Per risponderti cito me stesso in qualche post fa:
Tra limitare gli stranieri ed imporre una quota di italiani o, meglio ancora, di giocatori formati dai nostri settori giovanili e, quindi, eleggibili per le nostre rappresentative nazionali, c'è una differenza, sottile quanto si vuole, ma c'è! In una società come quella odierna è di gran lunga meglio la seconda, IMHO!
Ti dirò che potremmo "divertirci" un po' a ragionarla bene e dettagliatamente una ipotetica Riforma del nostro calcio, anche in maniera più radicale di quanto non abbia fatto io nel post succitato.
LegaPro di seconda divisione esclusivamente con squadre che siano composte di giocatori Under 18 formatisi nei vivai italiani.
LegaPro di prima divisione come sopra, almeno 10/15 elementi Under 18 autoctoni, di cui almeno 5 in campo.
Serie B con almeno 10/15 elementi Under 20 autoctoni, di cui almeno 5 in campo.
Serie A con almeno 10 Under 23 autoctoni, di cui almeno 3/5 in campo.
Per il resto, OBBLIGO a quelle società che militino in campionati professionistici di allestire almeno delle formazioni Berretti e Primavera, a fronte di qualche agevolazione fiscale almeno sino alla LegaPro compresa.
Lasciando libertà di scelta alle società che si guadagnano il diritto di entrare nel professionismo, vincendo i campionati minori, se entrare di fatto assumendosi gli obblighi o se restare dilettantistiche rinunciando alla promozione guadagnata sul campo.
Il tutto ricevendo un premio in denaro da pare delle società che, retrocesse sul campo, si gioverebbero della permanenza nella serie appena perduta; vincolando però tale premio ad un reinvestimento nelle strutture tecniche.
Per i Pro invece porre regole ferree sulla gestione dei bilanci, e dei tetti minimi di spesa per i vivai, in percentuale rispetto ai ricavi rispettivi:
LegaPro, prima e seconda divisione, minimo 50% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.
Serie B, minimo 40% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.
Serie A, minimo 30% dei ricavi reinvestiti nel settore giovanile.
Per carità, è un "giochetto" innocente, inutile, e presuntuoso...ma non fa male a nessuno, e magari ci aiuta a capire meglio che di strade ce ne sarebbero altre, basterebbe volerli sul serio i cambiamenti.