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bialbero

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  1. a me risulta un'angolazione tra le bancate di 90°, abbastanza inusuale per un V6...però potrei errare
  2. bialbero

    Foto ufficiali Alfa 159

  3. Approfondimenti Ansa FIAT: RIVOLUZIONE MARCHIONNE, TRE MOSSE IN CINQUE GIORNI TORINO, 21 FEB - Tre mosse in cinque giorni per rilanciare il settore auto del Gruppo Fiat alla vigilia dell' importante vetrina del salone dell' automobile di Ginevra. Risolta brillantemente la 'grana' General Motors, il ciclone Marchionne non ha perso tempo e, dopo avere separato la Maserati dalla Ferrari ed avere preso il controllo diretto di Fiat Auto, oggi ha sistemato il polo sportivo Alfa-Maserati nominando responsabile Karl Heinz Kalbfell. Nella rivoluzione del manager italo canadese e' caduta un' altra testa eccellente. Si tratta di Martin Leach, chiamato solo nove mese fa alla guida della Casa del Tridente. La sua carica di amministratore delegato sara' ora assunta da Kalbfell. Tornato dagli Stati Uniti domenica 13 febbraio con l' accordo sulla put option che ha sciolto l' alleanza con la Gm e in tasca 1,55 miliardi di euro, Marchionne tre giorni dopo ha fatto la prima mossa trasferendo la proprieta' della Maserati dalla Ferrari alla Fiat ed ha annunciato la nascita del 'polo sportivo' con l' Alfa Romeo. Poi, il 17 febbraio, l' amministratore delegato del Lingotto ha assunto anche la responsabilita' diretta del settore auto, estromettendo il manager austriaco Herbert Demel, ed oggi ha chiuso il cerchio con la promozione di Kalbfell e l' uscita di Leach. ''Ho apprezzato immensamente - ha commentato quest' ultimo - il periodo trascorso in Maserati. Maserati e' una grande societa' ed e' pronta ad iniziare una nuova fase del suo sviluppo. Auguro a tutto il team qui e in Ferrari i migliori successi''. Ma nella nuova struttura organizzativa di Fiat Auto mancavano ancora alcuni tasselli e cosi' a Torino sono arrivati, sempre oggi, anche due ''Ferrari-Boys'': Giuseppe Bonollo e Frank Stephenson. Il primo e' stato nominato responsabile dell' attivita' Product Portfolio Management e si occupera' dello sviluppo della gamma; il secondo e' diventato il responsabile del Centro stile Fiat, Lancia e veicoli commerciali. Entrambi risponderanno direttamente a Sergio Marchionne. Con la squadra completata, Sergio Marchionne puo' ora concentrarsi sulla ricerca di nuove alleanze 'mirate', come ha recentemente detto nello steering committee di Fiat Auto svoltosi venerdi' e sabato al Lingotto. Si baseranno su modelli, piattaforme e mercati. Ma, prima di buttarsi a capofitto sul fronte industriale, il manager italo canadese dovra' lunedi' prossimo presentare il bilancio del Gruppo al consiglio d' amministrazione presieduto da Luca Cordero di Montezemolo. All' ordine del giorno ci saranno i conti dell' ultimo trimestre dello scorso anno, ma soprattutto dell' intero 2004 in cui e' previsto il pareggio operativo a livello consolidato. Secondo le previsioni di alcuni analisti, la perdita netta del Lingotto potrebbe aggirarsi tra 1,2 e 1,3 miliardi di euro contro 1,9 del 2003, mentre il settore auto dovrebbe registrare perdite nell' ultimo trimestre per 90-100 milioni di euro. Nell' intero anno il rosso potrebbe ammontare tra 800 milioni e un miliardo di euro, dimezzando pero' il rosso del 2003 che era stato di oltre due miliardi di euro.
  4. guarda che se ancora oggi a distanza di 15 anni c'e la volontà e la possibilità di tornanare a soluzioni tecniche ben più caratterizzanti e sportive per un marchio che sportivo lo è di sicuro, be, perchè scandalizzarsi....wagoner ha detto quello che ha detto, che la meccanica c'era per alfa, a tp, solo che fiat... la Brera è una bellissima sportiva, ma a parer mio manca ancora di qualcosa di caratterizzante, tu credi che i palati fini la compreranno ad occhi chiusi?? forse potrà salvarci la TI, forse...
  5. Guglielmo scolta un attimo: si è detto da mille parti che Fiat no ha accettato la Brera a TP (e spider) per puro orgoglio, cioè, Wagoner aveva detto chiaramente che il pianale per le alfa c'era, bello e pronto, da modificare in italia ad arese per le sospensioni e i necessari aggiornamenti e sviluppi tecnici, ma c'era!!! per cui, non si può dire che è impossibile, la meccanica c'era ok?? la balla dell sinergie è vera sino a un certo punto...come vedi si poteva sfruttare un'occasione e si è persa
  6. mai dire mai.... certe cose che sembrano irreali, assodate, in realtà sono le più passibili di intervento...figurati c'era Murdock che voleva comprarsi Rai e Mediaset insieme, non vedo perchè una famiglia proprietaria (ripeto PROPRIETARIA) non possa fare ciò che vuole del proprio bene....che tra l'altro è anche delle banche...capirai, alle banche importa nulla se Fiat è Italiana, a loro importa che l'investimento iniziale torni indietro, e pure con gli interessi..
  7. è proprio quello che ho sentito da più fonti e che è comunque strano che se n continui a parlare anche in questo periodo di ottimismo del dopo GM, che Alfa sarebbe stata scorporata e finita con Maserati si sapeva (era nei piani da almeno una decina d'anni), quello dei Cinesi (pieni di soldi) e della Toyota (idem piena di denari freschi) è un'idea da non prendere sotto gamba cari miei, ora come ora Fiat è ancora gambe all'aria
  8. forse la Brera andrà bene cosi per te, aspettiamo i risultati, secondo me farà la fine della GTV, inizialmente molto aprezzata ma presto caduta nel dimenticatoio, causa: poca caratterizzazione tecnica, non in senso assoluto, ma rispetto al marchio. Vedremo insomma.
  9. bialbero

    Brera: Sarebbe Dovuta Essere Tp

    fonte: Panorama A poche ore dalla soluzione della vertenza con Gm, il Lingotto assume la proprietà della Maserati. Che con l'Alfa mirerà a conquistare il mercato di livello alto. Mentre Fiat e Lancia si occuperanno delle ultilitarie e della auto per famiglie. E' la vittoria della linea Montezemolo. La Fiat assumerà la proprietà della Maserati, oggi nelle mani della Ferrari, per realizzare il polo del lusso automobilistico assieme all'Alfa Romeo. Lo ha annunciato il gruppo torinese spiegando che l'operazione avrà «i tempi richiesti dagli adempimenti amministrativi». La casa del Biscione e quella del Tridente, prosegue la nota della Fiat, «stabiliranno una stretta collaborazione tecnica e commerciale soprattutto rivolta ai grandi mercati internazionali». Dunque, a poche ore dalla soluzione della vertenza con la General Motors e dall'avere incassato 1,55 miliardi di euro, il Lingotto accelera. In tutti i sensi, visto che stiamo parlando di due case dalle grandi tradizioni di velocità. E di fatto capovolge la strategia seguita negli ultimi vent'anni,- dall'acquisizione della Lancia prima e dell'Alfa Romeo dopo - di omogeneizzare i propri prodotti. DIVIDERSI I MERCATI Alfa e Maserati da una parte, per tentare di conquistare fette di mercato di livello alto, oggi dominato in Europa dalla Bmw, ma con un occhio rivolto anche all'America, dove i due marchi italiani sono popolarissimi. E Fiat e Lancia dall'altra, destinate al pubblico generalista, delle utilitarie, e aquello delle flotte aziendali. A sua volta la Ferrari, che tra il '95 e il '97, aveva rilevato la Maserati e l'ha rilanciata nelle vendite e nell'immagine, resta in splendida solitudine, destinata probabilmente a quotarsi in borsa. Potrà farlo più agevolmente considerando che la Maserati, rilancio a parte, perde soldi e grava sui conti del Cavallino. Con la quotazione, la Fiat, proprietaria della casa di Maranello, incasserà un'altra fetta consistente di liquidità. È il piano vagheggiato da tempo da Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiat e grande stratega della Ferrari. I PROGETTI DI ALFA E MASERATI Alfa e Maserati hanno prodotto nel 2004 circa 160.000 auto e hanno in programma una revisione quasi totale della gamma. I motori del Tridente, montati sulle Alfa, ne arricchirebbero l'immagine sportiva facendo compiere alla casa un salto di qualità. C'è anche chi ipotizza un ritorno alla trazione posteriore, un vecchio sogno degli alfisti puri, secondo i dettami delle berline sportive. La coupé Brera, appena presentata, avrebbe già dovuto essere a trazione posteriore, poi si è rinunciato per le sinergie con gli altri marchi Fiat. RIFERIMENTO BMW Il concorrente di riferimento è la tedesca Bmw, che con le sue berline sportive di qualità (a trazione posteriore) è in questo momento l'unica casa tedesca a non conoscere la crisi. Ma certo, con Alfa e Maserati il gruppo del Lingotto non può puntare a grandi numeri; piuttosto, come appunto la Bmw, a realizzare buoni guadagni per ogni vettura venduta. E, in prospettiva, a poter realizzare accordi internazionali da posizioni di maggiore forza. FIAT E LANCIA Tutto il contrario Fiat e Lancia. La prima sta rinnovando il suo parco di utilitarie e di medie: dopo la Panda usciranno la nuova Stilo e la nuova Croma. Auto destinate ad un pubblico di massa, con margini di guadagno ridotti. Quanto alla Lancia, va avanti di fatto con un solo modello: la Ypsilon, utilitaria di lusso, e la sua variante Musa. La Thesis, una berlinona di rappresentanza, è stata un mezzo flop. È ragionevole pensare che la Lancia possa tentare di competere proprio nel settore delle utilitarie di lusso, lo stesso della Mini (anch'essa di proprietà Bmw). Ma certo Fiat e Lancia si presentano sul mercato molto più deboli, benché con più auto vendute. Salvo un'inversione del mercato, per loro il futuro lascia intravedere accordi sempre più stretti con case straniere, in posizione però di debolezza. E non è neppure esclusa l'ipotesi di una cessione. LA FIAT E LO STATO-PROPRIETARIO Nel frattempo riprendono fiato quanti, da sinistra e nel sindacato, vorrebbero un intervento dello Stato nella Fiat. Il governo continua ad escluderlo: oggi il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha ricordato che la Fiat ha confermato 19,5 miliardi di investimenti entro il 2007, a fronte di agevolazioni pubbliche per 150 milioni. L'azienda, ha aggiunto il ministro, si è anche impegnata ad incrementare gli occupati per 1.251 unità: ma nel frattempo negli stabilimenti Fiat è ripresa la cassa integrazione con sette giorni di stop a Mirafiori. Vedremo se il fascino dell'Alfa e della Maserati, che evocano i tempi d'oro dell'auto italiana, cambierà questa situazione.
  10. sono d'accordo, il 1.8 non mi sembra tanto piantato, è un corsa corta e per sua natura è predisposto a girare alto, il 2.0 al contrario è un corsa lunga, per cui è un po più lento...la 156 1.8 non l'ho trovata per niente lenta! anzi!
  11. addio Alfa....mha, se siamo messi cosi, altrochè tornare in primafila se per loro stare ai vertici vuol dire solo bella linea e handiling...bha.. converrà accapararci gli ultimi busso in circolazione....
  12. se parliamo di costi, una 147 per quello che offre si fa strapagare anche oggi, parto dal presupposto che una casa come Alfa dovrebbe differenziare la propria gamma dalla concorrenza, ripeto che per la 147 va bene quello che c'e (se solo avesse motori un po più cattvi), parallelamente alla 147 ci starebbe benissimo una coupettina tipo GT Junior, di piccola cilindrata e a trazione posteriore, che possa strizzare l'occhio gli amanti della guida smaliziata e guizzante, a gente che ne ha le pa.lle piene delle solite TA... non credo cmq che BMW abbia fatto la 1 a TP solo perchè sa fare quella, la MIni è TA ed è un progetto BMW, credo invece che lo abbia fatto prima di tutto per filosofia tecnica da seguire, ma anche per differenziare la sua compatta dalle altre, altrimenti si correva il rischio di fare un'altra compatta tra le tante, e visto che la TP è comunque un'attrattiva per parecchi apassionati, eccola servita. Mha, io ci son stato dal conce bmw di zona, e qua ne vendono a iosa di serie 1, lo vedo insomma come un prodotto un po più esclusivo delle solite Compatte, e guarda che non parlo per partito preso per la TP, assolutamente, so bene che le 33 davano filo da torcere alle nostre trasnsaxle, ribadisco che ne faccio più una questione di prestigio tecnico
  13. si si ho capito Leo, quello di cui ho paura è che invece Fiat avesse in mente proprio questo, pianale punto e via, un'altra fregatura....
  14. per la GTA preferirei la TI, la TA come si è visto è insufficiente e ridicola sia per il marchio che per il motore, capace di ben oltre i 250cv erogati. In particolare non mi riferivo al fatto di un'altra 147 a TP, ma ad una sportivetta da affiancare alla 147, una sorta di coupettina a TP, che ricalchi la falsariga della GT Junior 1.3/16, agile, dinamica, e senza l'altezza di autobus come è moda imperante oggi. E' vero la TP non è necessaria su una segmento C, oggi giorno una buona TA scarica agevolmente potenze anche di 200cv, ma dato che Alfa è marchio specialista in sportività è giusto che anche le soluzioni tecniche siano "specifiche" e raffinate. La serie 1 BMW ha il pregio di dire qualcosa di nuovo in un segmento di mercato unificato, troppo popolare, a prescindere poi dal fatto che piaccia o non piaccia, che sia cara o no (e lo è di sicuro)...
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