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itrael

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  1. Vorrei analizzare con tutti voi, i motivi dell'insuccesso in Italia, di un'auto così particolare e, sotto diversi aspetti, geniale. Nata nel 1953 con l'obiettivo di dare un tetto a motociclisti e scooteristi, montava un motore di 236 cc 2 tempi a biella sdoppiata, derivato dalla Isomoto. La geniale carrozzeria a uovo, con unica portiera frontale, era stata progettata da un ingegnere aeronautico che, in pratica, aveva preso una cabina d'elicottero ci aveva montato 4 ruote(2 gemellate posteriormente). L'abitabilità permetteva 2 adulti ed un bambino(non troppo cresciuto però....). Il difetto peggiore era la scarsa affidabilità del motore, il cui raffreddamento forzato, aggiunto necessariamente al motore della Isomoto, non era stato ben progettato e il grippaggio era frequente.Sicuramente un difetto grave ma....una volta vista la piega che stavano prendendo le vendite, la Iso prova a cedere la licenza del progetto per portare a casa almeno una parte degli investimenti fatti.BMW in quel momento(1954) è sull'orlo del fallimento; i modelli che ha in listino sono troppo costosi per un popolo che si sta faticosamente risollevando dalla guerra. Cambia il motore con un più affidabile 4 tempi, discendente diretto dalla moto R25(quindi 250 cc poi portati a 300), cambia qualche dettaglio di carrozzeria(fari anteriori) e la propone al popolo che la fa diventare la micro-car più diffusa in Germania. Il successo e la richiesta è tale che a Brighton, BMW costruisce uno stabilimento per approntare una versione britannica a tre ruote(1 sola posteriore) che viene venduta in quantità. Poi c'è "l'assalto" degli USA dove diventa per molte famiglie la seconda auto. Ancora oggi ce ne sono molte che circolano, tra cui alcune cabriolet.Non dimentichiamo poi la produzione Romi per il mercato sudamericano e Velam per quello francese. In pratica la BMW si risolleva e, forse, proprio grazie all'Isetta, oggi esiste ancora. Produce poi la 600 a 4 ruote con una portiera laterale oltre a quella anteriore e poi la 700, ma questa è un'altra storia..... Tra tutte le versioni straniere(BMW, Velam,Romi) ne sono state prodotte circa 175.000 di cui 8500 esportate in USA, ISO ne ha prodotte solo 1000. Sono numeri di spessore per quegli anni ma da noi in Italia l'hanno desiderata in pochi. Non dimentichiamo che nel 1956(quindi solo 3 anni dopo la presentazione dell'Isetta), venne presentata la Fiat Nuova 500(per distinguerla dalla "Topolino") e che per almeno 3 anni, le vendite stentarono a decollare perchè ritenuta troppo spartana e lenta. A voi la parola, se l'argomento vi interessa:roll:
  2. Ce l'avevo anch'io e, oltre ad alcune foto che avevo visto su Quattroruote non m'era capitato di vederne una dal vivo ma la linea mi è sempre piaciuta un sacco. Della parte tecnica sapevo poco sino a quando sono riuscito, con un colpo di c..., a realizzare il sogno di averne una. Le sue prestazioni le ho scoperte dopo quando ho incominciato a guidarla.E' proprio godibile e , non guasta, fa più di 15 con un litro. Unico difetto la rumorosità, ma da un boxer raffreddato ad aria non si può pretendere8-)
  3. ...ma Quattroruote quanto c'entrava nella creazione della 4R Zagato?
  4. PS: occhio, a me pare che Fiat non abbia mai prodotto versioni a quattro porte della 127. Anche la terza serie se ricordo bene era di provenienza Seat.
  5. E' rara ma qualcuno ha provato a commercializzarla anche da noi..... FIAT -850 francis lombardi INTROVABILE - 1968 su eBay.it Fiat, Auto Epoca e Moderne, Auto
  6. Penso di poter dare un buon contributo alla conoscenza di quest'auto. Mi sono appena iscritto e , come si dice, "sono felice proprietario" di una 24 CT. E' un'auto che mi ha sempre affascinato esteticamente sin da bambino anche se, fisicamente, l'ho vista solo quando l'ho acquistata. Era un po' pasticciata ma completa e, vista la rarità in Italia(delle CT ne rimane una decina), non ho potuto scegliere. E' un'auto di grande raffinatezza tecnica ed estetica nonostante la ridotta cilindrata di 850 cc. Rara soprattutto perchè costava ai tempi come la Giulietta/Giulia sprint che risultava, ovviamente, più appetibile in Italia. Per dare un altro termine di paragone, costava quasi il doppio di una Fiat 850 coupè. Tra le caratteristiche, inusuali, il riscaldamento"centralizzato" in un solo comando al centro del cruscotto, che dirige l'aria calda, proveniente dal motore raffreddato ad aria, nelle diverse aree dell'abitacolo: parabrezza,lunotto, parte alta etc.. Ho scoperto successivamente all'acquisto, da due fonti diverse, 2 camionisti che lavoravano spesso verso il confine svizzero nei '60 e '70, che era una delle auto preferite dai contrabbandieri perchè, con la sua stabilità e velocità, riusciva a seminare le "Pantere" della Polizia. Nonostante abbia potuto constatare una straordinaria stabilità e un'ottima velocità, mi torna strano che una 850, seppur performante(160 km/h di massima velocità) possa seminare le veloci Giulia della polizia, per cui ve la passo come l'ho avuta. Una conferma "laterale" di questa chicca , viene dal fatto che il più grosso concessionario Panhard era proprio a Como8-). Se siete interessati ad altre informazioni su questo modello, sarò ben contento di condividere quello che so....ormai dopo averla smontata quasi tutta e rimontata:pz..... Nel frattempo andatevi a vedere la Panhard CD, mai importata in Italia, con la stessa meccanica della 24 ma con una meravigliosa carrozzeria in vetroresina, molto Jaguaresca , con velocità di punta di 180 km/h!! ImageShack - Image Hosting :: 56406100892702sx9.jpg
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