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GTVeloce 71

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  1. Oltre i 20 CV fiscali (2000 cc) benzina e i 23 CV fiscali (2500 cc) diesel le auto venivano considerate beni di lusso e scontavano un'aliquota IVA molto elevata (38%, il doppio di quella ordinaria che allora era il 19%), che faceva lievitare molto il prezzo di acquisto. Questo era il primo problema, più del bollo (e non contano le assicurazioni, che sono private e fanno il premio che vogliono). Non era una norma dichiaratamente protezionista, ma certo in Italia si producevano poche macchine sopra i 2000 cc benzina e i 2500 cc diesel, quindi di fatto era un problema per le tedesche (non considero Ferrari o Lamborghini, visto che quegli acquirenti facevano poco caso al prezzo). Poi, per disposizione comunitaria, l'iva "pesante" è stata abolita. sulle auto, così come su altri beni "di lusso".
  2. Ma senza sapere chi le guida, come si fa a fare un confronto? Su Youtube c'è di tutto, potrei esserci io su una 75 e un manico sulla 156 e quando metto la freccia a destra mi ringrazia pure... Basta vedere che cosa succede con le moto, in pista (e anche purtroppo su strada): il manico conta molto più del mezzo, a livelli amatoriali. Se fossero due piloti professionisti, allora... Ma comunque non sappiamo le motorizzazioni e le gomme. Non credo che questo video dica molto, né a favore di una, nè a favore dell'altra. Poi è bagnato e io, che una 75 1.8 l'ho avuta, credo che senza ABS sia piuttosto difficile frenare. Un professionista perde poco, ma un dilettante senza abs per non rischiare il dritto frena venti metri prima.
  3. Più leggo e più mi convinco che Fiat non può gestire Alfa e Lancia insieme. O ha il respiro per tralasciare un po' le economie di scala e caratterizzare i marchi come meritano, o continua la rumenta (come dice Fusi) degli ultimi vent'anni, dalla Tempra Veloce alle innominabili. Siccome i soldi non ci sono, la vedo buia. Da alfista posso sperare che si dedichino a soluzioni "alfeggianti", come TP longitudinale, ma mi dispiace per Lancia. Non se ne esce. Sarebbe bello che le macchine fossero decise dagli ingegneri e non dai ragionieri, ma pare che a Torino non sia così. A me, poi, le economie di scala stanno particolarmente sull'anima proprio perché vorrei che Alfa non avesse niente in comune con altri, neanche se si tratta di cose buone. A me 8c dice poco, rimane fin troppo Maserati e non mi andrebbe neanche se fosse progettata interamente a Maranello. Non basta uno stemma col biscione a fare un'Alfa. è questo il problema. Gli industriali di oggi sono tutto marketing e poco acciaio, e si parla di un'azienda che aveva Elkann come brand manager, quello della squadra giamaicana di bob e delle felpe. Non pubblicizzava mai un contenuto tecnico: si vede che non ci sono. Il fatto è che il marketing spicciolo va bene nel breve periodo, ma a lungo rimane fuffa. Perché poi la gente non è così scema quando deve cacciare trentamila euro e se vede la pubblicità di 159 "cuore sportivo" e poi si trova una Volvo fatta a Pomigliano, si incazza. Allora, se vogliamo vederla da economisti, Fiat è sbagliata come impostazione strategica, ha un marchio di troppo. Andrebbe benissimo senza Alfa: Fiat e Lancia a fare VW-Audi, Maserati per le macchinone. i SUV e le GT anti Porsche/Jaguar/Aston Martin. Ma così è impossibile: se fai questo pianale per uno non va bene per l'altro, non ne puoi fare due, non puoi fare motori diversi, se sono tutti uguali il carattere non va bene per Alfa o Lancia... e buonanotte! Hanno digerito, dice Ax, la TP sulle Alfa segmento D, ma non è ancora pianificata la produzione, perché, dice sempre Ax, è un'azienda che naviga a vista. Quindi non è neanche detto questo e magari non ci sarà nessuna TP. Intanto fanno la junior, che secondo me è una colossale minchiata. Staremo a vedere, forse sono una Cassandra, ma una Punto Abarth bastava e avanzava. Come ha detto De Meo al lancio della GP Abarth: Abarth è un marchio autonomo di Fiat. Ecco, appunto, quello che ci voleva... Mah, povera Alfa...
  4. Significa che la cosa non è deliberata? Io pensavo che fossero già pronti i progetti per le linee produttive...
  5. Le Ducati non si rompono subito e non sono inaffidabili (sono alla mia terza e non ho problemi). Semmai, richiedono una manutenzione accurata, tagliandi, cambio olio, cura catena e via dicendo. Ma tutte le moto ad alte prestazioni richiedono molte cure. Se pensi di prendere una 1098 R, che costerà non meno di 30.000 euro, non credo che sarà un problema farle correttamente i tagliandi. E non si romperà niente.
  6. Ci manca solo che sputtanino i nomi storici per fare altre chiatte a nafta, trazione anteriore motore trasversale. Però Ax disse che questa sarebbe stata una spider vera, TP e leggera (relativamente leggera). Speriamo bene...
  7. Alfa, lascia stare i discorsi da smanettoni da bar: francamente chi dice che sotto i 600 cc una moto è una bicicletta ad un ragazzo che si sta affacciando al mondo delle moto forse farebbe meglio ad andarci lui, in bicicletta. Senza offesa, eh, ma il titolo del topic esprime una perplessità ed una prudenza dello stesso Alfa Rules che mi sembrano degne di maggior considerazione. Comunque, considera che oggi per il motociclista da bar se non ti presenti sul passo con almeno 120 cv alla ruota non sei nessuno: lasciali perdere, non star dietro a questa mania assurda. Non credo che tu voglia andare soltanto in pista, quindi prendi una moto usabile, che ti piace, che usi volentieri. In questo modo la userai spesso e in vari contesti differenti, così da acquisire esperienza gradualmente. Guarda, io ho una moto da 100 cv perché la fanno solo con quel motore (la Ducati ST3) e sinceramente ne bastano metà. Faccio ottomila chilometri l'anno, tra città, passi e autostrada: vai piano, stai attento e vai piano. Pensa a quello che possono fare gli altri, rallenta agli incroci anche quando è verde, tieni sempre gli occhi aperti, non guidare stanco, men che meno bevuto o drogato. Ricorda, sempre, che è la passione più pericolosa del mondo, i mazzi di fiori lungo le strade dell'Appennino (e ci saranno anche sulle Alpi) sono troppi.
  8. La macchina è ovviamente molto più veloce in curva. Non saprei dire se Monza o cosa, ma per una moto ci vuole un circuito con molti rettilinei per giocarsela con una Enzo. Anche le Formula 1, infatti, mentre in curva hanno velocità impossibili per una moto (non solo per il carico aerodinamico, è che son quattro gomme...), sul dritto non sono poi così superiori ad una motogp dell'anno scorso (le 1000, insomma). Quindi sul dritto secondo me una 1098, una F4 312, una r1 o roba del genere se la giocano con Enzo. Una desmosedici RR ovviamente fa anche meglio. Monza forse è il posto giusto. Hockenheim non più, dopo le modifiche è diventato troppo guidato per la sfida che vorresti far tu. Splendida la 1098, ma perché la R? Corri in qualche campionato?
  9. Afferro il nocciolo, solo dico che il mercato andrebbe pilotato verso altri lidi. Si può fare, eccome, lo fanno sempre. I consumatori non hanno quasi mai una reale volontà . Sicurezza: il coglione va in autobus? Semmai il contrario, la persona ragionevole si sposta in una grande città con i mezzi pubblici, il coglione va a comprarsi il giornale a duecento metri da casa con l'X5. La patente non è un diritto... Sicuro?
  10. Tanto per farti compagnia sul patibolo, la dico ancora più grossa. Le macchine dovrebbero essere un po' meno sicure dal punto di vista passivo. Meno stelle EuroNcap, per intendersi. E non perché spero che si riempiano i reparti di rianimazione o le unità spinali, ma perché gli automobilisti devono tornare ad avere più "riverenza" verso il rischio e la velocità. Peché queste macchine, supegrandi, superpesanti e supercomode rendono la guida troppo virtuale e eliminano la percezione del rischio. Ora, per strada c'è anche chi non sta su un Cayenne. Ci sono i pedoni e ci sono i motociclisti, che l'air bag non ce l'hanno. Io uso la moto tutti i giorni e sinceramente non ne posso più di rimbambiti con la A4 o la 320 o la 159 che svoltano senza freccia per infilarsi a razzo nella stradina a sinistra perché il navigatore al terzo appello ha alzato la voce "girare a sinistra" e lui era al cellulare ed era distratto ...dalla distrazione. Perché lui ha il suo cazzo di airbag, e io muoio. La gente deve stare attenta quando guida, e più gli dai il salotto con il massaggio thailandese, più si rincoglionisce. A me pare che la gente oggi guidi molto ma molto peggio di quindici anni fa. Forse un po' di macchine rumorose, dove devi guardare la strada mentre cammini sarebbero meglio.
  11. Guarda che anche io la doccia ghiacciata la lascio volentieri al ricordo del militare, ma non stiamo mica dicendo di andare in giro su un asino. Stiamo dicendo che in una macchina (comunque, col tetto e la stufa per l'inverno, che quella ce l'aveva anche la mia Giulia) non cè bisogno di un divano della Frau (che adesso ce li mettono davvero) e del frigorifero nel cassetto e del navigatore con schermo a 15 pollici. Che poi il navigatore ormai lo trovi su qualsiasi palmare, ti fa anche da telefono, da agenda lo tieni in tasca e ci senti anche la musica. Sono bisogni indotti. Non dico abs e airbag, ma tutte sta cazzate in macchina non servono. Ma poi è una questione di obiettivi: Alfa Romeo che macchine vuol fare, sportive? Bene, allora deve stare attenta al peso e alle dimensioni. Citroen può benissimo fare una macchina che sembri la prima classe di una navicella spaziale, rientra nella sua storia. A me le DS e poi anche le CX degli anni '70 piacevano moltissimo. Ma Alfa Romeo dovrebbe fare Alfa Romeo. IMHO.
  12. Quoto. Inoltre, la tecnica ha un "peso specifico" differente nell'uso di un'auto: può capitarti anche una volta in cinque anni di dover fare integrale affidamento sulle doti stradali (tenuta, frenata, accelerazione) della tua macchina, magari perché ti trovi un pullman fermo dietro una curva in montagna o perché mentre sorpassi un "bilico" da quattrocento quintali quello esce a sinistra all'improvviso... Occasioni uniche, vero, ma uniche in tutti i sensi, perché se il mezzo non ti supporta, sei morto... Invece, se non hai il portabibite refrigerato, al massimo devi fermarti al bar a prendere la spremuta.
  13. Dunque: la mito è un due tempi. Se non ricordo male nella versione originale aveva 30 cv, poi depotenziata a 15 per i sedicenni. Adesso non so come stia la cosa, se la fanno ancora nuova o se devi prenderla usata. Ad ogni modo, il motore depotenziato te lo sconsiglio, un due tempi è sostanzialmente una pompa e se non va a pieni polmoni si intasa tutto. Con 30 cv, la Mito è un bel mezzo. Per quanto mi dicono, ha una ciclistica e dei freni ottimi, il motore va benissimo per le strade di montagna (se non pesi 120 kg ) e diverte anche i vecchi smanettoni. Io sul passo qualcuno l'ho visto e in effetti la moto è tremendamente efficace. Su un passo stretto tipo Muraglione (non so che cosa ci sia di simile vicino a Brescia... non conosco molti passi alpini) non ti fa rimpiangere un 600 da 120 cv, visto che in quelle strade i cavalli servono a poco. Cioè, servono ad uscire come una fucilata dalla curva prima di pinzare alla successiva, ma il manico si vede nelle curve, non nei rettilinei tra una curva e l'altra... Il punto è proprio questo: una Mito è una moto sportiva a tutti gli effetti e permette di gustarsi la guida sportiva senza però invogliarti a fare follie, perché non ha i 180 cv di una mille hyper di adesso. Ci sono troppi ragazzi giovani e pieni di entusiasmo che a venticinque anni si prendono le sbk replica. Moto bellissime, ma se tiri una terza sei a duecento all'ora... Il problema della Mito è un altro: è una moto "cattiva", se vuoi fare un viaggio metti in conto che è scomoda. Come una Lotus Elise, per capirsi: ci fai un giro, non ci vai in Grecia. Quanto al Monster, mi pare che ci sia la versione depotenziata per i neopatentati (e un quattro tempi soffre meno di un due). La moto va molto bene (ne ho avute due), ma niente fidanzata: su quello strapuntino la perdi per strada... Quanto ai costi di gestione, in effetti devi starci dietro (tagliandi, olio) ma comunque alle moto si deve stare sempre dietro. Basta pensare al fatto che bisogna controllare le gomme molto più spesso che su una macchina, la tensione e la lubrificazione della catena, la carburazione... Non pensare di prendere una moto, metterci benzina e via... Alcune sono più spartane di altre, un enduro monocilindirico 600 giapponese dà pochissimi pensieri, però insomma. Se cerchi affidabilità, forse meglio giapponesi che europee, in particolare Honda. Ducati però tiene molto meglio il valore dell'usato. Non è detto che un 125 sia meno emozionante di un 1000: una Mito secondo me è più emozionante di un Bmw R 1200 (prima di scatenare polemiche. ho detto "emozionante", non "migliore"). La Hornet bella da guidare... Beh, se le cambi la forcella è senz'altro meglio.. La frenata della Hornet fa paura perché in effetti la sospensione anteriore è un po' cedevole e va facilmente "a pacco", scomponendo la moto. Prova a frenare con qualcosa di più solido e vedrai che la paura ti passa. Comunque, nelle frenate al limite la moto è sempre pericolosa, ricorda che affidi il tuo peso e quello della moto a dieci centimetri quadrati di gomma. Di solito, si cade per una frenata sbagliata, quindi evita di frenare "al limite". Sul bagnato, mai. In ogni caso, da passeggero fa più paura, da pilota meno. Ed è questo il guaio: pian piano si esagera...
  14. Comunque, per rispondere ad Alfa Rules (non voglio fare il gufo, eh), mi sa che invece di convincerli farai prima a comprartela da solo. Una Cagiva Mito comunque mi sa che non sia niente facile, è una bella scuola, impostata come una piccola 916... Come prima moto, comunque, non cedere alla lusinga della R6 usata a cinquemila euro: ai cavalli prima o poi si allentano le redini... Inoltre prendi in considerazione anche moto meno "incazzate" della Mito, che con semimanubri e postura "naso sul contagiri" ti fa venir voglia di spalancare il gas. Un monsterino 620?
  15. Io vado in moto tutti i giorni. Guido una moto da cento cavalli, ma in città vado più piano che con un cinquantino. La moto è pericolosissima in città, con il traffico caotico di oggi. Non si fa il conto su quanti incidenti hai avuto in macchina o in moto: in moto può bastartene uno. Io ne ho fatti pochi, e di solito mi sono "sbucciato": in macchina non mi sono mai fatto neanche un graffio. E' un elementare discorso di sicurezza passiva. La moto è pericolosa, punto, Poi se hai passione la usi, è bellissima, ci fai i viaggi o ci fai la gita sul passo appenninico (almeno da Firenze, da Brescia si va sulle Alpi). Ma è bene sapere che si rischia molto più che con qualsiasi altra passione.
  16. Forse ti è sfuggito il senso del discorso. Non stavo dicendo di usare auto d'epoca tutti i giorni, ma che usare un'auto nuova ma semplice come venti anni fa non sarebbe niente di drammatico. Quindi non si tratta di costi di manutenzione di un'auto di trent'anni contro i costi di acquisto di un'auto moderna: si tratta di concezioni, di "filosofie" (virgolettato perché stiamo comunque parlando di automobili). Io vorrei che le macchine nuove, di moderna progettazione fossero più asciutte: era questo il senso dell'"Alfetta dei giorni nostri". Oggi poche sono così, forse la Honda S2000, anche se a me non piacciono i motori da tirare a novemila giri (neanche in moto, ho una Ducati ). Il progresso non è andato soltanto in direzione del miglioramento dell'affidabilità (che poi non so se una 159 di trent'anni avrà meno problemi di un'Alfetta coetanea), ma anche e soprattutto verso l'ingrasso dei veicoli. Tutto sta a capire se questo ingrasso serve davvero oppure no (o meglio, fino a che punto). Non mi sembra "anacronistico", non più di continuare ad acquistare veicoli ipertrofici da usare in un traffico sempre più congestionato. Se vogliamo parlare di modernità, credo che il futuro sia viaggiare in treno o in aereo quanto più possibile, e usare l'auto soltanto per piacevoli gite fuori porta su strade tortuose. Allora ci vorranno macchine semplici e coinvolgenti.
  17. Mah, secondo me di questa "trippa" automobilistica non c'è bisogno. Non mi convince il discorso "vent'anni fa non c'erano neanche i cellulari e i computer" perché quelli oggi fanno veramente la differenza, mentre i quintali in più su una macchina no. Non è paragonabile il disagio di vivere senza computer oggi rispetto a quello di viaggiare, sempre oggi, su un'Alfetta: la seconda cosa è tranquillamente fattibile, la prima assolutamente no (a meno che uno non faccia il pastore sul Gran Sasso, ma i casi limite non giovano alla comprensione del discorso). Che cosa abbiamo in cambio realmente oggi per il peso e le dimensioni in più? Poca roba importante (gli air bag, le traverse d'acciaio nelle porte) e un sacco di fuffa. Anche la storia del rumore poi: ma vi pare così intollerabile il rumore di una 75? A parte il discorso che è musica per l'alfista (capisco che questo non interessi al grande pubblico), siamo tranquillamente abituati al casino infernale delle nostre città, mentre passeggiamo, e non tolleriamo il rombo del motore in auto? Mah... E' un discorso di status symbol, lo dice chiaramente anche Ax, è un target preciso dell'industria dell'auto, ti fanno sentire un drago se hai il macchinone e la gente ci casca. Secondo me è un mercato drogato, sostengono la domanda esagerando gli attributi delle macchine, spacciando che uno la macchina la deve cambiare ogni tre anni se no non è nessuno e via dicendo. E per farlo usano l'aumento dimensionale, che fa scattare un'equazione primitiva nella mente dell'acquirente: è più grande, c'è più spazio, c'è più roba, si sta meglio, si fa più bella figura. Ma un domani, neanche tanto lontano, potremmo essere costretti, dalle condizioni di traffico e congestionamento cittadino, a tornare indietro e allora vedrete che il marketing convincerà tutti che "piccolo è bello" e "leggero è ancora meglio". Allora diremo: ma come si faceva nel 2010 con quelle balene intollerabili? Troppa moda... Comunque, ripeto che c'è un problema reale di sicurezza per gli utenti della strada che stanno "fuori" dalle portaerei. Queste macchinone supercomode non fanno percepire la velocità, il rischio, sono troppo silenziose, tropo ovattate, sembra un videogame. E così vedi un sacco di gente che in città, ma anche fuori, guida a cazzo: non veloce, che è diverso, ma a cazzo, tanto con ABS, ESP, VDC, DS, PDCI e AN basta tenere giù il piede e girare lo sterzo per veder comparire la meta sul monitor, cioè di là dal parabrezza. E così si stirano i pedoni e i motociclisti. Io preferirei macchine più faticose, più dure, che quando vanno forte ti fanno capire che stai andando forte, ti tengono concentrato, ti stancano alla lunga e ti fanno rallentare quando non sei abbastanza sveglio e attento. E poi, ti diverti anche di più quando tiri. Comunque, il problema è serio e ne parla da tempo anche Quattroruote. Spero che la 159 la alleggeriscano tanto, ma soprattutto che la sua erede sia più piccola, più asciutta.
  18. Già, penso anch'io che l'ansia delle "dimensioni" parta da lontano... Ma prima o poi questa corsa alla portaerei dovrà fermarsi, anche perché si sta ponendo un problema di sicurezza: in nome della sicurezza passiva dei proprietari corazzati dentro i loro Abrams antracite metallizzato, si schiacciano come pidocchi gli altri utenti della strada che magari girano con la loro Pandina vecchio tipo... E' una questione di quantità di moto, non di noccioline: se ti viene addosso un Cayenne e tu non sei a tua volta su un Range Rover, sei morto. Basta con queste navi, che sfondano le strade, non stanno nei garage, nei posti auto segnati per terra che se te la parcheggiano accanto a lisca di pesce devi entrare dal tetto apribile o prendere l'autobus...
  19. Appunto. 159 ha fatto fin troppo la Audi de noantri, è un macchinone, quando ci sali fai pace anche con i tuoi, di chili di troppo... Che poi tiene la strada, frena anche, però... La cosa che mi è piaciuta di più, in tutto quell'interno gonfio e tondo, è la scritta in italiano "acqua", "giri", mi ha ricordato la Giulia... Solo quello, però, mi ha ricordato la Giulia...
  20. Ma l'Alfa deve rincorrere per forza questa tendenza assurda all'ingrasso? Lasciamo all'Audi il piacere di costruire motonavi, AR potrebbe anche andare in controtendenza e fare macchine un po' meno ipertrofiche. Tra l'altro, in tempi di sensibilità ecologica e protocolli di Kyoto, continuare a costruire bestioni da diciassette quintali francamente sembra un po' assurdo. E poi, tutta sta roba dentro le macchine, questi sedili enormi, ma servono davvero? Secondo me le case assuefanno i clienti con illusioni di opulenza, ma le auto non sono poi così più comode. E poi non tutte devono essere stracomode: un marchio sportivo, se fa macchine che rispettano il nome, può anche crearsi un'immagine positiva partendo proprio dalla spartanità.
  21. La prende ex novo. La nuova Duetto sarà probabilmente più compatta della spider attuale (non ci vuole molto, rispetto a quel motoscafo), ma non si collocherà "sotto", piuttosto la sostituirà. Almeno, questo è quanto ha lasciato intendere Ax, che da buon insider sa molte cose. Dovebbe andar così: nel 2010 nuova spider TP e via la spider attuale, nel 2011 nuova GT (sempre TP) e via Brera, nel 2012 nuova berlina, sempre TP, e via 159. Una nuova famigliola, TP, probabilmente ancora sul pianale "premium" che comunque dovrebbe adattarsi alla TP. Ma che verrà alleggerito (o meglio, saranno progettate meglio le macchine, risparmiando peso in generale). Questo, almeno, è quanto ho capito io dai discorsi sul forum. Poi, si vedrà...
  22. Ma infatti tutto nasce dalla dichiarazione di Montezemolo, secondo cui in USA Alfa torna con il nuovo duetto, che secondo le indiscrezioni più attendibili sarà a TP e sarà il precursore di tutta la nuova macchina "D" Alfa Romeo. Quindi non credo che andranno con 159 e francamente lo spero: per intendersi, quoto integralmente quanto scritto nei post precedenti da Fusi, Bialbero (e Marcuzzo, mi pare) e ritengo che 159, semplicemente, sia ancora meno Alfa di quanto non lo siano state finora le Alfiat TA post '87 (e lo erano già molto poco). Con quella macchina, negli USA andiamo a fare una figuraccia.
  23. Dalla mia firma potete capire che macchine ho avuto. Ebbene, c'è TA e TA: la 145 (la mia 1.6. TS, quindi cambio trasverso) è molto diversa dalla 33 (la mia 1.3 Imola, ma ci misi la barra antirollio, sotto, senza la barra duomi sopra, comunque era già più solida dello schema di serie che non aveva la antirollio). La 33, con l'antirollio, quando acceleravi di brutto andava comunque dritta (ma forse perché aveva solo 90 cv?) mentre la 145 a volte si muove (forse perché ha 120cv?) e mi pare che dia più reazioni allo sterzo soprattutto sul bagnato. Come tenuta assoluta sono contento di entrambe, considerando che entrambe a canna in curvoni autostradali (in Germania, ovviamente ) stavano bene in terra (che secondo me, sia in macchina che in moto una prova seria delle qualità del telaio è il curvone in appoggio a tutto gas, IMHO. IL fatto è che rischi la pelle...). Come frenata 145 è meglio (la 33 non era un granché, eh...) e insomma fino a che si parla di macchine di quella categoria non è che TA sia uno schifo assoluto, si può avere una buona macchinina. Non ho mai guidato 155 né altre Alfa TA più recenti, eccetto 159. Giulia e 75, però... Beh, che ve lo dico a fare? P.S.: l'85% delle auto sul mercato è una 128. Infatti le belle macchine sono il restante 15%.
  24. Ma l'Argenta non era TP?
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