Credo che comunque sia un discorso che non porterà mai a nulla. Anche davanti alla constatazione più evidente che quote del 50% il gruppo Fiat in italia le ha registrate, forse, solo fino ai primi anni 90, mentre gli altri le mantengono tutt'oggi con la liberalizzazione dei mercati, replicherà con la gamma..la famigghia..lo zio..la nuora. Basta indietreggiare di un decennio, quando i marchi italiani presidiavano il seg B in maniera più massiccia, giusto per stare in tema con la attuale contestazione, per scoprire che le quote continuavano ad essere pro case estere.