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Taurus, te ne occupi TE, PLEASE !!!!!
nella discussione ha aggiunto Blu Pitti in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
dal forum Fiat di 4r. Grazie Taurus se potrai provvedere.... Oggetto: per qualcuno di fiat autore: Jarod data: 13/01/2004 23:16:53 possibile che il sito www.fiatpunto.it debba essere ancora attivo? vi faccio notare che in eraltà è un sito della ford dove stanno sfruttando il marchio fiatpunto a loro vantaggio....tant'è che in primo piano vediamo la mazda2 concorrente diretta della punto....ca..o....vi svegliate o no?.... a tal proposito vi faccio anche notare che dall'interno della rete fiat non si può accedere perchè è stato debitamente oscurato....se però provate a digitare da casa www.fiatpunto.it, vedrete che si vede il sito......se volete sapere chi, come, ecc...provate ad andare sul sito di www.aruba.it, fate la ricerca del sito www.fiatpunto.it nella homepage dove c'è scritto ricerca di un dominio, vedrete che non è libero, ed anzi potete farvi dare tutti i dati di chi ha affittatto e chi lo ha venduto questo dominio cliccando sul pulsante apposito.... perfavore.....svegliat evi... -
THE LANCIA YPSILON WINS THE PRESTIGIOUS 'EUROPEAN AUTOMOTIVE DESIGN AWARD' The new Ypsilon has won the prestigious 'European Automotive Design Award' in the compact car category. It was chosen by a jury made up of 200 design students and automotive stylists from over 30 countries. The award-giving ceremony was held during the Brussels International Motor Show, and was organised by 'Designers' (Europe), an independent association created in 1989 which promotes car design all over Europe. Taking first place ahead of important competition such as the Citroen C2 and the Ford Fiesta, Lancia's 'small flagship' won the international jury over with its extraordinary personality. Its original styling is representative of Lancia's constant stylistic evolution, which focuses entirely on Italian class. This is why the new car is a real 'concentrate' of the qualities of a flagship: an elegant line that reinterprets the stylistic tradition of Lancias of the past in a modern key, the refined combinations of colours, fabrics and materials, and the many opportunities to create a car that reflects the tastes and lifestyle of each customer. There are no less than 555 possible combinations, obtained by mixing body colours, fabrics and materials and the alloy wheels from the Lineaccessori. The Lancia Ypsilon has all the distinction and prestige of an élite, upmarket car, plus the excellent handling typical of a compact. Designed for a clientele that likes to stand out through exclusive products and for whom the car must be a pleasure to use, the new Ypsilon offers an array of exclusive devices that place it at the top of its class: the huge Skydome sunroof, the dual zone automatic climate system, and the Bose® Hi-fi Sound System. And we cannot overlook the fact that its performance on the road, its behaviour that is always predictable, and the ease and enjoyment of driving it are also the result of the performance delivered by its four engines: the classic, popular 60 bhp 1.2 and 80 bhp 1.2 16v, and the new powerful 95 bhp 1.4 16v and 70 bhp 1.3 Multijet 16v. There is even the option of an innovative robotised sequential gearbox. In other words, whichever one you choose, the Lancia Ypsilon is the ideal car for town traffic and for short or long journeys out of town. Torino January 13, 2004
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Guardate che il Doblò a 7 posti esiste da mò !!! Esiste in Brasile... Chi cerca trova....
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Angelo Allegri per Capital n. 12, 1994 – «Me ne sono accorto sfogliando un atlante. Negli Stati Uniti ci sono quattro o cinque Parma, dall'Ohio al Michigan. Ho chiamato i miei e ho detto: diamoci da fare, qui non accetto scuse». Calisto Tanzi, l'accento parmigiano che prende il sopravvento nei momenti di relax, scherza. In America, però, ha deciso di fare sul serio. L'anno scorso, come biglietto da visita, ha mobilitato Luciano Pavarotti per un mega-concerto in Central Park. Quest'anno ha schiacciato il pedale dell'acceleratore: con un fatturato Usa che nel 1993 era di circa 27 milioni di dollari ne ha spesi otto in pubblicità e marketing. Nel 1995 la spesa raddoppierà. Il motivo? Semplice: secondo la Parmalat questo è il momento giusto. Per conquistare gli Stati Uniti, dopo l'Europa e l'America Latina. Così il gruppo emiliano ha deciso di sferrare l'attacco finale al mercato più difficile ed esigente del mondo. (Il ''lattaio'' Cavalier Calisto Tanzi - Capital 1994) Il quartier generale scelto per l'operazione è nel New Jersey, a una ventina di minuti dal centro di New York. E qui, sempre più spesso, si trasferisce Tanzi, a bordo dell'ammiraglia della Parmalat Usa, una Mercedes nera targata PRMLT ONE. Qui lo ha incontrato Capital, per farsi raccontare le tappe dello sbarco e per tracciare i confini di un gruppo da 3.600 miliardi di lire, che si estende dalla Russia al Cile, dal Parma calcio al Boca Junior di Buenos Aires. Il mensile Forbes ha scritto che la sua è una sfida al marketing: vendere un prodotto di cui gli americani non sentono il bisogno (latte a lunga conservazione anziché fresco) in un contenitore che non amano (tetrapak anziché bottiglia). Ognuno è libero di esprimere i propri giudizi e le proprie valutazioni. Anche di dire che vendere il nostro latte negli Usa è come vendere frigoriferi agli eschimesi. I risultati che stiamo ottenendo dimostrano proprio il contrario. In novembre e dicembre abbiamo raddoppiato le vendite rispetto all'anno scorso. E se vuole, le do un segnale: capita che i nostri camion escano la mattina con le vendite previste per la giornata e a mezzogiorno rientrino in magazzino per ricaricare. È successo a Brooklyn la settimana scorsa. Che incidenza hanno le vendite americane sul fatturato? Siamo ancora su numeri piccoli. Per il momento rappresentano il 4% ma già l'anno prossimo prevediamo di attestarci sull'8%. E abbiamo preso di mira solo la costa Est degli Stati Uniti, in pratica il 20% del mercato. Ma perché avete deciso di giocare questa partita? L'immagine del garzone che la mattina lascia fuori dalla porta la bottiglia di latte fresco è uno dei più radicati stereotipi dell'american way of life. Uno stereotipo, appunto. Ormai certe abitudini non ci sono più. I consumi sono cambiati. Forbes scrive che gli americani hanno grandi frigoriferi e non hanno bisogno di un latte che si conserva anche su uno scaffale. Saranno pure grandi ma la comodità di un prodotto come il nostro finirà con l'imporsi. Tra l'altro le nuove tecnologie che utilizziamo ci consentono di salvaguardare al massimo il sapore e la qualità del latte. II fatto è che conquistare anche una piccola quota di questo mercato si tradurrebbe in cifre interessantissime. Meglio sfondare sul mercato americano o vincere lo scudetto con il Parma? Potendo, tutt'e due. Troppo facile. Una risposta sincera non gliela posso dare; i tifosi del Parma mi ucciderebbero. In termini di immagine il calcio cosa le ha dato? Soprattutto una grande notorietà personale. Non solo in Italia ma un po' in tutto il mondo. In Brasile, per esempio, abbiamo una squadra, il Palmeiras; non riesco neppure ad andare al ristorante senza che mi chiedano dei giocatori, delle partite del campionato. E mi capita a San Paolo, a Salvador, ovunque vada. Non nell'America del Nord, immagino. Come no. La settimana scorsa ero in Canada e anche lì la stessa cosa. Da quando poi ricevono con satellite o tv via cavo le immagini dei principali campionati, in testa quello italiano, tutti sanno tutto e tutti vogliono sapere. (Calisto a New York - Capital 1994) La cosa le fa piacere o le dà fastidio? Dispiacere non fa. Certo che però essere conosciuti e apprezzati per una squadra di calcio e non per quello che si è fatto in 30 anni di lavoro fa un po' pensare. Notorietà a parte, però, il rapporto tra grandi aziende e sport, almeno in Italia, è entrato in una fase nuova. Il gigantismo e i grandi investimenti del passato sono un ricordo. II pallone si è sgonfiato. Questo potrà riguardare altri ma non noi. Siamo sempre stati attentissimi a conciliare il nostro impegno con i dati economici dell'azienda e dei diversi sport. Quando ci siamo accorti che lo sforzo rischiava di diventare eccessivo ci siamo tirati indietro. Siamo usciti dalla Formula Uno, dalla pallavolo, dal basket. Oggi, calcio a parte, abbiamo solo la squadra campione d'Italia nella pallavolo femminile, il Matera, che va davvero forte. La vera svolta in Italia è, però, stata quella della politica. Come giudica il nuovo governo? Credo che gli italiani abbiano fatto una scelta e che al governo vadano dati il tempo e la possibilità di essere giudicati dai risultati. Certo, e a Berlusconi prima o poi dovrò pur dirlo, non tutte le persone che ha scelto mi sembrano adeguate alle responsabilità. Ma l'intero governo finisce per essermi più simpatico quando vedo gli attacchi pregiudiziali di certi giornali. E quale è secondo lei l'atteggiamento che deve tenere la Confindustria? Credo che la Confindustria debba cercare di dare una mano al governo e mi risulta che lo stia facendo. Gli industriali hanno soprattutto bisogno di stabilità. Anche lei, come Gianni Agnelli, ritiene che gli industriali siano governativi per definizione? lo credo che un industriale abbia diritto di impostare un rapporto corretto con il potere esecutivo. Di fatto in tutto il mondo è così: un governo forte che tuteli quelli che poi in ultima analisi sono gli interessi di tutti. (La passione per il calcio - Capital 1994) Tornando alla svolta della politica. Lei non ha mai nascosto le sue simpatie per la Democrazia cristiana. Ed è tra l'altro amico personale di De Mita e di altri esponenti Dc. Come valuta oggi la politica italiana dell'ultimo decennio? Ripeto quello che ho sempre detto. Culturalmente e politicamente mi sono sempre riconosciuto nell'area politica cattolica. Certo, quello che è emerso di recente ha lasciato tutti perplessi. Bisogna distinguere però tra idee e persone e tra persone e persone. E tutto sommato credo che sia ancora presto per dare un giudizio definitivo. Allontanandosi si finirà per avere un'immagine più articolata di questo periodo, che personalmente non giudico così negativo visto che ci ha consentito dal dopoguerra in poi di fare grandi miglioramenti economici e sociali. Certo, ogni cosa ha il suo tempo e probabilmente il vecchio sistema aveva fatto il suo. Cosa pensa di Buttiglione e del suo sforzo di tenere in vita e ricostruire il partito dei cattolici? Buttiglione lo conosco da tempo. Mi sembra innanzitutto una persona molto gradevole. Mi sembra anche che sappia il fatto suo. E il suo sforzo via incoraggiato. Sono convinto che il partito dei cattolici abbia un ruolo importante all'interno della società italiana. L'ho sempre pensata così e non ho cambiato idea. Veniamo all'economia. Questo è il momento dell'export, trainato dalla debolezza della lira... Una lira che è senza dubbio sottovalutata. Arriviamo da un periodo con inflazione al 3-4%. All'estero sarà stata di un punto in meno e invece nei confronti di alcune monete la lira ha perso anche il 50% del suo valore. Una situazione i cui vantaggi sono da considerare per il Paese temporanei. Il problema dell'economia italiana probabilmente è proprio quello: non limitarsi a costruire su fattori contingenti. Ma creare una presenza globale radicata e duratura nei diversi mercati. Da questo punto di vista il nostro è un caso particolare. Nel nostro settore esportare e basta è molto difficile. Se ci si vuole sviluppare è necessario creare sedi e stabilimenti all'estero. Quanto incide l'attività internazionale nel suo gruppo? Oggi siamo intorno al 46-48%. Ma già l'anno prossimo puntiamo a superare il 50. E in prospettiva la taglia giusta potrebbe essere pari all'80% dell'attività all'estero e 20 in Italia. Anche perché in Italia, data la vostra grande quota di mercato, incominciate ad avere problemi di antitrust. Forse per il latte. Ma potremmo pensare di espanderci in altri settori vicini. Non sempre la diversificazione si è rivelata facile. Nel caso dei prodotti da forno avete stentato... Guardi: siamo leader nel latte e nella panna, co-leader per gli yogurt. E per quanto riguarda i prodotti da forno ci avremo messo un po' di tempo ma siamo ormai la terza marca dopo Barilla e Ferrero. E continuiamo a crescere. Un risultato che ci soddisfa. Nelle privatizzazioni delle grandi aziende dell'alimentare di Stato avete giocato in una parte un po' defilata. Non mi sembra proprio. Tanto per cominciare abbiamo acquistato una centrale del latte come quella di Genova. Se si riferisce invece alle partecipazioni statali abbiamo fatto le nostre proposte. In tutti i casi siamo stati attentissimi a commisurare ciò che offrivamo al valore delle sinergie che avremmo potuto realizzare. Quindi le abbiamo anche ritirate se il prezzo ci sembrava troppo alto. Per il momento i più bravi sono stati proprio quelli che hanno venduto: sono riusciti a strappare il prezzo migliore. E chi ha comprato a quel prezzo, allora ha fatto un errore? Evidentemente attribuiva un valore maggiore alle sue potenziali sinergie. Nel caso dei Benetton e di Leonardo Del Vecchio della Luxottica non sono facilmente individuabili. Qui c'erano delle specifiche esigenze di diversificazione nel settore distributivo. Per noi sarebbe stato francamente complicato controllare allo stesso tempo distribuzione e produzione. (''E lasciateme magna tutto...'' - U.Pizzi) A proposito. Il rapporto tra produzione e distribuzione oggi è delicatissimo. Lei una volta ha detto che ha dedicato tanta attenzione alla costruzione del marchio Parmalat perché aveva visto, quando era ai primi passi, la scomparsa dell'industria del passato di pomodoro: senza un marchio forte i produttori della sua zona erano stati spazzati via. Ora con l'arrivo dei marchi commerciali creati dalla grande distribuzione non ha paura che per l'industria di marca si preparino tempi difficili? Questo è uno dei temi a cui un'azienda come la nostra deve fare più attenzione: l'importanza del marchio. Che va sviluppato puntando su innovazione e qualità. D'altra parte però non mi sento neppure di drammatizzare. Ci sono i flussi e i riflussi. Questo è un momento in cui in Italia le private labels vanno per la maggiore. In un mercato come quello statunitense il flusso inizia a cambiare direzione. Tornando alle privatizzazioni lei ha comprato qualche azione di Credit, Comit o Ina? No. Come mai? Non crede alla bontà di queste operazioni? Il problema non è questo. Sia in termini di tempo, sia di risorse dobbiamo soprattutto concentrarci sulla nostra attività fondamentale. Alcuni suoi colleghi imprenditori, di dimensioni minori delle sue, hanno scelto di partecipare ugualmente. Se non altro per essere presenti a qualche tavolo che conta. Per sedersi a un tavolo e contare qualcosa l'impegno deve essere rilevante. non bastano 500 milioni o un miliardo. Partecipare per dire c'ero anch'io non ha molto senso. Eppure un settore in cui lei non si è mai tirato indietro c'è quello dei mass media. Dal possibile acquisto del Resto del Carlino e della Nazione alla creazione di un terzo polo televisivo con Euro Tv e Odeon, fino alla partecipazione nel quotidiano l'Informazione. Il discorso è completamente diverso. Negli esempi che fa c'era l'obiettivo di contribuire a dare voce all'area della cultura cattolica in Italia. Un discorso iniziato con i Paolini a Telenova e poi proseguito via via. Spesso ci è stato chiesto: qualche volta abbiamo detto sì. Altre no. Con monsignor Tonini, da poco nominato cardinale, si parlò di un possibile ingresso nel quotidiano Avvenire. Solo che in quel caso abbiamo fatto una valutazione o buttarci con tutto il nostro impegno, e non potevamo, o farci da parte. Ma i giornali le piacciono? No, non particolarmente. Però, sono uno strumento importante. Anche se in Italia l'editoria cattolica ha sempre avuto dei problemi e in quanto poi alla televisione orientata in base a principi cattolici pare proprio che la gente non ne voglia sapere. Per quanto mi riguarda non mi sembra proprio un bell'esempio che alla televisione trasmettano un film come Basic Instinct, che io mi sono ben guardato dal vedere. Quindi qualcosa ho cercato di fare. Nelle sue iniziative le è capitato anche qualche compagno di strada scomodo, come Edoardo Longarini, il costruttore di recente condannato. Gli accordi erano che in Odeon Romagnoli rilevasse la mia quota. Questo non accadde e quindi arrivò Longarini. Anche l'ultima avventura, però, non pare fortunata. Mi riferisco a quella dell'Informazione. Il giornale ha una diffusione insoddisfacente e ora problemi di ricapitalizzazione. Di nuovo: la mia partecipazione è da spiegare nel quadro che lo ho delineato prima. Era una voce cattolica che nasceva. La somma impegnata non era rilevante, non me ne sono mai occupato direttamente all'inizio e non l'ho fatto neanche di recente. (Sor Calisto con la sua fiammante Ferrari - Capital 1194) Niente nuovi impegni nel settore editoriale, dunque. E quelli in azienda? Innanzitutto gli Stati Uniti. Lo sbarco è appena iniziato. E poi, l'Est europeo? L'Est, ma nel senso di Cina. Da New York abbiamo allacciato una serie di contatti con il primo gruppo canadese nel settore dello yogurt. L'obiettivo è quello di fare qualcosa insieme. C'è un mercato di un miliardo di persone dai consumi non paragonabili a quelli americani ma in via di rapida occidentalizzazione. Tutto sommato, però, sarebbe meglio non parlarne. Le cose prima si fanno e poi si dicono. www.dagospia.com
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UK: Right hand drive Fiat Panda debuts 13 Jan 2004 Source: just-auto.com editorial team Fiat's redesigned Panda city car is making its right hand drive debut in the UK on January 17. Orders from all markets had already exceeded 95,000 units by the end of November 2003. The UK will get six versions priced from £6295 to £8095 with three trim levels – Active, Dynamic and Eleganza. Initially there’s a choice of two petrol engines, (1.1 litre 8-valve, 54 bhp, and 1.2 litre 8-valve, 60 bhp) with five-speed manual gearboxes as standard and the Dualogic ‘box, with sequential or fully automatic operation, is also an option with the 1.2 litre motor. A 1.3 litre 16-valve turbodiesel engine option arrives this summer, and a four-wheel drive version, set to become the UK’s most affordable off-roader, will follow towards the end of the year. Fiat models in the UK are often slightly more highly specified than their left-hand drive equivalents in Europe. Electric front windows, central locking, electronic power steering, two front airbags and a Blaupunkt stereo radio cassette are standard in the entry level Active version. Further up the range, up to six airbags, ABS, automatic climate control air conditioning, parking sensors, ‘SkyDome’ electric sunroof, steering wheel audio controls and a CD system with MP3 player are either standard or optional. Fiat UK claims the new Panda is the only car in its class to offer a sophisticated ESP system that controls stability when cornering - models with ESP also have hydraulic brake assistance and a hill holder.
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la situazione migliora....
nella discussione ha aggiunto Blu Pitti in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
ITALY: New models help Fiat improve in fourth quarter - report 13 Jan 2004 Source: just-auto.com editorial team Fiat saw "clear signs" of improvement in the fourth quarter of 2003 thanks to sales of its new models, chief executive Giuseppe Morchio told Reuters on Tuesday. "On an operating level, the fourth quarter has given clear signs of improvement both on a group level and on the level of Fiat Auto," Morchio reportedly said. "We had always said 2003 would be difficult, a year which had to bear the burden of restructuring costs, but we have reason to believe that we are doing the right thing," he told the news agency. Reuters noted that Morchio has frequently said the group would ‘change gear’ in the last three months of 2003, allowing it to speed to recovery this year – the group plans to hit operating break-even in 2004 while its troubled car making unit Fiat Auto is due to break even the following year. -
dal forum di 4r.... E' VERO ???
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2 anni fa non c'erano italiane blindate B6, ma un anno fa SI.... allora cosa aspetta ?? e non mi dire della differenza tra B6 e B7... perchè la sua classe s bianca targata MI che blindatura ha ?? B7 ?? Manco per sogno !!! e poi ha oltre 10 anni (facevano BLINDATE B7 all'epoca ??)... è una VERGOGNA ! ...quando Autopareri era ancora baby... :wink: http://autopareri.com/forum/viewtopic.php?t=203 Grazie !
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6 a8 blindate ?? NON dovevano essere 6 le THESIS comprate dal Berluska ???!!
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Del Noce Direttore Raiuno e Cattaneo Direttore Generale della RAI...
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2 anni fa non c'erano italiane blindate B6, ma un anno fa SI.... allora cosa aspetta ?? e non mi dire della differenza tra B6 e B7... perchè la sua classe s bianca targata MI che blindatura ha ?? B7 ?? Manco per sogno !!! e poi ha oltre 10 anni (facevano BLINDATE B7 all'epoca ??)... è una VERGOGNA !
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Ma scusa Duetto80, la LANCIA THESIS BLINDATA B6 esiste da un anno...!! Ripeto; E' UNA VERGOGNA !
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qual'è il problema ?? "semplicemente" che è pagata con i NOSTRI SOLDI in un Paese che produce ammiraglie come Alfa Romeo 166 e Lancia THESIS... PURTROPPO (ma allora NON doveva candidarsi...) Berlusconi è un personaggio PUBBLICO che rappresenta e LAVORA PER IL POPOLO ITALIANO; di conseguenza dovrebbe essere il PRIMO ad ONORARE e PROMUOVERE il "MADE IN ITALY".... ma ODIANDO la Famiglia Agnelli da sempre, per ripicca.... CHE VERGOGNA !!!!!
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un avvocato ha appena aperto uno studio ed è al suo primo giorno di lavoro. prima di entrare nel suo nuovo ufficio comunica al custode: "se viene qualche cliente mi avvisi prima che salga" "va bene, non si preoccupi" dopo un po' suona il citofono... è il custode: "avvocato sta salendo una persona per lei" allora l'avvocato socchiude la porta, si mette dietro la scrivania e fa finta di parlare al telefono per farsi trovare impegnato e darsi una certa importanza. entra la persona e lui fa segno con la mano di accomodarsi, nel frattempo parla di cause risolte con un amico immaginario e si dilunga nel discorso per far sentire al potenziale cliente di cosa lui è capace. dopo un paio di minuti conclude la telefonata dicendo: "ora ti devo salutare che ho qui una persona, ci risentiamo... e fammi sapere per quella causa che aggiusto tutto io, come le altre volte..." quindi, riattaccata la cornetta, l'avvocato si rivolge alla persona e chiede: "prego, mi dica in cosa posso esserle utile?" "dotto'... so er tecnico de à telecom, so' venuto a attaccà er telefono!"
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Berlusconi non sta bene.... è seguito da parecchi medici in Sardegna... l'hai visto nelle ultime 2 settimane in tv e giornali ?? no... non si fa vedere....
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ma non credi che il monovolume Lancia che esce quest'anno, soddisferà le esigenze di chi vuole 5 porte ?? Personalmente, sceglierei quello piuttosto che un ipotetica Ypsilon 5p...
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si blindata, vedrai che arriverà presto.. :wink:
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ma la spesa dove la metti ??
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www.cardomain.com niente male... guardate le foto dell'Alfa 147 GTA di un tizio che abita a Singapore... the proud owner.... 8) queste ed altre foto... su www.cardomain.com :wink: