Vai al contenuto

ghidella

Bannato
  • Numero contenuti pubblicati

    270
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di ghidella

  1. bella la 505..una delle poche Peugeot che mi piacciono, comunque ci trovo un filo rosso fra la 505 e la 508..o sbaglio?
  2. basta vedere come questi signori hanno trattato la memoria di questi marchi: Lancia di borgo San.Paolo :tutto raso al suolo cimeli prototipi brevetti tutto sparito...chi quando e perchè..il museo svenduto ed appartato in un capannone di mIrafiori Lancia Chivasso:in totale abbandono usato come piazzale di auto non vendute del gruppo Fiat che paga la sosta al consorzio pichi..la pista prove dietro al museo sembra una jungla..quando sono entrate le nuove ditte ,nell'area ex Lancia sono rimasti a bocca aperta..era tutto li..motori ,auto, progetti ..come se fosse scoppiata la terza guerra mondiale e fossero tutti scappati a casa (ricorda la triste vicenda di Rover a Longbridge) Alfa Romeo:il portello non esiste più Arese:in totale abbandono ..il museo è chiuso da anni Innocenti:Lambrate vi era qualcosa qua?''?????? nessuna traccia di vita !!! c'era la palazzina ..non so se c'e ancora Abarth :corso marche , a parte una triste concessionaria con un pelato che di auto non capisce un cavolo...non rimane molto di quello creato da karl abarth..forse sono arrivati troppo tardi!! Giugiaro: diede il progetto della grande Punto alla Fiat con la premesse:passatemi un po di lavoro..dopo qualche anno il grande Giorgetto si alleò con il gruppo volkswagen..nessuno gli passò mai niente!!! Bertone:stesso discorso di Giugiaro la Gt Alfa doveva essere prodotta a Grugliasco..magicamente fu prodotta a Pomigliano ..e scaturirono le vicissitudini che conosciamo!! Potrei continuare all'infinito..mentre il gruppo Vag, ristruttura il castello Bugatti in Alsazia.. Ford potenzia il suo museo in uk i cinesi di saic proprietari di MG ...danno la loro parola che a breve a Longbridge ci sarà un museo ed i crucchi della Porsche potenziano il museo ..per un auto che dal 1963 è praticamente la stessa:mrgreen:
  3. hai proprio ragione..idem per le coreane... ricordo che da fanciullo mi piaceva la hyundai escoupe e la Lantra...vista ed apprezzata in quello spot che veniva maltrattata da rulli ,buche, fango ecc convinsi mio padre ad andarla a vedere nel concessionario più vicino, che vendeva saab e hyundai (l'importatore era lo stesso..sidauto se non ricordo male????) anche il venditore non voleva venderla..e di certo non per sproporzionato amore verso quella vettura..ma perchè secondo lui quella delle coreane era una moda passeggera...
  4. Rosso montebello per essere precisi;) mi è venuta alla mente una frase di una canzone del grande baccini... "lo juventino di Torino è una razza quasi in estinzione" mi fermo qua perchè non saprei continuare...ODIO CON TUTTO IL MIO CUORE IL CALCIO..ED I PALLONARI:mrgreen:
  5. è vero!!!!!! quelli pickanizzano tutto:D
  6. è troppo complesso questo mondo.. pensa ad una fiat uno scioneri o moretti??? o persino ad una panda giannini..insomma c'e diversità e discrepanza anche con questo metro di classificazione, anche se fondamentalmente il vostro discorso in parte lo condivido;) penso che ancora una volta il discorso finale di maz, sia la strada giusta da percorrere "La chiave sta nel rigore, che dovrebbe essere rigore vero per tutti, dalla Duna alla 348. Non c'è bisogno di inventarsi alchimie strane e complicate, basterebbe che le delegazioni ASI, i club federati o altri enti preposti, valutassero con obiettività e con serietà, attenendosi con scrupolo al protocollo, chi merita l'attestato e chi no".
  7. ..mi è sembrato di aver visto un alfetta;)
  8. è vero maz;) anche la mia coupe nella parte sinistra è leggermente pendente:mrgreen: non per colpa mia ..me la sono presa cosi!!! e non c'e modo di radrizzarlo(non fraintendete:mrgreen:) il primo intestatario era un dirigente Lancia classe 1910..dopo è passata al figlio che guidava gli aerei alitalia..che era mooolto più giovane ...classe 1938:mrgreen: pensare che fatico io a guidare la beta che ho un terzo dei suoi anni!!!
  9. e quella citroen..penso che sia fra le piu belle...da vedere e da guidare ..gran auto la xantia....è stata disegnata da Bertone;)
  10. ragazzi non mi toccate la metro;) mi piaceva da matti...l'orgoglio di Longbridge!!!!!!!!!
  11. si la tua franchezza onestamente te la potevi risparmiare... il richiamo posteriore con l'accenno di pinne alla nota e bella Flaminia era la parte piu armonica e personale della vettura, che pagava un cruscotto standard e un frontale troppo simile alla berlina e alla wagon. Mi sembra che i discorsi più sensati siano quelli dell'amico Tony e Maz:idol: l'interesse storico e la rivalutazione futura di certe auto non è un fattore soggettivo di quello che piace..che CI PIACE!!! sarà che io , viaggio sempre controvento e cerco di FARE moda e non seguire la moda, come diceva il grande Gaber:la moda omologa appiattisce... A me piaceva da morire l'avantime..quando sarà di interesse storico ci farò un pensierino.. fottendomene allegramente di quelli che lo considerano un cesso.. idem per questa bella Lancia coupe
  12. la famosa chiave.. quanto ci speravo che mio padre vincesse una R5:lol: complimenti per il lavorone..paolo davvero eccellente come al solito:idol:
  13. anni fà quando decisi di sostituire il mio coupe turbo 16 plus (testata bruciata:mrgreen:) sono andato veramente vicino a comprare una k coupe (alla fine optai per un gtv v6tb ..ma solo per il motore) . Davvero bella la k coupe con le sue "pinne" posteriori mi ricorda la Flaminia, bello lo spot della rosa che graffiava il cofano in una sera parigina e da questo usciva del sangue blu. Dire che è nata sfortunata è poco , in più ci voleva anche la gaffe fatta dall'avvocato al salone dell'auto di Torino quando venne presentata.... Quest'auto si compra (come ogni storica) perchè si ama, al di la del valore e della rivalutazione futura che comunque per la k coupe sarà davvero ottima, se non erro furono costruite solo 2800 unità
  14. da piccolo ero estasiato..pensavo che con il passare del tempo non mi sarebbe più piaciuto .. invece ancora adesso lo adoro
  15. ti riferisci a quando trovavi le chiavi delle supercinque nelle riviste , e con questa ti recavi in concessionaria, salivi sull'auto provavi la tua chiave se accendevi l'auto ...era tua??? ho ricordi di questo episodio nei primi anni ottanta in un concessionario vicino casa a La spezia
  16. possiedo una guida alla cavalleria che conservo nella tasca laterale in basso (proprio sotto la pila di emergenza:mrgreen:) nella mia beta coupe, mi è stata donata anni fà da un tizio che lavorava nel grattacielo Lancia (ha conservato molta roba..ma quella più importante non per colpa sua è stata fatta sparire,ma questo è un altro capitolo che prima o pi andrà affrontato cavolo!!!) La guida alla Cavalleria era stata voluta dalla dirigenza Lancia su pressione di un grande uomo addetto alle pubbliche relazioni delle casa Torinese ovvero il grande Alessandro Fiorio (il papà di cesare) da notare che il maleducato di Turno,nelle vignette possedeva sempre un auto targata Milano:lol: - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - NO non ti sbagli anche la beta spider era importata negli usa ,ed anche con buoni successi commerciali. Bella e rara la spider special , uscita esclusivamente per il mercato americano e celebrava i 60 anni della Zagato, era tutta nera sia dentro che fuori con strisce coloro oro adesive ai lati della fiancata,e lo stemma Lancia anteriore color oro..(mica gli elefantini rosa di adesso ahahaha)ne vidi una anni fa in Inghilterra, è stato un mix emozionante fra le auto inglesi che io amo ritrovare una beta coupe. Mi ricordo che mi misi a spiegare i vari spostamenti della produzione fra Terrazzano e Torino, gli inglesi si misero a ridere!! Si la beta berlina era anche questa esportata negli usa, a partire dal 1975 (novembre??) quindi come nel caso di coupe ,hpe ecc erano già delle seconde serie - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - http://iruggentianni7080.forumfree.it/?t=64981839 eccola
  17. lodevole iniziativa!!!! basti pensare che due anni fà il libretto originale della beta l'ho pagato 70 euro!!!!!!
  18. bella la 33 peccato per i cerchi non conformi
  19. UN SABATO sera dell’estate 1979. Una macchinina nero metallizzato, con il targhino di prova, sgomma a folle velocità e per venti minuti buoni tutto intorno a Bordighera vecchia. Poi inchioda di colpo sul piazzale, dove ancora adesso si gioca a bocce. La bambina di 6 anni e il bimbo di 10 che sono a bordo ridono come matti. Le mamme che hanno guardato lo spettacolo da terra, un po’ meno. Il guidatore scende felice come una pasqua e dice ai due amici di sempre: «Sentito che motore? È una bomba. Adesso la mettiamo in produzione». «Tre mesi che sei lì e già sei un perfetto tamarro» scherza il suo avvocato. Il rallista della domenica è l’ingegnere meccanico Vittorio Ghidella, morto lunedì a Lugano a 80 anni, ricordato in patria solo e unicamente come “il papà della Uno”. Ma la prima macchina a renderlo felice è stata proprio quella Fiat 127 Abarth, con cui girò in Liguria per tutta l’estate trentadue anni fa. La prima da amministratore delegato della Fiat, prima di essere defenestrato nel 1987con l’accusa più surreale di tutti tempi: eccesso di “visione autocentrica”. Dopo un braccio di ferro di anni con Cesare Romiti. «Io la marcia dei quarantamila non avrei saputo organizzarla. E da Cuccia in Mediobanca non sapevo che dire. A me piacevano le macchine e basta». Erano le uniche parole che gli si potevano strappare se si andava a trovarlo nell’esilio volontario di Lugano. Parole rigorosamente da tenere per sé, giusto a futura memoria. Poi attaccava a parlare di gestioni patrimoniali e complicati algoritmi per non perdere le fortune private dei suoi selezionati clienti svizzeri. Ghidella non rilasciava interviste, a parte una, pochi mesi fa. Non si toglieva sassolini dalle scarpe, non sdottoreggiava sui tanti successori. Neanche dopo che la storia del Lingotto gli ha dato tristemente ragione. Tristemente, per le migliaia di posti di lavoro bruciati, per i miliardi di soldi pubblici e privati drenati dall’auto e investiti nelle famose “diversificazioni”. Quando rispondeva al telefono dal suo ritiro sulle alture di Lugano, declinava qualsiasi commento sulla Fiat. A chi lo andava a trovare in quella splendida casa-bottega, al piano terra aveva messo su una piccola boutique finanziaria e sopra c’erano gli appartamenti suoi e della moglie Giuliana, alla parola Fiat allargava le braccia e parlava di altro. Se proprio provocato con la storia dell’autocentrico, si faceva una bella risata e cambiava discorso. Però quando parlava con i suoi amici stretti, come i due di Bordighera con i quali aveva spiccato il volo alla Riv-Skf, cuscinetti a sfera, non faceva il finto tonto. Sapeva benissimo che a Torino aveva perso la classica guerra di corte. E che allora quell’accusa di essere autocentrico spianò la strada alla crescita di un’altra Fiat. Quella che dopo la sua cacciata si espanse nella finanza, nel settore difesa , nelle costruzioni civili. Ma non disse una parola neppure dopo Mani Pulite, quando i fasti di Gemina, Impregilo e Snia-Borletti mostrarono la loro faccia nascosta. Giudiziaria e finanziaria. Quando l’ingegnere vercellese che amava definirsi un mangia-nebbia fu cacciato, a Torino venne messa in giro la voce che fosse stato beccato con le mani in chissà quale marmellata. Nessuno lo denunciò mai. Nessuno glielo disse mai in faccia. La città intera se lo cucinò come neppure nella peggiore Palermo di inizio secolo. Ghidella sapeva che perfino il salumaio della Gran Madre e l’ultimo dei tassisti avevano la loro verità: «Era bravo, ma l’hanno beccato sui soldi». La ditta “incriminata” si chiamava Rotra e faceva motorini per tergicristallo. Però era uno sputo nell’oceano dei fornitori Fiat. Un oceano nel quale la formidabile security di Mirafiori, che secondo la Cgil dell’epoca era dedita alle schedature degli operai, aveva invece il suo vero daffare. Con decine e decine di alti dirigenti passati ai raggi X per le presunte interessenze sugli acquisti. Ghidella rideva anche di questo, nel suo esilio svizzero. Lui che neppure i figli di primo letto, li aveva fatti lavorare in Fiat. Come invece fecero puntualmente i suoi detrattori. A Ghidella piacevano le macchine. A Parigi, quando presentò la Uno ai dipendenti nel 1983, andò alla lavagna luminosa e la disegnò perfettamente da zero. Nessuno dei suoi successori, neppure Paolo Cantarella, avrebbe saputo ripetere uno show del genere. In vacanza, apriva i cofani delle macchine, sfotteva gli amici rimasti «al soldo degli svedesi» che guidavano Volvo e Saab: «Noi adesso le faremo meglio, anche quelle grandi». Poi un giorno gli si è spenta la luce, di colpo. Quella bambina che urlava di gioia sulla 127 Abarth è morta in macchina a vent’anni, in Olanda, nel 1993. Si chiamava Amalia ed era pazzo di lei. Casa sua era piena di foto con quegli occhioni verdi sgranati. Gli amici di lei erano ospiti graditi, ma bisognava andarsene presto. Troppo dolore. Chi ci ha lavorato davvero sa che Ghidella non era un “compagno” e neppure era stato un manager morbido, come avevano provato a descriverlo gli sconfitti della marcia dei Quarantamila, in odio a Romiti. Era amato da gran parte degli operai e dei quadri, ma aveva idee precise sui costi da tagliare. Quand’era in Fiat, ogni tanto ripeteva questa vecchia battuta: «Se domani mattina le centinaia di dirigenti che ci sono qui s’impiccassero tutti nei bagni, non ce ne accorgeremmo per mesi». Però quando alla Skf scoprì che non c’era l’aria condizionata negli stabilimenti del Sud, era il ’75, la fece installare dopo un approfondito dibattito con il capo del personale. Di minuti cinque. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - questo secondo me (Ghidella dipendente:mrgreen:) è la più belle testimonianza ed omaggio, pubblicato nei giorni successivi alla dipartita del "nostro" Vittorio , è un lascito giusto di come penso voglia essere ricordato,penso che insieme all'articolo di Coppini del 2005??(se la memoria non mi inganna) facciano parte del suo "biglietto da visita" per i giovani e meno giovani che incuriositi si vanno a documentare ed a interrogare se l'ingegnere vercellese era davvero cosi bravo...il migliore del secolo sempre citando Turani...
  20. le poche sono tutte bianche.... un amico venditore di sanitari da anni sostiene che il bianco rimane sempre un classico..pardon must ..meglio dirlo all'americana ahahahahah
  21. ..dopo la "cura"Ghidella la Ritmo era notevolmente migliorata. Come descritto nel libro di Turani l'Avvocato che consiglio la lettura perchè merita, viene raccontato di un giornalista inglese che va ad intervistare Ghidella a Mirafiori, naturalmente non lo trova in ufficio (la famosa stanza C14..sempre vuota.. raccontata da Coppini) va a cercarlo ed era al reparto verniciatura, si accomodano nella studio del grande Vittorio che risponde puntuale ad ogni singola domanda del giornalista,ma un poco dopo si stufa ed esclama: le auto si devono vedere provare,non si può parlarne e basta!! in pochi minuti vengono catapultati sulla pista di collaudo Fiat di Mirafiori , ad aspettarli c'era una Ritmo Abarth nera che non era ancora entrata in produzione (sicuramente era la 130) Ghidella si mette alla guida ed inizia a girare sulla pista ad alta velocità, frena accelera,ma qualcosa non lo convince ..forse i freni o l'assetto... Rientrano in ufficio e racconta il giornalista inglese che sul suo volto appare il primo timido sorriso della giornata....chiede al giornalista cosa ne pensa dell'auto..il giornalista gli risponde che è una bomba che fa quasi paura... Ghidella si alza in piedi sorridendo ed esclama "vedrà , ancora qualche anno e si accorgeranno che anche noi sappiamo fare automobili!!!" Come non si fa ad amare quest'uomo!!!!!
  22. mazinga va detto che che come targhe vi trattate bene:mrgreen: dal nord al sud ci sono tutte le provincie;) un caro saluto:agree:
  23. quante notti insonni ..nel dubbio fra una beta coupe ed una delta gt:mrgreen:
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.