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Grande Puffo

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  1. La prima di 3 LHD cinesi da 40000 tonnellate (Type 075), abbastanza simile nell'apparenza alla nostra Trieste. Propulsione su 4 diesel e circa 250 metri di lunghezza.
  2. Un'invasione delle Hawaii è stata seriamente considerata contestualmente all'attacco di Pearl Harbour e particolarmente foraggiata dal comandante Kuroshima "Ghandi", ma sarebbe stata un'opzione logisticamente impossibile, non ci sarebbero stati abbastanza mercantili per rifornirle e abbastanza nuove costruzioni per compensare le perdite ad opera dei sommergibili USA. L'unica realistica possibilità di una vittoria giapponese risiedeva, a mio avviso, nell'attaccare solo britannici e olandesi, difficilmente gli americani si sarebbero fatti coinvolgere.
  3. Ma di tutti i progetti cassati con la crisi non c'è nulla di divulgabile? Mi sono sempre chiesto come sarebbero state la Micro/Topolino e la C-Xover e poi mi sembra che della genesi stilistica di Grande Punto e Bravo ci sia davvero poco di pubblico, praticamente si trovano foto solo del design poi scelto, salve qualche variazione nei dettagli
  4. Dipenderà tutto dal prossimo governo, ovvero dai Laburisti, ed è una grossa incognita: un programma nazionale potrebbe contribuire a un rilancio guidato dagli investimenti pubblici del settore produttivo ad alta tecnologia. D'altro canto così ingenti spese militari toglierebbero risorse, nell'immediato, al promesso vasto potenziamento dei servizi pubblici. Corbyn è da sempre un pacifista ma anche Attlee è stato un proponente del disarmo unilaterale finché all'opposizione e il primo ministro che ha dotato il Regno Unito della bomba atomica una volta al governo. Non è affatto irrealistico che questo programma non decolli, meglio tenersene alla larga. Piuttosto dovremmo fare un pensiero al programma franco-tedesco
  5. Primo modulo in bacino della terza portaerei cinese, che dovrebbe essere un'unità a propulsione convenzionale con un dislocamento di 80-90000 tonnellate equipaggiata con 3 catapulte elettromagnetiche. La tecnica costruttiva sembra differire dalla precedente copia della Kuznetsov, per il fatto di adottare moduli molto più grandi e più completi in termini di equipaggiamenti e di allestimento ed è stata paragonata da alcuni insider a quella delle recenti QE inglesi.
  6. Considerati i problemi nella manutenzione dei convenzionali, mi sembra un programma rischioso e con un rapporto costo-efficacia imbarazzante, specie considerato che nella migliore delle ipotesi ne ricaveranno un battello modesto e dalle prestazioni limitate (la Francia ha un "tantinello" di esperienza in più eppure i Rubis, anch'essi derivati dallo scafo di un ssk sono stati un fiasco) e che allo stesso prezzo hanno l'imbarazzo della scelta di un buon battello AIP. Tuttalpiù, se hanno tutta questa esigenza del nucleare, potevano lavorare in joint venture con i brasiliani, il cui programma per gli SSN sembra solido, ben finanziato e sostenuto dall'esperienza tecnica estera.
  7. Certo più grandi e parzialmente CATOBAR ma ispirate alla stessa concezione di ibrido portaerei/incrociatori missilistico della Kuznetsov, con la risultante inefficienza proprio nell'architettura interna. Se per la prima portaerei, non avendo esperienza in materia, hanno dovuto copiare un modello deficitario, dubito che adesso che hanno esperienza nella costruzione delle portaerei non cerchino di sviluppare un'unità il più efficiente possibile nelle operazioni aeree. Non dimentichiamo che quando hanno progettato le Ulyanovsk i sovietici avevano uguale o minore esperienza in materia di portaerei di quanta ne abbiano i cinesi adesso: le due Kuznetsov erano ancora in cantiere e le Kiev portavano solo aerei vstol. Anche per l'URSS era un'opera prima, quindi non certamente un progetto perfezionato dall'esperienza. Ho letto però che il capo progetto dellUlyanovsk è stato assunto come consulente dal CSIC, quindi qualche relazione tra i due progetti c'è anche se credo più in termini di trasferimento di competenze che propriamente di progetti.
  8. Anche se fosse non so quanto sarebbe loro d'aiuto: una volta acquisito il know how associato alla tipologia d'unità (che hanno acquisito studiando la Varyag e costruendo la sua gemella), il grosso sforzo sta nello sviluppo dei sistemi. E da quelli della Ulyanovsk hanno poco da carpire considerato che le catapulte che impiegheranno sono di tipo completamente diverse da quelle previste nel progetto sovietico (peraltro mai testate operativamente) e che difficilmente con i progetti della nave hanno trasferito anche la tecnologia dei reattori (sarebbero stati lo stesso tipo di quelli dei Kirov, quindi vorrebbe dire trasferire tecnologia sensibile per i russi perchè impiegata su unità in servizio attivo).
  9. È una foto ufficiale di una riunione tra il CEO e alcuni progettisti del CSIC, principale gruppo cantieristica cinese, responsabile della costruzione di quasi tutte le unità della Plan, portaerei incluse. Non risultano dichiarazioni ufficiali associate alla foto, ma quella al centro sullo sfondo è chiaramente una catobar e permette di confermare alcune delle caratteristiche già note della terza portaerei cinese: tre catapulte, isola simile a quella del recentemente modificato mock up a Wuhan, dimensioni incrementate rispetto alla Kuznetsov e derivate varie sebbene naturalmente inferiori alle CV USA. Apparentemente confermate le catapulte elettromagnetiche, di un tipo a corrente continua mentre le Emals americane adottano quella alternata. I rumors sulla propulsione nucleare si fanno più insistenti ma rimangono poco credibili, marcherebbe un'eccessiva discontinuità dalla tradizione cinese di introdurre miglioramenti graduali negli armamenti, senza le incognite delle rivoluzioni tecniche, specie considerando le apparentemente modeste prove date dai reattori navali cinesi fino a questo momento. Come previsto sembra presagirsi una Kitty Hawk cinese, un grosso salto in avanti ma non una game changer nella competizione per la superiorità tecnica delle marine del Pacifico.
  10. Grosse retromarce?! è proprio vero il contrario. La Cina è una potenza isolazionista da sempre che, proprio a partire dalla segreteria di Xi, sta dando una decisa accelerazione alla sua proiezione globale pur mantenendo una certa ritrosia. La Cina non ha avuto "ambizioni da potenza globale" fin dal '400 (se non nella fantasiosa immaginazione di alcuni) e sta cominciando a coltivarle davvero da cinque anni. Quale "grossa retromarcia" ci sarebbe nella nuova via della seta, nella continua costruzione di isole artificiali nel mar cinese meridionale, nelle basi navali a Djibouti e nello Sri Lanka? Boh...
  11. Stiamo davvero paragonando il grado di know how necessario per fare un automobile con quello di un caccia o di un sottomarino? che relazione ci sarebbe? i sovietici oltre la Lada Samara non sono andati in campo automobilistico, questo non ha impedito loro di sviluppare, nello stesso periodo, caccia, bombardieri, carri armati, missili e sottomarini nucleari spesso superiori a tutto quello che l'occidente poteva contrapporre in quel momento. La Cina non è una nazione che in 2 giorni ha sviluppato il miglior carro, la migliore nave ecc... Sono la seconda potenza mondiale che in 4 decenni di cauto, progressivo, paziente sviluppo (e di assimilazione di tecnologie straniere) ha realizzato navi, aerei, carri armati che non sono i migliori al mondo (mai detto) ma sono certamente allineati alla migliore produzione occidentale. Con inevitabili carenze che però non devono far perdere di vista l'elemento fondamentale: non c'è più armamento che non siano in grado di sviluppare autonomamente nè classe di armamento in cui scontino decenni di ritardo rispetto agli americani. Cosa che sarebbe stata difficile immaginare solo 10 anni fa.
  12. Chi sarebbero questi "analisti militari" e quali le "riviste di settore"? Se poi stai parlando di rid è inutile continuare questa conversazione. Poi una volta di più: quali elementi concreti dimostrano che gli AESA cinesi sono scarsi e i J-11 peggiori degli altri Flanker?
  13. Ma non c'è alcuna argomentazione che esprima una qualche necessità logica nel tuo post. Come si fa a paragonare l'Italia di fine anni '30 con la Cina di oggi? Ci sono molti esempi, più pertinenti, che dimostrano il contrario: quale esperienza pregressa aveva la Marina tedesca nella prima guerra mondiale? Quale tradizione aeronautica avevano i giapponesi quando si scoprì che avevano aerei tra i migliori al mondo? È proprio vero il contrario. Una grande potenza industriale, con molti soldi da spendere e molti tecnici, potrà essere inesperta quanto si vuole ma è assolutamente irrealistico non riesca a sviluppare delle FA efficaci. Gli stessi USA sono la superpotenza militare di oggi per il fatto che hanno fatto pesare in due conflitti mondiali le loro superiori capacità produttive e risorse scientifiche in due guerre mondiali, essendo considerati (in entrambe) dei dilettanti in campo militare. La cosa può piacere o meno ma da un punto di vista industriale la Cina è per il mondo di oggi è quello che erano gli USa per il mondo di inizio anni '40. E non vedo ragione per cui i primi debbano fare tanto peggio dei secondi.
  14. Se guardiamo alle specifiche tecniche sono pienamente comparabili, quale evidenza dimostrativa permette di asserire la loro inferiorità? Solo il pregiudizio che made in china vuol dire copia intrinsecamente inferiore. Se poi dobbiamo dirla tutta le nuove versioni del J-10, sulla carta, sono superiori all'Eurofighter che non mi risulta abbia un radar a scansione elettronica attiva, senza contare che stanno cominciando a montarci un sistema di spinta vettoriale tridimensionale. Un monoreattore canard con la tvc 3d e avionica di ultima generazione, non c'è nulla in occidente in quella categoria di peso che lo batta sia in termini di prestazioni dinamiche che di sofisticazione avionica. Il J-10 è il lavi israeliano? Il wz-10 l'ha progettato eurocopter? Non è questo il punto: non conta che siano 'bravi' o meno ma che abbiano equipaggiamenti più o meno equivalenti a quello delle altre potenze militari e che siano inseriti in un apparato militare globalmente efficace. Cosa che nessuno è in grado né di confermare né di smentire dato che la PRC non combatte una guerra dal 1979'
  15. In cosa l'mbt type 99 sarebbe inferiore ai carri occidentali, il J-10B/C ai caccia di quarta generazione avanzata di qualunque altro paese, i ddg tipo 052D ai nostri Orizzonte o ai type 45 inglesi, i ddg 055 ai Burke, lo z-10 all' Apache o al Mangusta?
  16. Certamente è difficile valutare la qualità dell'hardware militare senza vederlo in azione. Per quel poco che si può valutare rifacendosi a open sources, l'incremento qualitativo degli armamenti cinesi è costante e notevole ma disorganico. Sembra esserci la forte volontà di produrre equipaggiamenti allo stato dell'arte, parzialmente frustrata da perduranti carenze tecniche in alcuni settori; sotto alcuni aspetti potrebbero essere pari e forse leggermente avanti agli americani, per altri devono ancora raggiungere i livelli tecnologici dei russi negli anni '80. In generale le carenze più gravi mi sembra le scontino sugli apparati propulsivi degli aerei e delle unità navali: i modesti risultati cinesi nel campo delle turbine a gas inficia i programmi aeronautici domestici e costringe a equipaggiare le unità maggiori con turbine a vapore (l'imminente CV tipo 002 sarà un oggetto curioso a quanto pare, IEPS e catapulte elettromagnetiche alimentati da turbine a vapore...), la lentezza e la relativa scarsità nella produzione di sottomarini sia nucleari che AIP fa pensare che abbiano deficit simili anche negli impianti nucleari imbarcati e nei sistemi propulsivi convenzionali indipendenti dall'aria. Sicuramente compenseranno col tempo questi deficit ma rischiano di trovarsi impigliati nel paradosso di Zenone e di rimanere sempre indietro in questi settori rispetto agli USA, non tanto per i reattori nucleari dei quali non sono attese grandi innovazioni nei prossimi decenni, quanto nel settore delle turbine a gas/turbofan che si stanno evolvendo piuttosto velocemente.
  17. Mi sembrano considerazioni irrilevanti nell'analisi dello sviluppo delle capacità aeronavali cinesi e quindi off topic in una discussione concernente le portaerei. Del resto non ho espresso considerazioni personali sulla bontà o meno dello sviluppo economico cinese, mi sono limitato a constatare che è naturale che a questo segua quello militare e che la cosa non è quindi, da un punto di vista militare, indice di intenzioni aggressive.
  18. Nel corso della gigantesca parata navale (40 unità in formazione, inclusi SSN e SSBN) a cui si riferisce la foto della Liaoning, Xi Jinping ha tenuto un discorso sulla necessità di accellerare ulteriormente il potenziamento della PLAN. La cosa sembra confermata dai fatti: Le prove in mare della seconda portaerei sono imminenti, la terza è stato confermato avrà catapulte elettromagnetiche, la quarta sarà nucleare, 3 nuove LHD tuttoponte sono in costruzione, un nuovo enorme stabilimento darà la possibilità di costruzione contemporaneamente 4 battelli nucleari e la CCTV riporta che i nuovi SSN 095 saranno equipaggiati con un nuovo tipo di propulsore senza asse centrale. Questo mentre la costruzione di unità di superficie vede tra unità complete e in costruzione/allestimento 8 caccia/incrociatori 055 (simili ai Ticonderoga USA), 19 cacciatorpedinieri 052D (analoghi ai nostri Orizzonte ma più pesantemente armati), 32 fregate 054A più le nuove 054B con propulsione elettrica integrata in arrivo. Mentre sul piano degli equipaggiamenti hanno iniziato i test in mare dei cannoni elettromagnetici (battendo in tempismo gli americani) e sembra si siano decisi a sviluppare una variante imbarcata del prototipo di caccia di quinta generazione JF-31. Ci vorranno decenni per riuscirci ma sono sulla buona strada per dotarsi di uno strumento navale che possa ambire almeno alla parità con la USN nel pacifico. Sul fatto che questi sviluppi denotino aggressività non concordo: si stanno adeguando le capacità militari al loro peso economico e alla necessità di difendere i loro interessi interessi economici e in quest'ottica il loro dispositivo militare è ancora notevolmente sottodimensionato. È funzionale alla stabilità globale che vi sia una proporzione tra potenza economica e militare e un equilibrio nell'uso della seconda per difendere la prima.
  19. Veramente impressionante, specie considerando che gli F-22 sono stati schierati operativamente in una zona di guerra per la prima volta 4 anni fa, ovvero 17 anni dopo il primo volo (24 se consideriamo l'YF-22). Certo che se la messa a punto è stata davvero così rapida, probabilmente questa prima versione riprende gran parte dei sistemi già adottati sul Su-35 o almeno non riesco a trovare altra spiegazione.
  20. Hanno abbandonato qualsiasi progetto di produzione locale ma a partire dal 2019 ne riceveranno 36 costruiti in Francia con l'opzione per altri 36.
  21. Non ne sarei così sicuro: il J-20 è già stato dichiarato non esportabile e il J-31 non è affatto detto si materializzi in un aereo di produzione. Peraltro sono entrambi bireattori e il Pakistan ha una consolidata politica di acquisto di monoreattori. Penso che prima o poi compreranno il J-10B che sarebbe un'adeguata risposta ai Rafale indiani e una valida alternativa alle varianti avanzate dell'F-16, ma nulla di più. Ci sono rumors circa lo sviluppo da parte della Chengdu di un caccia di quinta generazione monoreattore, come rimpiazzo per il J-31 scartato dall'aviazione cinese, ma il suo sviluppo è condizionato a quello del motore WS-15 (lo stesso previsto per le future evoluzioni del J-20) che sembra essere molto problematico. Quindi parliamo di un programma che avrà uno sbocco produttivo in non meno di un decennio e anche allora non è affatto detto che i cinesi accettino di esportarlo verso il Pakistan. Quindi non credo esista un pericolo a breve-medio termine di un nucleo pakistano di caccia stealth, la superiorità qualitativa indiana è marcata anche senza il PakFa e anche laddove l'AMCA si rivelasse l'ennesimo fallimento dell'industria nazionale. E su questo ultimo punto, sono pronto a scommettere: tolta la missilistica e in parte la cantieristica, in cui però il contenuto tecnologico e progettuale locale è molto ridotto, agli indiani non è andato bene un solo programma militare autonomo, una storia pluridecennale di costosissimi fallimenti, e se non sono stati in grado di 30 anni di far funzionare una sorta di variante ridotta del Mirage 2000 con abbondante assistenza estera, non vedo come possa andar loro meglio con un caccia di quinta generazione. Tuttavia sono nell'invidiabile posizione di essere forse l'unica grande potenza militare a poter comprare armi sia dai russi che dagli americani e europei. Comunque per fare un passo indietro mi sembra che dell'AMCA (advanced medium combat aircraft) non si sia parlato anche se è una parte importante delle considerazioni indiane sui futuri caccia di quinta generazione. Sarebbe in pratica il progetto completamente indigeno di un bireattore multiruolo di quinta generazione di peso medio, inteso come complemento alla versione indiana del Su-57 e che ora potrebbe diventarne il sostituto. Il primo volo sarebbe previsto per la prima metà del prossimo decennio.
  22. Per quanto il Su-57 possa non corrispondere allo stato dell'arte nella stealthiness e nella sensoristica, è comunque molto superiore a qualsiasi altra cosa possano acquistare o produrre gli indiani in entrambi gli aspetti rimanendo, probabilmente, il miglior aereo al mondo nel combattimento manovrato. L'atteggiamento indiano quindi è quantomeno curioso, specie considerata la grande crescita qualitativa delle altre forze aeree della regione (eccetto il Pakistan). Secondo me o la tirano per abbassare il prezzo o la motivazione è politica, si aspettano nei prossimi decenni rapporti più freddi con la Russia e più stretti con gli USA e legare la propria difesa aerea per 30-40 anni a una nazione che nello stesso lasso di tempo potrebbe diventare antagonista non sarebbe molto prudente. Credo che la conseguenza di questa politica sarà la definitiva conclusione della debole alleanza tra Pakistan e USA e un consolidamento dei contrapposti schieramenti in Asia
  23. È un'unità armata di un solo missile a corto raggio (cosa interessante, è a combustibile solido). O è il prototipo di una lunga serie di battelli, basati sul principio di distribuire le poche testate dispobibili su un gran numero di piattaforme furtive e singolarmente sacrificabili, oppure è il test bed di un battello più grande. Qui comunque ci sono parecchie info interessanti http://www.hisutton.com/Analysis - Sinpo Class Ballistic Missile Sub.html
  24. La cosa è da prendere con le pinze ma una fonte giapponese, citata dal sempre inattendibilissimo Sputnik, riporta la costruzione in corso di un sottomarino nucleare nordcoreano. Lo scetticismo è necessario a causa della limitata esperienza nordcoreana nel campo dei reattori nucleari e della progettazione di sottomarini, ma la notizia è resa non implausibile dal fatto che la DPRK ha un programma ben avviato di sviluppo di missili balistici lanciabili da sottomarino, con un piccolo (circa 1500 tonnellate) battello convenzionale costruito proprio per testare il nuovo SLBM. Circa un anno fa, le immagini satellitari hanno mostrato la presenza nel cantiere di Nampo di quelli che sembrano essere gli elementi strutturali dello scafo resistente di un grande sottomarino (diametro calcolato di oltre 10 metri, quindi dislocamento non inferiore alle 3000 tonnellate ma potenzialmente molto di più). L'ipotesi più ragionevole (allora come oggi) è che stiano costruendo un SSB, un lanciamissili a propulsione convenzionale, una sorta di variante moderna dei Golf di epoca sovietica (e che i nordcoreani hanno potuto abbondantemente studiare, avendone comprato uno dismesso per demolirlo). Quella degli SSB sarebbe un opzione tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile per la DPRK e a livello puramente militare potrebbe risultare più efficace di un SSBN (ammesso che i nordcoreani siano in grado di piazzare un reattore in un sottomarino, immagino il rumore...), ma certamente un battello a propulsione nucleare avrebbe un valore politico incomparabile, e la capacità almeno teorica di second strike li renderebbe non più realisticamente attaccabili neanche dagli USA. https://sputniknews.com/military/201709191057500896-north-korea-nuclear-submarine-rumors/
  25. Le stesse Hyundai e Kia mi sembrano un ottimo esempio di come si possa mantenere una strettissima parentela meccanica con una netta differenziazione estetica. Peraltro anche una diversa messa a punto del telaio determina una differenza anche marcata nel comportamento stradale pur avendo stessa pianale e sospensioni. Una nuova Punto derivata dalla i10, una bravo dalla i30 e una croma dalla i40, oltre a una variante italiana della miriade di suv coreani, ma disegnate al centro stile Fiat, messe a punto dai tecnici FCA ed equipaggiate con i multijet e i nuovi motori GSE e GME non le vedrei male per nulla.
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