Ciao a tutti.
Vi seguo piuttosto assiduamente ma scrivo molto poco. Mi permetto di dire la mia sull'argomento Giulia, dopo 5 mesi e 15000 km di vita con una 150 CV AT8, premettendo che ho l'Alfa nel cuore da quando avevo sei anni e che questa macchina rappresenta per me un piccolo punto di arrivo. Ciò che scrivo, quindi, è filtrato da questa passione che porta ad apprezzare moltissimo, ad esempio, anche dettagli minimi come la targhetta con (finalmente) la scritta "Alfa Romeo SpA" ed a guardare un'Alfa in modo sempre un po' diverso da come guardo le altre automobili.
Divido le considerazioni in due parti: quelle personalissime da utilizzatore e quelle più generali che riguardano il target di una macchina del genere.
L'auto globalmente mi piace molto: benché la linea non mi entusiasmi più di tanto, soprattutto dietro (trovo il posteriore molto anonimo), è comunque molto equilibrata e gradevole ed osservata da vicino rivela forme molto più mosse ed affascinanti di quanto non appaia vedendola in strada da una certa distanza. A parte le considerazioni estetiche, comunque, ciò che davvero mi piace è che ci sia "tanta macchina" sotto pelle, come dev'essere per un'Alfa Romeo.
Questo fa passare in secondo piano le rinunce, in fatto di praticità, che la meccanica impone, in primis lo spazio interno.
Tanto è già stato scritto da chi l'ha guidata. Da parte mia posso solo ribadire le lodi già espresse. Lo sterzo, in particolare, è sensazionale e lo metto allo stesso livello del mio riferimento ideale (Miata NA), col solo piccolo neo, a mio giudizio, di essere un filo troppo leggero.
Guidandola, la macchina sembra molto più piccola e leggera di quello che è in realtà e questo credo sia il miglior complimento che le si possa fare. È agile e precisa, a dispetto della stazza, con una posizione di guida perfetta. Piacevolissima, insomma, anche andando a passeggio. Ti fa cercare ogni scusa per usarla. Si merita in pieno il nome che porta, insomma.
Il motore, nel mio caso, è stata una scelta obbligata e, nonostante sia il più piccolo, muove la Giulia in modo molto brioso. Certo, salendo coi giri si nota che gli manca fiato, ma guidandola sfruttando il connubio fra coppia elevata e cambio a 8 rapporti riesce comunque ad essere gratificante. Sicuramente la macchina merita un bel motore a benzina, con cui si sposerebbe meglio e che ne eliminerebbe il difetto peggiore, ossia il rumore: il 2.2 ha proprio un suono orrendo (senza mezzi termini), che fa a pugni con l'immagine della Giulia. A caldo, a freddo, al minimo... sempre: per i miei gusti è proprio un rumore tremendo. Tenderei quindi ad insonorizzarlo di più, in modo da nascondere il più possibile la colonna sonora. Che, detto di un'Alfa, pare un po' un'eresia, ma meglio un suono assente che un suono da trattore.
Internamente secondo me la macchina è fatta bene e non lascia nulla a desiderare, mi soddisfa in pieno per design, materiali, colori (versione Super con interni bicolori). Ha evidenziato solo un paio di pecche che fanno un po' imbestialire: il ventilatore interno a volte cigola un po' e la modanatura in plastica in zona leva del cambio scricchiolava (praticamente da subito). Ho risolto con una strisciolina di spugna, ma trovo inammissibile che non sia stata prevista in fase di progetto l'interposizione di una striscia di neoprene o simile.
Questi due difetti costituiscono il passaggio alla seconda parte delle mie considerazioni, ossia da un punto di vista di appassionato ad uno di semplice acquirente di una segmento D.
Trovo sicuramente criticabile la scelta di offrire in opzione cose come il piccolo cassettino portaoggetti a lato del volante (!) o lo specchietto di cortesia lato guida (!!!). Sono sciocchezze da utilitaria che, pur non pesando nella mia personale valutazione complessiva della macchina, mi risultano veramente incomprensibili.
Altrettanto incomprensibile, secondo me, la scelta di avere luci diurne diverse a seconda che si montino le alogene o gli xeno. Non ha alcun senso, le luci diurne a led sono molto identificative, visto che richiamano la scritta posteriore (o almeno così è sempre sembrato a me) e credo che, se assenti, penalizzino l'immagine della macchina presso la gran parte degli utenti medi di berline di questo tipo.
Lo stesso si può dire dei saltellamenti dell'avantreno a ruote completamente sterzate: so che ci sono, so perché ci sono, so quali vantaggi ho in cambio e quindi mi va bene così, ma per l'utente normale ritengo che siano totalmente inaccettabili e trovo strano che pochi abbiano evidenziato la cosa. Chiunque (ma proprio chiunque) sia salito in macchina con me si è allarmato per questi saltellamenti e rumori dell'avantreno in manovra, troppo evidenti per passare inosservati. È imbarazzante portare (di rado, ma talvolta mi capita) clienti o fornitori e fare manovre strette con un simile effetto collaterale.
Da ultimo, mi interessano poco la pastosità della manopola o la dimensione dello schermo, fortunatamente non touch, o altra roba del genere. Però credo che il navigatore dovrebbe essere più aggiornato ed efficiente nel calcolo degli itinerari in base al traffico. È una questione di funzionalità: se anche con la versione più aggiornata non trovo strade aperte uno o due anni fa e se le indicazioni sul traffico sono poco più che casuali, tanto vale non averlo affatto ed usare il telefono.
Queste pecche, che per me possono anche essere trascurabili, a mio parere penalizzano molto l'approccio alla Giulia da parte di una clientela "normale", che poi è quella che dovrebbe fare il grosso delle vendite. Clientela che, a parte l'immagine, il premium e blablabla cerca in primis l'affidabilità (totale, meccanica e di assemblaggio), dandola per scontata per altri marchi e mettendo invece in conto proprio l'opposto per un'Alfa Romeo.
La macchina in sé piace molto, per strada non passa inosservata e chiunque l'abbia vista mi ha fatto i complimenti, anche gente che di auto non sa niente. Di potenziale da sfruttare ce n'è. Ma ci sono anche parecchi margini di miglioramento, sia in termini di dettagli sul prodotto sia in termini di percezione, che potrà cambiare solo con pazienza e perseveranza nell'inseguire un livello qualitativo esente da critiche.
Tanto più se si considera che l'orticello di casa non basta più e che questa macchina è venduta in Cina come in Alaska, ove le esigenze e le aspettative di affidabilità sono diverse e maggiori rispetto al nostro mercato domestico.
"Just my 2 cents", come si suol dire...
P. S. : Non so se questo messaggio vada meglio qui o nella discussione sulle vendite della Giulia: in caso i moderatori lo sposteranno ove riterranno più opportuno.