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Albizzie

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  1. insomma... buona avventura
  2. riguardo il grassetto, di solito non si usa perchè equivale ad urlare. questa e daltre regole, fanno parte di una specie di 'galateo' di internet, chiamata netiquette riguardo ruini, anche a me da fastidio che si pronunici sulla politica italiana, ma non mi sembra il caso di non farlo parlare con metodi anti-democratici, perchè è facile passare dalla ragione al torto
  3. davanti a quello ci passo tutti i giorni (feriali) alle 8/8,15. lì è pure peggio con tutte quelle macchinette del cavolo e la strada stretta
  4. ricordo a ste80, guglielmo e a tutti gli utenti di non scrivere in grassetto.
  5. ma la bertè non era domenica "a quelli che il calcio"?
  6. vigile? una volta scrissi un bel post sulla razza vigile urbano.
  7. la descrizione dell'evento e della sua preparazione cercava solo dimostrare quant'è impari la lotta che si svolgerà nell'arena, non voleva fare leva sulla commozione o disgusto. quello che ribatto io, oltre le inutili sofferenze dell'animale, è lo spettacolo in se stesso che ha come tema principale la morte e la violenza di un essere che colpe non ha, oltre quella di essere nato. e se la plaza de toros di madrid è il punto più alto e spettacolare della tauromachia, ci sono centinaia di altre corride minori dove toreri +/- improvvisati cercano di avere la meglio su tori che PROPRIO NON VOGLIONO MORIRE. putroppo ho assistito all'indecente spettacolo con toreri improvvisati che nonostate ripetute colpi di spade non riuscivano ad avere la meglio sugli animali neanche dopo i sonori fischi di pubblico. certo alla fine, daje e daje ci sono riusciti: ma a quel punto come si fa a non tifare per il toro?
  8. Albizzie

    giornate di ordinaria follia

    vi racconto cosa mi accaduto sabato passato, ma sono sicuro che la scena +/- si ripete ogni giorno in molti luoghi. mia figlia frequenta il primo anno di un liceo di roma, sabato voglio andarla a prendere con lo scooter all'uscita delle lezioni. arrivo con leggero anticpo e fermo la moto dalla parte opposta al cancello per non creare intralcio a chi dovrà uscire di lì a poco. illuso. ecco che nei cinque minuti precedenti l'uscita il caos si abbatte sulla via: una moltitudine di auto si riversa vicino la scuola, ognuna fa a gara a chi parcheggia più vicino il cancello, 1a 2a terza fila tutte occupate. da notare che proprio di fronte l'istituto (10 mt) c'è un ampio parcheggio divenuto inservibile perchè c'è chi ha pensato bene di parcheggiare davanti agli ingressi/uscite. a chi vuole entrare viene detto di fare tutto il giro per entrare dall'ingresso opposto a quello davanti la scuola, ormai quei posti sono stati occupati con fatica e sudore, guai a lasciarli, ne va dell'onore. molte macchine rimangono con il motore acceso, neanche stessero compiendo una rapina, pronti a sgassare via. ovviamente, tutto questo caos aumenta con lo scorrere del tempo e con lo sfortunato sopraggiungere di qualche incauto abitante del luogo che avrebbe l'ardire di passare con la sua auto nella pubblica via PAZZO!!! l'esercito di papà e mamme premurosi e apprensivi ormai ha eretto una barriera difensiva che è praticamente impossibili abbattere, la muraglia cinese al confronto è un castello di sabbia. ormai sono le 13:30, la fatidica ora e scoppiata a questo punto l'apoteosi. siccome vivo in una città di invalidi civili non deambulanti, i suddetti genitori sono nell'impossibilità fisica di scendere dalle loro auto per farsi vedere dai loro figli. quindi quale altro metodo hanno se non suonare ripetutamente il clacson? nessun'altro. ecco infatti udire i ritmi più disparati per distinguere il suono da quello dell'altro: si inizia con un pe-pe, poi un peeeeeeeeeeeee, dopo un ta-ta-ta-ta-ta-tatata e via dicendo, per fortuna non ci sono più le trombe di gassmaniana memoria. finalmente i ragazzi si ricongiungono alle famiglie dopo 6 ore di lunga assenza (ripeto ragazzi delle superiori) scene di commozione pervadono la strada poi tutti insieme si può andare a casetta. previa l'accensione simultanea di tutti quei motori che sbadatamente erano stati spenti precedentemente. io, ancora allibito per la scena alla quale ho da poco assistito, allaccio il casco insieme a mia figlia con calma e tranquillità, scambio 2 parole. dopo 200 metri di strada c'è il primo incrocio che immette nella in via nomentana, la via principale. so già di ritrovarli tutti lì. infatti eccoli di nuovo: accalcati, contromano, aggrovigliati all'incrocio per guadagnare qualche cm. tutte auto rigorosamente con papà/mamma e studente a fianco, al massimo la sorellina più piccola di dietro. tutte auto mezze vuote che si ricongiungeranno ad altre centinaia di auto mezze vuote con altri studenti a bordo, incolonnati +/- pazientemente sulla nomentana. per fortuna è sabato, abbimao un giorno per riposarci per affrontare adeguatamente una nuova settimana di traffico.
  9. ma mica è detto che tutto quello che fa parte della nostra tradizione sia giusto e vada salvaguardato. anticamente si facevano sacrifici umani (forse ancora adesso d aqualche parte) vogliamo ripristinare pure quelli, in nome di non so quale valore? quello che si dovrebbe evitare è la morte con sofferenza come spettacolo. gli esempi che hai citato non hanno come scopo la morte come fine a se stessa. in una (se non erro) si distrugge un carro di cartapesta, nell'altra non è che una corsa, se vuoi disputata in un ambiente non adatto, ma molto è stato fatto in termini di sicurezza, quindi non li trovo pertinenti con la corrida. ci sono tante altre manifestazioni in italia e all'estero che vanno difese, ma la corrida, a parer mio non è tra queste. dal sito www.portalecattolico.it leggo: Le sofferenze a cui viene sottoposto il toro iniziano ben prima della sua entrata nell'arena. Ancora giovanissimo viene marchiato a fuoco e separato dalla madre; crescendo, viene sottoposto a diverse prove per valutarne la forza e la resistenza, come ad esempio il derribo, in cui l'animale viene inseguito da uomini a cavallo armati di una lancia con cui lo infilzano ripetutamente. Questi maltrattamenti servono per determinare quali tori sono adatti alla corrida e quali saranno usati in qualche “spettacolo” minore dove comunque le torture non mancheranno. Il loro destino è in ogni caso segnato: li attende una morte crudele per far divertire quell'esigua minoranza di spagnoli e turisti che ancora ama godere della sofferenza altrui. Nelle plazas de toros di tutta la Spagna, i tori vengono letteralmente massacrati secondo un rituale minuziosamente studiato che non lascia loro scampo. La corrida inizia con l'entrata nell'arena dei peones, i primi aiutanti del matador, che hanno il compito di disorientare e stancare l'animale; questi sono seguiti dai picadores a cavallo che con delle lance appuntite lacerano i muscoli del collo del toro. Le ferite lasciate dai picadores vengono poi aggravate dagli arpioni che i banderilleros piantano nel dorso dell'animale provocando gravi lesioni ed emorragie. E' solo a questo punto che il matador entra nell'arena e, dopo averlo stancato ulteriormente con la tipica capa rossa, tenta di uccidere il toro con una stoccata al cuore. Al matador segue il puntillero il quale, armato di un coltello a lama larga, cerca di spezzare la spina dorsale alla base del collo dell'animale. Infine la povera vittima viene mutilata: gli vengono tagliate le orecchie o la coda che sono poi donate come trofeo al matador. A questo punto, dopo oltre venti minuti di sofferenze, il toro viene trascinato fuori dell'arena, spesso stordito e paralizzato ma non ancora morto in più al toro viene praticata la limatura delle corna. cosa ci trovi da difendere in tutto questo? fosse almeno una lotta ad armi pari.
  10. su questo ha ragione copco. mai come quella volta il papa levò la sua ferma voce contro questa insensata guerra. e mai come quella volta fu ignorato proprio da quelle forze politiche che, ipocritamente, dicono di ispirasi ai valori cristiani.
  11. considerando le probabilità con le quali si viene fermati dai vigili, trattasi di pura sfortuna. per il resto: hai completamente ragione!
  12. vista una sola volta,e mi è bastata. non vedevo l'ora di uscire.
  13. fiato: errore di battitura (in buona o in malafede)
  14. naaaa. come dicono quelli bravi in tv: il campionato è lungo. e per fortuna NOI a torino ci siamo andati presto.
  15. beh, direi di più: 2 tiri su punizione, due gol. la partita è stata brutta, però la juve ha centrocampo ci ha bloccato sempre e i nostri attacchi sono stati davvero inutili.
  16. STIAMO PARLANDO DI ZAFIRA, vero ste?
  17. COMPLIMENTONI alla juve per ieri sera, grande squadra.
  18. Albizzie

    Attacco virtuale alla capitale

    per ora l'attacco è arrivato dal cielo. un bello sgrullone d'acqua che ravviva il traffico del lunedì mattina è prorpio quello che ci voleva. per l'esercitazione, me ne starò alla larga. per fortuna.
  19. infatti, sono teorie vecchie e ampiamente smentite.
  20. intanto, solo oggi pomeriggio ne ho avvistate altre 3. comincio a preuccoparmi per la mia salute
  21. Albizzie

    Il crac delle coop rosse

    prova a pensare che tra la cooperativa sociale e la mega-ccoperativa esistono migliaia di cooperative con fini più disparati. una su tutte le cooperative agricole, olearie e vinicole. unico modo che hanno i singoli contadini per farsi rispettare sul mercato. oppure le cooperative edilizie, altro modo per per aspirare a diventare prorpietario, per molti l'unico.
  22. ma cosa c'entra l'amore con "la lotta laicismo/cattolicesimo e tutte le alre cose che tanto ci fanno litigare certe volte".
  23. http://www.autopareri.com/forum/showthread.php?t=16183
  24. allora stiamo parlando di qusto utente: :D credo, che Desmo16 sia il nome della moto in questione, anche se il vero utente dovrebbe essere giovane lo stesso, beato lui.
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