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Ranger

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  1. Ciao a tutti amici autopareristi. Un mio conoscente avrebbe l'opportunità di mettere le mani su una Polo usata con questo motore. Pareri? Opinioni? Leggendo in giro trovo opinioni contrastanti. Da una parte sembra che consumi poco ma che sia fiacco, da un'altra parte sembra che sia dimensionalmente "corretto" per una buona segmento B senza pretese di sportività ma che i consumi siano tutt'altro che bassi... boh!! Unica cosa comune a tutte le recensioni sembra essere il rumore da trattorino. Probabilmente alla fine la macchina la prenderà lo stesso, ma così, giusto "pour parler" tra di noi, mi fareste una classifica dei migliori diesel "tascabili"' Premettendo che io di persona ne ho provati pochi pochi e sempre da passeggero, leggendo sulle varie riviste specializzate mi sembra di aver capito che ipoteticamente si potrebbe dire: 1) Fiat 1.3 MJT 2) Reanult 1.5 dCi (paga il fatto di essere di cilindrata "alta") 3) Hyundai 1.1 CRDI (pur essendo 3 cilindri sembra non sia molto rumoroso) Piu staccati il 1.4 HDi che paga i "soli" 68 cv contro i 75 degli altri (ma poi si sentono veramente:dubbio:) e appunto il 1.2 TDI Vw che paga la rumorosità e che sembra non avere consumi così miracolosi. Voi che dite? Grazie Ciao Ranger
  2. Beh de gustibus non disputandum est ma io personalmente la Ibiza e la i30 le trovo belle anche come linea! Concordo invece sulla Picanto che è al limite dell'orrido! Sull'insuccesso Hyundai e Kia da noi direi che la colpa è dovuta al poco blasone del marchio, più che alla linea. Andatevi a leggere una qualsiasi discussione della sezione "consigli per l'acquisto dell'auto" e troverete sempre le stesse frasi "ho visto poi la Kia Rio; è bella, ma c'è da fidarsi del marchio Kia?" oppure "la Hyundai me l'hanno sconsigliata (non si sa bene perchè)" e tutte cose simili. Noi lo sappiamo che sono valide, l'automobilista medio che non legge/scrive su autopareri no! Sull'insuccesso delle DrMotor c'era un topic apposta qui da qualche parte. Io credo che alla fine gli italiani le auto non le comperino nei supermercati e una rete di vendita e di concessionarie non la tiri su in pochi anni e in un momento economico come questo. Io stesso invece fatico a capire il successo della Dacia Duster!
  3. Personalmente credo che due grossi flop (almeno a livello italiano, non so a livello globale invece) siano questa: e questa: Sinceramente credevo che dopo aver letto recensioni entusiastiche per entrambe su tutti i principali giornali del settore riguardo al design, alle motorizzazioni, alla qualità costruttiva ecc ecc ecc ne saremmo stati invasi! Invece di Picanto ne avrò viste si e no una decina e di i30 altrettante. Peccato. Un'altra auto che pensavo avrebbe spopolato e invece (almeno da me) è una mosca bianca è questa:
  4. Se posso darti un consiglio cerca di evitare la C3 col 1.1 60 cv benzina. Io ce l'ho sulla C2 (che peserà almeno un centinaio di kg in meno della C3) e già così la macchina è parecchio fiacca. Per carità, non è che non si muove, ma lo senti proprio che non ha forza (e io sono uno di quelli che "fa colonna" e che delle prestazioni non me ne frega niente); se carichi anche solo due persone e devi fare un cavalcavia devi mettere quasi in prima! Non oso quindi pensare come possa essere sulla C3! Il 1.0 della Yaris (ce l'ho sulla 107) è molto molto più fluido e godibile! Tutta un'altra roba!
  5. Ciao e benvenuto. Le auto del segmento C al giorno d'oggi sono tutte auto sostanzialmente valide e scegliendone una piuttosto che l'altra si cade comunque sempre in piedi. Certo, ovviamente ci sono auto più o meno indicate rispetto ad altre a seconda di una determinata esigenza (ad esempio non mi sentirei mai di consigliarti una C4 se miri alla sportività, ma se punti al comfort è quella perfetta; d'altro canto non è che comprandoti una Giulietta ti becchi un calcio nei reni ad ogni tombino che prendi ). Focus, Megane, I30 e Cee'd sono nel medione; nel senso che sono auto che sono valide sotto tutti i punti di vista, senza però avere una precisa caratteristica peculiare. Come dicevo nell'altro thread occhio che per Focus è in arrivo il restyling, mentre per Megane direttamente il modello nuovo. Riguardo le tue domande: 1) Dipende; nel senso che se consideri l'auto come un investimento, beh, è un investimento sbagliato. Se punti a cambiare l'auto tra 3-4 anni comprare una nuova per poi rivenderla sperando nella tenuta dell'usato è una chimera. Ovviamente ci sono auto che tengono meglio il valore (Golf, Giulietta, Serie 1) e altre che si svalutano paurosamente (Astra, Focusaì, Megane, le coreane) ma tra qualche anno nessuna potrà essere considerata come un buon affare se intendi rivenderla. D'altro canto se intendi prenderla e portarla a fine vita vendendola tra 10 anni, non vedo nessuna controindicazione nel comprare un nuovo. 2) Vedi sopra 3) Chi ti sconsiglia la Hyundai è probabilmente il classico esperto da bar che ha sentito dall'amico del cugino del cognato della zia della fidanzata che la Hyundai è fatta di cartone, ha la peste e se la tocchi si sfascia. Il gruppo Hyundai/Kia è il 4° gruppo automobilistico mondiale (tanto per capirci vende 4 volte quello che vendono BMW o Mercedes) e negli ultimi anni ha fatto dei salti di qualità notevoli. In questo video vedi il presidente del gruppo Vw che alla presentazione della I30 nel 2011 si stupì della qualità raggiunta dalla coreana. Inoltre considera che la I30 gode di 5 anni di garanzia! Ovviamente l'esemplare sfigato può capitare sempre, ma quello vale per tutti. 4) Dipende da quale motore intendi! Ciao Ranger
  6. Ciao. Personalmente fare 40.000 km/anno su una segmento B è una cosa al cui solo pensiero mi vengono i brividi. Per carità, si può fare tranquillamente, oggi una segmento B moderna come può essere Yaris o 208 offre un comfort e una sicurezza assolutamente accettabili anche per viaggi di svariate ore o lunghe percorrenze. Ciò detto, se hai la possibilità di fare un piccolo sforzo economico in più buttati su una segmento C. Come detto da Edolo ti offrono un comfort, una sicurezza e una elasticità d'uso decisamente superiore a una segmento B, per quanto (mi ripeto) anche queste ultime siano giunte a dei livelli assolutamente elevati. Tra le possibili candidate mi sentirei di inserire la sempre consigliatissima Fiat Bravo 1.6 MJT che vien via a prezzi da saldo. In alternativa potresti provare a cercare una Peugeot 308 modello uscente. Col fatto che è appena arrivato il nuovo modello, se riuscissi a trovare qualche km0 del vecchio potresti veramente portarti a casa una vettura validissima e di sostanza a un buon prezzo. In alternativa ancora ci sono anche Focus (restyling a breve) e Megane (nuovo modello a breve) sulle quali potresti ottenere buoni prezzi. Sono tutte vetture assolutamente valide. Se invece per altri motivi (economici, di spazio o altro) vuoi rimanere sul segmento B io mi sentirei di consigliarti proprio la Peugeot 208. Ho avuto modo di provare quella dei miei genitori (col 1.2 benzina) per un viaggio di circa 200 km e devo dire che è assolutamente comfortevole, silenziosa e sicura. Per intenderci, ho trovato veramente una differenza notevole in termini di insonorizzazione e assorbimento delle asperità con le altre B che ho avuto modo di provare (una Punto Evo, una Fiesta e una Corsa). Purtroppo non ho mai guidato una Yaris, quindi su quella non mi posso esprimere. Ciao Ranger
  7. Il fatto è che per mettere su una macchina tutte le cose che al giorno d'oggi sono necessarie (non parlo dell'optional assurdo stile macchinetta del caffè, ma di oggetti assolutamente imprescindibili quali anche solo gli air-bag) per anni la soluzione più semplice è stata ingrandire l'involucro esterno dell'auto. Tutto ciò ovviamente col beneplacito dell'acquirente medio perchè si sa che "più grande=più bello". Una Grande Punto è grossa come una Golf III! (andate a vedere se non ci credete). Personalmente vedo tanta gente che al momento di cambiare auto scende di segmento. Oggi una segmento B è una barcona di 4 m ed offre comfort e sicurezza per poter affrontare anche lunghi viaggi. Un plauso a chi sta cercando di invertire questa tendenza (es. Peugeot con la 208 rispetto alla 207 o Toyota con la Yaris III serie).
  8. Ciao a tutti. Domani è venerdì e scade il termine. Alla fine ho deciso di accettare la proposta di rinnovo. L’opportunità è indiscutibilmente ghiotta e in fin dei conti sarei uno stupido a lasciar cadere l’occasione, anche per rispetto nei confronti di una persona che ho scoperto essersi battuta per la mia riconferma. Di certo come ho detto qualche post fa non posso assolutamente dirmi soddisfatto dell’attuale lavoro e dell’attuale ambiente di lavoro e infatti l’intenzione è quella di cercare altro. La mia permanenza in questa azienda è passeggera e per non rischiare di rimanermene invischiato mi sono dato come termine sei mesi per trovare una nuova opportunità. D’altronde se vedrò che il fatto di essere occupato mi pone in una situazione di svantaggio rispetto a chi è “libero” sul mercato posso sempre dare le dimissioni. Passo per un mercenario che sfrutta solamente l’azienda attuale? Ci ho pensato. Credo di no. Come ho detto credo di star tenendo un comportamento professionalmente corretto (vedasi colloquio sostenuto di sabato o straordinarie “di volontariato” senza lamentele). Come ho detto non sono qui a lavorare solamente per la busta paga. E poi credo che in caso di difficoltà l’azienda non avrebbe di certo esitato a lasciarmi a casa, quindi qui quello cinico e approfittatore credo di non essere di certo io. Vediamo come va. Tra poco ci sono le ferie e l’autunno è quello in cui si tira un po’ il fiato dopo aver corso per tutta la prima parte dell’anno, quindi almeno sulla carta il periodo che viene è migliore anche dal punto di vista dello stress lavorativo. L’unica cosa che mi spaventa, come ho detto più volte, è il fatto che dopo due anni che sono nel mondo del lavoro ho accumulato un’esperienza modestissima e per di più in un settore totalmente diverso rispetto a quello per cui ho interesse e nel quale ho intenzione di dedicarmi. Ho meno competenza in materia di un neolaureato (che è ancora comunque fresco di studi per quanto possa avere solo una vaga idea della vita in azienda) ma due anni di esperienza e un contratto a tempo indeterminato che potrebbero essere un freno a chi mi vorrà assumere da un’altra parte. Grazie a tutti per il sostegno e i consigli che mi avete dato. Ciao Ranger.
  9. Allora, cerco di rispondere un po’ a tutte le questioni che sono state sollevate: 1) Professionalità sul posto di lavoro attuale mentre si cerca altro: ovviamente non sta a me dirlo, ma credo che nessuno si possa lamentare del mio attuale rendimento lavorativo. Ovviamente non mi metto a mandare cv con la mail aziendale o a contattare altre aziende dall’ufficio. Sono anche andato a fare un colloquio (che poi non si è concretizzato in seguito ma per altri motivi) di sabato per non dover chiedere il permesso all’improvviso. Ovviamente non nego che spesso c’è la sensazione del “ma chi me lo fa fare che tanto presto o tardi me ne andrò”. 2) Convenienza economica dell’accettare la proposta: come ho detto nel primo post non ho moglie o figli a carico e vivo coi genitori. Inoltre ho sempre messo da parte la maggioranza dello stipendio. Ripeto, non voglio sembrare uno sbruffone, ma non avendo spese -economicamente parlando- posso anche permettermi di non avere introiti per un certo periodo. Il dubbio è se sia migliore presentarsi a una nuova azienda come “attualmente occupato” (e quindi come si diceva “meno ricattabile” e più appetibile in quanto “qualcuno ha già scommesso su di te e in più sai come muoverti in azienda” ma col fardello di tutta la storia del preavviso, delle dimissioni, del tempo che deve intercorrere ecc ecc) oppure da totalmente “libero”. Non è quindi questione di continuare a mungere lo stipendio nell’immediato, ma di quale situazione sia la migliore per la ricerca futura. 3) Senso di gratitudine/ rimorso nel lasciare altre persone: ovviamente per 100 mascalzoni ci sono anche quelle 5 persone che mi dispiacerebbe abbandonare e lasciare anche in una certa difficoltà in caso di abbandono abbastanza improvviso. D’altro canto mi dico che: Non è giusto che sia io a farmi il mazzo per coprire tanta gente che non fa il suo lavoro (ok, questo però può capitare anche in un altro posto di lavoro) Loro (l’azienda) non avrebbe probabilmente avuto tutte queste preoccupazioni a lasciarmi a casa in caso di calo del lavoro (ok, questo però può capitare anche in un altro posto di lavoro) Non c’ero prima e sono sopravvissuti lo stesso, non credo falliranno perché per due mesi rimarrebbero scoperti in attesa di trovare un altro poveraccio da piazzare a pedalare e farsi il mazzo prima di scoppiare 4) Discorso dell’acquisizione delle competenze e della coerenza del lavoro coi propri studi: la questione è che in questi due anni ho acquisito pochissime competenze (e poco spendibili in un futuro colloquio) e in un settore che nulla ha a che fare con ciò che mi piace. Fosse almeno un lavoro tranquillo uno potrebbe anche accontentarsi del “quieto vivere”, ma ogni giorno sono sulla graticola. Ho veramente la sensazione di essere finito in un cul de sac come si diceva in qualche post precedente anche perché le possibilità di crescita in azienda sono limitate e sempre e comunque all’interno dello stesso reparto (al massimo posso diventare il mio attuale capo ma sempre in questo ambito rimango). Si faceva l’esempio che non tutti gli ingegneri meccanici debbano essere a capo di uno studio di progettazione; verissimo; ma possono comunque lavorare al controllo qualità o nella produzione senza “snaturarsi” e provando apprezzamento per il proprio lavoro. Un ingegnere gestionale non è detto debba fare pianificazione dei fabbisogni o programmazione della produzione; può anche lavorare come reportista o controllore di fabbrica. Un ingegnere elettronico mica deve solo progettare schede elettroniche; può occuparsi di manutenzione. Io ho le idee abbastanza chiare riguardo al futuro: voglio cambiare posto di lavoro per provare a fare ciò che mi piace. Voglio almeno provarci. Poi se fallirò pazienza, almeno non avrò il rimorso di essermi seduto. Vi chiedo solamente secondo voi quale potrebbe essere la mossa migliore da fare nell’immediato. Ciao Ranger
  10. Ciao a tutti cari amici autopareristi, vorrei sottoporvi una questione e sentire il vostro parere. Mi rendo perfettamente conto che sentire parole come “rinunciare”, “contratto” e “tempo indeterminato” in un momento di congiuntura economica come quello che sta vivendo il nostro paese possa far accapponare la pelle a molti ma vi prego di andare fino in fondo e capire cosa ci stia dietro prima di dirmi che sono pazzo. Vengo alla questione: dopo due anni di contratto “di apprendistato” (non credo sia il termine tecnicamente corretto ma è per rendere l’idea) settimana scorsa mi è stato allungato sul tavolo un foglio con l’offerta di prolungamento del contratto da parte della mia attuale ditta con conseguente trasformazione in tempo indeterminato. Una bella notizia no? Non completamente, tanto che adesso sono molto dubbioso se accettare il prolungamento (ho tempo fino a venerdì per far sapere la mia decisione). Vi spiego i motivi: 1) Il mio attuale lavoro non mi piace per nulla e non centra assolutamente nulla con ciò per cui ho studiato. Non ho il minimo interesse e le mie competenze non possono essere messe a frutto. Non ho assolutamente la pretesa di dire che sono “sprecato”, ma semplicemente riconosco che sto facendo cose molto facili e che potrebbe fare chiunque mentre ho fatto anni di studi per fare altro. 2) Chi è nel settore dell’ingegneria mi capirà sicuramente: ho paura di star perdendo tempo. Sto lavorando e facendo (poca) esperienza in un settore che non è il mio (e che non mi interessa) mentre il tempo passa. Nel mio settore di studi ho l’esperienza di un neolaureato ma ho due anni di lavoro alle spalle in tutt’altro. Mi sto bruciando? Non credo sia così facile “rientrare” se non lo faccio ora. 3) L’ambiente lavorativo è pessimo; faccio un sacco di straordinarie (quasi obbligatorie, visto che siamo sottodimensionati come organico) e che mi vengono solo parzialmente pagate. Mi tocca correre per coprire le mancanze di gente che se ne frega ma poi la lavata di capo tocca sempre e comunque a me visto che sono l’ultimo arrivato. Il capo sollecita cose impossibili da fare e si incazza se non vengono fatte. Ogni giorno sono in mezzo a litigate continue tra reparti e tra persone. 4) Il mio attuale lavoro è molto stressante. Ci sono dei giorni che ho veramente l’angoscia di andare al lavoro, mi sveglio la notte in preda al panico e mi vengono in mente cose che ho dimenticato di fare (per il troppo lavoro, uno alla fine non riesce a stare dietro a tutto) a qualsiasi momento. Delle volte mi è capitato di tornare a casa con l’angoscia e strani dolori e formicolii al braccio sinistro. E’ purtroppo una situazione sistematica, che sarà così anche tra dieci anni; io non ho intenzione di prendermi un infarto per l’azienda! 5) Economicamente parlando, senza voler sembrare uno sbruffone, posso anche permettermi di stare per un periodo senza lavoro. Ho sempre messo via buona parte dello stipendio che prendevo, non ho famiglia/figli e vivendo a casa con i genitori non ho grosse spese. Moralmente è sbagliato fare il “bamboccione”, ma economicamente lo potrei sostenere anche per un annetto. 6) Il fatto di essere impiegato in una azienda (la mia attuale) credo possa essere un freno alla ricerca di un nuovo lavoro. Tra preavvisi e cose simili per una nuova azienda credo sia più vantaggioso prendere subito un neolaureato libero sul mercato rispetto a uno con pari competenze ma già impiegato e che deve dare preavviso, lettera di dimissioni ecc ecc ecc. 7) Ho un titolo di studio che teoricamente mi potrebbe consentire un re-inserimento abbastanza veloce nel mondo del lavoro (prima di venire assunto, da neolaureato, mi capitava di fare un colloquio al giorno). Alla peggio se tra un anno sarò ancora qui a spasso accetterò ancora un settore che non mi interessa ma piuttosto che stare a casa… Però per adesso voglio provarci… Voi che dite? Consigli? Grazie a tutti!
  11. Accidenti che thread che mi sono perso... Caro Wilh, immagino tu sia circa mio coetaneo (dici di avere la patente da 7 anni, se l'hai fatta a 18 adesso ne hai 25), quindi ti posso capire benissimo. Anche a me capita molto spesso di essere quello sobrio della serata, con tutti gli svantaggi del caso. Vuoi perchè nel mio gruppetto di persone sono quello con la testa più attaccata sulle spalle, vuoi perchè sono quello che ha la minore predisposizione per l'alcool, vuoi perchè sono l'unico che ha capito che non c'è bisogno di essere talmente ubriachi da rotolarsi per terra l'un con l'altro per divertirsi. A tutto ciò aggiungi che a causa di un forte trauma avuto da piccolo (un famigliare mancato causa incidente stradale; il tizio che guidava l'auto su cui era lui era ubriaco) ho una naturale diffidenza verso chiunque altri guidi una macchina. Infatti le persone che mi hanno scarrozzato in giro nel corso di questi anni si contano veramente sulle dita di una mano. Insomma, diciamo mi sento più tranquillo se il volante in mano ce l'ho io, indipendentemente da chi guidi. Naturalmente in tutto ciò passi per il tassista di turno e se hai la sfortuna di beccare la compagnia sbagliata la cosa si accentua non poco. In passato mi è capitato di ricevere chiamate del tipo "noi sabato vorremmo andare in quel locale, CI SERVE uno che guidi e che non si sbronzi.... vieni tu?" oppure di passare il sabato sera invece di divertirmi fare da crocerossina a gente in stati mentali al limite della dignità. Per non parlare delle incazzature quando gente ubriaca in macchina con te ti apre le portiere mentre stai andando a 80 all'ora in superstrada o ti infila le mani tra il volante per suonare il clacson a quello davanti nel mezzo di un tornante. Capisco la frustrazione, l'incazzatura e il rammarico. Capisco benissimo anche il senso di poca protezione dovuto alla scarsa presenza delle istituzioni, vedasi controlli da parte delle forze dell'ordine. Ipotizzando che da quando ho fatto la patente ad ora io sia uscito regolarmente in macchina una sera a settimana, fanno anche per me circa 400 uscite serali. Ebbene, in 400 volte sono stato fermato una sola volta (un martedì sera tralaltro, neppure un sabato) e oltretutto per un semplice "patente & libretto". Come te in queste 400 volte solo il mio senso di responsabilità mi ha spinto a non eccedere mai il limite, ma guardando le volte in cui sono stato fermato avrei potuto averla fatta franca tutte le volte fino ad ora. Io vivo in un paesino. Qui la sera non c'è mai niente di interessante da fare e soprattutto d'inverno si finisce per rinchiudersi in un pub e buttar giù un bicchiere dietro l'altro. L'ho fatto anche io e lo faccio tuttora, ma mai quando sono io al volante. Purtroppo non vedo lo stesso senso di responsabilità in chi mi circonda. Anzi, come Wilh, molto spesso rischi addirittura di passare per cogl--ne perchè ordini una coca-cola invece della birra o di rovinarti la serata perchè porti in giro gli altri, ci rimetti la benzina e la macchina e torni a casa più stanco e incazz@to di quando sei uscito. Cosa posso dirti? 1) Che come te ci sono tanti altri (per fortuna) 2) Che IO non mi sento assolutamente uno sfigato perchè il sabato sera resto sobrio 3) Molla la compagnia di scrocconi che cercano solo il taxi. Io ho girato dei mesi da solo e passato sabati sera a casa a guardare la tv, ma adesso giro con persone normali, che non mi fanno inc@azzare ma al contrario divertire e che ogni sera decidono chi prende la macchina. Un caro saluto Ranger
  12. Ciao a tutti; rientro nel post che avevo aperto dopo nove pagine... Alla fine noi per le esigenze che avevamo nel primo messaggio abbiamo preso il Galaxy S3 Mini e devo dire che almeno per il momento il beneficiario del regalo sembra contento (vorrei ben vedere!!) e non lamenta nessun problema o lentezza particolare. Per l'uso che ne fa (che descrivevo nel primo messaggio) sembra funzionare più che bene. Personalmente se avessi dovuto prenderlo per me avrei preso il Galaxy S Advance e mi sarei speso i 50€ di differenza in qualcosa d'altro. Provato x qualche minuto mi è sembrato sostanzialmente identico come prestazioni nell'uso "quotidiano". Ma giustamente trattandosi di un regalo ci voleva un minimo di scena. Un'altro telefono che mi ha particolarmente colpito è l'Alcatel One Touch Star. Veramente molto molto bello come estetica con preastazioni analoghe al Galaxy S Advance ma con il grosso pregio delle due sim. Si trova a meno di 200 euro. Sarei veramente indeciso tra questo e l'Advance se dovessi prenderlo per me. Volevo invece farvi una domanda. Che ne pensate dei (col massimo rispetto) "rimarchiatori". Intendo dire quelle aziende tipo Brondi, Komu, NGM o Stonex che rimarchiano chinafonini e li vendono sul mercato italiano (credo di aver capito sia così, mi scuso invece se ho frainteso). Chiedo perchè ho visto anche il Brondi Glory e il fratellino maggiore Brondi Gladiator sempre intorno ai 200 € e che come estetica mi sono sembrati molto belli anche loro.
  13. Ranger

    Consiglio di "buone maniere"

    Ciao ragazzi; vi chiedo un consiglio di "buone maniere". Dalle mie parti (non so in realtà quanto sia diffusa questa usanza), è tradizione che ai matrimoni gli sposi invitino gli amici non proprio strettissimi (ad esempio colleghi di lavoro, compagni di scuola, della palestra, del nuoto o simili) non a tutta la cerimonia (comune + chiesa + megapranzo) ma solo al taglio della torta. Ebbene, sono stato a mia volta invitato a uno di questi "tagli della torta" da una compagna di classe delle elementari con la quale nel corso di questi anni siamo si rimasti in contatto ma non al punto di essere "amiconi del cuore". Ci sentiamo giusto ogni tanto in chat per sapere come va e al massimo prendiamo un caffè insieme nelle vacanze estive e natalizie. Che faccio? All'invito rispondo molto volentieri, ma come mi presento? Intendo dire, a mani vuote o faccio il regalo? Capitemi, non è per i 50 euro dell'eventuale regalo che vado in malora, ma mi chiedo se sia giusto farlo visto che in fin dei conti vado li solo due ore, mangio la torta, saluto (e bacio :mrgreen:) la sposa e torno a casa. Nel caso, suggerimenti su un regalo carino ma non troppo impegnativo? Thx!!
  14. Io ho provato la 208 col 1.2 vTi e secondo me per un utilizzo casa-lavoro da parte della moglie è più adatto del 1.4 che credo sia fin troppo sportiveggiante! E' brillante il giusto e credo abbia consumi ragionevoli. Problema: usato non si trova visto che è recentissimo.
  15. Scusate se rispondo a questo post a una settimana di distanza, ma lo noto solo ora. Purtroppo non posso aiutarti riguardo i problemi che poni vivendo da tutt'altra parte, ma posso darti il mio consiglio riguardo una cosa: premesso che non so la tua situazione famigliare, di età e cose simili, evita per quanto possibile di fare il pendolare "settimanale". Io l'ho fatto per un bel po' di tempo causa università e lavoro e devo dire che mi sono abbastanza rovinato la vita. Ti riporto alcuni dei miei "errori". Tanto per cominciare essendo via "da casa" per tutta settimana se non tieni stretti i contatti, finisci per perdere di vista il giro di amicizie e conoscenze. Soprattutto nel weekend ti ritrovi ad essere un po' "estraneo" se ti trovi ad avere a che fare (come è stato nel mio caso) con gente che invece si vede regolarmente in settimana. Ti ritrovi ad ascoltare discorsi che loro fanno e dei quali tu non sai nulla ed è un continuo "ma raccontami bene, perchè io non l'ho sentita questa". Allo stesso modo io non sono mai riuscito/non ho mai voluto crearmi una vita alternativa nel posto in cui vai a vivere dal lunedì al venerdì. Alla fine ci sei li solo per lavoro e francamente dopo una dura giornata di lavoro io l'unica cosa di cui ho voglia e tornare a casa e andare a riposarmi, piuttosto che girare per bar o locali in cui non conosci nessuno. Pazienza se sei al tuo paese, con gente che conosci. Ma in un posto "estraneo" chi c'ha voglia (almeno x quello che è il mio carattere) di uscire e rintanarti in un locale pieno di sconosciuti?? Anche perchè magari sei da solo visto che hai coinquilini amorfi o vivi da solo per lavoro in un posto disperso chissà dove. Inoltre sapendo che al weekend alla fine torni "a casa", che ti frega di farti una vita nel nuovo paese?? La domenica quando devi partire per tornare nel posto dove lavori è la depressione totale D'altro canto, quando al venerdì metti la valigia in macchina e torni "a casa"è la felicità assoluta!!! Personalmente ti consiglierei di fare il pendolare solo per un po', in attesa che tutto si assesti. Se il lavoro va bene, comincia a pensare di trasferirti in modo definitivo nel nuovo posto. Sarà molto più facile costruirti una nuova vita!! Scusate per il post al limite della depressione! P.s: ovviamente io posso essere un caso "sfigato" per tutta una serie di motivi (carattere personale, postacci in cui sono finito a vivere, colleghi di lavoro al limite della asocialità ecc ecc ecc). Magari nel tuo caso invece sarà tutto rose e fiori! Auguri!
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