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Grande Puffo

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  1. Certo! Infatti mi riferivo al bombardiere che affondò la Repulse e la PoW ma non essendoci prospettive per un nuovo bombardiere nippo ho scelto la cosa più vicina
  2. Sì è così. Magari il nuovo caccia giapponese derivato dal dimostratore atd-x lo chiameranno G3M...
  3. è in fase costruttiva abbastanza avanzata perchè adesso spenderebbero più per le penali che per la costruzione. Il prossimo anno decideranno se metterla in servizio altrimenti va in naftalina in attesa di tempi più favorevoli e cercheranno di venderla. Ci sono molti paesi che la vorrebbero volentieri (India e Brasile in primo luogo, prima della crisi di Crimea e dopo le mistral non mi sarei stupito l'avessero comprata i russi che con i loro programmi analoghi sono in altissimo mare, ma anche la Turchia potrebbe essere interessata)
  4. Come molti sapranno la marina vedrà la sua linea operativa dimezzarsi nei prossimi anni per obsolescenza dei mezzi. Per ovviare a tale inconveniente in tempi di vacche magre è allo studio il progetto di un'unità di caratteristiche innovative. Sarebbe un monoscafo da circa 5000 tonnellate di dislocamento con forti caratteristiche stealth e un alta velocità (35 nodi). Il profilo di missione potrà essere continuamente riconfigurato grazie all'aggiunta di moduli containerizzati, analogamente alle LCS americane, così che la PAM (Pattugliatore d'altura multiruolo) possa passare dall'essere un pattugliatore, a un cacciamine, a una nave ospedale o di soccorso, o una nave anti pirateria. In aggiunta una sottoversione della classe avrà anche un consistente armamento missilistico (16-32 lanciatori Sylver A70) è sarà pertanto una vera e propria fregata. Non c'è chiarezza sui numeri ma la marina ne vorrebbe tra le 10 e le 15 così come molte sono le speranze sul suo potenziale per l'export.
  5. Ma di 500 di nuova generazione non si fa più menzione? Nel 2018 affideranno l'immagine di marca a una vettura con 11 anni sul groppo?
  6. Il JF-17 dovrebbe molto alla lontana derivare dal Mig-21 essendo la variante da esportazione del mai realizzato Chengdu Super 7 ovvero un caccia (sviluppato con la Grumman!) che riprendeva la cellula della copia cinese del Mig-21 con l'aggiunta di avionica e motori moderni. Non sarà il top ma é una buona alternativa per molte aereonautiche, addirittura pare che l'argentina voglia adottarlo per la sua aereonautica e produrlo su licenza. Il Tejas é in realtà un aereo più moderno e che se non soffrisse per l'inefficenza e la lentezza dell'industria militare indiana sarebbe un progetto interessantissimo e potenzialmente di grande successo. Ha tutte le tecnologie e gran parte delle capacità di un multiruolo di quarta generazione essendo il più leggero caccia supersonico al mondo attualmente in produzione. Per non parlare del fatto che esiste anche in versione biposto e navalizzato. Le somiglianze con i mirqge francesi di decenni fa non devono ingannare, aereodinamicamente é un buon design, si ritrova ad essere non modernissimo prima ancora della sua IOC più sul versante dell'avionica, per il fatto che era previsto entrasse in linea un decennio fa e da allora gli standard tecnologici si sono alzati. Pare risolveranno abreve il problema con una variante molto migliorata. Se il programma fosse stato gestito in modo più razionale poteva essere quell'attesissimo erede di F-5 e Mig-21 che dotasse le aviazioni di mezzo mondo e con pochi soldi, di un mezzo economico ma al tempo stesso moderno, capace ed efficente.
  7. Attenzione però che della produzione cinese si sa poco... In particolare non giurerei che i russi sono avanti in termini di elettronica. Diversi insider sostengono che le ultime varianti cinesi del flanker (il navale J-15, il J-11B, il recentissimo J-16) sono molto più avanzate in termini di avionica, sistemi e materiali compositi anche del Su-35S (che peraltro credo non abbia alcun rivale nel combattimento manovrato), cominciano poi ad uscire su fonti ufficiali dichiarazioni dei tecnici cinesi con notizie prima inaccessibili sui loro progetti che testimoniano progressi davvero impressionanti (ad esempio il J-20 non è come si potrebbe pensare un semplice delta-canard ma si basa su una formula aereodinamica inedita che fa uso più di qualsiasi altro design precedente del concetto di lifting body), la Cina tiene più della Russia il passo dell'occidente in campo di innovazione tecnologica (2 esempi: le prese d'aria DSI e i sensori stile EODAS che caratterizzano gli ultimi design cinesi e di cui non v'è traccia sui loro equivalenti russi) e soprattutto l'emergente e ben finanziata industria cinese mostra una vitalità ben superiore a quella della da vent'anni stagnante industria russa. Colmato il divario in molte aree e superati i maestri in diverse, i settori dove i cinesi rimangono marcatamente indietro (per il momento) rispetto ai russi è quello motoristico (il problema delle turbine a gas peraltro inficia anche i programmi navali) e quello elicotteristico. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Hanno ambizioni, capacità e soprattutto soldi. Stanno sviluppando una nuova generazione di modernissimi razzi spaziali che tra gli altri includerà probabilmente un "missile lunare" un mezzo nella classe del Saturno V o dell' N1
  8. Non direi proprio... Fino a 20 anni fa sì, oggi hanno raggiunto un ottimo livello tecnico per quanto riguarda aereodinamica, materiali, avionica, sistemi di volo, stealthiness. Hanno grossi problemi con la produzione indigena di moderni motori aereonautici che infatti sono il tallone d'achille di un altrimenti eccellente design come il J-20 (ma anche del nuovissimo aereo da trasporto Y-20): devono ancora importarli dai russi ma gli sforzi in quest'aerea sono concreti e supereranno certamente anche questa difficoltà. Naturalmente le accuse di spionaggio sono frequenti (del J-10 si dice derivi dal Lavi israeliano, del J-20 dal Mig 1.44, del J-31 che sia una copia ottenuta tramite cyberspionaggio dell' F-35) ma sono perlopiù infondate. Ad oggi tecnologicamente l'industria aereospaziale cinese è seconda solo a quella USA, pari a quella russa (ma confrontando il design del J-20 con quello del Pak-Fa specie in termini di invisibilità verrebbe da dire che è già avanti) e indubbiamente sopra quella europea (ancora limitata dai vari sciovinismi nazionali) per non parlare di quelle indiane, giapponesi e sudcoreane che sono molto sotto. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Il B non è la variante semplificata ma quella più avanzata. Sarà sì esportato in Pakistan ma non come rimpiazzo per i (nuovissimi e tuttora aggiornati) JF-17 ma come loro complemento di fascia alta. In pratica il JF-17 è la risposta pakistana al Tejas come aereo economico e leggero di quarta generazione, il J-10B/F-20 è la risposta ai nuovi Rafale indiani come multiruolo di quarta generazione e mezza. Molto probabilmente comunque entrerà in linea anche con la PLAAF insieme a nuove varianti del Flanker cinese (J-11B e J-16) come stop gap in attesa dei nuovi quinta generazione
  9. Il J-10B ha volato già nel 2008 e dovrebbe raggiungere la IOC in breve tempo. Circa le sue modifiche rispetto all'A si sa per certo di un nuovo radar AESA e della presa d'aria DSI. Poco chiaro il motore, potrebbe essere una variante aggiornata del precedente AF-31 o l'indigeno WS-10A. Pare sia in sviluppo avanzato anche una variante C caratterizzata da conformal fuel tanks simili a quelle degli ultimi block dell'F-16. Da escludersi una navalizzazione tanto quanto una successione ad opera del J-20: è una macchina di una categoria superiore, semmai è più realistico che la sostituzione avvenga ad opera del più piccolo J-31 (ma anche questo è improbabile)
  10. Diciamo allora molto promettente. Un velivolo molto innovativo (primo STOVL supersonico, motore di concezione avanzata, aereodinamica molto ben studiata, avionica del MIG-29, intelligente soluzione per gli ugelli direzionali) e con ampi margini di crescita (erano già in studio le varianti M e il successore di quinta gen. Yak-143). Stando ai piloti che lo provarono era un'ottima macchina. Non mi farei impressionare da una comparazione con il 38, pensato dall'inizio come aereo di transizione a fini prevalentemente sperimentali/addestrativi e che peraltro non aveva assolutamente nulla in comune con il suo successore. La bontà del progetto è anche testimoniata dal forte interesse occidentale (Alenia voleva coprodurlo) e dall'influsso che ha avuto sull'F-35B. Mi accodo a chi vorrebbe vedere un Ulyanovsk magari con la sua scorta di Kirov e Udaloy M
  11. La migliore certo, ma anche l'unica prodotta negli ultimi 25 anni a testimonianza che il concetto delle piccole portaerei STOVL è superato. La Cavour è tanto avanzata tecnologicamente quanto operativamente obsoleta. Perché il fatto che presto ci sarà un unico velivolo STOVL al mondo (peraltro accessibile a pochi, non ancora venuto alla luce e di capacità limitate rispetto agli equivalenti velivoli a decollo convenzionale, davvero un peccato la mancata nascita dell'ottimo Yak-141) e che operativamente la proiezione di potenza è oggi più importante della guerra antisom ( si privilegiano quindi le prestazioni degli apparecchi) ha fatto si che chiunque operasse un unità STOVL la sostituisse o con una più capace unità convenzionale o con una più polivalente ed economicamente sostenibile unità anfibia con eventuali capacità aviatorie, a seconda delle disponibilità finanziarie. Si pensi alle Queen Elizabeth inglesi che nasceranno STOVL ma sono predisposte per una conversione a CATOBAR, agli indiani che si concentrano sulle STOBAR come step intermedio per le CATOBAR di produzione nazionale, agli spagnoli che rimpiazzano l'imbarazzante Principe de Asturias con l'innovativa Juan Carlos. Nessuna delle oggi molte nazioni impegnate in programmi di sviluppo di nuove flaptop (cinesi, russi, giapponesi, brasiliani, turchi e sudcoreani) si sta indirizzando verso unità analoghe alla Cavour, un non senso galleggiante, dipendente dal programma di un unico aereo, limitata nelle sue capacità anfibie, spaventosamente costosa per una marina che ha una linea d'altura vecchissima (e che ha tardivamente iniziato programmi di rinnovamento della stessa) e capacità di expeditionary (quelle sì essenziali) relativamente ridotte, eppure al tempo stesso non abbastanza capace per le esigenze che sarà in futuro chiamata a coprire. Bisognava o spenderci meno e fare una nave più polivalente o accettare di spenderci un po' di più (e in realtà neanche tanto di più...) e avere una portaerei degna di questo nome.
  12. Peugeot prepara concorrente della Mercedes CLA - Prove e Novità - Motori - ANSA.it Diversi organi di informazione riportano l'uscita entro il 2016 di una coupè 4 porte Peugeot su base meccanica 308 da chiamarsi 408 GT e da proporre come rivale delle A3 sedan e CLA
  13. Grande Puffo

    Il riarmo in Estremo Oriente

    Molto probabilmente il Super Hornet è più adatto per l'attacco al suolo ma ho sentitissimi dubbi circa il fatto che abbia un maggior combact radius e una maggiore portata d'armi. Il J-15 è sì un aereo di transizione ma direi che non c'è male come inizio tenuto conto che alla sempre ottima configurazione generale del Flanker hanno aggiunto, pare, un' elettronica molto perfezionata. Circa il rimpiazzo pare che il progetto Chengdu (un progetto lontanamente derivato dal J-20 che dovrebbe produrre un grosso multiruolo imbarcato di quinta generazione) abbia battuto la navalizzazione del più piccolo ma inferiore Shenyang J-31 (che adesso non si sa bene a cosa servirà... export ? Complemento del J-20 in stile F-22/F-35? Non ci sono informazioni precise)
  14. Ma è a motore anteriore ?! Non doveva essere posteriore ? E allora su quale piattaforma è costruita ?
  15. è una dipendenza parziale (sia gli F-15J sia gli F-2/F-16 sono assemblati in loco e hanno moltissima componentistica locale) finora imposta e probabilmente solo temporanea. L'industria locale è perfettamente in grado di sviluppare caccia avanzati. L'F-2, variante nipponica dell'F-16, è il frutto delle suppliche americane di non sviluppare un caccia nazionale più avanzato che sarebbe stato un pericolo per l'esportazione degli aerei USA, lo sviluppo di un multiruolo di V/VI generazione è in agenda e a breve volerà un dimostratore, il Mitsubishi ATD-X Shinshin.
  16. Con Abe al governo che propone riforme alla costituzione pacifista e l'irresistibile ascesa della PLAN (e in misura inferiore della marina sudcoreana) credo che le portaerei VERE siano solo questione di tempo. Una nave tipo Queen Elizabeth ma CATOBAR è assolutamente alla portata delle finanze e delle capacità tecniche giapponesi, sarebbe una risposta eccellente alle similari unità cinesi di prossimo arrivo. Anche se la si volesse nucleare non sarebbe difficile essendo ad oggi i giapponesi gli unici al mondo che continuano a studiare reattori per navi civili (imbarcarli su navi militari non credo sarebbe problematico). Gli SSN sono più difficili ma possibili: farebbero comodo ma l'eccellente e modernissima flotta di SSK (in particolare gli interessantissimi AIP classe Soryu li rende non necessari), c'è poi il rinnovato timore atomico post Fukushima. Lo sviluppo di un deterrente atomico e dei relativi vettori (che già esistono sotto forma di missili civili con tanto di tecnologie MIRV) potrebbe essere realizzato nel giro di mesi anche se allo stadio attuale sarebbe politicamente inaccettabile, non converrebbe provocare tanto la Cina e mettere in imbarazzo gli alleati americani che non potrebbero poi giustificare le loro politiche di non proliferazione (vedesi Corea del Nord in particolare)
  17. In realtà la questione è più complessa. La CDG non è solo una Nimitz affetta da nanismo costruita per soddisfare le ambizioni velleitarie di qualche ammiraglio francese che si è illuso di essere un nuovo Napoleone e ha la necessità di compensare le scarse dimensioni del suo apparato genitale facendo vedere ai vecchi nemici di Trafalgar che "la nostra è quanto 2 Invincible ed è anche nucleare !". Perchè la propulsione atomica oltre ai vantaggi che solitamente sono presi in considerazione (autonomia, velocità di spiegamento, prontezza operativa; tutte doti fondamentali per una portaerei) ne ha un altro importantissimo: la compattezza. A parità di capacità offensiva un' unità nucleare è molto più compatta di una convenzionale, non abbisogna infatti di depositi di combustibile per la propulsione (li può invece impiegare per aumentare le riserve di benzina avio per gli aerei) e occupa meno spazio di un apparato a caldaie. A testimonianza di ciò cito 2 esempi: negli anni '60 tra gli studi che condussero alla Kennedy (CV-67) si studiò una nave con caldaie a petrolio ma con le stesse capacità operative della nucleare Enterprise (CVN-65), ne risultò un mostro, chiamato CVAXXL, lungo quasi 400 metri (342 per l'Enterprise), con un dislocamento di oltre 130000 tonnellate (contro 95000) e se non ricordo male un pescaggio di 22 metri ! Avrebbe costretto se costruita a rifare da 0 tutte le istallazioni cantieristiche e i bacini di carenaggio. Un esempio ancora più lampante: gli studi per la ora defunta Porte Avion 2 condussero nel 2003 a una variante convenzionale della De Gaulle, chiamata in codice se non erro Romeo: il dislocamento aumentava di oltre 15000 tonnellate e nessuno degli studi successivi (molti basati sulle CVF inglesi) scese sotto le 60000 tonnellate (40000 per la CDG) senza peraltro aumentare significativamente la consistenza dello stormo imbarcato e con tutte le limitazioni (ma anche i costi inferiori) della propulsione convenzionale. Quindi paradossalmente la propulsione nucleare ha più senso ingegneristicamente parlando su un' unità media come la CDG che deve massimizzare le capacità in dimensioni ridotte, che non una una superportaerei che non ha certo problemi di spazio, e anzi è impossibile realizzare una nave con le caratteristiche della CDG in 40000 tonnellate con la propulsione convenzionale: avrebbe la metà degli aerei e del carburante per gli stessi. Sulla carta l'idea era ottima, tanto che una gemella (la Richelieu) era prevista e avrebbe reso più sensato ed economico operare un'unità simile. Il risultato invece è stato pietoso: il fatto di dover ammortizzare i costi su una sola unità l'ha resa costosissima, la pretesa di adattare reattori da sottomarini su una nave di superficie l'ha resa relativamente lenta e scandalosamente inaffidabile (anche l'Enterprise adottava la stessa soluzione ma di reattori ne aveva 8 non 2!), l'idea balzana di accorciare le catapulte americane ha dato pure i suoi grattacapi, l'inesperienza nel costruire navi con queste caratteristiche ha fatto il resto e reso biblici i tempi di costruzione. Se dall'inizio avessero pensato di costruirne 3-4 (irrealistico oggi ma non negli anni '80 in piena guerra fredda) e di sviluppare catapulte e reattori ad hoc, il risultato sarebbe stato molto diverso probabilmente e ciò è provato anche dal fatto che in un recente passato anche due grandi potenze navali come Russia e Gran Bretagna hanno valutato di costruire navi molto simili, passando poi per ragioni economiche (GB) e tecniche (Russia) a navi più tradizionali e molto più grandi.
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