Il grande capo del Circus pensa a una rivoluzione del sistema di classificazione
Punteggi (sotto forma di medaglie) solo ai primi 3, chi vince di più è campione mondiale
Oro, argento e bronzo in Formula 1
l'ultima idea anti-noia di Ecclestone
Bernie sicuro: "Sono tutti favorevoli, la cosa andrà in porto. E vedremo di nuovo i sorpassi"
Test già a pieno ritmo in vista del 2009. Qui la Ferrari al Montmelò, Catalogna, affidata al collaudatore Luca Badoer
LONDRA - I piloti di Formula uno sul podio, con tanto di medaglie - oro, argento e bronzo. E alla fine dell'anno, il mondiale va a chi riesce a portare a casa più ori. Sembra già molto di più di un sogno decoubertiniano fuori luogo e fuori tempo massimo. La proposta, infatti arriva da Bernie Ecclestone in persona, che si mostra tutt'altro che pessimista sulla possibilità di renderla operativa, già nel 2009. "L'idea piace, non ho ricevuto altro che collaborazione e supporto - ha detto il 78enne parton della Formula uno -. Sono sicuro al 100 per cento che sia la strada da seguire, anche perché ci permetterà di rivedere dei sorpassi".
L'idea dovrà essere ufficialmente vagliata al prossimo consiglio della Federazione automobilistica internazionale (Fia), in programma il 12 dicembre a Monaco. A sua volta, la Fota, l'associazione dei 10 team che corrono in F1, discuterà la proposta nella sua prossima assemblea. In sostanza, Ecclestone vuole cancellare il sistema corrente di classificazione, che garantisce punti fino all'ottavo classificato - e ad esempio permette al 4° classificato di incamerare la metà dei punti rispetto a chi vince - allo scopo di "costringere" i piloti a lottare per la vittoria. Il tutto per rendere più divertenti le corse e favorire i sorpassi, che sono divenuti merce rarissima: un po' come quando nel campionato di calcio sono stati introdotti i 3 punti per il vincitore, contro il proliferare degli 0-0.
Con il nuovo sistema, primo, secondo e terzo classificato di ogni Gran premio riceverebbero rispettivamente oro, argento e bronzo. I punti conseguiti dal quarto classificato in poi conterebbero esclusivamente per la Coppa dei costruttori. Alla fine, vincerebbe il mondiale il pilota capace di raggranellare il maggior numero di ori (e cioè di vittorie). Per fare un esempio a caso, nel campionato che si è appena concluso, a Hamilton è bastato un quinto posto per vincere il titolo, per un punto, su Massa. Con le regole che ha in mente Ecclestone, il mondiale sarebbe andato al brasiliano della Ferrari, che, con la vittoria in Brasile ha scavalcato l'inglese per numero di successi stagionali, sei contro cinque. In altre parole, il giovane britannico sarebbe stato costretto, avendone le possibilità lui e la sua McLaren, a impegnarsi in un testa a testa con il brasiliano, anziché accontentarsi di una gara da "ragioniere".
(18 novembre 2008)
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