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Lisse

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  1. Entrambi da Monforte... meglio PRUNOTTO, assai strano PARUSSO, con uve appassite o giù di lì (Barolo "Ripasso"???) Entrambi da Serralunga... meglio GUIDO PORRO, veramente valido (e si compra ancora a poco..). Entrambi da Serralunga.. la lotta fra le due bottiglie top della serata ha visto per me prevalere il Falletto di BRUNO GIACOSA, anche se sono convinto che il tempo darà ragione al Francia di GIACOMO CONTERNO. Ormai siamo nella fascia 130-150 euro..
  2. Diciamo che la degustazione avrebbe dovuto comparare i Barolo provenienti dagli undici comuni previsti dal disciplinare... non so per quale motivo, è risultato assente Novello. Cherasco e Diano d'Alba... preferito il Sorano, da Diano d'Alba Roddi e Grinzane Cavour... meglio il Bricco Ambrogio da Roddi Verduno e La Morra.. Meglio BURLOTTO, ma TREDIBERRI una sorpresa.. La Morra e Barolo, meglio RINALDI, ma buono anche BRIC CENCIURIO Barolo e Castiglione Falletto... molto buono MASCARELLO, ma buono pure SORDO Entrambi di Castiglione Falletto... preferito SORDO Entrambi da Monforte... legnoso assai CONTERNO-FANTINO, vita facile per ALDO CONTERNO
  3. A proposito, proprio la scorsa settimana ho stappato la suddetta Petite Arvine '13... spero sia un problema limitato alla mia bottiglia (forse una botta di calore?), ma, contrariarmente alle altre annate, ho trovato un vino con scarsa acidità e già stanco... In qulo alla balena per la tua boccia. Questo è il line-up di una degustazione di Barolo tenuta dal giornalista Francesco Falcone ed alla quale ho partecipato una ventina di giorni fa... quando avrò tempo, entrerò nel dettaglio
  4. Nella saletta degustazioni, poi, abbiamo sentito da bottiglia i quattro cru annata 2012: Cannubi, Castellero, Villero e Bussia (manca la foto di quest'ultimo). Veramente dei gran Barolo, di stampo tradizionalista e bisognosi di tempo. I quattro cru sono venduti in cantina a 27-29 euro... li valgono fino all'ultimo centesimo... best-buy. Vengono prodotti anche Barbera, Freisa, Dolcetto, Arneis ed uno spumante (non assaggiati).
  5. Ti posso solo dire che il fabbricato nuovo non è ancora terminato e si prevede che lo sia per la prossima vendemmia.. Dopo pranzo, in un bel locale di Monforte (a proposito: moltissime le chiusure per ferie..), ci siamo recati in località Bussia Sottana, a visitare l'azienda GIACOMO FENOCCHIO, dove ci ha ricevuto l'attuale titolare Claudio Fenocchio, portandoci subito in cantina, col bicchiere in mano Le vasche inox Una parte della bottaia Abbiamo fatto diversi assaggi dei vini in affinamento, di varie annate, spillando direttamente dalle botti Abbiamo sentito anche la Riserva "90dì", dove la macerazione dura appunto 90 giorni (contro i 40-45 delle versioni "normali")... la prima annata uscita è la 2010, in vendita dallo scorso gennaio... 2.500 bottiglie, pochissime ancora disponibili (a 50 euro).
  6. Paesaggio langarolo visto dall'azienda GERMANO. Seguirà domani.
  7. Non disponibile, al momento, la bolla bianca passiamo ai bianchi fermi: la Nascetta, per me giusto una curiosità.. L'ormai famoso Riesling Renano "Hérzu"... annata 2014, troppo giovane per essere giudicata ma non credo sarà al livello della 2013. Saltiamo i rossi che non ci interessano per arrivare al Langhe Nebbiolo 2014.. abbastanza semplice, un vino quotidiano, direi. Si fa sul serio: il Barolo "base" 2011... Iniziamo con i cru: il Prapò 2011 Il Cerretta 2012, in anteprima... da disciplinare, la 2012 può essere commercializzata dallo scorso gennaio, ma Sergio Germano preferisce tenerla in cantina ancora almeno fino al prossimo autunno. Il Cerretta 2011 La Riserva Lazzarito 2009. Un'indicazione dei prezzi in cantina: bolla rosata 15 bolla bianca 20 Hérzu 18 Langhe Nebbiolo 12 Barolo base 28 Prapò e Cerretta 38 Lazzarito 55. Disponibile anche qualche annata più vecchia (a costi più alti, ovvio). N.B.: in una enoteca onesta dovreste trovare dei prezzi allineati a questi.
  8. Allora... sabato scorso giretto in Langa, prima tappa a Serralunga d'Alba, presso l'azienda ETTORE GERMANO Botti piccole.. ..e grandi. Vasche inox In questa vasca è contenuto il "Vigna Rionda" 2015, ancora in fasce... Proviene, tramite successione, dalla parcella che apparteneva al defunto Tommaso Canale, ovvero colui che forniva il vino che il grande Bruno Giacosa imbottigliava ed etichettava come "Collina Rionda", uno dei vini più prestigiosi e quotati del panorama italiano. L'azienda ETTORE GERMANO è attualmente condotta da Sergio Germano e, caso abbastanza raro in Langa, ha un catalogo completo di vini bianchi e rossi, senza farsi mancare delle bolle bianche e rosate. Poichè Sergio era in fase di rientro da Chicago (è arrivato in tempo per un rapido saluto), ci ha accolto il 17enne figlio Elia, giovane, ma già capace di gestire un branco di enoassatanati.. Iniziamo a stappare dalla bolla rosata "Rosanna", metodo classico a base uva Nebbiolo, ancora senza denominazione di origine, in attesa che la DOC Alta Langa la preveda..
  9. La mia opinabile opinione: io li catalogo fra i vini "da neofiti"... buon corpo, fruttone e chiusura leggermente abboccata... un Amarone in sedicesimo... e questo è l'obiettivo fra i produttori di quel vino, per me insulso, che è la Valpolicella Ripasso ed i plagiatori che si stanno diffondendo per l'Italia. Il mio pensiero: per quale motivo devo utilizzare delle vinacce esauste per andare a "rinforzare" una Valpolicella, che ha come suo must la freschezza? Solo perchè alcuni mercati chiedono questo prodotto... Vabbè... d'altronde quelli come me rappresentano lo 0,00001% dei consumatori. Amico CrazyRed, sono convinto che quando la tua esperienza di bevuta sarà un poco più ampia, converrai con me.
  10. Ieri giretto in Langa con gli amici... visita ad un paio di produttori e pranzo in trattoria a Monforte (N.B.: la gran parte dei locali è chiusa per ferie). Quando avrò tempo, vi caricherò qualche foto..
  11. Grazie del tentativo, ma niente da fare, ormai è una consuetudine inattaccabile: noi si fa campo-base a Losanna.
  12. Ruchè bevuto una volta sola parecchi anni fa.. al fritto piemontese ci abbinerei una Barbera giovane, "acciaiosa" e fresca, ma anche un Grignolino..
  13. WALTER MASSA è colui che ha riscoperto l'uva Timorasso, dalla fine degli anni '90.. sicuramente il produttore di riferimento e vai tranquillo. Un distinguo, però: i vini di punta di MASSA e degli altri produttori top sono vini che definirei "dimostrativi"... più da degustazione che da cena con gli amici... vini spesso assai voluminosi, ingombranti e sempre con grado alcoolico importante (14,5° è la norma.. anche 15°C); vini che non mi invogliano a riempire il bicchiere una seconda volta. Inoltre, questi vini top danno il meglio di se dopo almeno cinque/sei anni (anche di più); per finire, non sottovalutiamo che le selezioni "Costa del Vento" e "Sterpi" di MASSA superano i 30 euro/boccia, avvicinandosi ai 40.. un po' meglio il "Pitasso" di CLAUDIO MARIOTTO (per me l'altro top di categoria), che dovresti trovare fra i 20 ed i 25. Il mio consiglio è questo: se vuoi utilizzare la bottiglia per la cena, porta un vino "di base", che sia di MASSA oppure degli altri produttori validi (a volte vengono identificati con "Derthona Timorasso"), che è approcciabile anche in giovane età, un poco più snello e di facile sorso.. Oltre i citati MASSA e MARIOTTO, puoi provare LA COLOMBERA, OLTRETORRENTE, BOVERI e RICCI, almeno fra quelli che conosco ed ho assaggiato. Per esempio, questo è l'ultimo che ho bevuto, 15-20 gg. fa: Annata 2013, ancora giovanissimo e con tanta strada davanti, bella freschezza ed acidità, sorso piacevole... non proprio regalato, a circa 15 euro sullo scaffale, ma vale la pena assaggiarlo.
  14. Ovviamente è solo la mia opinione: il Prosecco migliore al mondo è quello di GIOVANNI FROZZA... il suo è un Valdobbiadene Prosecco; come diceva Accul, bisogna fare attenzione fra i Conegliano/Valdobbiadene e gli altri... anche se la denominazione non dà garanzia di qualità, ma solo del luogo di origine. Riva dei Frati mai sentito nominare, ma non conosco tutte le (centinaia? migliaia?) aziende. Sei appassionato di vini a base Merlot? Io no e non avrei mai preso un Merlot calabrese...
  15. Non è vero, visto che la nostra meta è Losanna e non Ginevra.. quando andavamo diretti a Ginevra (partendo il sabato mattina alle 5.00 ed arrivando alle 9.00 in biglietteria..altri periodi: 6-zyl ciclo Otto, no Tutor, no pistole laser) si faceva il Monte Bianco. Controlli? Abbiamo un sacco di tempo e si viaggia tranquillamente, ammirando il paesaggio. Fra l'altro, scendendo dal GS Bernardo ed appena prima di entrare in Martigny, sulla sinistra, c'è la Fromathèque, strepitoso punto vendita di formaggi di malga, con suddivisione per alpeggi, proprio come fossero dei cru... al rientro è tappa fissa.
  16. Al salone di Ginevra ci vado dal 1992, anche se 3-4 edizioni le ho dovute saltare per causa di forza maggiore (tipo nel 2015). Ci vado con un paio di amici, partendo dalla provincia di Cremona... dopo le prime edizioni di rodaggio dei meccanismi, abbiamo deciso che vale la pena considerarla come una mini-vacanza e da allora usiamo questa strategia: - partenza alla domenica, senza levatacce, con itinerario via tunnel Gran San Bernardo-Martigny-Losanna e tappa per la notte a Losanna (Losanna è una bella città, noi prendiamo sempre alloggio in un albergo del lungo-lago.. la sera si va a mangiare la fonduta); - lunedì mattina in treno si va al salone... treni comodissimi e puntualissimi (so' svizzeri), abbondante frequenza, la stazione capolinea è Ginevra-Aeroporto, che sta sotto al salone: sali le scale e sei davanti alla biglietteria... se piovesse, manco ti bagneresti (idem a Losanna: dal lungolago alla stazione c'è la metropolitana a cremagliera); il biglietto costicchia, però si può fare il cumulativo con l'ingresso-salone, con un piccolo risparmio... e questo biglietto ti fa pure passare gratis il tunnel del Gran San Bernardo al ritorno; abbiamo optato per il treno dopo alcune stressanti situazioni in auto: per esempio essere indirizzati a parcheggi distanti alcuni km, con servizio-navetta (con lunghe attese dellla navetta all'andata ed al ritorno).. oppure una volta che nevicò ed il traffico impazzì già all'interno dei parcheggi... tre ore per tornare a Losanna (50 km?); rientro a Losanna per la seconda notte; - martedì mattina comodo rientro in Italia, con tappa gastronomica in valle d'Aosta...
  17. So bene che siamo in un forum di automobili, ma siamo pure nella sezione OFF-TOPIC e credo che il vino sia una bevanda abbastanza diffusa, pure sulle tavole di chi guida... In effetti, il numero delle visite è consistente, ma sarebbe sufficiente un minimo di partecipazione, la condivisione di qualche bottiglia stappata, pure se di tipo quotidiano (non siamo tutti guidatori di top-cars..), oppure qualche curiosità, qualche domanda, qualche informazione sui canali di vendita...
  18. Vedere la nulla partecipazione mi demoralizza non poco...
  19. Venticinque-trenta anni fa avrei potuto dare tonnellate di consigli.. Io ho ancora un THORENS del 1980 (a cinghia, ovvio... negli anni '80 la trazione diretta era per le "giapponesate"... poi, io mica li dovevo mixare i vinili..), con la sua bella STANTON 681 EEE mkII-S (fine anni '80).
  20. Panoramica dei caduti Per disinfettare il cavo orale, è comparsa a sorpresa una bottiglia di rum da 62,2 gradi alcoolici... (una selezione di 848 bottiglie totali).
  21. Cominciato con un'ottima bolla... COUCHE 2002, sboccatura aprile 2012 Proseguito con uno Chablis, purtroppo vittima di una botta di calore... Iniziano i Nebbiolo... Buono lo Sfursat base '10 di NEGRI Anche meglio il Barolo di Serralunga di Giovanni Rosso Eccellente il Sarmassa 2008 di BREZZA.. da bere ora e per i prossimi dieci anni almeno Assolutamente deludente: dopo dieci anni, ancora imbalsamato nel rovere... veramente pessimo! Buono, ma gli è mancato il guizzo del campione Ennesima conferma dei problemi per i 2004 di ROAGNA... pure questa bottiglia assai puzzettosa Ottimo questo Prapò Riserva 2004, da magnum, di SCHIAVENZA Pure questo buono, abbastanza a sorpresa, vista la nomea non particolarmente eccelsa
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