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gigieffe

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  1. Si sa anche che la scolarizzazione in Italia è troppo bassa. Ma la scarsa scolarizzazione, da sola, non basta a spiegare la vicenda che va avanti da anni. Basta vedere quante migliaia di ore funzionari pubblici, inventori, conduttori televisivi, comici televisivi, avvocati, politici, giornalisti, bloggers, giudici, tutti dotati almeno di diploma se non di laurea, hanno sprecato in questa storia.
  2. http://www.sirimarcom.it/wp-content/uploads/2016/11/Parts_Nov2016_Motorizzazione-2.pdf Qui la vicenda è descritta, dalla Motorizzazione, in forma divulgativa. Sarebbe interessante una replica da parte di Presidente DDD
  3. Il sensore "delta p" serve proprio per stimare il riempimento, e può essere preciso ed affidabile fin che si vuole. E' solo questione di costi. In automotive, come in qualunque altro campo, ogni componente è preciso ed affidabile "quel tanto che basta". Di suo misura la contropressione sullo scarico dovuto al riempimento del filtro, una funzione analoga a quella del sensore di riempimento sacco di un aspirapolvere, ma con un bel po' di complicazioni in più: temperatura dei gas, corrosione, vibrazioni, cicli termici, ecc. Da solo non serve assolutamente a niente, perché la contropressione dipende, oltre che dall'intasamento, dalla portata di gas, e questa può variare in un range da 1 a 10 e anche oltre. La portata quindi serve, ma il sensore non c'è. Primo perché costa, secondo perché la centralina già la conosce, e pure con una certa precisione, dal momento che conosce il numero di giri, la pressione di alimentazione ed è lei stessa a gestire gli iniettori. Combinando queste informazioni il sw FCA tira fuori il valore corrente di "resistenza al flusso" del DPF. Per comodità di chi gestisce la manutenzione hanno normalizzato arbitrariamente tra 0 e 100 il valore di resistenza al flusso del DPF appena rigenerato e chiamato la grandezza "percentuale di depositi di fuliggine". Il che ci può perfettamente stare. Altri costruttori possono aver adottato convenzioni diverse, perfettamente equivalenti. Probabilmente non serve una gran risoluzione, un po' come le tacche di batteria di uno smartphone. Un valore basso, significa che la rigenerazione è avvenuta da poco, un valore alto che la rigenerazione è prossima. Sicuramente esistono altri valori, o combinazione di valori, al raggiungimento dei quali viene richiesta una maggior collaborazione al guidatore, e vengono dati messaggi via via più inquietanti.
  4. In generale la massa di fuliggine viene calcolata dalla centralina leggendo, mediante un manometro differenziale posto tra ingresso e uscita DPF, la caduta di pressione sul DPF ed integrandola con altre grandezze istantanee del motore. Tipicamente: numero di giri, pressione di sovralimentazione, gasolio iniettato. Il calcolo, complesso e diverso per ogni marca, produce un valore proporzionale al grado di intasamento del filtro. Per FCA 0-100% Se si effettua un download dalla centralina di una FCA con DPF funzionante, si troverà sempre per l'intasamento filtro un numero casuale compreso tra 0 e 100. Se si effettua un monitoraggio continuo, o almeno frequente, del parametro, si troverà un numero che da circa 0% (filtro appena rigenerato) cresce con la percorrenza fino ad avvicinarsi a 100%, valore in prossimità del quale avviene la rigenerazione. E il ciclo continua. Per inciso: il monitoraggio è alla portata di chiunque, basta una interfaccia OBD2 ed un programmino gratuito per smartphone, 20 €. L'attribuzione dei numeri letti dei numeri letti dalla centralina ad una progressiva riduzione di massa di particolato non è compatibile con una conoscenza, anche solo superficiale, del funzionamento del DPF. Sarei invece molto interessato (e probabilmente non il solo) alla documentazione che ha visto, sempre che non sia riservata, ed a maggiori dettagli sui sei cicli del TUV.
  5. Ovviamente, almeno fintanto che il tubo non è omologato. Si discuteva appunto delle conseguenze dell'omologazione del tubo
  6. Io non concordo per niente. Anche se il tubo in sé non può far danni (...e la certificazione che non fa danni l'hanno già avuta ) le conseguenze sarebbero molto pesanti. Frotte di vecchi Euro2 si troverebbero stampato Euro4 sul libretto e potrebbero prendere la strada del centro anziché quella del demolitore. Sarebbe legale togliere il FAP e sostituirlo col tubo, se poi si scoprisse che effettivamente un piccolo risparmio di combustibile c'è (si riduce la contropressione allo scarico, quindi il rendimento aumenta) la moda dilagherebbe. Senza contare che, dopo la perla di quello dell'Istruzione con il tubo tra Ginevra e Gran Sasso, un nuovo tubo nel palmares del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe portare alla certificazione del cattivo rapporto tra Ministeri e Tubi...
  7. Sorry! la Regulation UNECE giusta è la 83 http://www.unece.org/fileadmin/DAM/trans/main/wp29/wp29regs/R083r5e.pdf La 49 tratta la stessa materia, ma per veicoli con massa superiore a 2610 kg.
  8. E' un bel po' che la discussione langue, ma tra interventi ad Unomattina, TG3, riprese di Report, ecc. l'omologazione del Dukic 3d Car Cooling prosegue, e pure con interessanti novità. "La Dukic day Dream srl Vi comunica che ha ottenuto il numero di OMOLOGAZIONE CE come Entità Tecnica dei modelli Car cooling e Van cooling. Il numero sarà applicato su tutti i nuovi dispositivi ed anche su quelli già installati. Vi preghiamo di prendere contatto con tutte le ns officine autorizzate o direttamente in azienda. Il numero di OMOLOGAZIONE è il seguente: E3 -07-1001" Questo annuncio compare sul sito www.econotruck.com alla pagina "news" Allora è proprio fatta? Apparentemente si ...a meno di scavare un po' tra le apparenze. Qualcuno si è dimenticato infatti di precisare nel testo che, l'omologazione ottenuta è relativa alla Direttiva 72/245/CE. Ma la foto del documento di omologazione parla chiaro: http://www.econotruck.com/IT/documenti/tre_d_car_cooling/Documenti_Omologazione_CE.pdf Il significato di questa omologazione è spiegato direttamente dalla Direzione Generale per la Motorizzazione Divisione 3 nella circolare Prot. n. 17638 del 8/7/2013 http://www.evitsrl.it/images/files/1052013.pdf La Direzione Generale della Motorizzazione certifica che il dispositivo Dukic non disturba l'autoradio o i dispositivi elettronici di bordo nè inquina elettromagneticamente l'ambiente, cosa di cui nessuno che abbia anche solo una infarinatura di elettronica ha mai dubitato. La dimenticanza di Dukic, sicuramente involontaria, deve aver creato un bel po' di confusione tra gli installatori, Direzioni Generali Territoriali, Uffici Motorizzazione, CPA, ecc., tanto che la Direzione Generale della Motorizzazione stessa si premura di ribadire con circolare il significato delle omologazioni ottenute. http://www.motorizzazioneroma.it/veicoli/circ13753giugno14.pdf
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