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Alain

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Risposte pubblicato da Alain

  1. BERTONE: PRESIDENTE LILLI SOSPENDE FIGLIA BARBARA DA INCARICO

    (Adnkronos) - Prosegue a colpi di azioni legali la battaglia all’interno della famiglia Bertone per decidere il futuro del gruppo di Grugliasco. Lilli Bertone, presidente dell’omonima Carrozzeria, ha disposto, con effetto immediato, la sospensione cautelativa dal servizio della figlia, Barbara, in qualita’ di dirigente dell’azienda. Lo comunica una nota della societa’ in cui si precisa che ’la misura, che fa seguito alla revoca di tutte le procure operative come direttore generale, e’ stata assunta per il grave comportamento della dottoressa Bertone, in deciso conflitto di interessi e in aperto contrasto con le strategie di rilancio industriale intraprese dalla presidenza’.

    Ieri, con una nota dell’avvocato Carlo Tabellini, Barbara Bertone aveva comunicato che il 17 dicembre scorso i soci della societa’ semplice Nube, azionista di maggioranza di Bertone spa, hanno revocato a Lilli Bertone i poteri di amministrazione di cui disponeva per effetto dei patti sociali. La nota, pertanto, precisa che Lilli Bertone ’e’ attualmente priva dei poteri gestionali di cui in recenti suoi comunicati ha affermato di volersi avvalere e per questo e’ stata diffidata dal porre in essere atti di disposizione delle azioni di Bertone spa appartenenti a Nube’.

    BERTONE, I LAVORATORI IN FABBRICA MA IMPIANTI FERMI

    (Agi) - Si sono riaperti i cancelli dello stabilimento di Grugliasco, oggi, per i 1.300 dipedenti della Bertone, la cui cassa integrazione e' scaduta il 31 dicembre scorso e dal 2 gennaio nuovamente a carico dell'azienda. I lavoratori sono stati fatti entrare nella sala mensa e non nel reparto produttivo, dove le linee sono ferme da tempo per mancanza di commesse. I dipendenti hanno, quindi, compilato un foglio, controfirmato dall'azienda, con il quale si mettono a disposizione della Bertone.

    Da parte sua la proprieta' in un comunicato consegnato alle Rsu auspica che sia raggiunta un'intesa, che consenta la proroga della cassa integrazione nell'incontro, convocato il prossimo 9 gennaio, in regione, al quale saranno presenti i sindacati e Domenico Reviglio, l'imprenditore torinese a cui Lilli Bertone ha concesso un'opzione di acquisto.

  2. ma postiamolo tutto....

    Our Latin friends over at Autoblog Spanish report that the Lancia Delta HPE concept car was the biggest disappointments of this year's Paris show. From the initial photos we received, we were looking forward to an exciting revival of the Lancia and Delta names, but unfortunately it was one of those "good from far, but far from good" situations as the concept car disappointed in the flesh.

    One of the many brands owned by the Fiat group, Lancia has become something of a quirky marque. Its styling direction is controversial at best, and its current marketing strategy is peculiar. Many of Fiat's other brands have been experiencing a rebirth of late. Alfa Romeo is re-emerging with desirable Italian beauties worthy of the badge. The Grande Punto has put Fiat sales back on the map. Ferrari continues to sell as many cars as they can make at whatever price they ask. Even Maserati is on its way back to the top. Lancia, it seems is the last brand in the group deserving of a complete shake-up, top to bottom. But if the Delta HPE show car is to serve as an indication of Lancia's future, it may be a while.

    With such competition cars as the Delta Integrale and the Stratos, Lancia was once a dominant force in rally racing – currently one of the most popular forms of motorsport, especially in terms of bridging from the track to the street. Mitsubishi and Subaru have been cashing in big on their rally images. Audi earned its stripes with its then-revolutionary Quattro all-wheel-drive cars. Even Suzuki has begun staking their claim. Lancia, in our humble opinion, ought to re-strategize and go back to its rally-winning roots and show the Japanese pretenders who's the real boss of the dirt road.

    che tristezza... hanno ragione loro e tutti lo sappiamo... cosi come sappiamo che quello coso brutto in foto non merita il nome di Delta...

  3. Sostituirei "ragione" con "credito" o "corda".

    A meno che tu intenda "ragione" come "ragione di continuare a sovraValutare i propri prodotti".

    diciamo che è il mercato che premia l'azienda BMW ed i suoi prodotti...

    il successo di BMW non è un caso...è un successo la gamma prodotti e la sua costante ed inesauribile evoluzione, il valore del marchio costruito nel tempo, la coerenza a certe scelte progettuali (es. la TP), le unità produttive in giro per il mondo, la distribuzione coerente su 5 continenti, il successo di BMW financial service, la proprietà forte che delega al management la gestione della società che mantiene indipendente la stessa...

    stanno raccogliendo i frutti dopo decenni di lavoro costante e di semina.

    cmc per tornate in topic, cercano di alzare il margine del 5% (che è cmc tanto) fanno pressione sui fornitori che a loro volta cercano di tutelarsi, mi sembra normale del mondo del business.

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