Quoto.
Tutto vero: a forza di sentire puzza di Fiat, ahimè anche nella qualità e nell'affidabilità, molti continueranno a sentirla per un po' anche se - per dire - sfornassero una Giulia TP con pianale, sospensioni e motori esclusivi.
Molti consumatori hanno gambe da coniglio e memoria da elefante, ma molti altri si accorsero - vuoi per competenza, vuoi per sentito dire - che GTV 916, 156, 166 e 147 non erano molto lontane dallo spirito Alfa Romeo. Con 159 e MiTo, imho, è stato fatto un passo indietro. Su 940 vedo luci e alcune ombre, sono curioso di provarla.
Alfa Romeo paga anche la mancanza di una strategia di lungo termine: passi avanti e poi indietro, risorse investite male, modelli mal gestiti o sostituiti troppo tardi: 147 è da tempo alla canna del gas, non si può tenere un modello in produzione 10 anni mentre la concorrenza cambia ogni 5-6.
Se l'Antitrust fosse una cosa seria avrebbe imposto a Fiat di cedere Lancia o Alfa Romeo: solo in Italia è consentito ad un costruttore detenere il 99% della produzione automobilistica nazionale.
Con Chrysler le opportunità di sinergie aumentano a dismisura: un pianale D a TP per berline, sw, coupè, cabrio, spider, SUV medie entro 7-8 anni credo sia realizzabile. Ovviamente converrà evolvere il D-Evo, ma occorre uscire dalla mentalità fiattara.