Vorrei citare a riguardo un articolo scritto da un blogger di nome Progetto Mayhem...
09/01/2004 13:30 Ancora sul Caso Armani.it
Canale: Attualità, Autore: Tyler Durden
Ritorno a parlare del caso Armani.it, del quale si era già discusso su queste pagine.
Paolo Attivissimo ha dato il suo parere in un articolo pubblicato su ApogeoOnline: io vi invito a leggerlo, perchè fornisce un punto di vista particolarmente acuto sulla vicenda.
Tutti, me compreso, ci siamo forse lasciati affascinare dalla storia del ricco contro il povero, della multinazionale contro l'artigiano senza analizzare la questione con l'attenzione che richiedeva.
Secondo Paolo Attivissimo, entrambe le parti hanno commesso tanti gravi errori.
Luca Armani non può non avere pensato alle conseguenze della scelta del dominio www.armani.it arrecando un danneggiamento a tutti gli utenti di Internet ("Se digitate "armani.it" nel vostro browser, vi aspettate di trovarvi nel sito di un timbrificio bergamasco? [...] Se lo scopo di un nome di dominio è farsi trovare, registrare "armani.it" non lo raggiunge affatto per Luca, mentre lo raggiungerebbe chiaramente per Giorgio."). Lo stesso Luca la fa poi grossa quando registra anche il dominio www.@rmani.it (che non è il suo cognome): sembra il cybersquatting di moda qualche tempo fa. Si compra un dominio famoso in attesa che il personaggio famoso interessato si faccia sentire e lo compri sganciando una grossa cifra.
All'errore di Luca, risponde l'errore di Giorgio.
Giorgio Armani (che tra l'altro aveva già vinto una causa contro un certo A. R. Mani, reo di avere registrato il dominio www.armani.com) sbaglia "scagliandosi contro Luca con il grossolano maglio della legge invece di trovare una composizione elegante alla vicenda, e saltando anche la normale procedura di risoluzione delle dispute sui nomi di dominio di fronte alla Naming Authority italiana, ora ne ricava un danno d'immagine difficile da sanare, per non parlar del fatto che si trova ancora oggi, a distanza di quasi cinque anni, con Armani.it tuttora intestato a Luca, quando la Naming Authority avrebbe risolto la cosa entro un paio di mesi."
Veniamo a una questione probabilmente più moralistica ma comunque rilevante: Luca ha fatto del suo diritto a chiamarsi Armani il perno della sua linea di difesa: "Il diritto al nome è un diritto assoluto della personalità ed è di rango costituzionalmente superiore rispetto al diritto riconosciuto ad un'azienda all'uso esclusivo del proprio marchio registrato. [...] Ma è proprio questo il punto: anche tutti gli altri Armani hanno lo stesso diritto assoluto. E allora come la mettiamo? Cos'ha Luca di speciale per cui gli altri 903 Armani d'Italia che trovo in Pronto.it si debbano veder negato il nome di dominio "armani.it"? E che c'entra @rmani.it col suo cognome?".
Già. Che c'entra?