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Dino 2.4

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  1. Ho posseduto per 15 anni e usato in lungo ed in largo per oltre 250.000km una Uno D del '83 e ho un gran bel ricordo (forse perchè legato alla mia gioventù) di un'auto risparmiosa, robusta e perchè no, nei limiti delle sue possibilità, anche tanto divertente da guidare. La Uno D base da 45cv, rispetto alla corrispondente versione a benzina, montava pneumatici più larghi (155/70) ed aveva un assetto migliore per via delle barre antirollio che conferivano un'apprezzabile tenuta e precisione di guida. Ricordo ancora, intorno a fine anni '80, i curvoni della SA-RC nella discesa di Gioia Tauro, che erano più curve che curvoni autostradali, affrontati a tavoletta (160Km/h di tachimetro) utilizzando tutta la sede stradale con l'auto che, senza nient'altro che 4 pneumatici di qualità (Michelin), eseguiva millimetricamente la traiettoria senza scomporsi minimamente.? Il consumo mediamente si attestava sui 20/22Km litro nell'utilizzo normale e, a parte il depressore del servofreno che si guastò iniettando olio nel motore, rendendo impossibile lo spegnimento e facendolo girare come un pazzo (riuscì a spegnerlo ingranando la 5 e lasciando di colpo la frizione!), non ci furono mai grossi inconvenienti e, ad es, non fu mai necessario, in 250K km, cambiare lo scarico nè fu necessario effettuare mai la convergenza delle ruote: l'auto andava perfettamente dritta e consumava uniformemente le gomme. Mi sarebbe piaciuto sostituirla con la Uno TurboD che, in autostrada soprattutto nelle lunghe salite, per quanto mi impegnassi andavano via scomparendo (a volte, nel tentativo di star dietro a qualche auto più prestante, con il caldo dell'estate siciliana in autostrada aprivo il riscaldamento per abbassare la temperatura dell'acqua, tenendo i finestrini chiusi per non alterare il coefficiente aerodinamico...una vera sauna, pazzie di gioventù ?e ovviamente senza nessuno a bordo). Invece la sostituì poi con l'attuale Punto benzina, la 55 base che, a parte alcuni aspetti migliorati, mi deluse per precisione di guida e di traiettorie in curva, pur montando la stessa misura di gomme.... Scusate per la divagazione ma parlando di quest'auto tanti ricordi mi sono affiorati alla mente.......?
  2. Non credo sia possibile mettere sotto chiave il dispositivo di localizzazione. Ho l'Unibox di Unipolsai montato sulla mia vecchia Punto e ricordo che due anni fa, quando ho sostituito la batteria, ho semplicemente staccato la scatoletta posizionata appunto sulla vecchia batteria per metterla sulla nuova, senza avvisare nessuno nè contattare il n.verde. Successivamente entrando poi nel sito dove si visualizzano i dati del dispositivo, ho notato che erano riportati una ripetuta serie di crash, ovviamente non subiti, indicanti l'ora ed il giorno in cui avevo sostituto la batteria. A riprova quindi che non è possibile staccare l'alimentazione al localizzatore senza inconvenienti...personalmente però, parte ciò, non ci fu nessun altro problema. Anche io temevo che l'assorbimento dell'unibox, dopo tanto tempo di inattività, potesse procurare problemi alla batteria, ma per quanto mi riguarda non è accaduto. Attualmente, come tanti, la mia auto è ferma e, guarda caso, 10gg addietro mi è arrivato un SMS dalla società che gestisce il dispositivo in cui mi avvisavano di farlo verificare...presumo per non aver rilevato alcuna variazione nell'arco di questo periodo di tempo. Ovviamente il dispositivo funziona benissimo, infatti dopo alcuni giorni e dopo quasi un mese e mezzo di fermo totale dell'auto, ho messo in moto ed è partita senza problemi...ho effettuato, nei limiti della situazione, un brevissimo giro davanti al garage, giro che è stato regolarmente riportato nel sito.
  3. Probabilmente, come ti hanno già risposto, si tratta di condensa dello scarico....però io non ti consiglierei di accendere ogni giorno l'auto per poi lasciarla ferma, e quindi presumibilmente con il motore in moto solo per pochi minuti. La batteria non si ricarica a sufficienza, inoltre il motore gira in condizioni e con temperature non ideali. Se temi che la batteria ti lasci, a mio parere è preferibile ricaricarla ogni 10/15gg, o in prossimità del giorno in cui ritieni di dover usare l'auto. Ad es la mia auto è ferma da oltre un mese, la batteria segna (misurandola con un semplicissimo tester) una tensione di 12,3V e ritengo (...e spero?) di non aver problemi quando la riutilizzerò.....
  4. Un'auto moderna, e per moderna intendo anche un'auto attempata di 20/25 anni fa, non ha alcun problema a rimanere ferma e può ripartire senza alcun problema dopo 2 o anche 3 mesi, a patto ovviamente che l'auto sia in buone/normali condizioni meccaniche e che lo sia anche la batteria....e che ovviamente non ci siano assorbimenti anomali a bordo (ad es. anche un antifurto potrebbe, in certi casi, costituire un assorbimento mal tollerato da una batteria non più in perfetta forma). Ad es utilizzo un trattorino tagliaerba (motore bicilindrico 4T raffreddato ad aria) saltuariamente ed il mezzo resta fermo a volte anche 4 o 5 mesi di seguito senza mai avviarlo La batteria è ancora quella originale (il mezzo ha circa 5 anni) e in tal caso ogni 40/50gg mi tocca ricaricare la batteria per evitare di danneggiarla. Infatti, sarà perchè non più efficiente al 100% (ma quando l'utilizzo giorno dopo giorno, rimane ancora valida), la batteria in questo lasso di tempo scende sempre al di sotto dei 12V e quindi la ricarica si rende necessaria. Comunque in tempi passati, spesso d'estate lasciavo ferma la mia vecchia Punto poichè per i miei spostamenti utilizzavo sempre il Silver Wing e, quando dopo alcuni mesi di fermo totale decidevo di riutilizzare l'auto, questa si avviava sempre senza il minimo problema. In tempi recenti invece sto utilizzando molto poco il Silver Wing (il cui motore è bicilindrico 4T di 600cc raffreddato a liquido). Infatti resta fermo per lunghi periodi dell'anno, a volte anche più di 4 mesi ma, una volta istallata la batteria ovviamente previa ricarica, parte sempre immediatamente alla prima pressione sul pulsante di accensione. Inoltre è sconsigliabile avviare l'auto o la moto per brevi periodi e lasciando il mezzo fermo. In tal caso le temperature non raggiungeranno mai quelle di esercizio reale e, a lungo andare, ciò provoca più problemi che vantaggi. In definitiva, quando si tratta solo di alcuni mesi di fermo, la stragrande maggioranza dei mezzi a motore non dovrebbe mai avere alcun problema di avviamento....che è ben diversa cosa dal lasciare totalmente ferma un'auto, motore compreso, per anni e anni..... P.S. Con un semplicissimo tester si può misurare la tensione della batteria... se dopo questo periodo di inattività dovesse trovarsi ancora oltre i 12V (12,2/12,3) significa che la batteria gode ancora di ottima salute e, presumibilmente, non dovrebbe esserci alcun problema quando finalmente si potrà riutilizzare l'auto.
  5. Volevo solo aggiungere qualche altra auto nel mio "garage" virtuale, auto che per me sono straordinarie quanto quelle elencate sopra: Lamborghini Urraco P300 Maserati Ghibli SS Iso Grifo GL Inoltre, poichè anche le due ruote (giapponesi) mi appassionano: Honda 1000 CBX 6 cilindri in linea Honda Hornet 900...l'Hornettina, semplice, piccola, leggera ma con il classico 4 cilindri giapponese pompato a 919cc .....inoltre, e forse sarò un poco OT, ma per completare il mio garage manca ancora un’auto: la mia Fiat Dino 2400 Coupè del ’70, acquistata e risistemata nei primi anni ’80, utilizzata all’incirca fino a metà anni ’90 e adesso lentamente e senza fretta in fase di ripristino, perché ferma (purtroppo) da decenni:
  6. Lamborghini Miura Lamborghini Espada Ferrari 275 GTB4 Fiat Dino 2400 Spider Ferrari Dino 246 GTS ...e per tutti i giorni mi basterebbero la mia vecchia Punto ed il mio Silver Wing
  7. Nessun problema....abito a Messina e la Dino si trova in provincia nella zona ionica, all'incirca a metà strada fra Messina e Catania.
  8. Inizialmente pensavo di soprassedere alla sostituzione dell’olio per quanto riguarda la prima accensione, anche se in realtà ritenevo fosse corretto farlo!…però le vs osservazioni mi hanno convinto a cambiarlo. Nella Dino il cambio d’olio ricordo di averlo sempre fatto da solo…ma non disponendo più di una fossa e con i trent’ anni in più che mi ritrovo adesso mi verrà un poco più difficile!! Daccordissimo per la procedura da te consigliata per il primo avviamento, ma per quanto riguarda l’olio da sosituire pensavo di usare ancora l’Agip Sint 2000 che usavo allora e che mi risulta sia disponibile…tu invece scrivi di un olio speciale per il primo avviamento…di che si tratta??? No problems…come ti hanno già risposto, la Dino non ha cinghie ma catene doppie e le mie sono nuove! Anche se con trenta anni sulle spalle hanno solo 10.000Km da quando sono state sostituite....e le catene, a differenza della gomma delle cinghie, non risentono del passare del tempo! Si, temo di doverle metterle in conto! In particolare la sede del termostato e forse la pompa acqua, ma devo verificarli con attenzione! Come avrai letto nei miei post precedenti, sabato scorso è stato il giorno in cui dopo venti anni ho tolto i teli alla Dino ma ho potuto dedicare solo poche ore! Nelle prossime settimane mi riprometto di pulire perfettamente il vano motore (odio lavorare in mezzo allo sporco) e di controllare bene il tutto, staccando magari le cinghie e facendo girare la pompa con la mano. Se non c’è corrosione nel metallo, piuttosto che acquistarne una nuova (ho visto un po' di prezzi in rete e mi sono messo le mani nei capelli!!) ritengo non sia impossibile ripristinare la pompa vecchia con un premistoppa e un cuscinetto nuovi, così come era stata ripristinata allora da un’officina meccanica. Da verificare in ogni caso la fattibilità, il risultato finale ed i costi per questa operazione. Per quanto riguarda la pompa dei freni, nella Dino pompa e servofreno sono situati nell’abitacolo, sopra la pedaliera. Se ci fossero state perdite di liquido sicuramente avrei trovati i tappetini inzuppati o macchiati d’olio. A dire il vero il tempo limitato non mi ha consentito di dare un’occhiata anche nei due serbatoi dei freni per verificare la presenza del liquido. Cmq il pedale dei freni non è stato ancora toccato e mi riprometto di non toccarlo se non dopo aver verificato il livello dell’olio dei freni, e di provare poi a spingerlo appena e delicatamente solo con la mano, sperando in questo modo di non danneggiare i gommini della pompa, fermi da tanti anni di inattività…ma in ogni caso, un problema alla volta, affronterò anche questo dopo aver messo in moto il motore! La pompa benzina si trova dietro, attaccata al differenziale. Cmq eventualmente dovrei averne un’altra da smontare da quel relitto che, come ho scritto prima, mi servì allora per ricostruire la mia…… No tranquillo, non mi scoraggio, anzi trovo utilissimi questi consigli e penso che mi hai dato un grande aiuto! Ok per quanto riguarda il serbatoio, sembra anche a me un'ottima soluzione, sperando che non ci siano grossi problemi. Il meccanico invece è il punto dolente!!…è necessario avere un buon rapporto con un intenditore di queste auto e non con un incompetente o un profittatore…e al momento non ho più contatti con nessuno! Il meccanico generico a cui porto la mia Punto non credo conosca questa auto e penso che consideri incomprensibili tutte le procedure che mi avete consigliato e che anche io considero indispensabili per la buona riuscita….ritengo al momento la soluzione migliore procedere autonomamente, sperando di non trovare grossi problemi quando riuscirò, se riuscirò, a metterla in moto. In definitiva se il ripristino di questa'auto comporterebbe interventi grossi al livello meccanico come aprire il motore, mi fermerei per pensare meglio sul da farsi e tentare eventualmente di contattare uno specialista, pianificando PRIMA tutti i costi. Diversamente, se come ritengo si tratti solo di piccoli lavori, anche non economici visto l'alto costo dei pochi ricambi disponibili, chiamerei un meccanico solo per effettuare al meglio la sostituzione di particolari come ad es una pompa acqua o altri accessori che anche in un V6 Dino non risulta difficile per nessun meccanico.....e che al limite potrei fare anche io stesso! In conclusione: conosco bene quest'auto e so esattamente come andava e come è stata trattata...e sono ottimista!! A proposito di differenziale, l’auto è già stata spostata dalla posizione iniziale e anche spingendola con le ruote sterzate (..e non vi dico la sforzo che abbiamo fatto in queste condizioni!) non mi è sembrato di avvertire nulla di anomalo, nè rumori strani.
  9. I vs consigli e incoraggiamenti sono davvero preziosi!....e se non vi annoio troppo adesso desidero raccontarvi la storia di questa Dino! Possiedo quest’auto fin dai primi anni ’80 e allora la ripristinai totalmente. Mi affidai ad uno specialista per il motore e la parte meccanica, ad un carrozziere che rimise in sesto quei lievi danni alla carrozzeria (…che ad es non fu necessario riverniciare integralmente!), e poi tutto il resto lo feci io da solo fino a riportarla all’originario splendore!! Si perché quando la comprai era priva di molti pezzi e pur avendo una scocca integra stava per essere avviata alla demolizione!! I costi eccessivi di ogni intervento, anche dei più semplici, e la penuria dei ricambi portarono la maggior parte di queste auto verso una triste fine!! Premetto che quando la Fiat Dino fu presentata ne rimasi entusiasta! Ero allora solo un ragazzino che osservava con interesse le auto per strada e che leggeva avidamente Quattroruote, di cui ricordo bene la prova su strada della Coupè 2000 e negli anni a seguire la successiva presentazione del 2400. Erano quelli anni davvero prolifici per la ns industria automobilistica, un’industria molto dinamica rispetto alla concorrenza estera e ricca di marchi alcuni dei quali giovani ma già prestigiosi, e che sfornarono a mio parere le auto più belle e affascinanti mai esistite! E a proposito di riviste automobilistiche e Fiat Dino, ricordo anche il concorso di Quattroruote che, se ricordo bene sul finire degli anni ’60 (’67 - ’68), nel n. di Dicembre mise in palio una Dino 2000 Coupè! Convinsi mio padre a partecipare a quel concorso e fin quando non fu pubblicato il nome del fortunato vincitore rimasi a sognare e a fantasticare!! Cmq, a parte questa divagazione e ritornando alla Dino, grazie anche alle foto e ai servizi di Quattroruote che ancora adesso dovrei avere da qualche parte, e per aver in seguito reperito anche altre documentazioni, riuscii a completare la mia Dino nel migliore dei modi fin nei più piccoli particolari, grazie anche alla mia tenacia ed alla fortuna di aver trovato un’altra Dino 2400, priva di documenti e di motore e con la scocca danneggiata, che acquistai e dalla quale prelevai tutti i particolari mancanti e/o in condizioni migliori! In sostanza a metà degli anni ’80 la mia Dino ritornò nuova ed originale in tutto e per tutto, come quando ca. 15 anni prima era uscita dal concessionario!! Il criterio del ripristino dei dettagli più insignificanti e del rispetto della massima originalità fu il mio modo di vedere le cose e di procedere! Ammetto che ero molto soddisfatto del mio lavoro e orgoglioso di possedere una vera supercar, molto rara da incontrare per strada e praticamente nuova anche dopo tanto tempo!! Qualche anno dopo La Dino fu anche l’auto del mio matrimonio, e che portò me e la mia consorte anche in viaggio di nozze!! Negli anni successivi continuai ad usarla di tanto in tanto fino ai primi anni ’90. Aveva totalizzato ca. 10.000Km da quando l’avevo restaurata e pur essendo ancora perfetta necessitava adesso di piccoli interventi: i contatti del commutatore di avviamento tendevano a surriscaldarsi (…e non ho mai capito il motivo!), i terminali delle marmitte non erano più integri, le gomme, soprattutto le posteriori, usurate! Piccole cose, ma avevo altri problemi ed altri pensieri per la testa e preferii fermarla, anche se non prevedevo assolutamente per tanto tempo, ma solo per alcuni mesi o qualche anno al max. Poi le varie vicissitudini della vita… la nascita del secondo figlio, il sopraggiungere di altre passioni che avevo momentaneamente messo da parte come ad es il modellismo dinamico radiocomandato, il sorgere di nuovi interessi che in gioventù non avevo mai potuto soddisfare come ad es la passione per le due ruote che mi fece scoprire un mondo nuovo, fra cui la gioia del vento che lambisce il viso e la totale indifferenza alle condizioni del traffico e alle code, una situazione economica non particolarmente rosea, insomma tutto ciò ed altro misero la Dino in oblio!! Per la verità era sempre nei miei pensieri, ma non nelle mie azioni! In questi lunghi anni ho sempre pensato di riutilizzarla, ma gli eventuali inconvenienti che la lunga inattività avrebbe potuto causare procrastinavano il riutilizzo della Dino a momenti migliori. Pur non trovando mai un “momento migliore” credo che adesso sia arrivato!! Sono passati venti anni da quando la fermai e trenta da quando la rimisi in sesto la prima volta….purtroppo non sono passati solo per la Dino, ma anche per me!! La mia passione però è la stessa e i problemi sull’auto ritengo siano ben pochi rispetto a quelli che affrontai allora!!…e sono convinto che anche i vs consigli e le vs osservazioni mi aiuteranno a rimetterla di nuovo in perfette condizioni!!
  10. Ok, appena ho un'attimo di tempo racconterò (a puntate!!) la storia di questa'auto, storia cmq che ritengo simile a molte altre..... Grazie per le dritte per quanto riguarda i roditori il loro interesse per fortuna, se fortuna si può chiamare, si è concentrato solo nel vano motore e per l’esattezza nella zona della presa d’aria. Pur avendo ripulito in buona sostanza, mi propongo una delle prossime volte di smontare anche il gruppo del tergicristallo, che si trova appunto nel vano della presa d’aria, e non avere quindi alcun impedimento per eliminare ogni traccia della presenza delle “simpatiche bestioline”!!! Per quanto riguarda il resto, soprattutto l’abitacolo, la possibile presenza delle ”bestioline” era una preoccupazione che mi assillava da tempo (assieme al timore del motore bloccato), per fortuna risultata poi vana. Anche il vano bagagli ne è risultato esente. Ovviamente mi propongo di fare a tal proposito una accurata ispezione, purtroppo il tempo è tiranno e ho potuto dedicare alla Dino solo mezza mattinata di sabato scorso!! Mi propongo in settimana o agli inizi della prossima di ritornare e spero di rimanere almeno mezza giornata, se non un giorno intero, e proseguire con i lavori. Ragazzi tranquilli, non ho alcuna intenzione di farlo, l’ho salvata 30 anni fa dalla demolizione….ma questa è una storia che vi racconterò a poco a poco nei prossimi post! Da quando fu fermata mi sono sobbarcato per quasi dieci anni il pagamento del bollo, fino al 2000 o 2001 circa quando finalmente ci fu l’esenzione, e vi confesso che tante volte allora pagare l’esoso bollo annuale per quest’auto ferma rappresentava per me un grosso sacrificio….e pur trovandomi in non floride condizioni economiche, non ebbi mai né la tentazione di venderla né tanto meno di consegnare le targhe!!
  11. Ragazzi, apprezzo molto la vostra partecipazione a questo 3D!! Questa Dino, immatricolata per la prima volta nel Dicembre del ’70 ha una lunga storia alle spalle ed è stata (ed è!) molto importante per me…..nei prossimi post vi racconterò la storia di quest’auto, se non vi annoio! Inizialmente anche io avevo pensato di chiamare un meccanico però tanti anni, o meglio decenni di lontananza da questo ambiente mi hanno fatto perdere tutti i contatti e le conoscenze che avevo. Per quanto riguarda il meccanico generico, su quest’auto non credo ne sappia più di me!!...non sono totalmente digiuno di meccanica anche se non mi sognerei mai di mettere le mani dentro un V6 Dino! Quest’auto la conosco bene, e nonostante i venti anni di immobilità, dopo aver verificato che il motore per fortuna non risulta bloccato ritengo (…e spero!) che non abbia grossi problemi e soprattutto danni che richiedano interventi come lo smontaggio anche parziale del motore, cosa che risulterebbe proibitiva al livello economico! Certo, ho messo in conto diversi interventi come la sostituzione delle marmitte di cui possiedo già i terminali, delle gomme, tutti quei piccoli interventi e controlli generali, una messa a punto, in seguito anche un’eventuale riverniciatura…..ma aprire il motore ritengo, e spero, proprio di no!! Cmq effettuando i vari controlli e osservando il propulsore, credo che il liquido di raffreddamento sia evaporato almeno in parte (aprendo il tappo della vaschetta di recupero risulta totalmente vuota) inoltre segni di corrosione sono presenti esternamente lì dove ha sede il termostato e ritengo che anche la pompa acqua non sia messa bene….tutto ciò ovviamente solo ad un primo esame visivo! Per quanto riguarda l’olio è ancora perfettamente chiaro e pulito e osservandolo sembrerebbe ancora buono(!)……se ricordo bene era stato appena cambiato prima di metterla a riposo e i km percorsi non saranno stati più di 20 o 25 (si, circa 20 chilometri, anche se dopo tanto tempo ciò conta poco o niente). Inoltre, una decina di anni prima del fermo, cioè nei primi anni ’80, la Dino era stata tutta ripristinata (marmitte, freni, gomme ecc.) e il motore totalmente rifatto da uno specialista (alesaggio canne, pistoni e fasce nuove, smerigliatura valvole ecc. ecc)....da allora i chilometri percorsi sono stati all’incirca solo 10.000!
  12. Grazie per le risposte e capisco le precauzioni che mi consigliate, però vorrei ribadire che non è assolutamente mia intenzione mettere in moto l’auto a spinta! Al momento ho voluto solo verificare se il motore potesse essere bloccato, cosa che poi non è risultata vera in quanto senza sforzo particolare è stato possibile farlo ruotare di mezzo giro o forse 1 giro solo provando a spingere l’auto con la marcia inserita, come descritto nel mio post precedente…...ovviamente poi andando in compressione qualche cilindro, risultava impossibile continuare a farlo girare ancora in questo modo, a meno di togliere le candele! Candele che non ho tolto ancora per evitare che dello sporco penetrasse nei cilindri! L’auto è una Fiat Dino ferma dal ’92 o ’93, quindi da quasi 20 anni, ed è sempre stata ricoverata al chiuso in un locale in campagna…..quando è stata fermata era in perfette condizioni, a parte i terminali delle marmitte e le gomme posteriori usurate! Purtroppo ad un primo esame alcuni fili nel vano motore che collegano un relais risultano rosicchiati dai roditori, cosa che mi impedisce di attaccare una batteria e di effettuare quindi qualsiasi prova, se non prima di aver ripristinato questi contatti. Certo, sono passati quasi vent’anni dall’ultima volta in cui era “viva”, ma a parte questo, visivamente il tutto è ancora in buone condizioni, sia internamente che esternamente, polvere e sporco a parte! Posto una foto dell’auto e dell’interno nell'istante in cui sono stati tolti i vecchi teli che l’hanno coperta per tutti questi lunghi anni: http://img99.imageshack.us/img99/6784/img5738l.jpg http://img833.imageshack.us/img833/9641/img5739x.jpg Dopo aver gonfiato le gomme ed essere riusciti a spingerla fuori dal locale, la prima cosa fatta è stata una buona pulizia esterna (prossimamente effettuerò anche quella interna) e successivamente ho voluto verificare se il motore risultasse bloccato (ciò rappresentava il mio maggior timore!), nel modo come descritto sopra. Anche se al rallentatore (l’auto si trova in campagna, a ca. 50Km di distanza e non mi è possibile andarci frequentemente), il passo successivo sarà quello di pulire il motore ed il vano motore, e a tal proposito desideravo dei consigli su come procedere nel migliore dei modi. Per la prima messa in moto dopo tantissimo tempo non ho alcuna fretta, mi interessa invece verificare e controllare tutto prima con calma e bene, per evitare di fare danni ad un motore (..e ad un’auto) che si trovava in perfette condizioni prima di cadere in “letargo”!! Ogni parere ed ogni consiglio è bene accetto!
  13. Ragazzi, vorrei sapere come comportarsi nel caso di un’auto il cui motore sia rimasto fermo per anni e anni…in altre parole intendo dire se può essere dannoso farlo ruotare inserendo il rapporto più alto e spingendo a mano l’auto avanti e indietro per mezzo metro. Nel caso in cui il motore fosse bloccato, penso sia impossibile riuscire a farlo girare spingendo a mano l’auto, a meno di agganciarla ad un trattore….o sbaglio? Inoltre in un motore fermo da tempo e fatto girare per la prima volta come sopra (cioè inserendo il rapporto più alto e poi spingendo a mano l’auto), è possibile ad esempio che possano spezzarsi le fasce? A me quest’ultima ipotesi sembrerebbe inverosimile ed anzi credo che la procedura sopra descritta sia corretta per cominciare a “svegliare” un motore ancora in letargo! Pareri??
  14. Quando la frizione si indurisce, generalmente si tratta di problemi al reggispinta e alla molla a lamelle del piatto della frizione. Infatti nella zona delle lamelle lì dove agisce il reggispinta, soprattutto nel caso in cui quest’ultimo risulti usurato, si crea un solco nel metallo che impedisce il corretto azionamento della frizione. La vibrazione che senti al pedale confermerebbe quanto sopra!…inoltre a motore spento, l’azionamento della frizione potrebbe essere a volte ancora più difficoltoso!
  15. A proposito di auto vecchiotte, ti racconto la mia esperienza di questi giorni! Punto '98 con attualmente 75.000Km circa, acquistata nuova.....ed usata sempre con la giusta attenzione! Fino a pochissimo tempo fa mai un problema a parte recentemente un lieve indurimento, molto progressivo, del pedale della frizione! Poi improvvisamente capita che l'auto a volte non parte a caldo: sensore di giri! Va be' lo cambio e approfitto anche per sostituire la cinghia di distibuzione, mai sostituita prima e altre piccole cose....pochi giorni dopo è stata la volta della scatola guida, che pur non presentando giochi o imprecisioni, improvvisamente si impunta per via di una boccola interna della stessa, che si è rotta......e contemporaneamente azionamento della frizione durissimo e ben oltre i limiti della norma per via del cuscinetto reggispinta e del meccanismo ormai andati! Insomma improvvisamente ed in successione sono stato costretto a fare una serie di interventi abbastanza importanti e non propriamente economici, soprattuto se rapportati al valore dell'auto! L'auto va di nuovo perfettamente, ma se ad es l'avessi venduta un mese fa, prima di questi interventi, sarei stato realmente convinto di aver dato all'ipotetico compratore un'auto ancora perfetta e per la quale non sarebbe stato necessario alcun intervento a breve/medio termine!!
  16. Ti consiglerei di valutare anche la Fiat Bravo...esistono molti esemplari a Km 0 o usati con ancora pochissimi chilometri a prezzi quasi da saldo!! A mio parere si tratta di un'ottima auto, l'usato da acquistare poi ha un rapporto prezzo/qualità-condizioni difficilmente eguagliabile! Per il nuovo, la versione MyLife (1400 benzina 90CV, per la verità scarsotta quanto a prestazioni!) viene ceduta a 14.900 euro dai concessionari Fiat ufficiali e comprede molti optionals come ad es navigatore e sensori di parcheggio! Le motorizzazioni più performanti costano poco più!
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