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claudio_Z

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  1. caro copco, ti riporto con copiaincolla uno spezzone del mio mess delle 12:55: " Ma come valutiamo la reale intenzione dei governi di cambiare rotta ? dalle chiacchiere o dai fatti ? Vi invito a questa prova: chiedere il contributo, previsto dalla legge, per l'installazione di pannelli fotovoltaici. Io l'ho fatto, per un amico. Fatelo anche voi " La teoria è un conto, e mi trova come massimo sostenitore delle energie rinnovabili (lavoro tra l'altro in un ente di ricerche energetiche) La pratica è tutt'altro, ed ha anche volti e nomi: Tremonti Moratti Lunardi ...
  2. postilla: Il problema dell'idrogeno è anche un altro. Mi riferisco in particolar modo ai sostenitori dell'idrogeno fatto in casa. L'idrogeno è un gas infiammabilissimo. Per cui i problemi di stoccaggio e trasporto sono non secondari, rapportati al valore intrinseco dell'energia contenuta. In un periodo dove la frase fatta più IN è ... "mettere in sicurezza" .....
  3. Certo, Paride. La questione NON va rimandata. E' che rientra sempre nel gioco strategico impresso dalla "capa" ( il pesce puzza dalla ..) Hanno dato incentivi per la rottamazione del parco vecchio. Ma li hanno dati nella direzione più sbagliata, altri motori a "petrolio" , puliti fin che vuoi, ma sempre inquinanti e di bassissimo rendimento. Il mio professore di "macchine" spiegava che una macchina con redimento inferiore al 50% è da considerarsi "stufa" e non macchina. Ebbene, l'auto attuale è equivalente a ben due, di stufe. Fermo restando che il futuro a medio termine ( 5- 50 anni ) secondo me è elettrico come distrubuzione/utilizzo e multimodale come produzione, con sempre maggior peso alle fonti rinnovabili, non precludo il transitorio basato sul contributo di combustibili alternativi ( appunto quali il metano ), anche se il rendimento è equivalente ai petrol-derivati, risolviamo più che altro una problema ambientale. Ma anche in questo caso: incentivi scarsi o assenti, rete di distribuzione scarsissima. Ci deve pensare il singolo utente ?
  4. Quando si parla di pianificazioni a piccolo, medio, grande raggio, cose che solo strutture a livello nazionale o sovranazionale possono realmente impiantare, occorre tenere conto della realtà economica attuale. Essa è veramente disastrosa. Le chiacchiere sono poche. Soldi per la ricerca , checchè ne dica la Moratti, non ce ne sono. Ergo: croce sulla fusione e sull'idrogeno casalingo Quelle innovazioni forse sono troppo innovative per i nostri tempi. Con questo non sostengo di essere sfavorevole tecnicamente parlando. Ma stiamo parlando di aria fritta, almeno per un decennio. Ma come valutiamo la reale intenzione dei governi di cambiare rotta ? dalle chiacchiere o dai fatti ? Vi invito a questa prova: chiedere il contributo, previsto dalla legge, per l'installazione di pannelli fotovoltaici. Io l'ho fatto, per un amico. Fatelo anche voi Le strade che portano al miglioramento sono tante, praticamente tutte quelle emerse dalla discussione, l'importante è la buona volontà ma anche la concretezza. Cioè fare qualcosa. E fare qualcosa non viol dire neppure spendere soldi pubblici in "placebo" orripilanti. Ne avrei da dire in merito ....
  5. ringrazio sia stev66 che vare per i loro pensieri vorre solo fare una piccola noterella su una affermazione di stev i componenti indispensabili per la sicurezza dovrebbero metterceli le Case gratuitamente. Loro guardano anche al diametro delle viti, un millimetro in meno porta ad un minor costo gigantesco ... La loro "mission" è far quadrare il bilancio aziendale e non fare i buoni samaritani. Ogni volta che si muovono , anche apparentemente gratis , sotto sotto c'è un ritorno di qualche tipo. Quello che , idealmente perfetto , auspichi te , fan fatica a seguirlo le pubbliche amministrazioni, pur avendo come mission l'interesse collettivo ! Anche lì ormai la gestione è fatta con principi di tipo privatistico. Bene o male, ai posteri l'ardua sentenza
  6. Tutte le osservazioni sentite alla fine portano ad una conclusione generalizzabile: Una scarsissima attenzione delle amministrazioni preposte alle problematiche della viabilità e della sicurezza alla circolazione accompagnata da una usufruizione sregolatissima ed incivile da parte degli utenti. Un'altra problematica aperta ed aggravante è quella del trasporto alternativo al privato. Chiacchiere , chiacchiere e basta. Chi sia stato il primo ad iniziare è incerto, come per l'uovo o la gallina. Il problema è come uscirne. Secondo me difficilmente potrà essere la "base", a dare il via al cambiamento. Il segnale deve venire dall'alto, con il miglioramento progressivo della pubblica amministrazione, con atti e con esempi. Guarda caso spesso si vedono esempi di buongoverno, ma chissà perchè, non contagiano espandendosi attorno a se come invece succede per gli esempi nefasti. Io ricondurrei il tutto ad un concetto sintetico, esemplare per capire meglio tanti fatti , anche disparati, dei giorni nostri: Per l'Amministratore pubblico è molto più facile (legislativamente parlando) e fruttifero (elettoralmente e .. parlando) "gestire le emergenze" piuttosto che "amministrare l'ordinarietà" così come noi la intendiamo (dalla pianificazione a largo respiro alla manutenzione ordinaria e quotidiana)
  7. Io chiederei spiegazione su quello che è la chiave di volta della situazione di mercato La scarsa attenzione per il cliente Mi riferisco da un lato al problema di una rete vendita/assistenziale che dà adito ad una miriade di lamentele e dall'altro all'assenza di feed-back, mancato "ascolto" dei problemi spesso stupidissimi tecnicamente parlando ma che creano quel clima di sfiducia che poi alla fine le si ritorce contro.
  8. Per Velox: 1) Fusione nucleare: al momento , roba da laboratorio e per spillare qualche soldo di finanziamento a progetti che producono fumo e poco arrosto. Fin che lo spirito con cui viene affrontata la ricerca in Italia resta così, è meglio non pensarci. Vi ricordate della fusione a freddo? se fosse stao quel miracolo (con i relativi vantaggi economici) pensate che fosse stata messa a tacere? Guarda caso, non se ne parla più. I motivi? ciascuno si scelga i propri, non cambia nulla. 2) Levitazione magnetica. Presuppone comunque delle "rotaie" e della "ricerca" :vedi punto 1) 3) Dimensione delle batterie. Ho un telefonino alcatel con batteria da 600 mah che pesa si e no 20 g ed impegna 8 cc a dir molto. Solo 8 anni fa le batterie da 600 mah del mio vecchio tacs pesavano 2 etti. Con la tecnologia attuale, senza contare che se tanto mi da tanto potrebbe migliorare ancora, potremmo disporre di (vedo il listino saxo el.) 120 v / 100 ah corrispondenti a circa ( 120/6 ) * (100/0.6 ) = 2800 elementi . -> 56 kg e 20 litri ! (un secchio di sabbia)
  9. Al di la di tanti discorsini sulla maneggevolezza e piacere di guida (esempio : montagna, ti sembrerà strano , ma è piacevolissima ), ti riporto un esempio di riscontro diretto sul mezzo (premesso: stile di guida spesso nervosetto) Due anni fa. Seguo un camioncino che andava oltre i 50 , in città, purtroppo gli sono attaccato molto, ero alterato per questioni mie, a dx c'è una corsia preferenziale. Mi sposto un pochetto a dx per vedere cosa succede (la guida, tieni presente , è a sx). In quel momento fa uno scarto a sx ed io , completamente addormentato e con 1/3 di macchina sulla preferenziale, sbatacchio di spigolo ant.dx con un mercedes fermo in sosta sulla corsia preferenziale, senza neppure toccare il freno (abs comunque inutile) . Velocità: 55-60 km/h. Avevo le cinture, non me ne sono neppure accorto. E'scattato il pretensionatore. Danni ... acc abbastanza, ma la protezione, non potevo sperare di meglio. Ti ricordo che il freno non l'ho neppure toccato, quindi velocità piena. Se guardo i crash test ai 55 .. mi vengono i brividi . Alla mia 600 di stelline gliene do un bel po
  10. Mi sa che tu non conosca la seicento per nulla, senno non diresti così. Innanzitutto non è vecchissima e l'abs è il più economico nel listino fiat Sul discorso dei costi non mi hai detto nulla di nuovo ma dal mio portafoglio escono i soldi che mi chiede il venditore, non quello che costa a lui La 600 ha una frenatura leggera, potente ed equilibrata, che non ha dato riscontro neppure nella thema che ho avuto. Ho avuto riscontri diretti, visto che ho una guida "nervosetta" Se mi dici che le volvo, le bmw, ... son più sicure ... perfettamente ragione Se mi dici che, costando 10 volte di più, son 10 volte più sicure ... behh .. dobbiamo rivedere un pochino i discorsi dei rapporti modo d'uso/prestazioni/rischi/costi
  11. Io pago il prezzo al cliente, non il costo industriale. Nella seicento , che è l'abs più economico è di 528 euro, quasi il 10% del listino dell'auto Non dire che è trascurabile ! Deciderò io poi se il gioco vale la candela . Quello non ti da certo una garanzia di non avere incidenti, ti copre una fascia ristretta di eventi entro la quale farebbe la differenza. Ma se ragioniamo sul fatto che ci si deve tutelare anche per quel quid in più, allora non basterebbe la volvo o quello che vuoi, devi passare al carrarmato
  12. errata corrige: la formula sarebbe ( Introiti totali dai pedaggi - mazzetta del gabelliere - costi di gestione ordinaria dei caselli) / litri di benzina venduti
  13. Stefano ... la mia era una considerazione di principio. Ormai sta prendendo il sopravvento il principio: se un servizio (se pubblico meglio ancora) fa schifo, acquistiamo ad un prezzo maggiorato un servizio equivalente. Piuttosto che dire ... se un servizio funziona male facciamo in modo che funzioni meglio. Questa è UNA COSA MOLTO BRUTTA. E sai xchè? xchè con una logica di questo tipo saranno proprio i fornitori di servizi privati più costosi a far di tutto affinchè quelli base non vadano bene. E per ottenere questo, sai che pressioni ($$$$$$$) !!!! Nel caso del telepass .. sai che ogni registrazione contabile ha un costo? non è poi mica così vero che è a gratis. Quando mai le banche hanno messo i panni del buon samaritano! E poi, se il 90% degli italiani usa l'autostrada 10 volte all'anno, ma perchè deve prendere il telepass. Si battagli piuttosto per un altro principio e cioè la liberalizzazione delle stesse con un onesto ricarico sulla benzina, tenuto conto che - Gli incassi dei pedaggi finiscono in buona % (mi pare il 30%) nelle casse di società parassite come quelle esattrici (costi che sparirebbero) - I caselli creano ingorghi , pericoli, inquinamento. Passate dal casello di Mestre (da Padova), magari d'estate. Da piangere. Inoltre rievocano i metodi medioevali di esazione delle gabelle , quando i signorotti stendevano grosse catene di traverso i fiumi. Si fa presto a fare i conti: Introiti totali dai pedaggi / litri di benzina venduti son convinto che escano poche lire (vecchie) al litro. ricarico che non darebbe fastidio anche a chi usa l'autostrada 10 volte all'anno
  14. Caro copco, divertente e , perchè no ... , mica tanto sparata a caso ! Manca solo una trattazione più specifica sulle tipologie di propulsione che tu ti profili per quel futuro. Ma mi pare di capire che elettricità ed elettronica la faranno da padroni incontrastati. A questo punto torno io a rivangare vecchi dibattiti sul forum di 4R, dove io ventilavo per il futuro la necessità della incentivazione e della divulgazione della trazione elettrica, l'unica a reale inquinamento 0, se prescindiamo dall'idrogeno che, come dissi allora, secondo me non avrebbe avuto futuro in questo campo. Il problema fondamentale era, ed è, la tecnologia di immagazzinamento dell'energia. Io sostenni che è solo questione di "volumi". Più aumenta il mercato, maggiori sono le risorse per la ricerca, maggiori sono quindi i benefici e i risultati in termini di efficienza/costo, e questo, a spirale , indurrebbe sempre un mercato più vasto (Bill Gates insegna, nonostante i miei accidenti) . Il motore elettrico è già di per se, meglio performante, affidabile, leggero ... del motore a combustione interno e sicuramente sarà migliorabile ancora. Se le incentivazioni per la rottamazione fossero state orientate in quel senso, chissà .. (ma poi i petrolieri, da che fondi prelevavano i soldi per le mazzette?)
  15. Una spiegazione aggiuntiva sulla mia ultima frase "inadempienza contrattuale" Quando prendo il biglietto autostradale, implicitamente attivo un contratto di fornitura di servizi e il biglietto stesso rappresenta lo strumento di identificazione di determinate condizioni. Esso è proprietà del fornitore ed viene consegnato al cliente per tali funzioni. Secondo il codice civile, è equiparabile alla consegna di cose in comodato d'uso gratuito e il destinatario è tenuto a conservare la cosa secondo la logica del buon padre di famiglia (non stropicciarlo, insomma). Alla conclusione della fornitura esso costituisce prova di una attivazione contrattuale. Ma se la lettura non avviene, e la lettura è fatta da attrezzature di proprietà del fornitore su materiale di proprietà del fornitore e non c'è la prova che io ho conservato la cosa in contrasto con quanto dettato dal c.c., che è l'inadempiente contrattuale? Scusate se forse ho sciorinato cose scontate
  16. Questo è uno dei tanti casi dove la P.A. (o altri enti che forniscono servizi pubblici o assimilati) agisce secondo la tipica logica delle repubbliche delle banane Se sbagliano i cittadini, giustamente pagano i cittadini/utenti se sbagliano (o fanno qualcosa di fatto non proprio bene) loro , pagano i cittadini/utenti non solo quindi nessuna recita di "mea culpa", ma proprio il danno derivato è scaricato sul pischello. Gli esempi sono infiniti. I responsabili (che non rispondono di nulla salvo quando vanno a prendere il lauto stipendio) continuano imperterriti a sedere sulla loro poltrona ben incollata sotto al c... Sai quante volte mi è capitato, oppure sentito, di malfunzionamenti di questo tipo? Non chiedo che mi si vengano a portare delle scuse, ma se la scheda (qualsiasi) non funziona ed è integra (non l'ho spiegazzata o altro), dovrebbero farsi in 4 per creare quelle condizioni affinchè io non abbia conseguenze sia economiche che di disagio. Invece , cosa succede? ... a fronte di una forte quantità d casi di anomalia ... il nulla ... proprio nulla ... nessun provvedimento .. niente di niente. Mentre son convinto che se si volesse, la risposta tecnologica per rendere le cose più affidabili ci sono, figuriamoci Provate voi a fare al contrario. Pagate le tasse con un giorno di ritardo , per vedere chi avrà il danno derivato dall'inadempienza contrattuale.
  17. Il wankel non ha avuto il futuro sperato dal progettista per una questione terra-terra: i consumi erano troppo elevati. Mazda probabilmente sperava che facendolo riprogettare dai propri centri ricerche sarebbe riuscita a spuntare buoni risultati in tal senso. Il fatto che da una ventina d'anni non ci siano stati annunci significativi, ed in considerazione del fatto che se una idea veramente innovativa ha valore se da' un ritorno in termini di utili industriali nel giro di pochi anni, mi fa propendere verso il classico buco nell'acqua. Dal punto di vista economico di aziende della dimensione di mazda questo non crea ovviamente nessuno scompenso. Parliamo di briciole di bilancio Questo mi fa riportare alla mente il caso Orbital ... ricordate? annunci di invenzioni miracolose ma poi .... Ed il più recente motore ad aria compressa?
  18. La larghezza della carreggiata all'interno della rotatoria deve essere rapportata a quella delle strade confluenti. esistono bellissime rotatorie da noi, larghe, inequivocabili e sicure. Chi entra ha lo spazio per farlo con comodità, una specie di corsia di accelerazione, chi esce ha lo spazio per segnalare la manovra. Rotatorie ad una corsia dove c'è traffico intenso creano ingorghi nelle ore di punta peggiori del semaforo. A due corsie è comunque meglio, purchè il diametro complessivo sia accettabile in funzione della velocità (urbano o extra) La rabbia viene incontrando rotatorie che non sono altro che allargamenti di un incrocio e la costruzione di una calotta al centro (ce n'è una fantascientifica tra CastelMaggiore e Funo) oltretutto all'incrocio di strade a traffico sbilanciatissimo per cui quando entri ti trovi che il traffico (che proveniva in direzione opposta alla tua) ti esce alla tua sinistra per proseguire la strada ordinaria, quindi senza ostacolarti, diciamo il 99 % fanno così ( e nessuno con la freccia a dx perchè tanto fanno tutti quella direzione). Poi all'improvviso, arriva il 1 % che te lo trovi addosso (ecco .. forse qui la freccia a sinistra sarebbe potuta essere utile, ma se si è già dentro l'area, non all'entrata della rotatoria). Resta in ogni caso il problema che il rischio di incidente è sempre alto ( e lo dimostrano i vetri)
  19. Li, la rotatoria non doveva esistere. Sarà sempre una condizione di pericolo permanente. E neppure il mettere la freccia a sinistra prima di entrarvi non aiuta molto chi ci segue. Eventualmente avrebbe un senso quando ci sono dentro e debbo affrontare ancora delle "uscite" dove si aggrovigliano quelli che debbono uscire e quelli che stanno entrando. Ma mettiamoci nei panni di chi sta entrando e vede un'auto venire da sinistra (già praticamente addosso) . - Ha la freccia a destra: esce sicuramente. Non ho bisogno di dargli la precedenza - Ha la freccia sinistra: prosegue sicuramente. Devo dargli la precedenza, a meno che non ci siano due corsie e quello sta a sinistra. - Non ha frecce: dovrebbe proseguire (anche se non è detto) . Mi devo comportare ESATTAMENTE COME SOPRA In ogni caso l'utilità della freccia di sinistra è pressochè nulla. La stessa analisi la potremmo fare per il caso per l'interpretazione delle manovre di chi mi precede. Io ho solo bisogno di sapere se esce prima di me. E' SCONTATO CHE GIRERA' ATTORNO ALLA ROTATORIA STESSA, almeno il primo quarto. Eventualmente potrebbe esserci il caso che, in presenza di due corsie, intenda portarsi a sinistra dovendo percorrere una discreta tratta nell'area stessa, ma comunque rietriamo nella casistica da me esposta nel disegno Certo è che una rotatoria "ridicola" impone livelli di attenzione enormi e ci mette alla mercè di anche minime scorrettezze altrui, quali il non mettere la freccia a dx per uscire o tamponare chi ci precede, entrando, perchè costui si ferma immediatamente dopo la partenza prendendosi paura di qualcuno che veniva da sinistra a pochi metri e noi stavamo guardano a sinistra. (acc... caso personalmente subito)
  20. Non so come potrà fare la Fiat a raggiungere quota 90% visto che il suo target maggioritario sono le supereconomiche ! Io mi auguro che , così come per altri dispositivi (servosterzo ...) il costo si abbatta velocemente cosicchè, come già espresso, il costo diventi ininfluente. Ma fino allora spero anche che mantengano per le fascie "povere" il principio della libera scelta
  21. Approfondisco il concetto: non bisogna generalizzare. Nelle auto di fascia bassa, cioè con un rapporto costo ABS/costo vettura altino, se lo vuoi lo chiedi espressamente. Auto di una certa classe , ovvio di serie (lo stesso rapporto qui è un numero trascurabile). Auto intermedie, sia la Casa e quindi di conserva il mercato, a dettare le norme.
  22. Riprendo (e riapro) un tema storico: Il corretto uso delle rotatorie. Già in altri forum ho riportato questa mia teoria Come faccio di solito, cerco di usare il buon senso, al di là di leggi per nulla chiare, dando per scontato che valgono nelle rotatorie serie. In quelle di 3 metri di diametro vale la legge del far-west di per se Partendo dal presupposto che la rotatoria abbia sufficiente dimensione, possiamo immaginarla sviluppabile in una serie di 4 incroci a T. Posso schizzare quanto intendo (speriamo che ne esca un disegno leggibile) | . | | . | | . | | . | | . +---------------- | . . <--- ACCESSO 'D' | . . . . . | . | . +---------------- | . | | . | | . | | . | | . +---------------- | . . <--- ACCESSO 'C' | . . . . . | . | . +---------------- | . | | . | | . | | . | | . +---------------- | . . <--- ACCESSO 'B' | . . . . . | . | . +---------------- | . | | . | | . | | . | | . +---------------- | . . <--- ACCESSO 'A' | . . . . . | . | . +---------------- | . | | . | | . | | . | Lo schema è di lunghezza indeterminata, come la vite senza fine. Chi entra dall'accesso 'A' , ha l'obbligo della svolta a destra ( vedo a volte gente che mette la freccia a sinistra , a me sembra infantile fuori limite, e oltretutto fuorviante ... non sarà uno che gli è saltato in testa di imboccare la rotatoria contromano? ) la tratta tra A e B è equivalente ad una normale tratta a una o due corsie in strada ad alta intensità di traffico (norma sulla circolazione per file parallele, se 2 o più), ciò significa che, se non ho intenzione di uscire alla prima uscita, posso spostarmi nella corsia di sinistra, OSSERVANDO LE STESSE REGOLE DEI CAMBI CORSIA DI TUTTE LE STRADE. I cambi di corsia sono regolamentati in modo rigido, chiaro e logico, non intenderei qui ridiscutere anche questo. Supponiamo che intenda uscire all'uscita 'D'. E' come uscire dalla Ns tangenziale. Mi sposto con sufficiente anticipo nella corsia di destra ed esco. Dove sta il problema? Ma come facciamo sulle altre strade? Cosa cambia se tra l'imbocco A e l'imbocco B ci sono solo 30 metri piuttosto che un chilometro? Il problema sta nelle rotatorie "pagliacciata", dove tra A e B ci sono 2 metri. e come faccio a segnalare ( e poi effettuare) la manovra con sufficiente anticipo? Non viene indotto un caos molto piiù grande che nel classico e inequivocabile semaforo?
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