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marcopolo

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  1. Ma io ne ho 32 😂 Da qui la discussione col figlio del mio meccanico (qualche anno in meno di me), che aveva li una Giulia. Lui: "la Giulia è la macchina che vorrei fra qualche anno" Io: "anche io, ma c'è il rischio che non sia disponibile fra qualche anno...."
  2. Beh ragazzi, non posso che ringraziarvi per i numerosi interventi Purtroppo siamo andati a confermare una sensazione che già avevo: il segmento C "non SUV" sta lentamente agonizzando. Il fatto che la dimensione non sia né carne né pesce, come sottolineato da @Gil, potrebbe essere chiamato anche "giusto compromesso" a seconda della moda del momento, che purtroppo sta trascurando questo segmento. Ammetto che nel mio "piano" originale prevedevo di utilizzare la Giulietta ancora per qualche anno, per passare poi su Giulia. Affrettare questo passaggio diventa però complesso sia in termini di spazi del box, sia in termini economici sia nei termini del significato italiano di "understatement". Oltre infatti a ritrovarmi con un auto che avrei voluto guidare con qualche anno di più sulle spalle (cosa su cui posso benissimo passare sopra 😋), per esperienza personale so che mi ritroverei anche a dover gestire gli ingiustificati sguardi di disappunto dei colleghi (suppongo sappiate quanto può soffrire di invidia un Italiano medio...) Per ora provo quindi a vedere se riesco a trovare una segmento C che mi aggrada (provandole). In alternativa posso sempre riparare la Giulietta e attendere...
  3. La Focus la abbiamo come auto aziendale: auto divertente ma non riesco a sopportare gli interni. Proprio perché anche l'occhio vuole la sua parte, tra queste sceglierei Mazda 3, ma ho paura che il passaggio tra 1.4 turbo della giulietta a questo 2.0 aspirato potrebbe essere traumatico. Stavo pensando anche alla Mercedes classe A con il 1.3 da 163 cavalli. Ma ne vale la pena?
  4. Ciao a tutti, ahimè, dopo 172000 km mi ha lasciato per la seconda volta il modulo multiair della Giulietta (la prima volta a 115000 km). La motivazione resta un mistero: tagliandi regolari ogni 15000 km presso la rete ufficiale, sarei curioso di indagare il motivo ma la realtà è che si riceve poco supporto da parte della casa. Non sono molto orientato alla riparazione: purtroppo finirei per spendere qualche migliaio di euro (tra modulo e "distribuzione") e mi ritroverei una macchina di cui ormai non mi fido più. Purtroppo il segmento C ultimamente piange: in 10 anni si è impoverito tecnicamente al punto che la Giulietta uscente si ritrova ad essere una delle auto meccanicamente più raffinate sul mercato. Difficile quindi trovare una sostituta all'altezza. Provando un certo fastidio per i SUV, la scelta si riduce ulteriormente. Sto facendo un pensierino sulla mazda 3 con il nuovo skyactive x aggiornato (andrò a fare qualche test drive) ma, temo comunque che l'impressione di guida non sia paragonabile. Qualche consiglio su auto del medesimo range di prezzo (30k€ scarsi)? Grazie Davide
  5. Beh lui era un rappresentante eletto, non proprio la stessa cosa.
  6. E' meteo, non si può pretendere una precisione millimetrica, soprattutto in questa stagione. Loro avvisano della probabilità, negli ultimi anni in maniera più paranoica visto che ogni disastro ce la si prende con gli scienziati che non l'hanno previsto. E comunque in giro al nord qualche temporalino non proprio leggero è in corso:
  7. Eviterei certi toni dal momento che la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno.
  8. Non può fare altro, UK lascia una posizione molto privilegiata, non possono lasciare che si metta in una posizione di ulteriore vantaggio.
  9. Praticamente dovrà seguire i regolamenti europei senza poterli discutere. Geniuses.
  10. Common Statement by the Foreign Ministers of Belgium, France, Germany, Italy, Luxembourg and the Netherlands The Foreign Ministers of Belgium, France, Germany, Italy, Luxembourg and the Netherlands take note with regret of the fact that the British people have spoken out against EU-Membership. The decision of the British people marks a watershed moment in the history of Europe. The European Union is losing not only a member state, but a host of history, tradition and experience.This creates a new situation. As a consequence of the decision of the British people, the agreement the European Council had found on 18/19 February ceases to exist. We now expect the UK government to provide clarity and give effect to this decision as soon as possible. The relevant provisions of the Lisbon Treaty (article 50 TEU) provide for an orderly departure. We stand ready to work with the institutions once the negotiations in order to define and clarify the future relations between the EU and the UK will start.We remain of the firmest belief that the European Union provides a historically unique and indispensable framework for the pursuit of freedom, prosperity and security in Europe, for shaping peaceful and mutually beneficial relationships amongst its people and for contributing to peace and stability in the world.Since its creation in 1957 by the six founding Members, the EU has gone a long and successful way. It has reunited Eastern and Western Europe and it has brought about the longest period of peace on our continent in modern times. Moreover, it has been a driving force to bring the people of Europe together and thereby delivered on its promise that we have committed ourselves to in the treaties: To create an ever closer union among the peoples of Europe. We will continue in our efforts to work for a stronger and more cohesive European Union of 27 based on common values and the rule of law.It is to that end that we shall also recognize different levels of ambition amongst Member States when it comes to the project of European integration. While not stepping back from what we have achieved, we have to find better ways of dealing with these different levels of ambition so as to ensure that Europe delivers better on the expectations of all European citizens.It is in this light that we strongly reaffirm our joint commitment to the European Union. However, we are aware that discontent with the functioning of the EU as it is today is manifest in parts of our societies. We take this very seriously and are determined to make the EU work better for all our citizens. Neither a simple call for more Europe nor a phase of mere reflection can be an adequate answer. We have to focus our common efforts on those challenges which can only be addressed by common European answers, while leaving other tasks to national or regional levels. We must better deliver on those issues that we have chosen to tackle on the European level. And we must accept our responsibility to reinforce solidarity and cohesion within the European Union.Today, Europe is faced with huge challenges in a globalized world that require a better European Union: We must further concentrate the EU’s activities in today’s main challenges: ensuring the security of our citizens in the face of growing external and internal threats; establishing a stable and cooperative framework to deal with migration and refugee flows; boost the European economy through promoting the convergence of our economies, a sustainable and job-creating growth and advancing towards the completion of the European Monetary Union. These challenges take place against a backdrop of growing instability and geopolitical changes at our European borders.We express our confidence in our common European future. esteri.it
  11. Ma abbiamo veramente una memoria così debole? Non posso nemmeno cominciare ad elencare tutte le cose che sono cambiate in positivo grazie all'UE, non ne ho proprio il tempo....
  12. Intanto si è dimesso Jonathan Hill, commissario europeo per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali.
  13. Ragazzi, mi sa che giungere ad una conclusione se sia meglio la democrazia rappresentativa o la democrazia diretta sia un po' oltre le possibilità di questo foro. Ognuno ha le sue argomentazioni l'importante è non arrogarsi il diritto di considerarsi parte dell'unica fazione che sta dalla parte giusta.
  14. https://youtu.be/UjzOb6mAuG8?t=39s
  15. @fuzz77 Più che stucchevole, quasi scandaloso il modo in cui si stanno utilizzando quei dati per screditare il risultato del referendum. Non c'è dubbio però che la parte meno istruita di popolazione sia più suscettibile a certi messaggi di tipo populistico; e non si vuole negare la realtà che l'unione non si sta dimostrando capace di rispondere ai problemi reali delle persone. Purtroppo la capacità di avere atteggiamento critico nei confronti dei problemi non è una caratteristica con cui si nasce ma si apprende attraverso il percorso formativo di istruzione a cui ogni individuo dovrebbe poter avere accesso. Il risultato è un enorme divario di accesso alle informazioni, aiutato dal pessimo lavoro di chi le informazioni le veicola, che va a creare le differenze antropologhe sul voto. Un voto che esprime il malessere di una parte della popolazione, e quindi a mio modo di vedere ancora più importante, ma mal indirizzato da promesse che tutti si guardano bene dal spiegare come mantenere. Il problema che ho con i populisti e che Io credo che si debba diffidare di coloro che negano l'esistenza dei problemi, ma che si debba proprio stare alla larga di coloro che sembrano troppo certi delle soluzioni.
  16. Nel breve di sicuro perdiamo tutti. Nel lungo dipenderà da chi saprà muoversi meglio, che poi è il motivo per cui la governance dell'unione deve fare un passo avanti (o indietro): non si possono continuare a vedere riunioni con 28 ministri di paesi differenti seduti su un tavolo di 50 metri, che si incontrano ogni settimana per decidere la data del prossimo incontro. E' ora di fare alcune valutazioni per capire se abbiamo raggiunto un livello culturale tale da essere in grado di cominciare a fidarci gli uni degli altri e quindi aumentare le deleghe date all'unione o se sia il caso di fare un passo indietro.
  17. Guarda io ci spero e non per il discorso di punire per dare l'esempio che pare si voglia far passare. Il punto è che il rapporto del Regno Unito con l'unione Europea già prevedeva di usufruire dei vantaggi di stare nell'UE, rinunciando al minimo sindacale necessario per rimanere dentro. Lasciargli contemporaneamente completa libertà e contemporaneo accesso al mercato unico, per il resto dell'UE nel lungo periodo sarebbe una mazzata negli zebedei di livello cosmico. Qualcuno ha proposto di candidare Milano come prossima sede dell'autorità bancaria ora a Londra, io lavorerei da subito in tal senso.
  18. Vediamo, ho poca fiducia, con le elezioni in Francia e Germania e il nostro referendum in autunno mi sa che rimarrà tutto fermo. Rischiamo di cadere nel trappolone degli inglesi.
  19. Perchè dire: "non siamo noi a doverci rimboccare le maniche, è la Germania che è cattiva" è più semplice.
  20. Innanzitutto come detto, anche dopo il 2001 qualche possibilità di diminuire il debito senza effettuare bagni di sangue l'abbiamo avuta, altri paesi come il belgio ci sono riusciti. Secondo, per quale ragione chiunque dovrebbe avere interesse a rendere il paese più povero? Non ci guadagnerebbe proprio nessuno, è un'assurdità.
  21. Il discorso esula dalla moneta unica, vale per ogni stato al mondo, per ogni persona. Puoi rimandare ma alla fine i debiti si pagano sempre. Che il welfare dovrà diminuire ancora parecchio in tutti gli stati più avanzati è una certezza demografica.
  22. Che abbiamo firmato , probabilmente senza aver mai guardato una cartina geografica....
  23. Solo una precisazione: con una forte crescita diminuisce il rapporto tra debito e pil e questo rende il debito maggiormente sostenibile, ma per diminuirlo occorre tagliare la spesa pubblica. Cosa che non si è voluta mai fare.
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