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loric

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Risposte pubblicato da loric

  1. Io ho una mente semplice. La Punto è un'auto a fine corsa, prossima alla pensione, senza appeal, e, di conseguenza, ormai in grado di essere venduta solo se proposta al prezzo di uno scooter. Invece di staccare la spina, cosa che IMHO sarebbe stata opportuna, l'hanno svuotata di tutto lo svuotabile per tirarci su qualche spicciolo. Una poracciata, insomma.

     

    Non so se gli spiccioli li abbiano tirati su, ma certamente una figura di guano l'hanno rimediata. Ed è meritata, visto che se per riuscire a vendere un'auto ci devi togliere gli airbag, allora non la devi vendere proprio.

    • Mi Piace 3
  2. 2 ore fa, sarge dice:

    E il retrotreno che si stacca?Nessuno che parla dei retrotreni autodistaccanti!

    Gombloddoooo!La gente devono sapere !!!!!!1111!!!!!11!!!1

    Il retrotreno si stacca solo nelle Alfa a trazione anteriore, nella Giulia si stacca l'avantreno.

     

    Lebbasi :mrgreen:

    • Ahah! 3
  3. 1 ora fa, leon82 dice:

    Ragazzi nel topic si parla di inquinamento che, purtroppo, è legato a doppio filo anche al riscaldamento domestico. Per avere la sicurezza sismica dovremmo demolire tutto il bel paese.

    E' vero che qui si parla di inquinamento, ma non possiamo neanche far finta che esista solo quello, eh. Poi, se vogliamo dirla tutta, l'inquinamento sta diminuendo, il rischio sismico sempre quello è. La differenza è che ogni anno, con puntualità svizzera, te la menano (anche giustamente, per carità) coi blocchi del traffico per le polveri sottili, mentre il problema sismico viene tirato fuori più raramente e sempre dopo un disastro.

    • Mi Piace 1
  4. 30 minuti fa, leon82 dice:

    Non serve buttare giù e ricostruire da capo. Già con un cappotto e infissi moderni le ore di accensione del riscaldamento possono calare senza rinunce sul piano del calore domestico, ma con risparmio e migliore qualità dell'aria.

     

    Una cosa bella ma, purtroppo, impossibile sarebbe la massima severità sul piano dell'abusivismo. Bisognerebbe abbattere senza guardare in faccia nessuno. Purtroppo è impossibile sia per la protezione offerta da certa politica che per l'impossibilità di trovare alloggio a chi vive in case abusive.

    E' vero che qui si parla di inquinamento, ma se devi mettere mano a degli immobili, il risparmio energetico è solo una delle variabili in gioco e neanche il più importante. Al primo posto, per dire, io metterei la sicurezza sismica, altro tema su cui, in Italia, siamo indietro come le palle dei cani. E lì non te la cavi con un cappotto ed infissi nuovi, devi demolire e ripartire da zero.

  5. 42 minuti fa, Wilhem275 dice:

    Hai già dato la risposta ;) si lavora sulle aree già urbanizzate, ristrutturando o ricostruendo sul posto (svecchiare il parco edifici è un'altra buona cosa).

    Il passo ulteriore è di fare ordine nelle zone già urbanizzate. Se in mezzo ad un quartiere residenziale c'è un buco incolto non ci si può fare un capannone.

     

     

    Svecchiare il parco edifici è bello in teoria ma improponibile nella pratica. Ti voglio vedere a convincere 40 famiglie di un condominio costruito negli anni '60 a cercarsi un'altra casa mentre quel condominio viene abbattuto ed eventualmente ricostruito. 

    • Mi Piace 2
  6. 2 ore fa, bik dice:

     

    Non si può generalizzare.

     

    Il mio suocero, che allaccia malvolentieri le cinture, era nella guardia di finanza, e per un certo periodo era assegnato ad una volante, in zona di contrabbando, quindi gli inseguimenti erano all'ordine del giorno.

     

    Il non allacciarsi la cintura è una usanza stupida, visto che, diversamente dal casco che devi portarti dietro, è già presente e, in caso di non uso, porta a problemi, dal non riconoscimento legale delle lesioni da parte delle assicurazioni a conseguenze molto peggiori, ma non andrei oltre.

     

    Lungi da me il voler generalizzare, ma proprio perché non voglio generalizzare faccio fatica a credere che tutti quelli che circolano senza cintura (in Sardegna sono una caterva) siano agenti od ex agenti della polizia/finanza/CIA/NSA. Direi che, a naso, l'80% delle persone sotto i 50 anni abbia imparato a guidare con la cintura di sicurezza allacciata. E, per loro, a differenza del caso da te riportato, ritengo che il fattore abitudine non possa essere invocato.

     

     

  7. In tema di cinture di sicurezza, devo dire che la tesi "chi non allaccia le cinture è un coglione, ma in fin dei conti, male che vada, a rimetterci a lui" potrebbe essere semplicistica.

     

    Provo a spiegarmi meglio: è vero che non allacciare le cinture di sicurezza non impatta sulla sicurezza di terzi, ma mi sto facendo l'idea che uno così coglione da ritenere dirimente la "fatica" di allacciare la cintura, rispetto ai potenziali maggiori rischi per la propria incolumità nel tenerla slacciata, non è certamente un soggetto capace di fare scelte equilibrate. Guidare è fondamentalmente pericoloso. Non basta avere l'abilità "pratica" di compiere determinate manovre, occorre saper valutare il rischio delle proprie azioni e di quelle degli altri. Bisogna, in altre parole, ogni volta che ci si mette al volante, prendere decisioni improntate sul criterio della massima prudenza razionale, cosa che, peraltro, va spesso oltre il mero rispetto delle prescrizioni del CdS.

     

    Il soggetto a cui rompe il cazzo allacciarsi le cinture, secondo voi, possiede la capacità di decidere in maniera equilibrata, dando corretto peso ai rischi, in tutte quelle (numerose) situazioni "problematiche" che si presentano giornalmente a chi guida in mezzo al traffico, oppure tende a sottovalutare i rischi, magari sopravvalutando la propria abilità/fortuna?

     

    Io, francamente, ho pochi dubbi su quale sia la risposta corretta.

     

     

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    • Perplesso... 1
  8. 12 minuti fa, TonyH dice:

    Seeeeeee......mò ci racconterai pure che ti ha violentato e ti ha rapinato di 50€ per la cosa :P 

    Fottiti :mrgreen:

     

    No, alla fine ha solo molestato sessualmente la mia bravetta :pen:

     

    Capisco che sembra essere un racconto della serie "ammiocuggino", ma è successo come descritto e, raccontando la cosa ad amici, pare che in quella zona episodi simili siano frequenti, tant'è che, ho scoperto, quella è amichevolmente nota come la "rotonda delle battone".

     

     

  9. Non so se sia inciviltà automobilistica, ma (grazie Google Maps, dopo questa riesumo il TomTom) a me è capitato di finire in una zona... ehm... frequentata da peripatetiche. Una di queste gentili signore mi si para davanti all'uscita dalla rotonda costringendomi a inchiodare, e comincia a fare il suo show davanti alla mia auto. Mi viene da ridere per l'assurdità della cosa. Ad un certo punto comincia a strusciarsi sul cofano. Smetto di ridere perché mi parte l'embolo. Do una sgasata per farle capire che sto perdendo la pazienza, questa si sposta di lato e cerca di aprire la porta del passeggero (locked). Non ci riesce e slinguazza il vetro. Do un colpo di clacson per farla allontanare e parto.

     

    Ah, erano le 2 del pomeriggio.

     

    Ah (bis), a 50 metri di distanza c'era una camionetta della polizia che presidiava il posto dove (appunto) dovevo recarmi.

     

     

    • Wow! 1
  10. Tornato ieri notte dalla Sardegna. Prima che tiriate fuori la colt pensando "dobbiamo abbatterlo prima che si metta a postare le foto dalle vacanze", tranquillizzo tutti, non intendo brasarvi le gonadi con le mie vacanze. Parlo di auto. 

     

    Per ragioni varie mi è capitato di dover viaggiare parecchio, specialmente la sera. Superata una certa ora, preferisco viaggiare dopo il tramonto o mi ritrovo il sole sparato sugli occhi per tutto il tragitto (strada Sassari - Stintino). Avremo fatto quella strada di sera almeno una quindicina di volte in 3 settimane.

     

    Facendo la media, ogni tre auto ce n'era una con uno o più fari fulminati. Ripeto: ogni tre auto. Il massimo è stata una con entrambi i fari fulminati e i fendinebbia accesi. Ora magari uno può pensare che io stia parlando di catorci del paleolitico, stile Panda anni '80 (peraltro ancora diffusissima in Sardegna). No, erano anche auto relativamente recenti di tutte le marche. Ah, nessuna di quelle auto aveva la targa non italiana (i turisti che ho incrociato, in gran parte spagnoli e francesi, avevano le luci in ordine).

     

    A me francamente vengono sospetti su come si facciano le revisioni da quelle parti.

     

    Ecco, cultura dell'auto significa anche prendersi cura del mezzo. Non solo per ragioni estetiche, ma soprattutto di sicurezza.

     

     

     

     

     

    • Mi Piace 7
  11. Sul discorso relativo all'acquisto delle tecnologie per il controllo delle emissioni, se i più grandi utilizzatori di quei sistemi in Germania e, sommati, in Europa, decidono che per un determinato componente non si deve spendere più di X, il fornitore, volente o nolente, si adegua, cercando di rifarsi su chi non è parte del cartello.

     

    E questa è distorsione della concorrenza.

    • Mi Piace 5
  12. Io francamente non ho le competenze per addentrarmi in questo tipo di argomenti, ma se veramente i NOx sono aria fresca (o comunque non producono effetti sulla salute umana nelle quantità emesse anche da veicoli "allegri" in fatto di emissioni), allora:

     

    1) i limiti imposti dalle autorità ammeregane non hanno senso (salvo porre ostacoli "artificiali" indiretti all'attecchimento di una certa tipologia di motore, magari per ragioni protezionistiche)

     

    2) bisogna prendere a randellate commissioni scientifiche, tecniche e politiche di mezzo mondo, visto che hanno sparato minchiate prive di valore scientifico

     

    • Mi Piace 3
  13. 7 minuti fa, jameson dice:

    Infatti è vero che non fanno male alla salute. Tutt'al più possono dare qualche irritazione passeggera. (Nelle dosi presenti nei gas di scarico almeno. È chiaro che in overdose qualunque cosa ammazza, anche l'acqua e l'ossigeno.)

     

    Se veramente non fanno male alla salute, allora di cosa stiamo parlando? Abbiamo scherzato? Viva i NoX? 

     

    In ogni caso preferirei che a dirmelo fosse la scienza medica, non (con tutto il rispetto) un ingegnere.

     

    • Mi Piace 5
  14. Adesso, Walker dice:

    Fatto ripristino e la AMD mi ha riproposto l'aggiornamento come la prima volta, solo che ora è la versione più recente, quella che ho scaricato prima di ripristinare. Lasciata in sospeso, sono andato in Asus e... non c'è il mio modello nell'elenco di supporto :disp2: gli ho scritto; la versione attuale e originaria è la 16.6 del 7/12/16 e dà problemi con YT esattamente come a seguito degli aggiornamenti (qua ci sta, i driver sono vecchi).

     

    Grazie a tutti per adesso, aggiornerò appena avrò novità. ;)  

     

    Va' al punto di ripristino antecedente il casino e mettici, per il momento, una pietra sopra.

  15. Adesso, Walker dice:

    Momento, questa è una strategia diversa! Allora, prima di fare l'ultima installazione (quella dei driver più recenti secondo il sito AMD) avevo già disinstallato tutti i driver precedenti, non so se mi arrischierei a rifare la stessa operazione visto il risultato che ha avuto... comunque dici di reinstallarlo sempre da AMD o da gestione risorse?

     

    No, dal sito della casa madre, cioè la Asus. Ha ragionissima @_reqUiem_, se vuoi tentare quella strada, meglio far riferimento ad Asus.

    • Mi Piace 1
  16. Adesso, jameson dice:

    Disinstalla del tutto il driver da gestione risorse, poi riavvia e installa il driver da capo.

     

    Dal sito della Asus, preferibilmente, senza lasciar fare a Windows (che non sempre ci azzecca).

     

    Se Windows dovesse ostinarsi a voler installare il driver rotto, sarebbe comunque un problema, visto che alla Microsoft sono abbastanza nazisti con gli aggiornamenti e la possibilità di inserirne uno in blacklist (temporaneamente) è concessa solo a prezzo di notevoli acrobazie.

  17. 2 ore fa, skid32 dice:

    concordo con te

    sarebbe stato ''serio'' una tosatura sopra i 100k di cc e dei sub

     

     

    poi pure quelli che parlano di nazionalizzazione fanno anche ridere i polli..scusate neh

     

    Allora, facciamo un parallelo fra la vicenda delle venete e il salvataggio di Banco Popular in Spagna.

     

    Punti in comune:

    * Entrambi hanno acquisito la banca in sofferenza al prezzo simbolico di un euro (in realtà ISP ha speso 0,50 euro per ciascuna delle due banche).

    * fine. stop. nihil. 

     

    Differenze:

    * Santander si è impegnata a ricapitalizzare per 7 miliardi di euro, mentre ISP, per non dover ricapitalizzare, riceve 3500 milioni dalla liquidazione (anticipati dallo Stato che si accolla il rischio di non recuperarli tutti), 1300 milioni a fondo perduto per la gestione degli esuberi di personale (si parla di 3900 esuberi totali, di cui solo 1000 delle banche venete, gli altri 2900 erano esuberi strutturali preesistenti in ISP, praticamente paghiamo la riorganizzazione aziendale ad ISP), la possibilità di retrocedere alla liquidazione, entro 3 anni, asset problematici in cambio di una compensazione economica, l'esenzione dalla normativa antitrust per le concentrazioni bancarie, l'esenzione dai vincoli urbanistici per gli immobili acquisiti, l'esenzione dalle procedure di consultazione sindacale relative alle cessioni di rami d'azienda... e senz'altro ho dimenticato qualche cosa.

     

    E gli dobbiamo pure dire grazie.

     

     

     

     

    • Mi Piace 2
  18. Come scritto sopra, c'era il rischio di dover andare a toccare anche i depositi per la parte non garantita (cioè la parte eccedente i 100k). Ora, io capisco tutelare i depositi (ma anche quello fino ad un certo punto, chiunque non avesse portato sotto soglia i propri conti correnti almeno 6 mesi fa è un idiota e si merita il cetriolo), ma per i sub non esiste alcuna ragione tecnica. 

  19. 22 minuti fa, pennellotref dice:

    Hai ragione, ma il fatto è che il suddetto documento è 1) redatto da un gruppo di lavoro tedesco-americano e 2) per loro, "accademicamente" aggiungerei ma imho non giuridicamente, trattasi di un cheat device.

     

     

    Quello sarebbe a tutti gli effetti un cheat device *per gli USA*.

     

    Lì la legislazione prevede che le emissioni su strada rispecchino *sempre* quelle registrate in fase di omologazione, salvi particolari casi (es. necessità di modificare, in determinati momenti, l'intervento dei dispositivi di abbattimento delle emissioni per salvaguardare il motore) che però devono essere resi noti dal costruttore in fase di omologazione.

     

    Certo poi che le label usate nel firmware per marcare le subroutine non sono una bella cosa, eh.

  20. Il defeat device di cui si parla, relativamente alla 500X, sarebbe montato nel modello venduto in Europa, non ha nulla a che fare con la vicenda americana. E si tratterebbe semplicemente di un timer che dopo 1600 secondi dall'accensione del motore attiva un subset di codice con rigenerazioni meno frequenti. Cioè, in altre parole, è il famoso timer che, in Europa, non è un cheat device.

     

    Certo che se avessero fatto una cosa del genere anche negli USA, allora sì che sarebbero cazzi amari.

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