12. Sulla Goggomobil feci anche un viaggio come passeggero (ero piccoloooo) sulla macchina di mio zio e con i suoi 5 figli, moglie e mia madre. Non so come, c'entravamo e la macchina andava. La Goggo aveva sostituito una Topolino B. Era rossa, ricordo bene come ricordo che qualche anno dopo una Simca Aronde sostituì la sua Goggo. Grigia metallizzata.

    La Glas tentò negli anni anche il salto di qualità con una berlina nettamente concorrente della BMW. Nacque così nel 1964 la 1700 ma nel 1967, dopo l'assorbimento di BMW, la produzione ebbe termine. La linea era dell'italiano Frua che trasse non poca ispirazione daldisegno della primissima Maserati Quattroporte tant'è che le fu affibbiato il soprannome di Glaserati.

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    Ecco una panoramica della produzione 1964

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    Dopo l'assorbimento da parte di BMW, nessuno dei modelli in listino venne mantenuto in produzione, tranne la 1300GT che fu assunse la denominazione d BMW 1600GT ma nel 1967 venne definitivamente tolta di produzione. La carrozzeria, molto bella e apprezzata, era anch'essa opera di Frua.

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  13. Ho voluto aggiungere quest'opuscolo dell'agosto 1973 perchè ritrae la situazione della Volkswagen in quegli anni. A fianco di vetture oramai obsolete, la Casa proponeva mezzi con soluzioni all'avanguardia che avrebbero segnato poi il suo futuro. Notare che appare la K70, vettura sviluppata dalla NSU ma causa del fallimento della Casa e l'assorbimento da parte di VW, vide la luce solo con questo marchio. La VW non voleva produrla per non causare concorrenza interna con la 411 ma le scarse vendite di quest'ultima fecero ripensare la dirigenza. La K70 fu così la prima traziojne anteriore della Casa ma ebbe comunque vita breve, nel 1974 ebbe termine la produzione.1.jpg

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  14. ________________________________________________________________________________________________________________________________________Nel 1973 la Volkswagen doveva allargare la sua gamma, così con un'operazione oggi usuale ma all'epoca poco utilizzata, trasformò la Audi 80 in una vettura a 2 volumi e 5 porte, dando vita a quella che sarebbe diventata la sua media di successo ì, la PASSAT.

    All'inizio non c'era il portellone ma solo un coperchio per il bagagliaio e onestamente, non rammento se avesse o meno le 4 porte. Nel 1974, con l'introduzione della VARIANT, venne aggiunto anche il portellone sulla berlina. Opuscolo del 1975

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  15. E' interessante notare come un puro esercizio di stile, seppur totalmente funzionante ma mai arrivato alla produzione, abbia notevolmente influenzato il design delle vetture anni 70 e oltre. Nel 1967 Pininfarina presentò al Salone di Torino, la sua interpretazione della Austin 1800 che abbiamo appena visto. Soluzioni estetiche che furono linea guida per tantissimi modelli a seguire, dalla Citron GS e CX, alla Lancia Gamma o la Rover 3500. Ho avuto la fortuna di vederla allo stesso salone e lo sconcerto di quelle linee così fuori dal comune fu notevole. Non era solo la linea diversa da tutte ma anche molte delle soluzioni scelte per l'interno come, ricordo benissimo, i tasti a sfioramento.

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    _______________________________________________________________________________________________Gli anni successivi premiarono 3 vetture che abbiamo già avuto modo di vedere ovvero Renault 16, Fiat 124 e NSU RO80 .

    Nel 1969 fu la volta della Peugeot 504, robusta e moderna un poco snob.

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    Destinata a sostituire la Austin A60, nel 1964 (Auto dell'Anno 1965) il Gruppo BMC introdusse sul mercato la ADO 17 o Austin 1800 o Morris 1800 o Wolseley 18.85. Accoglienza più fredda che tiepida perché le pur notevoli doti tecniche e il notevole confort, nulla poterono contro quello che indubbiamente non può essere smentito, cioè la bruttezza del veicolo.

    Anche con modifiche estetiche effettuate da Pininfarina, le vendite non decollarono mai e nel 1974 arrivò la Princess al suo posto.

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  17. 18 ore fa, Mazinga76 scrive:

     

    Beh, nel corso degli anni ci furono sicuramente vetture premiate che non sembravano così esaltanti e meritevoli del riconoscimento. Ma, a mio parere, non era il caso della SIMCA 1307/8 che si presentava nel 1975 con una linea piacevole e moderna; comoda, spaziosa, pratica. Fatta eccezione forse per i motori, fu un salto in avanti evidente rispetto alla ormai obsoleta 1301/501 che andava a sostituire.

    E non direi nemmeno che avesse avuto così poco successo, in verità

    Beh adesso mi smentisco subito ma il mio dire "non di successo" riferito alla Simca 1307/1308 non voleva dire che non sia stata apprezzata, anzi. Io stesso c'avevo fatto un pensierino all'epoca. Volevo dire che alla fine è passata presto nel dimenticatoio, non lasciando, almeno a mio avviso, grossi rimpianti e ricordi per la sua scomparsa. 

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    Altra auto dell'anno fu. nel 1986, la Ford Scorpio ( a Roma Sgorbio) interessante e aerodinamica ma dalla carrozzeria non proprio accattivante

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    1993, prima volta di una Giapponese. A vincere il titolo di Auto dell'anno è la Nissan MICRA

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  18. Il 1964 vede la nascita del premio Auto dell'anno o meglio Car of the year, dietro iniziativa di alcune riviste del settore tra cui la nostra Quattroruote. Premia il modello che nel corso dei 12 mesi antecedenti, ha espresso al meglio i migliori concetti di design e innovazione 

    La prima vettura a fregiarsi di questo titolo fu la Rover P6 o 2000 che fu presentata nell'ottobre del 1963. Esteticamente derivava dal concept  Rover, di auto con propulsione a turbina. Fu prodotta fino al 1977

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    Nel 1968 fu la volta della NSU RO80 che abbinava una linea unica e inconfondibile, ad un motore con tecnologia Wankel

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